Il sì di Bresso e Chiamparino "Un´opera che va
realizzata"
La presidente: "L´avvio di questi sondaggi è un passo
fondamentale"
Il sindaco:
"Ora occorre fare prevalere la legge della maggioranza"
L´appoggio lascia isolati i leader dei partiti dellasinistra radicale
De Ambrogio (Rc): "Il movimento è maturo e pronto a una lotta di lungo
periodo"
di Marco Trabucco da Repubblica del 1/11/05
– Pag. V Cronaca di Torino
Chiamparino e Bresso da una parte, i partiti della sinistra
radicale, che pure appoggiano le loro giunte, dall´altra. I primi fermi nel
riconfermare che la Tav verso Lione s´ha da fare. A qualsiasi prezzo, o quasi.
E che i sondaggi devono partire. Gli altri, Rifondazione, Comunisti Italiani,
Verdi, i cui leader piemontesi hanno partecipato ieri ai presidi antisondaggi
che ripetono invece il loro no all´opera. E fanno però attenzione a non
rompere, nei toni e nei modi, con la parte più moderata del centrosinistra per
lasciare aperta una porta alla mediazione.
Il
commento di Chiamparino e di Bresso a quanto stava avvenendo in Valsusa non
lascia adito a dubbi: «Mi auguro che ci sia la possibilità di iniziare al più
presto i lavori preparatori per realizzare il collegamento veloce tra Torino e
Lione - dice il sindaco -. D´altronde stiamo parlando di un´opera di carattere
internazionale, che ha finanziamenti internazionali ed un valore generale per
tutta Italia e non solo per Torino e il Piemonte. Nessuno quindi può esercitare
un diritto di veto. Noi abbiamo mantenuto tutti gli impegni che ci eravamo
assunti con la Val Susa nei confronti del governo nazionale. Ora tocca ai
sindaci dei comuni della valle fare altrettanto. Siamo giunti al punto in cui,
come si fece per la Torino-Milano, occorre far prevalere la legge della
maggioranza».
Appena
più morbidi i toni di Mercedes Bresso: «Siamo da sempre favorevoli all´opera,
ma mi rendo conto che per la valle questa rappresenti un problema. Abbiamo
quindi lavorato sempre per cercare un dialogo con le popolazioni locali e per
mediare. Ora tocca al governo far rispettare la legalità. Ritengo - aggiunge la
presidente del Piemonte - che l´avvio di questi sondaggi sia fondamentale,
soprattutto a difesa della salute di quei cittadini che hanno manifestato. È
stata la commissione tecnica che abbiamo istituito su richiesta dei sindaci ha
chiedere l´avvio di tre sondaggi e anche i sindaci erano d´accordo. Dispiace,
ovviamente, che oggi si siano verificati disordini e che qualcuno si sia anche
fatto male. Mi auguro che prevalga il buon senso perché il muro contro muro, a
questo punto, non serve a nessuno».
Replicano
gli anti Tav: «L´utilizzo protervo delle forze dell´ordine in Val Susa oggi ha
dimostrato tutti i suoi limiti - dice Alberto De Ambrogio segretario regionale
di Rifondazione -. Da oggi il problema della Val Susa è diventato un problema
nazionale: e il movimento guidato dai sindaci ha dimostrato di essere maturo e
pronto a una lotta di lungo periodo». Contrasti con il resto del
centrosinistra: «La nostra posizione è nota da tempo come quella di Ds e Margherita.
La divaricazione può esserci solo se ci saranno forzature». Anche Giampaolo
Zancan, senatore dei Verdi chiede prudenza: «Se mai quest´opera dovesse
cominciare pretendiamo che si svolga nel massimo rispetto della legge e nel
massimo rispetto di quel bene primario che è la salute dei cittadini. Faremo un
controllo meticoloso e puntuale su ogni passo di un´opera che noi riteniamo
sbagliata».
Interviene
anche l´ex presidente della Regione Enzo Ghigo per Forza Italia: «A dare fiato
agli oppositori - dice - è stata proprio l´ambiguità della presidente Bresso,
che in campagna elettorale ha chiesto e ottenuto voti sia a favore che contro
la Tav. Manca la chiarezza su quale sia l´effettivo giudizio che il
centrosinistra dà di quest´opera».