Torino-Lione
TAV:
a che punto siamo?
novembre - dicembre 2005
In questa pagina presentiamo
documenti e articoli riferiti in particolare alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione e pubblicati nel periodo: novembre - dicembre 2005
Gli articoli e i documenti sono presentati in ordine cronologico (i più
recenti per primi)
Per documenti relativi ad un altro periodo vedi:
Per gli aspetti riguardanti le nuove infrastrutture di trasporto più
in generale e relativi problemi economico-finanziari vedi: infrastrutture.
In tema di rischi per l'ambiente e la salute connessi all'Alta Velocità
ferroviaria (con un occhio di riguardo alla Torino-Lione) e per conoscere gli
attuali problemi di inquinamento della valle di Susa potete consultare: ambiente-salute
- Difendere
il territorio, difendere il Creato
di
Paola Rando - Dicembre 2005
TAV - Dalla
Cina all’India, dal Brasile alla Val di Susa il
Creato è sotto assedio della speculazione cieca e criminale delle
multinazionali e delle mafie locali. Ma
la gente sta imparando a ribellarsi ai soprusi, come dimostra il popolo
valsusino...
- Ma
è vero che la ferrovia attuale è troppo ripida? (24/12/05)
Risponde Claudio Giorno, consulente tecnico della Comunità
Montana Bassa Valle Susa e Val Cenischia
- Il documento
dei Comitati NOTAV sull'incontro con il governo del 10 dicembre 2005
e all’apertura del così detto tavolo di Palazzo Chigi:
la lotta continua
- Un
documento del Coordinamento NO PONTE -RETE MERIDIONALE DEL NUOVO MUNICIPIO
esprime solidarietà agli abitanti e ai sindaci della Valle Susa,
ribadisce il legame tra i
conflitti territoriali che attraversano il nostro paese
e invita a partecipare alla manifestazione per la salvaguardia dello
Stretto il 22 Gennaio 2006 a Messina.
Una delegazione del Coordinamento sarà presente il 16 gennaio
2006 a Condove al FORUM PUBBLICO dal titolo: “Federalismo
Municipale Solidale, Per la Val Susa, Per uno Sviluppo Autosostenibile,
Per la Difesa e la Vita della Valle.”
- Un volantino
del Coordinamento dei Comitati Veronesi contro il TAV (pdf) critica
il piano triennale per tagliare 5.100 chilometri di rotaie e respinge
il progetto di Treno ad Alta Velocità (TAV) sul cosiddetto “corridoio
5”: Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste che prevede una spesa
di 8 miliardi di euro per la sola tratta Milano-Padova
- Ferrovie
dello Stato: a Roccasecca ancora una volta sangue sui binari
Comunicato stampa dell'Associazione di volontariato Idra di Firenze
- 22-12-05
- Il
gatto, la volpe e i valsusini
di Guido Ceronetti da La Stampa del 22/12/05
In un
gustoso articolo denso di riferimenti storici e letterari Guido Ceronetti
guarda al "tavolo" proposto dal governo ai valsusini e conclude:
"...La
gente che si oppone, che resiste, quella pacifica e disperata, non è
là per sottoporsi alle ragioni di un’economia sradicata
dall’uomo: ha qualcosa di più importante da difendere,
e se è contro la politica è perché è dalla
parte della vita.
Si può anche andare a discutere coi burosauri: ma attenzione
alle loro mine nascoste nelle parole"
- Quale
modernità? La Tav e il marchese Gino Capponi
di Tommaso Fattori da il Manifesto del 22/12/05
Questa vicenda ha riaperto la discussione sui fondamenti. Sullo sviluppo,
la crescita e il consumo, sulla “razionalità” del
mercato, sugli stili di vita individuali e collettivi, sulla nostra
quotidianità. Che sia possibile un’altra modernità,
magari in grado di assicurare un futuro al pianeta, non attraversa le
loro menti...
- 21 Dicembre 2005:
in un'affollata assemblea a Bussoleno il 21 Dicembre 2005 si fa il punto
della situazione dopo alla luce degli eventi del mese.
Un commento a cura del Comitato
NO-TAV Torino.
