DIARIO DEI SONDAGGI 2010 PER IL TAV TORINO-LIONE
LA CAMPAGNA DI STAMPA DI LORSIGNORI
Politici ed imprenditori sentono ... il profumo dei milioni di Bruxelles: se si riesce a fare qualche carotaggio la torta arriva!!!
Sono perciò giorni segnati da una campagna mediatica impressionante, condotta da quotidiani grandi, piccoli e TV di regime tutte: fino a pochi giorni prima la velina propagata diceva "sono sondaggi a tutela del territorio, non è l'avvio dell'opera; solo chi non vuol capire, gli ideologizzati, si oppongono". Ora spunta una velina ben diversa: "Ormai è avviata, ed inarrestabile, la costruzione del TAV. I NO-TAV son solo 4 gatti, e sono come i Giapponesi che dopo il '45 pensavano di essere ancora in guerra ". Tra i vari articoli denigratori del movimento uno, in particolare, tocca abissi professionali difficilmente superabili: è firmato da un "giornalista" (in molti pensano che il suo vero mestiere sia un altro) de La Stampa e si intitola La nuova strategia: scudi umani contro i cantieri. Sottotitolo: autonomi ed anarchici non saranno in prima fila; così i poliziotti fronteggeranno bimbi e casalinghe. Ogni commento è superfluo, e lo svolgimento del testo è all'altezza delle promesse.
MARTEDI' 12 GENNAIO
I numerosi NO-TAV presenti tutta la notte nel nuovo presidio presso l'autoporto di Susa hanno respinto il tentativo di avviare il locale sondaggio S68.
LTF (Lyon Turin Ferroviaire), accompagnata dai vertici delle forze dell'ordine disposte nei paraggi, aveva in proposito rivendicato il diritto di installare il cantiere, in forza di un contratto di affitto del terreno concluso col Comune di Susa. Per verificare l'esistenza di un tale contratto, non noto, nel corso della mattinata un corteo composto da una delegazione dei presidianti NO-TAV raggiungeva il municipio, ottenendo un incontro con la sindaca, cui i tecnici del movimento hanno richiesto di poter visionare copia dei relativi atti (delibera, stipula, registrazione...). C'è stato l'impegno a fornire quanto richiesto: staremo a vedere. Non dimentichiamo che LTF, a Dicembre 2005, aprì il cantiere di Venaus utilizzando falsificazioni nelle procedure (VEDI)
Sono invece stati avviati, fuori dalla valle, 4 sondaggi, monitorati da esponenti dei Comitati NO-TAV:
Si noti che sono tutti casi in cui l'accesso delle ditte al sito di sondaggio è stato facilitato dall'ubicazione su proprietà della stessa Rete Ferroviaria Italiana (linea preesistente) o, in un caso, di azienda compiacente.
A Collegno, davanti alla stazione FS, è stato costituito un presidio NO-TAV.
Altri presidi sono stati allestiti a Rivalta e Villarbasse, in questi casi preventivamente ad operazioni di installazione di eventuale cantiere.
La giornata ha dimostrato che la valle di Susa è tuttaltro che "pacificata" e che anche a Torino e cintura è stato necessario tutelare le installazioni con un impiego notevole di agenti delle varie forze dell'ordine. Complessivamente, dalla sera precedente, è stato mobilitato un migliaio di agenti per avviare solo 4 sondaggi in siti già intrinsecamente protetti.
[VEDI ALCUNE FOTO DEL 12/1/10]
MERCOLEDI' 13 GENNAIO
Mentre proseguono i presìdi in valle e nella cintura metropolitana, a Torino si tiene un'affollata assemblea all'università [Vedi FOTO e RESOCONTO SINTETICO]
L'assemblea si conclude con la decisione di effettuare SABATO 16 GENNAIO A TORINO UNA MARCIA NO-SONDAGGI LUNGO CORSO MARCHE PER VISITARE I LUOGHI DI PREVISTA TRIVELLAZIONE
GIOVEDI' 14 GENNAIO
Accade un miracolo: il sondaggio di Collegno è già stato ultimato! Doveva durare 2 settimane ed in 3 giorni è finito. Tanto forse non interessa loro veramente sapere che cosa c'è in profondità; oppure lo sanno già, visto che nell'area della stazione FS non saranno certo mancati in tanti decenni dei carotaggi (lì è stato appena realizzato il sottopasso per una delle strade più trafficate della cittadina...).
In ogni caso tutta questa celerità fa solo bene alla loro commedia. E la trivella? ... Via, verso un altro dei buchi.
