Torino-Lione
TAV: a che punto siamo?
gennaio - ottobre 2005
In questa pagina presentiamo documenti e articoli riferiti in particolare alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione e pubblicati nel periodo: gennaio - ottobre 2005
Gli articoli e i documenti sono presentati in ordine cronologico (i più recenti per primi)
Per documenti relativi ad un altro periodo vedi:
Per gli aspetti riguardanti le nuove infrastrutture di trasporto più
in generale e relativi problemi economico-finanziari vedi: infrastrutture.
In tema di rischi per l'ambiente e la salute connessi all'Alta Velocità ferroviaria (con un occhio di riguardo alla Torino-Lione) e per conoscere gli attuali problemi di inquinamento della valle di Susa potete consultare: ambiente-salute
29
Settembre: Netta presa di posizione NO TAV
Torino-Lione da parte di Alfonso Pecoraro Scanio,
presente al presidio di Borgone insieme ad altri parlamentari Verdi.
Condividendo le motivazioni dei comitati, delle istituzioni locali
e dei cittadini che si oppongono alla realizzazione dell'opera ha
assicurato una presenza qualificata dei Verdi al prossimo appuntamento
del 6 ottobre a Venaus.
Al presidio di Borgone è giunto un anche un gradito messaggio
di solidarietà alla lotta NO TAV dalle Madri di Plaza
de Mayo presenti a Torino nei giorni scorsi.
27
Settembre: Ultimatum
da Roma: via ai sondaggi
Di Maurizio Tropeano da La Stampa 28 Settembre
2005 - pag 41
Sostenendo che la UE minaccia di ritirare i propri finanziamenti se
i lavori per il tunnel di Venaus non iniziano entro il 2005, Lunardi
sfiducia la Commissione Tecnica e preannuncia l’imminente avvio dei
sondaggi. Gli assessori ai trasporti regionale e provinciale, con
una lettera al Governo provano a salvare Commissione e cammino di
“mediazione” proponendo di convocare la Preconferenza dei Servizi
entro il 15 Ottobre. Così anche i due assessori si beccano,
a loro volta, il plauso di Esposito-DS, Vallero e Tangolo-PRC.
24 Settembre:
le decisioni dell’assemblea dei Sindaci
TAV: no ai
sondaggi prima di fine Ottobre di Sara Strippoli
da Repubblica del 25/9/05 – pag VII – Cronaca di Torino
Una tesa assemblea dei Sindaci della valle Susa riesce a sottoscrivere
unanimemente un documento
finale in cui: si approva la proposta di sondaggi sull’intera
tratta, volti a verificare i rischi per la salute delle popolazioni;
si chiede al Governo di rinviare la Preconferenza dei Servizi dal
12 Ottobre alla fine del mese e di avviare i lavori di rilevazione
solo successivamente. Questa conclusione riceve un plauso politico
dalla Regione (assessore Borioli-DS) e ben tre dalla Provincia
(Esposito-DS; Vallero-PRC; Lubatti-Margherita).
Intanto, nelle assemblee popolari avviate nei vari comuni, i Sindaci
riscontrano fra i maggiori Comitati NO-TAV una netta opposizione a
qualunque sondaggio, considerato buono solo a dividere l’opposizione
all’Alta Velocità (vedi volantino
distribuito a S. Ambrogio il 23/9).
20
settembre: i sindaci si riprendono il loro ruolo
L’assemblea dei sindaci del 19 Settembre rinvia il proprio pronunciamento
sul documento della Commissione tecnica all’incontro con
Governo e CIG del giorno dopo: la cosa irrita i partiti e la Bresso,
che prova a passare ai ricatti minacciando di stroncare la carriera
politica di chi dissente.
A Roma i valsusini chiedono di rinviare i sondaggi inerenti la presenza
di amianto ed uranio a quando la commissione abbia esaminato tutte
le criticità del progetto (primavera 2006); davanti alla contrarietà
degli interlocutori, ottengono almeno il tempo per consultare i cittadini.
Partono assemblee nei comuni della valle in cui gli amministratori
si rivolgono direttamente ai propri elettori.
