Mercoledì
21.Dicembre.2005 a Bussoleno si sono incontrati la popolazione e i comitati
NO-TAV della Valle di Susa, della cintura Ovest di Torino e di Torino in una
pubblica assemblea per discutere l’attuale situazione e il futuro della lotta
contro l’Alta Velocità/Capacità Torino-Lione.
Una volta
di più si è preso atto della grande voglia di partecipazione e della ferma
determinazione dei cittadini a portare avanti questa lotta epocale, infatti se
pur convocata un giorno per l’altro e senza che la comunicazione della stessa
potesse essere fatta se non attraverso il passa parola, l’assemblea ha visto la
partecipazione di diverse centinaia di cittadini.
L’Assemblea
ha discusso principalmente in merito all’apertura del così detto tavolo di
Palazzo Chigi.
La popolazione
e i comitati hanno espresso tutte le perplessità del caso in riferimento a un
confronto che pare essere stato accettato dal governo all’indomani delle
giornate del Novembre e Dicembre scorso in cui il territorio ha dimostrato
forza, determinazione e concretezza nell’opporsi a un’opera ingiusta, dannosa e
non voluta.
I forti
dubbi che hanno attraversato l’Assemblea si riferiscono al fatto che da tutte
le parti c’e’ l’impressione che il Governo stia tentando di allentare la
tensione sociale che attraversa la Valle e che sta trovando forte solidarietà
in tutta l’Italia soltanto per superare il periodo olimpico e le elezioni di
primavera, senza però mettere in discussione la realizzazione dell’opera.
Nonostante
queste perplessità l’Assemblea ha preso atto che tale momento di confronto non
può essere rifiutato, soprattutto dalle istituzioni locali e ha preso atto che
il rifiuto della delegazione Valsusina a sottoscrivere il documento proposto
dal Governo và sulla giusta strada della rivendicazione di pari dignità tra le
parti in causa nell’ambito di questa fase di discussione.
L’Assemblea
ha ritenuto di definire alcuni punti fermi che costituiscono pregiudiziali
all’avvio della discussione con il Governo e che sono la minima garanzia del
rispetto della dignità del territorio e della sua popolazione.
I punti
discussi e formalmente approvati come pregiudiziali ed irrinunciabili dal
coordinamento dei comitati e dalla popolazione riuniti in assemblea sono i
seguenti :
Ø
Messa in discussione dei presupposti su cui si basa la
decisione di realizzare la TAV/TAC Torino-Lione e definizione di un punto di
partenza del confronto che corrisponda all’opzione zero.
Ø
Il tavolo di confronto non deve vedere la presenza di
persone che siano nella condizione di “conflitto di interessi” o che siano
inquisite.
Ø
Assunzione di impegni formali e sostanziali per il
trasferimento immediato del traffico dalla gomma alla rotaia (contingentamento,
politiche di incentivazione/disincentivazione).
Ø
Abbandono immediato dei siti e sospensione altrettanto
immediata di qualunque attività connessa alla linea TAV/TAC Torino-Lione
(compresa l’attività di sondaggio).
Ø
Smilitarizzazione immediata, definitiva e permanente della
Valle di Susa (non si riconosce come garanzia il fatto che le frazioni di
Mompantero siano state smilitarizzate una volta terminati i lavori)
L’Assemblea
ha altresì determinato di :
Ø
Trasmettere il presente documento ai Presidenti delle
Comunità Montane Bassa Valle Susa e Val
Cenischia, Alta Valle Susa, Val Ceronda e Costernone oltre chè a tutti i
Sindaci dei Comuni partecipanti all’Assemblea dei Sindaci affinché tale
documento possa essere valutato e considerato apporto importante,fondamentale e
costruttivo per il difficile impegno che le rappresentanze di queste istituzioni
dovranno affrontare nell’ambito del confronto proposto.
Ø
Comunicare agli organi di informazione le determinazioni
assunte.
Ø
Continuare con determinazione la lotta intrapresa, non
rilevando al momento alcun reale passo avanti sulla via della soluzione del
problema. Le popolazioni stanno lottando da 15 anni e in assenza di sbocchi
positivi continueranno a farlo nei prossimi giorni, nelle prossime settimane,
nei prossimi mesi e nei prossimi anni. I fautori della TAV/TAC tra l’altro
continuano a sprecare soldi pubblici per realizzare l’opera (ultimi ed
eclatanti esempi sono il mega punto informativo allestito a Torino,
l’individuazione di altri siti di sondaggio a Mompantero e l’affidamento dei
terreni di Venaus ai legali della CMC da parte della magistratura). Non si
fermano loro e non si fermerà il territorio e il popolo NO-TAV.
Ø
Ribadire con forza che le popolazioni della Valle e dei
territori interessati, insieme a tutto il movimento NO-TAV che ormai ha
dimensioni nazionali lavorerà con impegno per raggiungere l’obiettivo di
vincere la propria legittima battaglia senza farsi più prendere in giro da
nessuno.
Ø
Discutere o ridiscutere il presente documento nel corso del
mese di Gennaio attraverso la convocazione di Assemblee pubbliche in tutto il
territorio interessato anche alla luce degli eventi che accadranno in questo
periodo e nell’ambito di quelle Assemblee definire le future iniziative del
movimento NO-TAV che mai come in questo momento è stato così unito, trasversale
e non localista.
Bussoleno Lì 21.Dicembre.2005
Il
coordinamento dei comitati NO-TAV della Valle di Susa, della cintura Ovest e di
Torino