SABATO 16 GENNAIO
A Torino marcia NO-TAV, NO-SONDAGGI sui luoghi dei previsti carotaggi G24, G25 e G27 di corso Marche: sfilano circa 3-4 mila persone [ FOTO ]
La sera stessa viene incendiato da "ignoti" il presidio di Bruzolo: un atto che probabilmente vuole spaventare il movimento NO-TAV. Noi però, esortati dal cardinale Poletto, non ci faremo intimidire. NO-TAV, NO MAFIA: mai scritta fu più azzeccata!
DOMENICA 17 GENNAIO: nasce il nuovo presidio della Val Sangone
I Comuni della Bassa Val Susa escono dall'Osservatorio: tra i Comuni complessivamente "invitati" [VEDI] quasi tutti quelli della Bassa Val Susa, il territorio che effettivamente sarebbe impattato dal TAV, danno il benservito a Virano, Bresso, Saitta rifiutandosi di nominare 4 loro rappresentanti tecnici per il futuro lavoro del tavolo, che consisterebbe nella progettazione della linea. [ ALCUNI DETTAGLI]
Alle ore 21, con temperatura -4°: 6.000 persone alla fiaccolata dal presidio di Bruzolo al municipio [ leggi COMUNICATO STAMPA dei Comitati ]
LUNEDI' 18 GENNAIO
Nella cintura di Torino una trivella si sposta ad iniziare un nuovo carotaggio: buca in un punto che non rientra fra quelli previsti dal piano sondaggi, ma è protetta dalla polizia e questo fa ritenere che il luogo, ancorché sbagliato, sia stato scelto di proposito. E' all'interno della ex discarica rifiuti dell'AMIAT, irraggiungibile da suolo pubblico, questo dev'essere il motivo della scelta. Estrarranno carote di immondizia; almeno per vari metri di profondità.
A Strasburgo il parlamentare europeo G. Vattimo pronuncia in aula un intervento sull'effettiva mancanza di consenso al TAV Torino-Lione nelle valli italiane.[ VEDI ]
Intanto in valle nasce un ulteriore presìdio NO-SONDAGGI presso la stazione ferroviaria di S. Antonino (sindaco Ferrentino, che rimane nell'Osservatorio, già ribattezzato o' servitorio visto che ci può entrare solo chi giura di collaborare)
MARTEDI' 19 GENNAIO
Martedì 19, giorno della forzatura in valle
Alle 2 di notte (alla faccia del "tutto alla luce del sole" vantato da Virano...) arriva una trivella nell'autoporto di Susa. Non punta al sondaggio S68, dove c'é il presidio NO-TAV, ma a S65, in un'altra area del complesso. E' scortata da un ingente numero di agenti di polizia, carabinieri, guardia di finanza che dispongono i blindati intorno al mezzo, come i carri dei pionieri nel far-west. I NO-TAV si muovono dal presìdio, ma sono fronteggiati dagli scudi. [Vedi FOTO]
Intorno alle 10 il corteo di manifestanti sale ad occupare l'autostrada A32 che viene bloccata per alcune decine di minuti; intanto a Torino si tiene un presìdio sotto la sede della RAI per protestare contro un'informazione tuttaltro che obiettiva sui fatti accaduti negli ultimi giorni [COMUNICATO STAMPA].
La sera si tiene un'assemblea di 1500 persone all'autoporto di Susa che decide una seconda occupazione dell'autostrada, attuata intorno alle 19 per altre decine di minuti; anche questa volta non vi sono scontri con gli agenti delle tre forze. [Vedi FOTO della serie "col consenso della popolazione"]
I media vantano l'avvio dei sondaggi anche in val di Susa, ma se la scorsa settimana a Torino e cintura si era ad una "blindatura" media di 250 agenti per carotaggio, oggi qui l'operazione di immagine ha richiesto 1500 agenti per un singolo buco. Se un domani dovessero mai aprire un vero cantiere, con quante e quali truppe intenderebbero proteggerlo per anni ed anni? E' ridicolo parlare di fine dell'opposizione al TAV in questo territorio
Trivella nel territorio di Chiusa S. Michele, collocata presso la stazione FS di Chiusa/Condove.
Il Sindaco non è stato avvisato; è arrivata di notte, con ingente schieramento polizia che ha chiuso la stazione. E' l'operazione trasparenza di Virano!