Primo
resoconto sui lavori della Commissione Tecnica (15/9/05)
Dal 29/8 la Commissione ha già totalizzato 4 riunioni, quando
il 15/9 vengono rese pubbliche le prime informazioni sull’esito degli
incontri: i consulenti tecnici della Comunità Montana relazionano
all’assemblea pubblica convocata dai Comitati NO-TAV a Bussoleno (vedi
il comunicato
stampa), mentre esponenti provinciali dei partiti di centro-sinistra
convocano a Torino una conferenza stampa (vedi l’articolo To-Lione,
via libera ai sondaggi di Maurizio Tropeano da La Stampa del
16/9/05).
Sondaggi per l’amianto da Borgone al Musinè?
CIG, Regione, Provincia (e promotori tutti del TAV) affermano l’esigenza
di sondaggi sulla tratta della “Gronda” per verificare l’effettiva
presenza dell’amianto nelle rocce da scavare. Sarà forse per
“far circolare” una parte dei soldi pubblici stanziati per la progettazione
e far lavorare qualche impresa? Perché in realtà la
presenza dell’amianto in questa zona, oltre ad essere arcinota a tutti,
è già stata anche certificata formalmente a Gennaio
2003 dal Centro di Geotecnologie dell’Università di Siena
(vedi la scheda
estratta dalla Relazione)
Tunnel
di Venaus: cavilli per salvare gli imprenditori dal processo?
L’inchiesta è quella per turbativa d’asta in relazione al tunnel
geognostico di Venaus, che coinvolge anche l’on. Martinat ed i direttori
di LTF Comastri e Benedetto: secondo il GIP di Torino, Simone Perelli,
i PM Toso e Parodi non potrebbero chiedere di esautorare il costruttore
Vincenzo Procopio dagli incarichi societari; il tremendo dubbio sorto
a Perelli è infatti che l’indagine spetti alla magistratura
francese, stante che la LTF ha sede legale a Chambery, anche se i
fatti sono avvenuti in Italia. Deciderà il Tribunale del riesame:
se desse ragione al GIP entreremmo in una situazione paradossale,
come se i cantieri per la tratta internazionale del TAV fossero una
propaggine dello stato francese al di qua delle Alpi. Con il rischio
concreto che sulle attività amministrative che riguardano i
cantieri italiani in realtà non indaghi nessuno.
Intanto dalle intercettazioni telefoniche emerge che gli indagati
preferiscono aver a che fare con Saitta, piuttosto che con Bresso.
Lettera
aperta dei Comitati NO-TAV sulla Commissione Tecnica (9/8/05)
La Commissione è anche e soprattutto un risultato della mobilitazione
pacifica, ma intransigente, di migliaia di cittadini. I Comitati non
attribuiscono all’organismo alcuna possibilità taumaturgica,
tuttavia auspicano una discussione intellettualmente onesta che parta
dal “SE, ED A QUALE COSTO realizzare l’opera”; chiedono di essere
costantemente aggiornati sul progredire dei lavori e, preventivamente,
di verificare che la designazione di tutti i partecipanti risponda
a requisiti di moralità (in assenza dei quali si richiederà
ai tecnici della Valle di non partecipare alle riunioni; il riferimento
è alla designazione del direttore di LTF Paolo Comastri, indagato
per turbativa d’asta proprio in relazione agli appalti per il tunnel
di Venaus).
Il
CIPE approva il progetto preliminare della tratta Settimo-Bussoleno
("Gronda"
modificata Sì a sorpresa del Cipe
di Marco Trabucco da
La Repubblica del 4/8/05)
Per il TAV Torino–Lione il 3 Agosto 2005
è un’altra giornata cruciale: nelle stesse ore in cui i Sindaci della
Valle Susa incontrano a Roma Governo e CIG per il problema del blocco
dei sondaggi nella tratta internazionale, il CIPE approva il progetto
preliminare della tratta italiana e per essa stanzia una cifra stratosferica
(460 MILA Miliardi di Lire). La
coincidenza è sicuramente giocata sul piano dell’immagine, nell'attuale
campagna elettorale permanente; mentre sulla reale consistenza dello
stanziamento indicato dal CIPE molti hanno dubbi.
