Dopo che la Conferenza
dei Sindaci aveva respinto la proposta di mediazione di CIG e Governo si era
nuovamente ad uno stallo di posizioni intorno al nodo dell’avvio dei sondaggi,
con gli enti locali valsusini isolati nel chiedere la moratoria.
Evidentemente fra il 12
ed il 20 di Luglio nel centro-sinistra torinese deve essersi svolto, dietro le
quinte, un lavorìo diplomatico che ha coinvolto qualche esponente della Regione
e qualcuno degli amministratori di valle.
Fatto sta che, mercoledì
20, sul tavolo di un incontro tra le parti è improvvisamente comparsa una
proposta, a prima vista un po’ curiosa (un artificio formale atto a sospendere
per un paio di mesi i sondaggi senza parlare di moratoria), che però ha avuto
il sorprendente potere di mettere d’accordo l’assessore Borioli ed il
presidente Ferrentino.
Alla moltitudine degli
esclusi dal momento che ha deciso una simile svolta, apparentemente positiva,
non resta per il momento che fare professione di fiducia: si potrà vedere solo
nell’arco dei prossimi mesi chi trarrà maggiori vantaggi dalle intese
necessariamente intercorse dietro a questo rapido riallineamento di posizioni.
[nota a cura del
Comitato NO-TAV Torino]
Uno spiraglio sull´Alta velocità
di Marco Trabucco da Repubblica del 21/7/05
– pag II – Cronaca di Torino
Riparte il dialogo sulla linea ad
alta velocità Torino-Lione. A sbloccare, almeno parzialmente, la situazione è
stato l´incontro di ieri mattina nella sede dell´assessorato regionale ai
Trasporti. Una riunione convocata dalla Commissione intergovernativa che si
occupa di quella linea ferroviaria, che vi era rappresentata dal segretario
Saverio Palchetti e cui hanno partecipato i sindaci e i presidenti delle
Comunità montane della Val Susa, gli assessori ai trasporti della Regione,
Daniele Borioli e quello della Provincia, Franco Campia, il prefetto Goffredo
Sottile e rappresentanti di Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) che si occupa della
progettazione dell´opera.
Il
nodo era la moratoria di tre mesi sull´inizio dei sondaggi preliminari al
tunnel chiesta dai sindaci della valle e negata fino ad ora dalla Cig e dal
governo. La situazione però sembra essersi sbloccata. La moratoria non ci sarà.
Ma, ha spiegato Borioli, «valuteremo come costruire insieme una agenda dei
lavori condivisa da tutti. E la possibilità di sottoscrivere un documento che
stabilisca un cronoprogramma. Nel quadro di quest´accordo, saranno inseriti,
oltre a tutti gli approfondimenti già richiesti dalle comunità locali, anche
una puntualizzazione circa la configurazione di una campagna di sondaggi idonea
a garantire il territorio e le popolazioni della valle».
Parole
che trovano d´accordo Antonio Ferrentino, presidente della Comunità montana
bassa valle Susa e tra i leader della protesta: «Penso che si inizi a definire
un percorso, che va approfondito nei prossimi giorni: tutti hanno riconosciuto
la complessità del problema e si è definita la necessità di una serie di
incontri in cui esaminare e dare risposte alle questioni che al conferenza dei
sindaci e il territorio hanno posto». Ma la moratoria non c´è più? «Non ci
affezioniamo alle parole, a noi importa la sostanza» replica Ferrentino. Domani
di Tav si discuterà in un consiglio provinciale aperto mentre lunedì è previsto
un nuovo incontro in Regione.
Intanto
Loyola De Palacio ha assunto ufficialmente, per la Ue, l´incarico di
coordinatrice del progetto per realizzare la linea ferroviaria transeuropea,
che include anche la tratta Torino-Lione. E spinge sull´acceleratore. «Ogni
ulteriore ritardo è inconcepibile - ha detto - Il livello di congestione del
traffico nella zona interessata dalla Torino-Lione è tale - sottolinea - che è
necessario realizzare un´alternativa ferroviaria più presto possibile». Quanto
alle proteste della Val Susa la De Palacio ha definito «una posizione
ragionevole quella che prevede la presenza di osservatori per dare alle
collettività locali le garanzie necessarie nell´effettuazione dei sondaggi
preliminari all´opera ferroviaria».