- Un documento
dell' AssoPace di Rivoli esprime il sostegno ai cittadini della
Valle Susa, ricorda che le lotte contro il TAV non sono assolutamente
“chiuse in una logica localistica”, ma hanno una
validità generale che riguarda la serie d’interventi previsti
in ambito nazionale con le grandi opere. Nel documento si esprime apprezzamento
per il metodo partecipativo e non violento che ha caratterizzato le
diverse iniziative nella valle.
- 20 Dicembre 2005:
nuova delibera del
Comune di Bruzolo (pdf) in cui si esprime contrarietà alla
realizzazione della linea TAV TOrino-Lione, ai sondaggi sul territorio
comunale e di tutta la Valle di Susa. Nella stessa delibera si considera
positivamente l’apertura di un vero “Tavolo di Confronto
Istituzionale” a condizione che discuta a tutto campo e senza
schemi precostituiti partendo dal “Se TAV” e non dal “Come
TAV”.
- Pausa
di riflessione produttiva (19/12/05)
di Giuseppe Berta, Andrea Boitani, Claudio De Vincenti, Luciano
Gallino, Bruno Manghi, Pippo Ranci, Marco Ponti, Carlo Scarpa, Francesco
Silva tratto dal sito www.lavoce.info
La sospensione dei lavori di scavo del tunnel di Venaus, che il
Governo e le parti interessate hanno concordato nei giorni scorsi, può
essere l’occasione per una riflessione seria sul progetto di linea
ad alta velocità tra Torino e Lione. L'articolo propone
un metodo per compiere una valutazione pacata dei costi e dei benefici
del collegamento; sottolinea come lo stato della finanza pubblica italiana
lasci prevedere che non ci siano risorse pubbliche per tutte le "grandi
opere"; indica una possibile rimodulazione del progetto a costi
molto inferiori ed invita le parti a un esame pubblico e aperto a tutte
le alternative, condiviso nella metodologia e affidato a soggetti indipendenti
dagli interessi in gioco.
- Come
migliorare la linea storica (19/12/05)
di Marco Ponti, Marco Brambilla, Stefano Erba tratto
dal sito www.lavoce.info
In sintonia con i presupposti contenuti nel documento "Pausa di
riflessione produttiva", i tre docenti del Politecnico di Milano
(Economia dei trasporti) dettagliano qui gli interventi tecnici e tecnologici
che si possono attuare per potenziare la linea ferroviaria Torino-Lione
esistente, per portarne la capacità di trasporto merci fino a
48 milioni di tonnellate/anno.
- L'infrastruttura
che vogliamo: energia, non alta velocità
Lettera aperta alla Presidente regionale Bresso da Ugo Bardi,
presidente ASPO (Association for the Study Of Peack Oil &
Gas)
- L'eresia
della rivolta no-tav
Caro Sviluppo, sei contro il Progresso!
di Gianni D'Elia da L'Unità del 18/12/05
La lotta della Val di Susa contro la nuova ferrovia ad alta velocità
(Tav) sembra una «lettera luterana» spedita al Palazzo.
Questa volta a scrivere, però, non è Pasolini, un intellettuale
isolato, ma un intero pezzo d’Italia: un ambiente, un paesaggio,
una comunità di cittadini, di valligiani...
- 17
Dicembre 2005: Torino è NO-TAV
Oltre
50.000 persone hanno partecipato al corteo che da Porta Susa ha raggiunto
il parco della Pellerina: dalla Valle Susa e da tutta Italia per dire
NO TAV.
- La
Val di Susa ha vinto
di Marco Revelli da il manifesto del 14-12-05
Guardando alle vicende di questo "mese di passione" Marco
Revelli sostiene che la Val di Susa ha vinto su tutta la linea, forse
addirittura oltre la percezione che i protagonisti stessi di quella
vittoria ne hanno: sul piano culturale, sociale e politico...
- Il Consiglio della
Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia approva
un documento in cui,
pur ribadendo la netta contrarietā all'opera, formula una proposta
riaffermando la volontā e l'opportunitā di confronto e di dialogo con
il Governo e gli Enti Llocali.