Lodo
TAV: Lunardi ha detto si
Di Marco Trabucco da
Repubblica del 4/8/05
Pure
il Governo, dunque, al termine dell'incontro a Roma accetta di costituire
il tavolo misto di tecnici. E'
un risultato che ha due facce: da un lato i Sindaci della Valle ottengono,
con la discussione delle criticità, di fatto anche la temporanea sospensione
dei sondaggi, dall’altro lato Provincia, Regione e Governo riescono
a collocare formalmente questo organismo tecnico già nella cornice
del percorso di realizzazione dell’opera (supporto alla Conferenza
dei Servizi).
Stabilita la composizione della commissione, che sarà presieduta da
un ex assessore ai trasporti della Provincia di Torino.
Interrogazione
in Senato (5/7/05) su moratoria sondaggi e conflitto d'interessi
di Lunardi per il tunnel di Venaus
Approda anche al Senato della Repubblica, per iniziativa dei Verdi
Donati e Zancan, la questione della moratoria per i sondaggi relativi
al progetto della Torino-Lione: nella loro interrogazione i Senatori
pongono i problemi della mancata risposta del ministro delle infrastrutture
alla presidente della Regione Piemonte e del permanere di uno specifico
conflitto di interessi per lo stesso Lunardi in relazione al tunnel
di Venaus.
Il
bastone o la carota?
(Notizie
NO-TAV Torino n. 10)
Mentre
il Governo sceglie di assumere un atteggiamento autoritario e pensa
di poter imporre i sondaggi ai Valsusini, la Provincia e la Regione,
sicuramente desiderose di un tranquillo svolgimento delle prossime
olimpiadi invernali nella valle di Susa, ora si mostrano formalmente
più disponibili al dialogo coi sindaci; in questo quadro nuovi intraprendenti
personaggi riciclano però vecchie proposte di concertazione a cui
anche molti amministratori locali, per via di passate esperienze,
non credono più. E il gioco si fa veramente duro.
Riescono
nel loro intento i tre presìdi anti-sondaggio
Senza
alcun incidente, la presenza determinante della popolazione della
valle accanto ai sindaci blocca l'avvio dei lavori di sondaggio programmati
nei primi tre siti: Borgone
(20/6/05) , Bruzolo (27/6/05)
, Venaus (29/6/05)
Un
passaggio assai significativo realizzato in due giorni
Sono i due giorni a cavallo
del solstizio d'estate del 2005 a rappresentare un'altra tappa importante
nel cammino dell'opposizione al TAV Torino-Lione:
Lunedì 20 Giugno col presidio
anti-sondaggi a Borgone di Susa e Martedì
21 con l'audizione in Consiglio Regionale
Altri
duri entrano in gioco: gravi minacce in perfetto stile mafioso
al Presidente dell'Alta Valle, Mauro Carena
da
Repubblica del 22/6/2005 – (Minacciato Carena - Lega)
- pag
II Cronaca di Torino
Il Presidente della Comunità Montana Alta Valle Susa, Mauro Carena,
ha rivelato di aver subìto il 13 Giugno scorso un agguato sulla strada
nei pressi di Oulx: quattro individui con casco da motociclista lo
hanno minacciato di morte.
Il comunicato stampa
di solidarietà di Comitati ed Associazioni NO-TAV; il messaggio
da Legambiente Val Lemme
Comunicato
stampa (pdf) del gruppo consiliare regionale di Italia
dei Valori: i sospetti sull'incendio del Frejus
Disgrazia o qualcos'altro? Non
è sospetto che si sia incendiato proprio un tir carico di pneumatici
altamente infiammabili?
Non bisogna mai dimenticare
che opere di questo tipo, sia in Italia che in Francia, comportano
un enorme giro di denaro che fa gola a personaggi ed imprese non sempre
raccomandabili.
Comitati
NO-TAV presidiano a turno l’area destinata al cantiere di Venaus
Nell’area in cui dovrebbe sorgere il cantiere i Comitati valsusini
continuano con una presenza giornaliera il presidio di osservazione
ed informazione iniziato sabato 4 Giugno, al termine della straordinaria
marcia Susa-Venaus.
Il mezzo di appoggio attuale è il camper NO-TAV acquistato
mediante una raccolta fondi tra gli oppositori dell’opera, ma è
stato lanciato un appello per la donazione di roulotte, tende e materiale
da campeggio per irrobustire la logistica in modo da rendere possibile
sia l’aumento delle presenze permanenti, sia la replicazione del presidio
sui territori destinati agli altri sondaggi.
