Tratta TAV Firenze Bologna (Cantieri dal 1996 al 2009)


 


[24-04-2016] La Cassazione annulla le condanne per i cantieri Tav del Mugello
E' la quinta sentenza, nella serie di processi per i gravi danni prodotti dai lavori per il Tav Bologna-Firenze, tra primo grado, appello e rifacimenti di appello. Le condanne ai vertici del consorzio Cavet, fino a 4 anni e mezzo per smaltimento illecito delle terre da scavo e mancata bionifica di 24 corsi d'acqua inquinati dai cantieri, sono ora cancellate. Il comunicato stampa dei No Tav fiorentini.


 

 

[21-10-2014] Tunnel Tav uguale malaffare
I pm chiudono l'inchiesta sugli appalti per il tunnel Tav sotto Firenze. Le accuse sull'appalto per costruire la stazione sotterranea vanno da associazione a delinquere, corruzione, frode in forniture pubbliche, falso e truffa, traffico organizzato di rifiuti, abuso d'ufficio. Riguardano 33 persone e 7 società: Nodavia, Coopsette, Seli, Italferr, Varvarito, Htr, Hydra; a partire dall'ex presidente di Italferr Maria Rita Lorenzetti (Pd)
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cantierifibo

 


[21-03-2014] Cantieri Tav Firenze-Bologna: processo d'appello conferma le condanne per inquinamento
Traffico illecito di rifiuti e omessa bonifica: 19 persone condannate, tra i quali i vertici del consorzio Cavet controllato da Impregilo. Le condanne confermate nel rifacimento del processo di secondo grado riguardano lo smaltimento illecito delle terre da scavo e la mancata bionifica di 24 corsi d'acqua inquinati dai cantieri (1996-2009)




[19-03-2013] Nuovo processo per i danni Tav in Mugello
Per i danni ambientali, soprattutto illecita gestione dei rifiuti di cantiere, in primo grado (2009) c'erano state 27 condanne, poi in appello (2011) tutti assolti.
Ora la Corte di Cassazione annulla la sentenza di assoluzione e fa ripetere il processo di appello.
Vedi il comunicato stampa di Idra


[17-01-2013] Siamo alle solite...
Cantieri TAV sotto Firenze: 36 indagati
Sequestrata la talpa "monnalisa" ed avviate inchieste e perquisizioni a carico di funzionari ministeriali, dirigenti delle ferrovie, imprese incaricate dei lavori. Le ipotesi di reato: truffa, appalti pilotati, corruzione, gestione abusiva di rifiuti, associazione a delinquere. Si sospetta un ruolo della camorra. Qualche nome: Maria Rita Lorenzetti, presidente dell'Italferr e Valerio Lombardi, dirigente; tra i funzionari del ministero Gualtiero Bellomo e la vecchia conoscenza Ercole Incalza... Tra le imprese: Ergon, Coextra e Coopsette, riunite nel consorzio Nodavia; la capofila è Coopsette, cooperativa rossa di Reggio Emilia, fondata ad inizio '900 ed ora sull'orlo del fallimento.