Intanto è stata spostata la trivella a Susa autoporto: già finito carotaggio S65 a 100 m.? I tecnici dicono che è impossibile. E' pura operazione mediatica. Come a L'Aquila. Ai bordi delle due statali, poste ai lati nord e sud della ferrovia, sono presenti per l'intera giornata centinaia di NO-TAV. Alle 12 molti si spostano, per un'assemblea, al presìdio di S. Antonino; al termine decidono di tornare a Condove col treno ed affollano la locale stazione: ciò finisce per causare una sosta imprevista di 40 minuti al TGV proveniente dalla Francia. Scesi poi a Chiusa/Condove FS, i NO-TAV tentano di osservare da vicino la trivella che vi sta operando dal mattino: parte una serie di manganellate che fratturano il braccio ad un manifestante. Alle 18 nuova assemblea, stavolta a Chiusa, con partecipazione analoga alla sera precedente: prende la parola anche il presidente della nuova Comunità montana, Sandro Plano. L'arrivo di una colonna di ulteriori mezzi di polizia e guardia di finanza sulla statale 25 provoca per un quarto d'ora il blocco del traffico; segue una breve fiaccolata, ancora verso il punto di carotaggio. Di nuovo le ferrovie bloccano la circolazione dei treni per motivi di sicurezza. [ARTICOLO, abbastanza fedele]
Poco dopo la mezzanotte la trivella viene smontata e portata in una caserma della polizia a Torino. Il carotaggio doveva durare 2 settimane, come riportato nella scheda scaricabile dal sito della Torino-Lione (www.torino-lione.it , cliccare su mappa sondaggi, quello interessato è S87); I media dapprima provano a sostenere la tesi “istituzionale” del lavoro finito; poi, la mattina seguente, ammettono che i tecnici non se la sentivano di proseguire in quel clima. [alcune FOTO DELLA GIORNATA]
GIOVEDI' 21 GENNAIO
Al TG3 regionale Piemonte delle 19,30 appare il commissario d'Italia e legionario di Francia (Virano) a dichiarare che sono stati terminati già 11 sondaggi, che per il 31 Gennaio addirittura si supereranno i 12 previsti, e che tutto si aviia verso la normalità. Il suo caldo e strapagato ufficio è in un altro pianeta.
E le trivelle fuggite dalla Valle di Susa? E le migliaia di agenti col manganello? Qualcuno lo informi!! Con il garbo necessario in questi casi.
ore 0,30: Trivella a Torino, in via Fermi
Arrivano sempre più presto. Intorno a mezzanotte e mezza, quando un gruppetto di No Tav giunge per dare un’occhiata alla zona, la trivella per il sondaggio G61, quella di via Fermi, è già piazzata. Un faro potentissimo illumina questa strada nell’estrema periferia torinese, a Basse di Stura, tra le fabbriche e il nulla dell’area limitrofa alla discarica. Polizia e carabinieri sorvegliano l’area. Nella via non c’è nessuno. Il gruppetto di No Tav decide sui due piedi di tirare fuori le bandiere e improvvisare una protesta. Gli uomini a difesa della trivella e degli interessi milionari che rappresenta vanno in fibrillazione: subito arrivano camionette su camionette, i carabinieri si schierano con il casco calato, i digos si moltiplicano. La scena è surreale. Fari e centinaia di uomini in armi circondano sei No Tav armati di bandiere. La neve che comincia a cadere dà il tocco finale.
Appuntamento NO-TAV alle 16,30 per un presidio con materiale informativo per i dipendenti delle fabbriche
Un'altra trivella viene avvistata in Strada Aeroporto, sulla destra in direzione Caselle, poco dopo il semaforo di via Reiss Romoli. Ovviamente presidiata dalla polizia, si trova in un terreno di ex-fonderie con probabile elevatissimo tasso di inquinamento; è vicina, ma praticamente irraggiungibile dalla strada Aeroporto. Il sondaggio in questione è il G60.
Questi due carotaggi al confine nord di Torino sono collocati sull'ipotesi di variante "basse di Stura Sud", proposta dal comune di Venaria. Parliamo della cosiddetta "Gronda merci" che per assurdo dovrebbe essere realizzata anche se non si facesse mai il TAV (alternativa a merci pericolose nel passante sotto la città).
SABATO 23 GENNAIO: GRANDE MANIFESTAZIONE NO-TAV, NO-SONDAGGI, NO-MAFIA A SUSA
Circa 40.000 persone sfilano, dalle 14 alle 18, ad una temperatura di 3 gradi sotto zero. Un corteo pacifico, come sempre, dal presìdio Maiero-Meyer dell'autoporto fino al centro della citttadina. Gli slogan della manifestazione: NO TAV, NO SONDAGGI, NO MAFIA. Erano presenti molti sindaci ed amministratori dei comuni della valle nonché parlamentari europei. Tra gli intervenuti dal palco anche il presidente della Comunità montana.
