L´ASSEMBLEA
"Ma il 16 novembre la Valle si fermerà"
Millecinquecento
persone al palazzetto di Bussoleno
di Meo Ponte da
Repubblica del 3/11/05 – Pag. III Cronaca di Torino
BUSSOLENO
- La Valle di Susa vuole lo sciopero generale per ribadire il no all´alta
velocità Torino-Lione. La proposta di una giornata di mobilitazione, da tenersi
mercoledì 16 novembre, arriva dai delegati sindacali di numerose aziende che
hanno raccolto più di duemila firme tra i lavoratori. E la proposta è stata
anche al centro dell´assemblea convocata dai sindaci e dai comitati anti-Tav
che si è svolta ieri sera al Palazzetto Polivalente di Bussoleno. Un´assemblea
concitata alla quale hanno preso parte oltre 1500 persone. Tra le proposte
anche quella di una marcia Bussoleno-Susa sempre per il 16 novembre ed una
manifestazione a Torino prima di Natale.
Aperto da un intervento critico
del presidente della Comunità montana Antonio Ferrentino sul blitz-beffa di
lunedì sera, l´incontro ha visto sfilare quasi tutti i protagonisti della
mobilitazione di queste settimane. Particolarmente critico Giorgio Airaudo,
numero uno della Fiom torinese: «Se il movimento decide una mobilitazione
generale, democratica e non violenta, noi la sosterremo. Non si possono imporre
decisioni senza ascoltare i lavoratori». Airaudo ha anche attaccato Bresso e
Chiamparino, accusandoli di voler imporre una decisione presa dall´alto: «Non
si può governare solo a colpi di maggioranza, l´appello di una comunità va
rispettato». Parole riprese dagli altri sindaci e rappresentanti delle
istituzioni locali.
Sul
piano operativo è stato deciso di dare vita ad un comitato di crisi ristretto
formato al massimo da tre persone. A questo nuovo comitato dovrebbe spettare il
coordinamento di tutte le iniziative che verranno prese per bloccare i sondaggi
a Venaus. Secondo diversi relatori sarà infatti quella la grande partita sulla
quale si giocherà il vero avvio dei lavori. Quella dei giorni scorsi viene
infatti considerata quasi una prova generale.
Sul piano giudiziario gli avvocati Giampaolo Zancan e Roberto Lamacchia, che avevano presentato un esposto sui fatti di lunedì, hanno spiegato che il Tribunale di Torino a cui si erano rivolti ha preferito delegare la questione al giudice del Tribunale di Susa che si è preso alcuni giorni per leggere i documenti.
Ieri mattina, sempre a Bussoleno,
si sono riuniti gli studenti delle superiori della Val Susa che hanno ribadito
la loro contrarietà alla Torino-Lione e hanno dichiarato l´intenzione di voler
ritirare la disponibilità a fare i volontari per i Giochi di Torino 2006. La
tentazione di utilizzare l´occasione olimpica come elemento di pressione per
far tramontare il progetto dell´Alta velocità è molto forte. Non solo i ragazzi
dei licei ma anche alcuni partecipanti all´assemblea di ieri sera lo dicono
esplicitamente: «I sindaci della valle - dice un esponente dei Comitati No-Tav
alla sala Polivalente - dovrebbero ritirarsi dagli organismi istituiti sul
territorio in previsione di Torino 2006. Solo così riusciremo a fare sentire la
nostra voce». È difficile dire oggi se la proposta avrà seguito ma è indicativa
del clima sempre più teso che si respira in valle.