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«Giornata nera per le istituzioni» INTERVISTA: parla il presidente della Comunità montana bassa val di Susa di Orsola Casagrande da il manifesto del 1/11/05 - Pag 5 «E' stata una giornata durissima. E' stata scritta una pagina nera da parte delle istituzioni perché la polizia ha cercato più e più volte di caricare sindaci, consiglieri regionali, cittadini». Antonio Ferrentino, presidente della comunità montana bassa val di Susa e sindaco di Sant'Antonino di Susa, è molto amareggiato al termine di una giornata che certamente la val di Susa ricorderà per molto tempo. La risposta della valle contro la prepotenza del governo che voleva avere accesso ai terreni sui quali si dovranno svolgere i sondaggi è stata straordinaria. In mezzo ai boschi c'erano tutti: cittadini, studenti, lavoratori, amministratori. Premetto che ci rattrista davvero molto quanto è accaduto. Credo che non si fosse mai visto, e certamente noi non ce lo aspettavamo, caricare sindaci, amministratori pubblici, cittadini, studenti che manifestavano pacificamente. Le forze dell'ordine hanno più volte tentato di sfondare i presidi. Ma questi tentativi erano davvero assurdi perché c'è una commissione istituzionale che sta lavorando per risolvere la questione e quindi l'uso della forza non era davvero necessario. La risposta della gente di queste valli invece merita un encomio. Ai presidi c'erano tutti, giovani, anziani, vecchi. Lavoratori e studenti. Consiglieri regionali, sindaci, amministratori locali. E' stata una grande dimostrazione di attaccamento al proprio territorio. Un territorio da difendere. E' stata una grande vittoria per le genti di queste valli. Nonostante i tentativi dei sindaci della valle di sedere ad un tavolo e discutere della necessità della Torino-Lione, il governo ha comunque optato per una prova di forza. Però abbiamo dimostrato che un'opera infrastrutturale come il treno ad alta velocità, i cui lavori dureranno almeno venti o venticinque anni non si può realizzare contro la volontà di un territorio che si è rivelato compatto ed unito. Per questo riteniamo che soltanto il dialogo e il confronto possano aiutare a risolvere la questione. Invece il governo ha usato la polizia. Ma con la polizia, e l'ha dimostrato questa giornata, non si risolve nulla. Il risultato sono state cariche, spintoni, gente che si è fatta male. Sono stati fermati alcuni giovani, alcuni altri sono stati feriti. Questo inasprimento del confronto non serve a nessuno. Mi pare l'abbia capito anche il ministro degli interni Pisanu, se sono vere le voci che girano e cioè che proprio il ministro abbia parlato con il capo della polizia De Gennaro chiedendogli di far cessare le cariche di polizia contro amministratori e cittadini. Dal punto di vista pratico, i terreni non sono stati requisiti. Che succede adesso? Poiché i tecnici non hanno avuto accesso ai terreni quest'oggi (ieri, ndr), dovranno rifare le lettere ai proprietari per chiedere un nuovo accesso ai siti dei sondaggi. In concreto passeranno ancora una decina di giorni prima che ciò avvenga. Io mi auguro che questi dieci giorni servano a far riflettere tutti su quanto accaduto in valle. Nel frattempo da parte nostra è necessario convocare subito una conferenza dei sindaci per discutere delle prossime mosse. |