Dal comunicato stampa della presidenza della Provincia di Torino – 21/01/2010
Torino-Lione:
La Provincia di Torino crea un tavolo per la trasparenza degli appalti.
Saitta:
“chiederemo anche al Governo di aderire e collaborare”
“La Provincia di Torino sta lavorando alla creazione di un tavolo per la trasparenza degli appalti sul proprio territorio; chiederò al Governo di indicare anche un proprio rappresentante e di collaborare con noi, perché non possiamo restare in silenzio quando si lanciano allarmi di infiltrazioni mafiose nelle grandi opere come la Torino-Lione che interessano la nostra realtà”: lo ha detto oggi il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta intervenendo ai lavori delle commissioni consiliari trasporti e pianificazione territoriale che hanno incontrato il presidente dell’Osservatorio Torino–Lione Mario Virano.
Tav,
commissione di vigilanza per garantire appalti puliti
Grandi opere: via libera del ministro Maroni alla proposta di Roberto Cota.
Come per L'Aquila dovrà scongiurare infiltrazioni mafiose nei cantieri al lavoro
di Alessandro
Mondo da La Stampa del 28/1/10 – pag 45 Ed Torino (stralcio)
Come per la ricostruzione dell'Aquila devastata dal terremoto, e per il piano faraonico che nel 2015 porterà l'Expò a Milano.
Appalti puliti: la Torino-Lione non farà
eccezione. A sostenerlo è Roberto Maroni. Ieri pomeriggio il ministro
dell'Interno, rispondendo al tradizionale «question-time» alla Camera, ha
sottoscritto la proposta anticipata domenica scorsa da Roberto Cota, capogruppo
leghista alla Camera e candidato alla presidenza della Regione Piemonte contro
Mercedes Bresso. Un avallo importante per Cota - che ieri ha formulato
personalmente la richiesta al ministro, nonché compagno di partito -, incassando
un convinto «via libera».
Come si premetteva, il discorso riguarda un
aspetto non trascurabile della Tav: cioè il rischio concreto di infiltrazioni
mafiose nel momento in cui partiranno gli appalti. Un piatto succulento, che
certamente farà gola alla criminalità organizzata. Da qui l'idea di insediare
in Piemonte, presumibilmente a Torino, una sezione distaccata della
«Commissione speciale sulle Grandi Opere» con il compito di vigilare sulla
trasparenza delle gare. Stando a Cota, gli scopi dovranno essere
sostanzialmente due: la creazione di una «white list» delle imprese candidate e
la tracciabilità dei pagamenti per gli appalti e i subappalti.
Una Commissione, due
obiettivi: evitare che la Tav attiri le cosche come le mosche sul miele,
ovviamente nascoste dietro il paravento di imprese apparentemente
insospettabili, ed eliminare una delle preoccupazioni impugnate dal fronte
No-Tav in Valle Susa. Per insediare l'organismo di controllo in Piemonte occorre una legge. Da qui l'interessamento
del Governo ad opera di Cota. «La lotta alla criminalità organizzata è
prioritaria - ha risposto Maroni -. Nel settore degli appalti pubblici
abbiamo fatto molto Per questo condivido la proposta di una commissione
speciale anche per la Tav. Il Governo sosterrà una proposta di legge in questo
senso». Più che soddisfatto Cota: «Sulla Torino-Lione questo Governo
andrà fino in fondo, senza le ambiguità della Bresso». Mentre per Enzo
Ghigo, senatore del Pdl e coordinatore regionale del partito, «la
commissione di vigilanza completa il percorso di trasparenza».
di Sara Strippoli da La Repubblica del 3/2/10 – pag 1 Cronaca di Torino
Un patto per evitare infiltrazioni mafiose negli appalti in Piemonte. Dopo gli appelli sui cantieri Tav in valle di Susa, ieri la Regione ha sottoscritto un protocollo d'intesa con la Direzione antimafia per condividere i dati raccolti dall'Osservatorio regionale dei lavori pubblici su interventi che prevedono importi superiori a 150mila euro. L'accordo è stato firmato dall'assessore alle Opere pubbliche Daniele Borioli (c'era pure la presidente Mercedes Bresso) e dal responsabile del centro operativo di Torino della Direzione Investigativa Antimafia Gian Antonio Tore. L'intesa consentirà alla Dia di acquisire dalla Regione, con frequenza bimestrale, i dati che riguardano l'intero ciclo di vita degli appalti di lavori, servizi e forniture di interesse pubblico realizzati in Piemonte e di utilizzarli per le indagini. Nel biennio 2008-2009 sono stati aggiudicati oltre 5 mila appalti. Viabilità, sanità ed edilizia, sono i settori che necessitano di particolare attenzione: ecco la necessità, è stato detto, di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazioni della malavita. «Trasparenza e legalità sono in principi fondamentali che ispirano questa intesa», spiegano Borioli e Bresso. Tore chiarisce che l'infiltrazione mafiosa nei lavori pubblici «comporta effetti devastanti per l'economia: determina una concorrenza sleale per le imprese sane».
«La presidente scimmiotta la nostra
iniziativa sull'antimafia per la Tav», polemizza il candidato della Lega
Nord alla presidenza Roberto Cota.