I
lavori per il tunnel inizieranno il 29 Giugno
Di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 10/6/05
Dicendo che ormai non esistono più motivi legali per un rinvio,
le imprese hanno annunciato la data del 29/6/2005 per l’installazione
del cantiere di Venaus, illustrando sommariamente le fasi esecutive
dei lavori per i prossimi 4 anni e le esigenze di opere stradali ed
idriche connesse. I Comuni della valle hanno però deliberato
contro i cantieri, ed in particolare Chiomonte anche contro la discarica
dei 270 mila metri cubi di smarino sul proprio territorio. Il presidente
della Comunità Montana Ferrentino ha comunicato al direttore
dei lavori che il 29 saranno convocati nell’area interessata i Consigli
comunali aperti, con la partecipazione di migliaia di cittadini.
A
rischio il tavolo di confronto tra Regione e Sindaci
di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 10/6/05
Alla partenza del nuovo tavolo regionale, proprio dopo la marcia Susa-Venaus,
i valsusini si sono presentati chiedendo due cose: la sospensione
dei sondaggi e dei cantieri del tunnel di Venaus e l’apertura di una
discussione sulle ragioni che giustificano la Torino-Lione. All’amministrazione
regionale preme invece dimostrare alla destra e al mondo industriale
che la Torino-Lione con il centrosinistra non si ferma, anzi accelera
anche grazie alla concertazione.
Il presidente della Comunità Montana ha chiesto allora la convocazione
di un Consiglio Regionale aperto sulla questione ed una risposta scritta
dell’assessore Borioli, sulla base della quale i sindaci valuteranno
se continuare a partecipare a questo tavolo “di concertazione”
Esposto
di Pro Natura alla Procura della Repubblica: l’incendio del Frejus
è doloso?
(pdf)
Il 9 di Giugno, a 5 giorni dall’incendio nella galleria autostradale
del Frejus, l’Associazione Pro Natura presenta alla Procura della
Repubblica di Torino un esposto in cui segnala la necessità
di indagare sull’ipotesi che il camion protagonista possa essere stato
sabotato da persone o associazioni delittuose interessate a benefici
diretti o indiretti derivanti dall’avvio del progetto TAV Torino-Lione.
E’ un atto che solleva pubblicamente un interrogativo passato, in
quei 5 giorni, nei pensieri di molti fra coloro che, colpiti dalla
coincidenza con la grandiosa marcia Susa-Venaus contro l’alta velocità,
hanno a mente la storia italiana degli ultimi 40 anni e le vicende
della valle Susa in particolare ed hanno visto le lobby politico-imprenditoriali
scatenarsi immediatamente nell’uso politico PRO-TAV dell’evento.
I
duri cominciano a giocare
(Notizie NO-TAV Torino n. 9)
L’incendio di Sabato 4 Giugno 2005 nel tunnel del Frejus porta, oltre
alla tragedia della morte di due persone, pesanti conseguenze su diversi
piani; una è il subitaneo uso strumentale, da parte delle lobby
poltico-imprenditoriali, dell’argomento “chiusura del tunnel” come
leva ottimale per rilanciare i progetti della seconda galleria autostradale
al Frejus e del TAV Torino-Lione. Chiamparino, Saitta e Bresso vanno
molto oltre il “non tutto il male viene per nuocere”; si intuisce
un malcelato desiderio di oscurare la forza dell’opposizione democratica
sul territorio, di invalidare con la durezza dei fatti drammatici
la resistenza ostinata dei cittadini e della totalità dei loro
amministratori eletti.
Torino,
maggio 2005: colpi di scena nella vicenda TAV
In Piemonte l’avvio della nuova legislatura regionale è stato nettamente
segnato dalla questione del TAV Torino-Lione.
In vista del vertice italo-francese sui progetti, previsto per il
13 Maggio al ministero dei trasporti di Parigi, la nuova giunta di
centro-sinistra convoca per il giorno 10 un incontro con gli oltre
30 sindaci della valle di Susa: la cronaca riferisce di un confronto
“muro contro muro” tra la presidente Bresso (la linea si farà
sicuramente nella valle; lavoriamo insieme a mitigare l’impatto)
e gli amministratori delle 2 comunità montane (si ad un tavolo
di confronto solo se discute anche l’utilità dell’opera).
