SENATO DELLA REPUBBLICA
Interrogazioni
con richiesta di risposta scritta
DONATI, ZANCAN
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Premesso che:
la realizzazione della
"Linea ferroviaria Torino-Lione" è un progetto ritenuto strategico
dal Governo e dal ministro Lunardi ed è incluso nella lista delle opere
strategiche della Legge Obiettivo, così come previsto dalla delibera CIPE n.
121 del 21 dicembre 2001 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del
21 marzo 2002). Il progetto preliminare della sezione internazionale, tratta
"Bruzolo-Confine di Stato", è stato approvato dal CIPE in data 5
dicembre 2003, con un costo della parte comune "St. Jean de
Maurienne-Bruzolo" quantificato in 6,957 miliardi di euro, mentre il 3
agosto 2005 il CIPE ha approvato, per un costo di 2,375 miliardi di euro, il
progetto preliminare per la tratta italiana da "Settimo Torinese a
Bruzolo";
il progetto è
fortemente contestato dai sindaci della Valle di Susa e dell'area Ovest di
Torino e dalle comunità montane della Valle di Susa e della Val Cenischia,
nonché da numerosi cittadini, comitati e associazioni ambientaliste, che hanno
presentato studi ed osservazioni critiche che dimostrano l'inutilità odierna
del nuovo tunnel di base ed il suo elevato impatto ambientale, proponendo, in
alternativa, investimenti per l'adeguamento ed il potenziamento dell'attuale
linea ferroviaria;
a seguito di numerose
manifestazioni di protesta che hanno coinvolto migliaia di cittadini (come, ad
esempio, quella del 4 giugno 2005, cui hanno partecipato circa 30.000 persone),
nonché di un presidio pacifico che ha impedito l'esecuzione dei saggi di
carotaggio e l'avvio del cantiere per il tunnel esplorativo di Venaus, la
Regione Piemonte ha dato avvio ad una serie di colloqui interlocutori con i
sindaci della Valle di Susa ed ha accolto le proposte avanzate dagli
amministratori per una moratoria di tre mesi con la sospensione delle attività
di carotaggio e dei lavori del cunicolo esplorativo, al fine di promuovere un
tavolo di confronto con le comunità locali;
considerato che:
a seguito delle
richieste della Regione e degli Enti Locali, il Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti ha istituito, con decreto n. 1286/segr. del 5 agosto 2005, una
Commissione Istituzionale, composta dai rappresentanti del Ministero, della
Provincia, della Regione, degli Enti Locali della Valle di Susa e della Val
Cenischia, della RFI e della LTF, per l'esame delle problematiche relative agli
aspetti di tipo trasportistico, ambientale, tecnico e sociale connessi
all'opera;
la Preconferenza dei
servizi del 20.09.2005 ha approvato i lavori della Commissione Tecnica e le
determinazioni da essa assunte, comprendenti il programma complessivo delle
valutazioni tecniche e l'individuazione delle indagini necessarie a valutare la
presenza di rischi per la salute dei cittadini. Per dare corso a tali indagini
su entrambe le tratte (nazionale ed internazionale) è necessario che RFI
realizzi un modello geologico di superficie della tratta nazionale (finora mai
fatta) che individui in superficie i siti dove sussiste la probabilità di
presenza di materiali amiantiferi;
i Sindaci della Valle
di Susa e della Val Cenischia hanno inoltre comunicato e confermato al
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di assumersi l'impegno, entro il
mese di ottobre, di rappresentare alle Comunità Locali i contenuti dei lavori
della Commissione Tecnica e di raccogliere osservazioni e proposte da
illustrare in una nuova riunione della Preconferenza alla fine di ottobre,
richiedendo, pertanto, al Ministero di dare disposizioni affinché la decisione
sull'inizio dei lavori per i tre sondaggi sulla tratta internazionale, per cui
esiste il modello geologico di superficie, sia successiva alla prossima
Preconferenza prevista per fine ottobre;
tenuto conto che:
il Ministero, con nota
n. 1379/segr del 26 settembre 2005, a fronte della richiesta avanzata dai
