Osservatorio: è tramontata l'opzione zero e si discute sui rappresentanti
di Massimiliano Borgia da
Luna Nuova del 29/1/10 – pag. 2
Con il via libera alla progettazione è ormai definito dove passerà la Torino-Lione. Si tratta di approfondire nella zona della Collina morenica, ma la scelta di un tracciato "destra-Dora" che passi in valle di Susa è praticamente confermata. E soprattutto in Osservatorio tramonta ogni ipotesi sull'opzione zero. La comparazione tra i costi e i benefici di una nuova linea ad alta capacità e con il mantenimento della sola linea esistente, viene rimandata agli obblighi dello Studio d'impatto ambientale e alla Conferenza di servizi.
A questo punto c'è da chiedersi a cosa serviranno i carotaggi in montagna, almeno quelli in zona val Sangone, se non per farsi un'idea più chiara della geologia della nostra porzione di massiccio "Dora-Maira". Con la val Sangone fuori dal tracciato si apre anche il problema della permanenza in Osservatorio di questi comuni. Dopo che il rappresentante Calogero Gravina ha ottenuto lo stralcio dell'ipotesi val Sangone sarà inevitabile che si ponga il problema dell'opportunità di far sedere in Osservatorio comuni che non hanno più nulla a che fare con il tracciato. Potrebbe non essere sullo stesso piano la questione delle compensazioni. La Provincia ha sempre detto che il Piano strategico sarebbe stato a vantaggio di un'area vasta e non dei comuni strettamente legati al tracciato.
Comunque sia, dalla
prossima settimana, in Osservatorio si chiude ogni discussione sul
"se" Tav. Resta invece aperta la funzione di "validazione"
dell'avanzamento del progetto. Chi sta in Osservatorio sarà lì per vigilare e
correggere, e, se gli riesce, per fare passare il Tav nel comune vicino. Ma non
si mette più in discussione il progetto e non ci sono più margini per tattiche
dilatorie. Si è già visto cosa è successo in una sola seduta, venerdì scorso.
Senza Debernardi e senza rappresentanti della valle al di fuori di Susa e
Chiomonte, sono passate le ipotesi che abbiamo descritto.
Il segnale di tutto
questo sia anche nella risposta negativa della Provincia alla richiesta della
Comunità montana di entrare in Osservatorio senza accettare l'opera e
contribuire alla progettazione. Nell'allegato al decreto per la composizione
ci sono i margini per aggiungere rappresentanze ma nella risposta che oggi
Saitta firmerà non è tollerata una posizione ostile all'Osservatorio e nemmeno
viene riconosciuta alla Comunità montana una funzione di rappresentanza. Cosa
che del resto è avvalorata dai comuni che non sostengono la maggioranza di
Plano che dicono: «La Comunità montana deve rappresentare tutti i comuni,
anche quelli Sì Tav e Sì Osservatorio. Visto che non è così, si va per
rappresentanze di comuni».
Sulle rappresentanze
c'è ancora da definire la presenza di Andrea Debernardi, che vuole prima
vedere i margini di manovra contenuti nel decreto (che ancora ieri, pur
firmato, non era disponibile). Si va comunque verso una rappresentanza di
Debernardi per Sant'Antonino e Almese, più la possibilità di essere consultato
da Rivalta, Villarbasse, Collegno e Venaria, che mantengono anche i
rappresentanti già indicati.
Intanto, vanno avanti
i carotaggi. Questi sono stati i giorni di Venaria. Mercoledì sera, in via
Amati, già nel tessuto urbano di Torino, si è svolta un'assemblea con un
centinaio di persone, di cui la metà venariesi. Una risposta tiepida, ma il
movimento annuncia che sarà sui carotaggi previsti nella fascia tra Bussoleno e
Vaie che concentrerà i suoi prossimi sforzi. Mentre per quelli previsti
sull'asse di corso Marche cercherà anche di alzare "il livello dello
scontro", come del resto più volle annunciato. I carotaggi in valle in
questo momento sono in pausa: la manifestazione di Susa e le tensioni di
Condove hanno consigliato di non caricare troppo questa parte di territorio di
nuove pressioni.
Dal fronte Sì Tav
Roberto Cota incassa l'ok del governo sulla commissione antimafia per il Tav.
In aula a Montecitorio durante il question time con il ministro dell'interno,
Roberto Maroni, ha dato il suo assenso a una commissione territoriale specifica
che vigili sul le infiltrazioni della criminalità organizzala negli appalti per
la realizzazione della Torino-Lione.