Parlano le FOTO DELLA GIORNATA.
Nelle stesse ore ad Hendaye, nei Pirenei francesi, una delegazione del movimento NO-TAV partecipava ad una manifestazione italo/franco/spagnola contro l'alta velocità ferroviaria. [ VEDI la FOTO ]
DOMENICA 24 GENNAIO: UN GRAVISSIMO ATTENTATO INCENDIARIO, DI STAMPO MAFIOSO, DISTRUGGE IL PRESIDIO NO-TAV DI BORGONE
[vedi CRONACA, FOTO, COMUNICATI]
Per le 10, a Torino, il PD torinese e piemontese ha chiamato a raccolta in una sala del Lingotto i fantomatici "SI TAV" propagandando la riunione come "grande manifestazione bipartisan"; non si presentano quelli del centrodestra, che faranno una conferenza stampa separata. Sotto gli occhi compiaciuti dei cementificatori continua la gara a chi è più SI-TAV. La luce del mattino, intanto, rivela l'avvenuto posizionamento di due trivelle nel comune di Grugliasco, cintura ovest di Torino. Sono lì ad avviare i sondaggi G20 e G21: forano a vari gradi sotto zero, in una notte tra sabato e domenica dietro ad un cordone di poliziotti intirizziti: è la "normalità", la "trasparenza alla luce del sole" di cui continuerà poco dopo a parlare Virano nella sala calda, moquettata e ben pagata del Lingotto.
LUNEDI' 25 GENNAIO
Nel pomeriggio si tiene una manifestazione davanti al municipio di Torino con l'esposizione delle ceneri del presìdio di Borgone; una delegazione incontra il presidente del Consiglio comunale. [ VEDI ] Leggi il Comunicato stampa dei Comitati
In tarda serata compare una trivella a Venaria Reale, in corso Cuneo, a fianco della tangenziale nord: lì è previsto il sondaggio G32. E' protetta da una decina di blindati; cinque NO-TAV che tentavano di fotografare la scena sono stati fermati ed identificati dalla Digos.
MARTEDI' 26 GENNAIO
Sempre a
Venaria Reale:
oggi è arrivato il solito apparato anche in paese. Obiettivo, il sondaggio G33.
Per loro comodità lo hanno spostato un po', come già fatto in altre occasioni: anziché nel parcheggio a fianco della Via Amati si sono piazzati in fondo al prato di fronte.
Una carota vale l'altra. Qui si è in mezzo alle case, e scendono in strada anche gli abitanti. Viene installato un presìdio NO-TAV [ VEDI ]
MERCOLEDI' 27 GENNAIO
il presìdio di Venaria è proseguito senza interruzione. Alle 18 nuova assemblea con gli abitanti della zona.
GIOVEDI' 28
Termina intorno a mezzogiorno il carotaggio di via Amati a Venaria. La prossima settimana lì ci sarà un'assemblea popolare del quartiere, al centro di incontro Rigola.
DOMENICA 31 GENNAIO: UN ALTRO ATTENTATO INCENDIARIO, DI STAMPO MAFIOSO, DISTRUGGE IL PRESIDIO NO-TAV DI BRUZOLO
Un po' prima delle 22, hanno di nuovo incendiato il presidio di Bruzolo dall'interno. Questa volta sono riusciti a distruggerlo.
I presidianti di Bruzolo avevano partecipato alla manifestazione con uno striscione: "Brucia più a voi che a noi". E bene sintetizza il clima della valle sempre più determinata a resistere. [ Vedi le FOTO ]
Ma c'è di più. Alcuni monumenti dedicati ai partigiani della valle di Susa sono stati imbrattati con un Si Tav. Un gruppo su Facebook di Si Tav ha messo sul sito il video del presidio di Borgone in fiamme. Ieri, sempre da Facebook, hanno mandato minacce al presidio di Val Sangone e Rivoli scrivendo "a fuoco".
Forse è tempo che ognuno faccia "quello che può" come diceva Paolo Borsellino. Soprattutto dalla vicina Torino. Che si batta un colpo, certi silenzi sono pesanti. Ovviamente la raccolta fondi per ricostruire il presidio di Borgone comprende anche quello di Bruzolo.
Chiara Sasso [ Leggi TUTTO ]
Susa: trascorso un mese dalla nascita del presidio No Tav/NoTrivelle all’autoporto lungo la A32.