Tre giorni dopo, a Parigi, la delegazione della regione Piemonte riceve
una doccia fredda dai francesi,
che per ragioni finanziarie mostrano nuovamente di voler procrastinare
la realizzazione della linea: questo fatto lascia spazio all’opportunità
di un rinvio al Gennaio 2006 per l’apertura del cantiere del
tunnel di Venaus, altrimenti imminente.
Passano altri 3 giorni ed il 16/5 l’insediamento del nuovo Consiglio
Regionale è salutato, fuori da palazzo Lascaris, da un centinaio di
manifestanti NO-TAV, mentre all’interno 11
consiglieri firmano un documento contrario all’opera; monta una
bufera politica e Bresso chiede un’immediata verifica di maggioranza
per ricomporre lo strappo tra le posizioni
della presidente e le posizioni
dei dissidenti.
To-Lione,
al via i sondaggi a Bruzolo
Di Paola Meinardi da Luna Nuova del 24/5/2005
LTF notifica ai proprietari l’ingresso sui terreni il prossimo 3 Giugno.
Ferrentino: "Alla vigilia della manifestazione, è una
provocazione"
Scrive LTF nelle lettere: “eventuali atti volti alla turbativa dell’accesso
o di ostacolo alle operazioni previste saranno perseguiti a norma
delle vigenti disposizioni di legge”
Scavi
di Venaus rinviati al 2006; revisione del tracciato in Val Cenischia
Maurizio Tropeano da La Stampa del 14/5/2005
– pag 35 cronaca di Torino
Nella sessione n. 28 della Conferenza intergovernativa italo-francese,
tenutasi il 13/5/2005 a Parigi, l’atteggiamento dilatorio dei transalpini
ha favorito all’assunzione di due importanti decisioni: lo scavo del
tunnel “esplorativo” di Venaus viene rimandato al 2006; l’attuale
progetto di attraversamento della Val Cenischia (un viadotto ad alto
impatto paesaggistico) sarà riesaminato.
Nel corso dell’incontro è stata anche decisa la prosecuzione
dell’esperimento di ferroutage tra Orbassano ed Aiton.
La
Provincia di Torino coordinerà il “Progetto per la Valsusa
col TAV”
Durante l’incontro del 10/5 tra la Giunta regionale ed i sindaci della
valle di Susa, il presidente della Provincia di Torino Saitta ha riferito
che l’ente ha ricevuto dal Governo l’incarico di ricoprire il ruolo
di capofila nell’elaborazione di un Progetto di sviluppo della
valle di Susa attraversata dalla Torino-Lione: una definizione
assai roboante per un programma di distribuzione di risorse economiche,
al momento promesse, attraverso le cosiddette compensazioni
agli Enti Locali.
PRIMO:
SALVARE VENAUS
(Notizie NO-TAV Torino n.8)
La concreta possibilità di attivare i cantieri di prospezione
per il tunnel internazionale della Torino-Lyon è da tutti considerata
un passaggio cruciale per i futuri destini dell’opera. Le forze dell’opposizione
istituzionale e popolare al TAV si accingono ad affrontare questo
momento decisivo predisponendo, su diversi piani, tutti gli atti di
resistenza possibili in un regime di legalità democratica.
Nell'ambito di una serie di iniziative, alcune di carattere istituzionale,
altre promosse da associazioni e comitati, è in preparazione
una grande manifestazione su obiettivi unificanti per l’intera vallata,
contro il TAV e la nuova galleria autostradale del Frejus: una marcia
da Susa a Venaus che si svolgerà Sabato 4
Giugno.
La
“cupola” di Martinat
di Alberto Custodero e Paolo Griseri
da Repubblica del 4/5/2005
La Procura di Torino si è dovuta attivare sulle vicende del
“cunicolo” di Venaus fin dal momento della gara d’appalto: i reati
ipotizzati sono turbativa d’asta ed abuso in atti d’ufficio; gli indagati
sono talmente potenti che c’è da temere finiscano in ogni caso
per cavarsela: in primis il viceministro delle infrastrutture Martinat,
insieme con il direttore generale di LTF ed il responsabile della
direzione costruzioni della medesima società italo-francese,
ma sullo sfondo dell’inchiesta si delinea la presenza di un più
ampio cartello politico-affaristico, che in questi mesi avrebbe messo
le mani pure su alcune opere stradali connesse alle olimpiadi del
2006; sempre a riguardo delle gare d´appalto per la Torino-Lione,
nelle intercettazioni telefoniche della Dia si fa riferimento anche
alla società Rocksoil della famiglia Lunardi.