- TAV
e modello di sviluppo: è il titolo dellai giornata di studio
del 10 Dicembre 2005 a Torino, alla Camera del Lavoro
Insostenibiltà economica del progetto TAV, stime e previsioni
del traffico attraverso le alpi, bilanci energetici, crescita infinita
e decrescita, sindrome "nimby", potere delle parole e uso
improprio del linguaggio... Interventi di Tartaglia,
Debernardi, Revelli, Venosi,
Mercalli, Federici, Lenzi
- Disobbedienza
civile, la lezione della Valle di Susa
di Nanni Salio da Carta del 7/12/05
Partendo da un accostamento tra la lotta NOTAV della Valle Susa e quella
delle popolazioni che, in India, si sono opposte ai megaprogetti idroelettrici
nella valle del fiume Narmada Nanni Salio parla dell'irruzione della
polizia "come uno dei tanti esempi della violenza di stato, istituzionale"
e sostiene che la resistenza deve continuare, in modo coerentemente
nonviolento e creativo. E conclude: "Continueremo a lottare, perché
questa è la cosa giusta; grideremo la verità al potere,
perché in realtà il re è nudo; non vi lasceremo
soli, perché come ci hanno insegnato don Milani e Aldo Capitini
questa lotta ci riguarda."
- E' nato il Coordinamento
Torinese NO-TAV
- Siamo
tutti valsusini: la nonviolenza scelta dai valsusini per difendere
la loro valle e il loro futuro
FOTOCRONACA DI UN PERIODO CRUCIALE, DAL 30 NOVEMBRE ALL'8 DICEMBRE 2005:
-
Dal 30 Novembre al 5 Dicembre il movimento NO-TAV si oppone all'installazione del cantiere per il "cunicolo esplorativo"
- 6 Dicembre: dalla notte delle violenze poliziesche all'alba di blocco della valle
- 8 Dicembre: l'immacolata liberazione dei prati e la posa del nuovo presidio
- Video: la notte dei manganelli (6/12/2005)
- Ancora
una testimonianza sulla notte del 6 dicembre a Venaus: un giornalista
de La Stampa
- Hanno
scelto la violenza: a Venaus la notte del 6 Dicembre
blitz delle "forze dell'ordine" che hanno sgombrato
il presidio
- Video della riconquista di Venaus (8/12/2005) L'immacolata ribellione
- Treni
ad alta follia
- Un'intervista di Paolo Forcellini a Marco Ponti (pubblicata su l'Espresso
del 2-12-05)
- 2/12/05 TAV,
parola ai politici
Il fronte del no al capo dello Stato: ascolti le nostre ragioni (Repubblica
del 2/12/05)
- Interrogazione
scritta alla Commissione Europea (pdf) presentata dagli europarlamentari
Monica Frassoni e David Hammerstein sulla militarizzazione della Valle
Susa e i disordini che hanno coinvolto una delegazione di parlamentari
europei il 29 Novembre 2005 a Venaus.
- I Gruppi
Consiliari della Regione Piemonte dei Comunisti Italiani, di Rifondazione
Comunista e dei Verdi per la Pace invitano il Presidente Ciampi ad ascoltare
i Valsusini e i loro rappresentanti istituzionali.
- Lettera
aperta di un cittadino torinese al Presidente Ciampi.
- Le
domande senza risposta
di Luciano Gallino da Repubblica del 30/11/05
"Sono tendenzialmente favorevole a un rilevante trasferimento del
traffico merci dalla strada alla rotaia. Potrei quindi essere etichettato
come un potenziale pro Tav, per inclinazione e per gli studi fatti sulle
conseguenze dello sviluppo industriale..."
- 30
Novembre 2005: migliaia di persone sono
nuovamente convocate a Venaus per presidiare i terreni su cui le ditte
LTF e CMC, ma anche Lunardi, Martinat, Bresso, Saitta e Chiamparino
vorrebbero installare il cantiere di avvio della galleria di servizio
al tunnel di base. Si tratterebbe di fatto di un inizio della costruzione
dell'opera che Sindaci e Comitati sono intenzionati a contrastare risolutamente
(vedere programma delle
iniziative ; cronaca
della vigilia ; sviluppi
del confronto)
- 30 Novembre 2005:
un presidio a Courmayeur
del Coordinamento NO TIR in contemporanea con il blocco del cantiere
in Val di Susa a Venaus.