Dopo una decina di giorni di tregua, alle due e mezza di notte, accompagnata da un imponente spiegamento di forze, viene piazzata una trivella a circa a 500 metri dal presidio No Tav, nei pressi del parcheggio “Annibale 2000”, in località S. Giuliano. Il sondaggio è S66, durata e profondità variabili a seconda della versione del programma; per quella attualmente on-line 3,5 settimane per 100 m. [Ma quanto ci costate?]
Parte il tam tam e sin dall’alba arriva gente. Intorno alle 17 l’assemblea dura molto poco: si decide di andare a dare un’occhiata alla trivella e si parte sull’autostrada. Nevica e fa un freddo cane. In tanti prendono un ciocco dalla catasta della legna da ardere e battono con forza il guardrail. Un frastuono assordante. Dopo un po’ una ventina di uomini dell’antisommossa si schiera davanti al corteo. Subito alzano i manganelli e colpiscono: uno alla testa, altri alle braccia. Un ragazzo disabile viene sbattuto giù dalla carrozzina; poi diffondono la voce di un agente ferito. [ vedi COMUNICATO STAMPA DEI COMITATI]
MERCOLEDI' 10 FEBBRAIO
Nel pomeriggio, si è svolto dalle 17 alle 19 circa un riuscito presidio davanti alla stazione di Porta Nuova a Torino: distribuiti 2.000 volantini firmati TORINO E CINTURA SARA' DURA - NOTAV NO TRIVELLE, spiegando al megafono e personalmente a pendolari e passanti i motivi della nostra opposizione al TAV anche a Torino:
per la devastazione soprattutto della zona Ovest di Torino e della cintura con i tunnel in corso Marche ed il passaggio a Venaria, che impegneranno cantieri per decine di anni. [vedi alcune FOTO]
L'ASSEDIO - Fiaccolata rumorosa dal presìdio di Susa-autoporto alla trivella. Si parte alle 21.00 sotto una vera e propria bufera di neve. Ma i numeri, nonostante il tempo impossibile, iniziano a diventare importanti. Più di mille persone si mettono in marcia. Il baccano è infernale. Bastoni battuti a ritmo sui guard-rail, tamburi, pentole e qualunque cosa faccia rumore. Il corteo arriva alla recinzione che separa la trivella dalla strada e lì parte l'assedio vero e proprio. Ci si distribuisce lungo il perimetro continuando a battere e a far baccano. Poi viene naturale, con tutta quella neve a portata di mano, iniziare una battaglia a palle di neve con i "guardiani" in divisa delle trivelle. Alla fine anche la recinzione viene giù. Dopo circa un’ora il corteo riparte per salire in autostrada e assediare la trivella dalla parte opposta. E anche lì si inizia a giocare a palle di neve obbligando così le forze dell'ordine ad arretrare per l'ennesima volta. Intorno alle 23.00 si ritorna al presidio e l'assemblea che segue, per acclamazione, decide di ridarsi appuntamento per il giorno dopo alla stessa ora. [LEGGI TUTTO]
VENERDI' 12 FEBBRAIO
Nuove fiaccolata rumorosa, la sera: vi partecipano più di 600 persone con tamburi, pentole, e campanacci che accompagnano l'ormai classico suono dei legni contro i guard-rail. Si replica l'assedio alla trivella nonostante il freddo pungente. Durante la manifestazione, un "non abituale frequentatore" delle iniziative NO-TAV in valle ha infranto il vetro laterale di un'ambulanza che, per suoi motivi di urgenza, stava compiendo un percorso fendente il corteo. L'uomo è stato immediatamente bloccato ed allontanato, mentre alla Croce Bianca è stato garantito un risarcimento del danno [ Vedi COMUNICATO STAMPA ]
MARTEDI' 16 FEBBRAIO
In mattinata la trivella se ne va da Susa- S. Giuliano: ha terminato il sondaggio S66 col solito prodigioso anticipo? Una settimana, contro le 3 e mezza programmate.