sindaci della Valle di Susa di prorogare di alcune settimane il termine di
avvio dei carotaggi, ha sospeso i lavori della Commissione, in modo del tutto
arbitrario ed unilaterale e senza fornire alcuna motivazione sulla propria
decisione;
secondo il Ministero, a
sollecitare l'accelerazione dell'avvio dei carotaggi sarebbe stata una lettera
del direttore generale della Direzione Generale Trasporti della Commissione
Europea, Francois Lamoureux, dove si preavvisa il Governo italiano e quello
francese che, se entro la fine dell'anno non saranno iniziati i lavori del
tunnel di Venaus, l'Unione Europea chiederà indietro ai due paesi i 40 milioni
stanziati nel 2003 (articolo pubblicato su "La Stampa" del 28
settembre 2005);
lo stesso Ministero,
come risulta dalle notizie riportate dalla stampa, ha inviato alcune lettere ai
proprietari dei terreni proprio nell'area di Venaus sui quali sarà realizzato
il cunicolo esplorativo, comunicando che l'avvio dei lavori preliminari alla
realizzazione della Torino-Lione è previsto per il 6 ottobre 2005 (articolo
pubblicato su "La Stampa", Torino e Provincia, del 29 settembre 2005;
lancio agenzia "ANSA" del 28 settembre 2005);
considerato che:
sulla base di quanto
contenuto nella decisione della Commissione Europea dell' 11 dicembre 2003,
relativa alla "concessione di contributi finanziari della Comunità a
progetti di interesse comune nel settore delle reti transeuropee delle
infrastrutture di trasporto nel quadro della decisione n. C(2001) 2654 def./CE
(programma indicativo pluriennale)", che riconosce al progetto della
Torino-Lione il finanziamento comunitario, risulta, al punto 4 dell'Allegato
IV, che è possibile per il Governo italiano, mediante accordo con la
Commissione Europea, procedere alle "modifiche di decisioni relative al
periodo ammissibile di esecuzione di un determinato progetto", con
"un'estensione massima di un anno rispetto al periodo ammissibile di
esecuzione";
considerato, infine,
che:
le Comunità Montane
interessate hanno espresso il loro rammarico per l'immotivata decisione del
Ministero di sospendere i lavori della Commissione Tecnica e hanno richiesto la
ripresa dei lavori della stessa al fine di proseguire le programmate attività
di analisi e proposta per la valutazione delle criticità nei progetti
presentati;
anche la Regione
Piemonte e la Provincia di Torino, pur favorevoli alla realizzazione
dell'opera, hanno aspramente criticato le posizioni assunte dal Ministero e la
sospensione dei lavori della Commissione Tecnica, dichiarando, altresì, che i
lavori della Commissione proseguiranno comunque e chiedendo contestualmente il
reintegro dei rappresentanti del Governo nella stessa Commissione;
la Regione, la
Provincia e gli Enti Locali hanno altresì manifestato la loro preoccupazione
per l'ordine pubblico, atteso che gli amministratori locali, i cittadini e le
associazioni ambientaliste, come già avvenuto in precedenza, hanno annunciato
che daranno luogo a massicce forme di protesta e di mobilitazione, presidiando
le aree interessate, al fine di bloccare i lavori di carotaggio,
si chiede di sapere se
il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti:
non ritenga urgente
sospendere l'annunciato avvio dei cantieri per il cunicolo esplorativo di
Venaus e dei sondaggi, ripristinando il dialogo con le istituzioni locali ed i
cittadini coinvolti dal tracciato;
non ritenga necessario
ed opportuno, sulla base delle illustrate criticità del progetto, inoltrare
alla Commissione Europea la richiesta di una proroga della realizzazione dei
lavori del cunicolo esplorativo di Venaus, secondo le modalità indicate nel già
citato Allegato IV della decisione europea;
non ritenga opportuno
riavviare i lavori della Commissione Tecnica, reintegrandola con i
rappresentanti del Governo, di RFI-FS e di LTF, per proseguire il confronto tra
il Governo, la Regione e gli Enti Locali sulle problematiche inerenti la
realizzazione dell'AV Torino-Lione.
(4-09460)