Disastro del Mugello: anche gli assessori toscani paghino i danni (
13/11/09)
Disseccamento di 57 km di fiumi, impoverimento di altri 24 km di corsi d'acqua, prosciugamento o danneggiamento di 37 sorgenti, di una trentina di pozzi, di cinque acquedotti con centinaia di persone rimaste senz'acqua, aziende agricole finite a secco, terreni coltivati sprofondati all’improvviso, tratti di montagna rinsecchiti, boschi meno rigogliosi.
Per la prima volta, amministratori locali sono chiamati a rispondere personalmente delle decisioni prese quando trattarono i tracciati e le compensazioni per il passaggio del Tav Bologna-Firenze. Secondo la requisitoria del Pm al processo che ha condannato le ditte esecutrici per i danni ambientali del Tav in Mugello [
VEDI] è emerso che ministero dell'ambiente e Regione Toscana potevano e dovevano sapere prima quello che sarebbe successo. Tra le 52 persone cui la Corte dei Conti ha inviato un invito a difendersi dalla accusa di danno erariale per 741 milioni di euro ci sono Vannino Chiti, ex presidente della Regione, e il suo successore Claudio Martini, all'epoca assessore alla sanità.