Alle 2 di notte (consueto copione) viene portata una nuova trivella nei pressi di Susa-Coldimosso, sotto il cavalcavia della SS24 che supera l'autostrada A32 (provenendo da Bussoleno: 1,5 Km prima del presidio all'autoporto). Il sondaggio è S72, programmato per 30 m. di profondità e una settimana e mezza di durata. Alcune decine di NO-TAV assistono all'insediamento notturno: viene tagliato il guard-rail per realizzare uno svincolo temporaneo ad uso dei mezzi dei "protettori in divisa" (foto a lato). [Vedi LA CRONACA ]
La sera, alle 18, l'assemblea del presidio-autoporto decide la solita visita di gruppo alla trivella in azione. Alle 19,12 circa iniziano cariche in sequenza della polizia: una signora viene ferita pesantemente alle braccia, alla fronte, al naso, al cuoio cappelluto, alle ovaie; un ragazzo ferito in modo abbastanza grave alla testa viene trasportato all'ospedale; anche un altro giovane deve ricorrere alle cure del pronto soccorso. In tarda serata la trivella viene smontata e portata via. In meno di 24 ore ha svolto il lavoro di 11 giorni. "Effetto Virano" . [ ALTRI DETTAGLI ]
I media, forse su veline della polizia, parlano di 5 feriti, i 3 NO-TAV (col solito condimento di aggettivi anarco-insurrezio-antagon-centrosocial...) e 2 agenti. Così tutto sembra più equilibrato, asettico. Ma basterebbe aver voglia di visionare diagnosi e prognosi dei vari casi per farsi un'idea più vicina al vero. E' troppo faticoso? [ LEGGI ]
Vedi: COMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO NO-TAV ; NOTA DEGLI EUROPARLAMENTARI ; COMMENTO DI MARCO REVELLI ; COMUNICATO DEL DEPUTATO EUROPEO GIANNI VATTIMO
GIOVEDI' 18 FEBBRAIO: presidio a Torino, sotto la sede RAI
PALLE! PALLE! PALLE!
Codimosso/Chianocco: 18/02/2010
Con "palle" si possono intendere più cose. "Palle" intese come "palle di neve" e "palle" intese come bugie.
Ma partiamo con ordine: nel pomeriggio di ieri parte dal presidio un corteo di 300 persone che si dirige al cantiere dove è installata la trivella. Sul sito, ad attendere il corteo, centinai di uomini antisommossa. E qui partono le prime "palle": quelle di neve. Quelle a cui giocano i bambini di tutto il mondo. Palle lanciate a uomini coperti da caschi, scudi, giubbotti imbottiti. Possibilità anche solo di fare un graffio, uguale a zero. Fastidio sì, ma questo è il minimo che si possono aspettare. La loro risposta alle palle di neve è una carica violenta. A terra rimane un ferito gravissimo, Simone, che sta lottando all'ospedale e a cui va tutto il nostro incoraggiamento; e due gravi, tra cui una signora non più giovane a cui hanno rotto setto nasale, braccia e ferito la testa . Oltre a decine di persone con lividi ed ematomi vari. I giornali riportano che tutto è nato da lanci di pietre ed urina da sopra un cavalcavia, senza sapere che il cavalcavia, dal momento in cui è stata installata la trivella, è stato occupato dai militari e i loro mezzi. Pertanto, o erano loro a tirare pietre ed escrementi sui loro colleghi sotto, oppure raccontano "palle". Ma la verità è che comunque, sia nel pomeriggio sia la sera, non erano presenti giornalisti, se non quelli locali, pertanto, i primi a raccontare "palle" sono le forze dell'ordine che passano le veline ai giornali. Comunque la risposta di una popolazione indignata e scioccata arriva in serata. Mentre la trivella installata ieri a mezzanotte (doveva lavorare una settimana e mezza) viene smontata e portata via, la gente inizia ad invadere le strade. A S.Antonino dalle 21.00 viene bloccata la linea ferroviaria Torino-Modane per circa 2 ore. A Chianocco vengono bloccate le due statali e l'autostrada. L'intenzione è impedire il passaggio dei mezzi militari per la Valle. Verso le 22.00 la colonna che ha riportato la trivella nel ricovero entra in autostrada fino ad arrivare davanti ai manifestanti. Ma capiscono che da lì non si passa è sono costretti a fare dietrofront. Poco dopo tocca alla statale. Ma anche da lì sono obbligati a tornare indietro tra le urla e le palle di neve di una popolazione ormai esasperata: esasperata dalla militarizzazione continua, dalle trivelle notturne, dalla violenza delle forze dell'ordine e dalle "palle" che giornali e tv raccontano.