- 30 Novembre 2005:
In un
comunicato del Forum
Ambientalista del Piemonte si auspica il ripristino della legalità
democratica sospesa in Val Susa e si ribadisce l'assurdità del
progetto TAV TOrino-Lione
- La
linea TAV Torino-Lione è in contrasto con le Direttive della
Comunità Europea (pdf): una Memoria per la Commissione Petizioni
del Parlamento Europeo presentata il 28 Novembre 2005 da Stefano
Lenzi (responsabile Ufficio istituzionale e legislativo WWF
Italia) e Erasmo Venosi (Comitato Scientifico della
conferenza permanente dei Sindaci delle tratte ad AV del Nord Est)
- Ad
alta velocità verso l'immobilismo
di Andrea Boitani e Marco Ponti (fonte:
www.lavoce.info 18/11/05)
Sono in molti a considerare la Torino-Lione strategica per il futuro
dell’Italia. Ma come può definirsi tale un'opera i cui
costi superano largamente i benefici, pur stimati molto generosamente?...
- 18 Novembre
2005: ai proprietari dei terreni di Venaus vengono inviate le lettere
di esproprio
Questa azione provoca un ulteriore innalzamento della tensione.
La nuova data della presa di possesso dei terreni per installare il
cantiere della galleria di servizio è mercoledì 30 Novembre:
per quella mattina saranno convocati a Venaus tutti i Consigli comunali
ed una grande manifestazione popolare. Intanto il giudice di Susa ha
ancora rinviato a lunedì 21 il pronunciamento sui ricorsi relativi
all'irregolarità dei sondaggi a Mompantero.
Vedere Tav, in
Val di Susa partono gli espropri. Si alza lo scontro di Claudio
Jampaglia da Liberazione del 19/11/05
- Circola
la proposta di una "tregua olimpica"
Fin dai giorni precedenti lo sciopero
generale erano circolati alcuni segnali di disponibilità a riprendere
il dialogo tra amministratori della valle e vertici di Regione e Provincia,
anche per scongiurare il protrarsi indefinito dello stato di tensione
dovuto alla militarizzazione del territorio, ma la percorribilità
di una simile ipotesi appare assai improbabile, a causa del veto incrociato
che riguarda l'avvio dei lavori a Venaus.
Da un lato la valle condiziona il dialogo al ritiro della polizia ed
rinvio di ogni attività, mentre dall'altro Lunardi, Bresso, Saitta
e Chiamparino dichiarano
che il cantiere della galleria di servizio deve partire al più
presto. Anche tra le file dei favorevoli all'opera c'è però
chi inizia a ritenere insensata la prova di forza.
Vedere Tosco (CISL):
"una tregua olimpica per ripensare come realizzare l'opera"
(Repubblica del 18/11/05)
- 16
Novembre 2005 - Sciopero Generale della Valle Susa
Il 16 Novembre
lo sciopero č stato compatto: tutta la Valle di Susa era in lotta per
il proprio futuro. Tutta "sfaccendata", commenterebbe nel suo stile
inconfondibile il nostro ministro Lunardi. La manifestazione,
partita alle 10 da Bussoleno, ha visto quasi triplicare i
partecipanti del giā esaltante corteo del 4 Giugno, segno di una
crescita tumultuosa delle ragioni di opposizione alle folli opere devastanti
per i territori e per l'economia nazionale...
Vedi il nostro commento,
i volantini (pdf)
del Coord. Comitati
e della Comunità
Montana, le adesioni
giunte al nostro sito
- L'incubo
del TAV in Italia e le criticità della Torino-Lione
Marco Cedolin propone al nostro sito questo articolo, pubblicato a Novembre
2005 da Megachip. In una prosa accattivante riassume bene la follia
del TAV in Italia e le criticità della tratta Torino-Lione
- La
protesta della Valsusa ha ora risonanza europea
(Comunicato stampa 15/11/05)
Una delegazione di Consiglieri regionali (PRC, PDCI, VERDI) , di Sindaci
e Comitati ha incontrato a Strasburgo i Parlamentari europei degli stessi
partiti per illustare la situazione della valle e presentare il programma
di potenziamento della ferrovia esistente.
