Torino-Lione
TAV: a che punto siamo?
gennaio - marzo 2010
In questa pagina presentiamo documenti e articoli riferiti in particolare alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione e pubblicati nel periodo: gennaio - marzo 2010
Gli articoli e i documenti sono presentati in ordine cronologico (i più recenti per primi)
Per documenti relativi ad un altro periodo vedi:
Per gli aspetti riguardanti le nuove infrastrutture di trasporto più
in generale e relativi problemi economico-finanziari vedi: infrastrutture.
In tema di rischi per l'ambiente e la salute connessi all'Alta Velocità ferroviaria (con un occhio di riguardo alla Torino-Lione) e per conoscere gli attuali problemi di inquinamento della valle di Susa potete consultare: ambiente-salute
Sentenza d'appello per le torture nella caserma di Bolzaneto, a Genova durante il G8 del 2001 (5/3/10)
Il processo di appello per le violenze della polizia a Genova-Bolzaneto durante il G8 del 2001 condanna 44 agenti a risarcire le vittime. Il Comitato Verità e Giustizia: l'Italia faccia una legge sulla tortura
IL TRIO CHIAMPARINO-NUMA-ESPOSITO VINCE IL FESTIVAL DI S. PROVOCAZIO (20/2/10)
C'è indubbiamente stato un cambio di fase: l'atteggiamento delle forze schierate a protezione delle fanta-trivelle di Virano, da paziente è diventato violento all'improvviso: mercoledì 17 è nuovamente andato in scena lo stesso copione di Venaus 2005, ancora con inqualificabile deliberata ferocia contro persone palesemente inermi, come la signora Marinella. Non deve stupire, è un film già visto in altri tempi, appunto, ed anche in altri luoghi di resistenza popolare. Nella ormai nota trama della tragedia che si ripete il prossimo passo che ci dobbiamo aspettare è che polizia e media scoprano le prove della famosa infiltrazione para-terroristica tra le fila dei NO-TAV.
In effetti qualcosa si sta già muovendo in questo senso:
secondo i big del PD torinese e secondo giornalisti de La Stampa ora i peggio figuri del "para-terrorismo anarco-insurre-antago" non si nascondono più dietro una prima fila fatta di anziane casalinghe, beoni di vin brulé e pargoli. Sono stati visti! E chissà che il puntualissimo strano ordigno rudimentale inesploso trovato a Torino davanti ad un'agenzia immobiliare non sia proprio la prova che mancava....
Se l'effetto sperato è che il movimento si disgreghi, bisogna che si mettano il cuore in pace; non che simili sortite, pur in bocca a provocatori di mestiere, non facciano sul momento incavolare, ma poi prevale la chiarezza sulle dinamiche di carriera dei soggetti e la consapevolezza di quali siano gli interessi poco nobili che guidano i loro comportamenti, in una logica unicamente mercantile. I NO-TAV resisteranno ancora perché i valori altruisti di salvaguardia dei territori e dei beni comuni, che animano i legami spontanei dentro il movimento e tra i movimenti, sono per loro natura inattaccabili dagli squallidi, prevedibili, ordinari protagonisti dell'attualità partitico-mediatica.
VENERDI' 19 FEBBRAIO A Bussoleno: fiaccolata ed assemblea
Alle 19, dalla piazza del mercato di Bussoleno, parte per un giro nella cittadina una fiaccolata contro le violenze della polizia ed in solidarietà ai feriti. Partecipano 5.000 persone
Alle 21 si tiene al salone polivalente un'assemblea-dibattito su "Mafia e strategia della tensione in valle di Susa" con la partecipazione dell'ing. Ivan Cicconi (massimo esperto di appalti), dell'avvocato Claudio Novaro e del giornalista Massimo Calandri (autore del libro: "Bolzaneto. La mattanza della democrazia"). Il salone non riesce a contenere la folla e deve tenere aperte le porte perché anche da fuori si possano seguire i lavori. L'assemblea approva un ORDINE DEL GIORNO che chiede: l'apertura di un'inchiesta sulle gravi violenze del 17/2 a Coldimosso per accertare le responsabilità degli agenti di polizia; e l'avvio delle procedure di una legge di iniziativa popolare per consentire l'dentificazione degli agenti in servizio e le responsabilità nella catena di comando. [Vedi TRE SEMPLICI DOMANDE]
Giovedì 18: presidio a Torino, sotto la sede RAI
PALLE! PALLE! PALLE!
Codimosso/Chianocco: 18/02/2010
Con "palle" si possono intendere più cose. "Palle" intese come "palle di neve" e "palle" intese come bugie.
Ma partiamo con ordine: nel pomeriggio di ieri parte dal presidio un corteo di 300 persone che si dirige al cantiere dove è installata la trivella. Sul sito, ad attendere il corteo, centinai di uomini antisommossa. E qui partono le prime "palle": quelle di neve. Quelle a cui giocano i bambini di tutto il mondo. Palle lanciate a uomini coperti da caschi, scudi, giubbotti imbottiti. Possibilità anche solo di fare un graffio, uguale a zero. Fastidio sì, ma questo è il minimo che si possono aspettare. La loro risposta alle palle di neve è una carica violenta. A terra rimane un ferito gravissimo, Simone, che sta lottando all'ospedale e a cui va tutto il nostro incoraggiamento; e due gravi, tra cui una signora non più giovane a cui hanno rotto setto nasale, braccia e ferito la testa . Oltre a decine di persone con lividi ed ematomi vari. I giornali riportano che tutto è nato da lanci di pietre ed urina da sopra un cavalcavia, senza sapere che il cavalcavia, dal momento in cui è stata installata la trivella, è stato occupato dai militari e i loro mezzi. Pertanto, o erano loro a tirare pietre ed escrementi sui loro colleghi sotto, oppure raccontano "palle". Ma la verità è che comunque, sia nel pomeriggio sia la sera, non erano presenti giornalisti, se non quelli locali, pertanto, i primi a raccontare "palle" sono le forze dell'ordine che passano le veline ai giornali. Comunque la risposta di una popolazione indignata e scioccata arriva in serata. Mentre la trivella installata ieri a mezzanotte (doveva lavorare una settimana e mezza) viene smontata e portata via, la gente inizia ad invadere le strade. A S.Antonino dalle 21.00 viene bloccata la linea ferroviaria Torino-Modane per circa 2 ore. A Chianocco vengono bloccate le due statali e l'autostrada. L'intenzione è impedire il passaggio dei mezzi militari per la Valle. Verso le 22.00 la colonna che ha riportato la trivella nel ricovero entra in autostrada fino ad arrivare davanti ai manifestanti. Ma capiscono che da lì non si passa è sono costretti a fare dietrofront. Poco dopo tocca alla statale. Ma anche da lì sono obbligati a tornare indietro tra le urla e le palle di neve di una popolazione ormai esasperata: esasperata dalla militarizzazione continua, dalle trivelle notturne, dalla violenza delle forze dell'ordine e dalle "palle" che giornali e tv raccontano.
Ma le prime palle e le più pericolose, perché ci hanno portato a questa situazione, sono quelle di Virano: silente ormai da giorni, vorremo chiedergli di questa Valle di Susa "pacificata" e di sondaggi che vanno avanti "senza problemi".
Chissà se avrà il coraggio di dire che si è sbagliato e di fermare questa inutile farsa. Noi aspettiamo. E naturalmente non indietreggiamo di un millimetro.
(Comitato no tav Spinta dal bass - spazio sociale libertario Takuma)