Ma le prime palle e le più pericolose, perché ci hanno portato a questa situazione, sono quelle di Virano: silente ormai da giorni, vorremo chiedergli di questa Valle di Susa "pacificata" e di sondaggi che vanno avanti "senza problemi". [Vedi L'EUROPA PERPLESSA SUI FONDI dalle dichiarazioni dell'eurodeputato Luigi de Magistris]
Chissà se avrà il coraggio di dire che si è sbagliato e di fermare questa inutile farsa. Noi aspettiamo. E naturalmente non indietreggiamo di un millimetro. (Comitato no tav Spinta dal bass - spazio sociale libertario Takuma)
VENERDI' 19 FEBBRAIO A Bussoleno: fiaccolata ed assemblea
Alle 19, dalla piazza del mercato di Bussoleno, parte per un giro nella cittadina una fiaccolata contro le violenze della polizia ed in solidarietà ai feriti. Partecipano 5.000 persone
Alle 21 si tiene al salone polivalente un'assemblea-dibattito su "Mafia e strategia della tensione in valle di Susa" con la partecipazione dell'ing. Ivan Cicconi (massimo esperto di appalti), dell'avvocato Claudio Novaro e del giornalista Massimo Calandri (autore del libro: "Bolzaneto. La mattanza della democrazia"). Il salone non riesce a contenere la folla e deve tenere aperte le porte perché anche da fuori si possano seguire i lavori. L'assemblea approva un ORDINE DEL GIORNO che chiede: l'apertura di un'inchiesta sulle gravi violenze del 17/2 a Coldimosso per accertare le responsabilità degli agenti di polizia; e l'avvio delle procedure di una legge di iniziativa popolare per consentire l'dentificazione degli agenti in servizio e le responsabilità nella catena di comando.
IL TRIO CHIAMPARINO-NUMA-ESPOSITO VINCE IL FESTIVAL DI S. PROVOCAZIO
C'è indubbiamente stato un cambio di fase: l'atteggiamento delle forze schierate a protezione delle fanta-trivelle di Virano, da paziente è diventato violento all'improvviso: mercoledì 17 è nuovamente andato in scena lo stesso copione di Venaus 2005, ancora con inqualificabile deliberata ferocia contro persone palesemente inermi, come la signora Marinella. Non deve stupire, è un film già visto in altri tempi, appunto, ed anche in altri luoghi di resistenza popolare. Nella ormai nota trama della tragedia che si ripete il prossimo passo che ci dobbiamo aspettare è che polizia e media scoprano le prove della famosa infiltrazione para-terroristica tra le fila dei NO-TAV.
In effetti qualcosa si sta già muovendo in questo senso:
secondo i big del PD torinese e secondo giornalisti de La Stampa ora i peggio figuri del "para-terrorismo anarco-insurre-antago" non si nascondono più dietro una prima fila fatta di anziane casalinghe, beoni di vin brulé e pargoli. Sono stati visti! E chissà che il puntualissimo strano ordigno rudimentale inesploso trovato a Torino davanti ad un'agenzia immobiliare non sia proprio la prova che mancava....
Se l'effetto sperato è che il movimento si disgreghi, bisogna che si mettano il cuore in pace; non che simili sortite, pur in bocca a provocatori di mestiere, non facciano sul momento incavolare, ma poi prevale la chiarezza sulle dinamiche di carriera dei soggetti e la consapevolezza di quali siano gli interessi poco nobili che guidano i loro comportamenti, in una logica unicamente mercantile. I NO-TAV resisteranno ancora perché i valori altruisti di salvaguardia dei territori e dei beni comuni, che animano i legami spontanei dentro il movimento e tra i movimenti, sono per loro natura inattaccabili dagli squallidi, prevedibili, ordinari protagonisti dell'attualità partitico-mediatica.
MARTEDI' 2 MARZO
Nella notte viene piazzata una trivella a Buttigliera alta, lungo la provinciale per Rivoli al confine col comune di Rosta. Il sondaggio è il G12 (profondità 120 metri, durata 6 settimane), sulla collina morenica che separa la valle della Dora Riparia (più oltre, Val di Susa) da quella del Sangone. La polizia, numerosa, protegge le operazioni alla presenza di qualche decina di oppositori . Con la luce del giorno viene montato un presidio NO-TAV per dare informazioni aI passanti ed ai numerosi automobilisti; assemblea convocata per le ore 17.
Alle 7 del mattino anche a Torino, ai confini col comune di Grugliasco, ed esattamente all'incrocio tra via Monginevro e Strada della Pronda arriva la trivella cittadina: sondaggio G22, profondità 45 metri, durata 2 settimane. Il cantiere pare non rispettare le norme per l'installazione ai sensi di legge; viene presentato un esposto alla polizia municipale.
Alle ore 18 è in programma un momento informativo ed alle 20,30 un'assemblea popolare in Strada Pronda. Vedi VOLANTINO
A Buttigliera, dalle 18, si sono radunate alcune centinaia di manifestanti con pentole e coperchi per una presenza rumorosa che ha finito per intasare la strada provinciale e ritardare parecchio il cambio della guardia dei gendarmi. Per la prima volta compaiono schierate anche le guardie forestali; si, proprio coloro che dovrebbero tutelare i boschi come quelli della collina morenica sono lì a proteggere i preliminari di un'opera che li devasterebbe (Mugello docet)
A metà giornata la trivella di Strada Pronda, a Torino, se ne va... Mah... sono davvero TAV, Trivelle ad Alta Velocità.
