COMUNICATO STAMPA
Deambrogio (PRC): protesta Val Susa ha ora risonanza europea – Vogliamo spianare una comunità locale o valutarne attentamente le proposte?
Oggi una delegazione di politici e
amministratori locali composta da Alberto Deambrogio (PRC), Enrico Moriconi
(Verdi) e Luca Robotti (PdCI) e dai rappresentanti locali della Val Susa
Antonio Ferrentino, Presidente della Comunità Montana Bassa Valle Susa e
Val Cenischia, Beppe Joannas, Sindaco di Bussoleno e Luigi Casel
assessore a Salbertrand ed espressione del movimento NO-TAV, è stata ricevuta
presso il Parlamento Europeo di Strasburgo per affrontare alcune tematiche
legate alla Tav Torino-Lione.
La delegazione ha incontrato una
rappresentanza di europarlamentari del gruppo dei Verdi e Francis Wurtz, presidente della confederale
della sinistra unitaria europea e poi tenuto una conferenza stampa insieme agli
eurodeputati Fausto Bertinotti e Vittorio Agnoletto (PRC), Monica
Frassoni (Verdi) e Marco Rizzo (PdCI).
A conclusione della giornata
Alberto Deambrogio, consigliere regionale e segretario regionale di
Rifondazione Comunista ha dichiarato: “La giornata è stata molto positiva.
Abbiamo trovato da parte degli eurodeputati molta voglia di ascoltare e di
sapere che cosa sta succedendo in Val Susa. Se la giornata del 31 Ottobre aveva
portato a livello di interesse nazionale la questione della Tav Torino-Lione,
con la giornata odierna la protesta della Val Susa ha acquisito risonanza
europea e più che mia ci si pone di fronte all’esigenza di attuare un
ragionamento complessivo sull’opera e iniziare un percorso di discussione anche
a livello europeo”.
“In particolare - ha
continuato Deambrogio - abbiamo posto l’attenzione su due ordini di
problemi: la militarizzazione della Valle, con l’impossibilità di un territorio
di muoversi e svolgere normali attività a causa della continua ed intrusiva
presenza delle forze dell’ordine; e la richiesta di un’intera popolazione di
potersi pronunciare anche su un progetto di portata europea per avere sicurezze
sulla tutela della salute”.
“Riteniamo quindi – ha
sottolineato Deambrogio - che sia necessario un periodo di sospensione dei
lavori per discutere serenamente ed approfondire questi temi, un periodo che
vada almeno da qui alle elezioni politiche. Voglio evidenziare che noi siamo
amici del treno tanto che proponiamo di mettere a punto un progetto che
rafforzi la linea storica esistente Torino-Modane-Lione; progetto dal costo
molto più basso (1 miliardo di euro contro i 21 delle Tav) che, nel breve
periodo, consentirebbe di aumentare il trasporto merci del 150% e sarebbe
realizzabile nel giro di 2 anni (e non di 15)”.
“Come ha detto Fausto
Bertinotti c’è un popolo, una comunità intera, dei corpi intermedi che non solo
dicono no ad un progetto, ma che fanno anche delle controproposte. Adesso
giriamo quindi la domanda al governo: si vuole semplicemente spianare questa
comunità o si vuole riconoscere la compattezza della protesta e valutare
attentamente le proposte avanzate?” – ha concluso Deambrogio
Strasburgo, 15/11/05