- Una
proposta dei Verdi per potenziare l'attuale ferrovia tra Torino e Lione
Il 12 Novembre 2005 i Verdi, con la senatrice Anna Donati e la professoressa
Anna Vittadini presentano un
documento che propone una linea di graduale potenziamento della capacità
di trasporto ferroviario tra Torino e Lione: investimenti infrastrutturali
e tecnologici sulla linea esistente (per il raddoppio della capacità
senza saturazione almeno fino al 2020); definitivo abbandono dei progetti
di potenziamento autostradale; tassazione del traffico stradale pesante;
interventi nell’ambito del nodo metropolitano ferroviario di Torino
che tende a saturare assai prima della linea di valico. Tali indicazioni
emergono dallo studio del 2000 "Etude de modernisation de la
ligne à l’horizon 2020”, realizzato in collaborazione
da FS, RFI, SNCF.
- Lettera
aperta ai Segretari torinese e regionali della Cisl, Cgil, Uil
Tre ex-dirigenti del sindacato esprimono grande preoccupazione per lo
scollamento tra i lavoratori della Valle Susa e il sindacato, rilevano
le gravi contraddizioni di questo nell'approccio al progetto TAV Torino-Lione
e denunciano la mancata richiesta di smilitarizzazione della valle da
parte del sindacato confederale.
- TAV
- Informazione e salute: Diritti negati
una serata informativa Venerdì 18 Novembre al Circolo ARCI Asylum
di Collegno
- Ai
rappresentanti dell’Unione-Tavolo programmatico infrastrutture
Dal Consiglio regionale del Piemonte una lettera dei capigruppo PRC,
PdCI, VERDI ai rappresentanti dell’Unione presso il Tavolo
programmatico infrastrutture chiede la partecipazione ai lavori
di rappresentanti dell’opposizione al TAV della Valle Susa.
- 10/11/2005,
Camera dei Deputati: interrogazioni e interpellanze sulla militarizzazione
della Valle Susa
- Interrogazione di Provera e Giordano (PRC)
- Interpellanza di Cima, Zanella, Lion, Pecoraro Scanio, Bulgarelli,
Cento, Boato (VERDI)
- La sera
del 5 Novembre la fiaccolata partita da Susa ha portato 15.000
persone a sfilare lungo la strada che sale verso Mompantero, fino a
raggiungere il punto in cui polizia e carabinieri da 5 giorni bloccano
l'accesso alla frazione di Urbiano impedendo di proseguire verso la
montagna. Nel giorno del ritrovamento del pacco-bomba dimostrativo intere
famiglie sono scese ugualmente in strada, ben consapevoli della completa
estraneità di queste provocazioni alle pratiche ed alla stessa
natura popolare dell'opposizione di valle all'Alta Velocità.
Compostamente, ma fermamente, questi cittadini hanno rivendicato il
rispetto delle libertà individuali e dei diritti garantiti dalla
Costituzione ed hanno ripetuto: NO al TAV, NO alle provocazioni di parvenza
terroristica; NO alla militarizzazione del territorio.
- Attenti
a chi bara
a cura del Comitato NO-TAV Torino - 5/11/05
Gli eventi di questi giorni sulle vicende TAV in Val di Susa vanno seguiti
con attenzione. E soprattutto vanno seguite con attenzione le reazioni
della politica e la lettura dei fatti proposta dai media ...
- 4 Novembre 2005
- In questi giorni la presidente della Regione Bresso ha più
volte giustificato il ricorso alla militarizzazione della Valle Susa
sostenendo che i sondaggi devono assolutamente essere avviati entro
l'anno, pena la perdita dei finanziamenti europei ed il declassamento
della Torino-Lione ad opera non prioritaria.
In questa lettera aperta
l'europarlamentare Monica Frassoni smentisce in modo
documentato, punto per punto, questi presupposti dell'emergenza che
dunque in realtà non esiste, ma che qualcuno ha voluto creare
ad arte con finalità diverse da quelle dichiarate. La drammatizzazione
del confronto è stata dunque costruita su di un castello di bugie.
- Sarebbe
questa l'idea di sviluppo e modernità?
di Giorgio Cremaschi da Liberazione del
4 novembre 2005
Chissà se
il microcosmo autoreferenziale della politica e dell'informazione avrà
tempo di provare a capire cosa sta avvenendo in Valle Susa. C'è
da dubitarne visto il silenzio e il disinteresse che accompagnano tante
vicende sociali del nostro paese, ad esempio il contratto dei metalmeccanici.