GIOVEDI' 4 MARZO
Dalle 21,30 si svolge a Buttigliera una fiaccolata per le strade del paese, fino al municipio. Le fiaccole sono accompagnate da pentole, sirene, campanacci ed il corteo, al ritorno, si conclude nei pressi della trivella. A manifestazione terminata un piccolo gruppo torna sui suoi passi, lancia alcuni oggetti in direzione dello schieramento di agenti e li illumina con torce elettriche e (innocui) puntatori laser.
La mattina successiva quest'ultimo episodio viene utilizzato come pretesto per una conferenza stampa della Questura, in cui si afferma: "dopo mezzanotte un gruppo di circa 80 persone, prevalentemente dei movimenti anarchici e autonomi, è tornata sui passi percorsi dal corteo e ha avvicinato le forze dell’ordine, effettuando un fitto lancio di bengala e di pietre pesanti anche mezzo chilo (che sono state respinte dagli scudi) e utilizzando puntatori laser di colore verde per accecare gli uomini in servizio. Sulla strada sono stati lanciati chiodi a tre punte che hanno forato gli pneumatici di tre veicoli dei carabinieri e tre veicoli del corpo forestale. Alcuni chiodi sono stati sequestrati. Nessun agente è rimasto ferito." Vedi la NOTA DI SPINTADALBASS ; leggi il COMUNICATO STAMPA dei COMITATI NO-TAV VALSANGONE ("Non c'erano giornalisti alla manifestazione di Buttigliera la sera di giovedì 4 marzo..." )
DOMENICA 7 MARZO
Oggi la trivella di Buttigliera viene smontata con oltre 5 settimane di anticipo. Nevica.
Oggi il direttore del quotidiano La Stampa arriva ad offendere i suoi lettori intelligenti con un capolavoro della manipolazione mediatica: una livida intervista di Massimo Numa a Stefano Esposito (un affaccendato nominato onorevole dal PD); forse al di fuori del torinese non si riesce a cogliere pienamente quanto siano caduti in basso tutti i protagonisti di questa squallida catena.
LUNEDI' 8 MARZO
Arriva una trivella a Rosta per un sondaggio "dalle parti del G55", poco distante da quello di Buttigliera terminato ieri. Pure qui occorrerebbero 6 settimane per raggiungere 120 metri di profondità, ma chissà che non si riesca a battere il record di velocità appena stabilito.
Intanto al presìdio di S. Antonino due funzionari delle ferrovie intimano ad alcune signore presenti di smantellare la casetta, ma ottengono risposte ferme e motivate. La sera si tiene un'assemblea, che trasferitasi alla stazione di Chiusa/Condove, causa per motivi di sicurezza mezz'ora di sospensione nella circolazione dei treni. [VEDI]
MERCOLEDI' 10 MARZO
Il camper che Virano manda in giro a propagandare "le motivazioni SI-TAV" tenta l'impresa impossibile al mercato di Condove. Lo spaesamento dei poveri inviati è totale, davanti alle domande incalzanti di luminari delle ragioni NO-TAV del calibro di Cancelli, Perino, Castagneri ed altri. La lobby maneggiona dei proponenti non ha fatto alcun passo avanti da quando, nel 2006, il professor Calafati intitolava il suo libro: "Dove sono le ragioni del si?"
Alle 21, a Rosta, una fiaccolata con trombe, pentole e fischietti parte dalla stazione: quasi 800 persone sfilano, sotto una fitta nevicata, dietro allo striscione "Giù le mani dalla collina morenica" [Leggi la CRONACA]
VENERDI' 12 MARZO
A Rosta all'alba si scopre che non c'è più nulla. Nella notte se ne sono andati trivella e polizia. Portate via, da "ignoti", anche le bandiere NO-TAV del comitato rostese.
Veloce, dunque, anche questo foro: il sito ufficiale di Virano spiega che essendosi spostati 30 metri più in basso rispetto al punto previsto, hanno potuto ridurre la profondità a 100 m. Dunque, 100 m in 5 giorni fa 20m/giorno; nell'albo dei record di velocità non si è quindi battuto il sondaggio di Buttigliera (24m/giorno) mentre resiste tuttora, saldamente in testa e forse irraggiungibile, il G65 di Susa autoporto (30m/giorno).
CONSUNTIVO DELLA CAMPAGNA DI SONDAGGI GENNAIO-MARZO 2010