Gli
irriducibili del no Tav "Sondaggi? Né oggi, né mai"
In mille a
Venaus il giorno dopo lo stop
Di Sara Strippoli da Repubblica
del 7/10/2005 – pag. II Cronaca di Torino
La politica ce l´ha fatta in extremis, ma sono in molti, nel mattino che doveva essere della sfida alle divise, a pensare che senza la resistenza del movimento, adesso il prato con le croci No-Tav rimasto intatto lì dalla manifestazione di giugno (82 lettere recapitate ai proprietari per gli 82 lotti coinvolti) sarebbe ormai un grande pezzo di gruviera fangosa. All´alba del giorno dei sondaggi, nonostante lo stop della sera, sono in mille e più a Venaus a cantare vittoria. Non è però tempo per abbassare la guardia, il passaparola. Un´ora per le dichiarazioni ufficiali dei sindaci e degli uomini della politica e poi via all´assemblea all´aria aperta che con le ore e la pioggia perde numeri ma continua ad insistere sullo stesso quesito: cosa succederà il 31 ottobre? E come far leva sui sindaci perplessi (Bussoleno, Bruzolo, Monpantero sono i comuni ritenuti dissidenti) per rompere il fronte degli amministratori che a fatica hanno dato il loro assenso al percorso della commissione tecnica, carotaggi inclusi?
«Non siamo per il Tav del centodestra, ma neppure per quello di
centrosinistra», uno degli slogan più gettonati. Seguito a fine mattinata dalla
sintesi piuttosto scontata: «Nessun sondaggio, né ora né mai». Fra loro il
sindaco di Venaus Nilo Durbiano che per tutta la mattinata si affanna a
spiegare: «I cittadini devono capire la differenza fra i carotaggi approvati
dalla commissione per accertare la presenza di amianto e quelli di Venaus e
Borgone. Ecco come impiegheremo i prossimi giorni». E in fondo la questione è
tutta qui, c´è chi da oggi a fine ottobre lavorerà per allargare il fronte
della mediazione e chi invece farà il possibile per sfasciarlo.
Antonio Ferrentino da un lato è soddisfatto per il pericolo scongiurato: «Siamo felici che si sia evitato il muro contro muro». Dall´altro mette le mani avanti e tenta di chiarire quale sarà la sua posizione: «Aspetto la comunicazione ufficiale del ministero, poi convoco una conferenza dei sindaci e il comitato istituzionale. La decisione sulla nostra posizione verrà fuori di lì. La condizione è che la commissione tecnica sia ripristinata e vada avanti con l´approfondimento degli altri temi. E che i carotaggi del 31 non siano a Venaus». Solo se questo sarà il percorso si può ipotizzare che i sindaci a fine ottobre per la prima volta non faranno parte del gruppo dei manifestanti.
Da Torino l´assessore regionale ai trasporti Daniele Borioli dice di essere in continuo contatto con il ministero: «Lavoriamo perché i rappresentanti di governo, Ltf rientrino nella commissione». La prossima riunione convocata da Luigi Rivalta è fissata per il 12 ottobre. Da destra, Enzo Ghigo torna ad attaccare: «Ampie forze della maggioranza agiscono per boicottare l´opera». Mentre da sinistra Antonio De Ambrogio di Rifondazione critica Mercedes Bresso: «Sbaglia a pensare che modernizzazione e sviluppo passino attraverso l´Alta Velocità. Passano invece soprattutto attraverso la difesa e il rilancio di una vocazione industriale esistente capace di guardare a nuove produzioni e attraverso una ricerca che possa far fronte alle esigenze che il territorio esprime».
Parole di approvazione per lo stop ai sondaggi da Luca Robotti dei
Comunisti italiani: «Il fronte delle istituzioni piemontesi è stato unito e
coerente ma continuiamo a sostenere la battaglia di chi ritiene che la Tav sia
inutile».