Tuttavia...
- Decidiamo
il nostro futuro
In una petizione dei lavoratori della Val di Susa denunciano
la falsa propaganda che cerca di far circolare l’idea che il TAV
possa far aumentare i posti di lavoro e che porterà dei benefici
economici agli abitanti. E chiedono
ai sindacati lo sciopero generale della valle
- Pieno
sostegno alle lotte contro l'alta velocità
L'esecutivo nazionale del PRC conferma l'impegno di ottenere che il
programma di governo dell’Unione non includa le grandi opere come
il Ponte sullo Stretto di Messina e la Tav, che le risorse sottratte
alla realizzazione di queste opere faraoniche e dannose per la salute
e l’ambiente, vengano invece destinate al completamento e riordino
del trasporto pubblico e al riassetto del territorio.”
- Lettera
aperta a La Stampa (di Revelli, Sergi, Tartaglia e Zucchetti)
3 novembre 2005
Le
parole della politica sono spesso accusate di nascondere la realtà
Invece di aiutare a capirla. Ma le stesse parole della politica, se
pronunciate in momenti di nervosismo, possono essere particolarmente
rivelatrici. Ci riferiamo a due dichiarazioni trasmesse nei Telegiornali
della sera del 1° novembre...(continua)
- Caro
sindaco di Torino
di Luca Mercalli (pubblicato
su www.notav.eu 3 novembre 2005)
"Caro
Chiamparino, nel febbraio 2004, Ti difesi pubblicamente contro le accuse
di mancato sgombero neve durante una massiccia precipitazione. Presi
questa decisione perché ritengo importante cercare di essere
obiettivi e sforzarsi di capire quando le cose sono giuste o sbagliate.
Ora ti chiedo indietro il favore...
- L’assemblea:
“Ma il 16 Novembre la valle si fermerà”
di Meo Ponte da Repubblica del 3/11/05
- La
Presidente Bresso: "Alta velocità, giorni contati"
di Paolo Griseri da Repubblica del 3/11/05
- Saitta
ai No-TAV: “Io sto con la polizia”
di Maurizio Tropeano da La Stampa del 3/11/05
- I
DS: “Basta ai sindaci a braccetto con gli anarchici”
di Franco Garnero dal Giornale del Piemonte, Edizione
del 2-11-05
- Il
popolo NO-TAV blocca treni e strade
di Lodovico Poletto da La Stampa del 2/11/05 – pag 39 Cronaca
di Torino
- Il
sì di Bresso e Chiamparino: “Un’opera che va realizzata”
di Marco Trabucco da Repubblica del 1/11/05
- Recintati
i siti dei sondaggi a Mompantero? Clamorosa bufala!
Comunicato stampa del Comitato NO-TAV Spinta dal Bass 1/11/05
- Sotto
il treno
di Guglielmo Ragozzino - da il manifesto del 1/11/05
CRONACHE DELLA GIORNATA DI LOTTA CONTRO I SONDAGGI - 31 OTTOBRE 2005
- FOTOCRONACA MINIMA dai due fronti di lotta nel comune di Mompantero: Urbiano e Seghino
- Video della "battglia del Seghino"
- La
Val di Susa resiste alla TAV . E alla polizia
di Orsola Casagrande da il manifesto del 1/11/05
- In
marcia col popolo anti tunnel "Attenti, là sotto c´è
l´amianto"
di Paolo Griseri da Repubblica del 1/11/05
- Val
di Susa, battaglia sull’Alta Velocità
di Meo Ponte da Repubblica del 1/11/05
- La
forza della ragione - (Sulla giornata a Mompantero del 31 Ottobre
2005)
a cura del Comitato NO-TAV Torino - 1/11/05
Per un'intera giornata vengono respinti con la resistenza passiva dalla
popolazione, dai sindaci, dai comitati e dalle associazioni i tentativi
di un migliaio tra poliziotti, carabinieri e finanzieri di prendere
possesso dei siti destinati ai sondaggi. E' una successo per il fronte
NO TAV, che esce più forte e più compatto dopo una giornata
difficile, e il successivo blitz notturno dei carabinieri che conquistano
i siti non sminuisce questo successo.