Torino-Lione
frenata da chi contesta
da La Stampa del 20/4/2005
François Lépine, presidente della Lyon-Turin Ferroviaire,
risponde all’accusa di non rispettare i tempi programmati per i
sondaggi del tunnel a Venaus: l’11 Aprile i lavori sono stati consegnati
alle società titolari d’appalto, e intanto è in fase
di stesura il progetto definitivo che dovrebbe portare ad iniziare
le attività di cantiere intorno a metà Maggio, ma
nel movimento NO TAV sia la componente istituzionale, sia i comitati
si sono già mobilitati contro questa evenienza. A questo
punto lo scavo diventa un problema politico e di ordine pubblico
che toccherà ai «Palazzi» gestire.
Avviso
ai naviganti - Gavio vo´ cercando ch´è si caro
Di Ettore Boffano da Repubblica del 21/04/2005
To-Lione:
in Francia rimonta il no
Dal Giornale del Piemonte, Edizione del 19-04-05
Mentre i ministri dei trasporti di Italia e Francia si incontrano
pronosticando il completamento della Torino-Lyon tra il 2016 ed il
2020, l’utorevole quotidiano parigino Le Monde ospita nuovamente le
ragioni delle forti perplessità francesi: «faraonica
e non giustificata dall'incremento del traffico merci previsto nei
prossimi anni sul corridoio 5». Il vertice ministeriale conferma
formalmente l’impegno dei due governi sulla linea, ma non può
impedire che dietro l’ufficialità emergano chiaramente i problemi
di finanziamento dell’opera, le difficoltà di realizzazione
e l’opposizione della popolazione valsusina, presente a manifestare
anche in terra francese.
Il Comitato Transpadana, nato a sostegno della costruzione della linea,
esprime forte preoccupazione per i ritardi che i sondaggi preliminari
continuano ad accumulare, addebitandoli apertamente alle società
ferroviarie di progettazione.
DS
uniti: SI al “progetto Valsusa”, NO al TAV
Sentendo avanzare proposte che hanno una carica provocatoria fin
dal titolo (Progetto di sviluppo della Valle Susa attraversata
dal TAV) sorge, spontanea, una domanda: siamo forse in presenza
di iniziative politiche che tentano di forzare il passaggio da una
fase storica di totale contrarietà all'opera ad una nuova
fase, di ricerca delle compatibilità della linea col territorio
(leggi: compensazioni), puntando implicitamente e contemporaneamente
anche a favorire la divisione in varie anime del composito arco
di forze d’opposizione? Valutate voi...
33 consigli
comunali, riuniti in piazza Castello a Torino, deliberano: NO AL
TAV
Sabato 19 Marzo 2005 un inedito tentativo di difesa del territorio
e della martoriata democrazia dalla violenza del Grande Partito
Trasversale degli Affaristi: si sono convocati nel cuore di Torino,
in piazza Castello, 33 consigli comunali e 2 di comunità
montana. Compiendo un atto di grande rilevanza politica tutti hanno
approvato, all’unanimità, una stessa DELIBERA
che esprime forte contrarietà al TAV Torino-Lyon e rivendica
il proseguimento del confronto istituzionale con gli enti locali
interessati. Vedi la CRONACA
e le IMMAGINI
della giornata.
Venaus,
partono le ingiunzioni per i sondaggi
Di Marco Trabucco, da Repubblica del 9/2/2005
LTF annuncia che RFI si accinge ad inviare ai proprietari di terreni
su cui sono previsti sondaggi le lettere contenenti i decreti di occupazione
temporanea, dicendosi cosciente del fatto che ciò provocherà
nuove proteste in valle Susa; comunica inoltre che ad aggiudicarsi
l’appalto per il tunnel geognostico (6 m. di diametro per 7-10 Km
di lunghezza!) è stato un gruppo di imprese capeggiato dalla
CmC (Cooperativa muratori e Cementisti) di Ravenna e che Il materiale
di scavo, 300 mila metri cubi, sarà ammassato in un sito nel
comune di Chiomonte.