Associazione
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COMUNICATO
STAMPA Firenze, 3.10.’08
Incidente mortale nei cantieri ferroviari di Sesto
Fiorentino: Idra scrive al prefetto
di Firenze, ai sindacati confederali e ai presidenti della Regione Toscana
Claudio Martini e della Provincia di Firenze Matteo Renzi
Questo il testo della richiesta di informazioni e di
intervento che, dopo l’incidente mortale nell’area ferroviaria di Sesto Fiorentino,
Idra ha inviato oggi al prefetto
Andrea De Martino, ai sindacati di categoria FILLEA-CGIL, FILCA-CISL e
FENEAL-UIL, al presidente della Giunta Regionale Claudio Martini, al presidente
della Giunta Provinciale Matteo Renzi.
OGGETTO: Incidente mortale nei cantieri ferroviari di
Sesto Fiorentino: richiesta di informazione e di intervento
Apprendiamo dalle cronache che gli
operai coinvolti nell’incidente mortale ieri a Sesto Fiorentino stavano
lavorando su un cantiere della TAV che porta dalla stazione di Castello a
quella di Rifredi, nell’area della costruzione del così detto “scavalco Alta
Velocità”.
Chiediamo di sapere se tale notizia risponde al vero. In
caso positivo, chiediamo di sapere se tali lavori erano debitamente
autorizzati.
Secondo le più recenti informazioni di cui disponiamo,
infatti, il progetto esecutivo per lo “scavalco AV” fra Rifredi e Castello
sarebbe stato trasmesso all’Osservatorio Ambientale Nazionale sul Nodo AV di
Firenze, appena ricostituito dopo oltre due mesi di ‘vacanza’, ma non sarebbe
stato ancora approvato.
Anche nel caso che si tratti di “lavorazioni preliminari”,
come qualcuno afferma, ci domandiamo chi - e sulla base di quali normative -
possa autorizzare lavori propedeutici ad opere la cui attuazione, non essendo
le opere approvate, risulta formalmente sospesa e quindi oggettivamente
incerta.
Ci domandiamo altresì quale grado di affidabilità abbiano
comunque i controlli su tali “lavorazioni preliminari”, se lo strumento
specifico designato a questo scopo, l’Osservatorio Ambientale Nazionale, non
solo non ha potuto approvare il progetto esecutivo, ma non è neppure ancora in
grado di agire. Fino a due settimane fa, infatti, l’Osservatorio risultava
decaduto. Il nuovo Osservatorio, peraltro, è composto per il 50% di nuovi membri, e il progetto
esecutivo della stazione TAV e del sottoattraversamento AV non è stato ancora
neppure sottoposto al suo esame.
Al riguardo, Idra ritiene che il piano ambientale della cantierizzazione per lo scavalco
AV fra Rifredi e Castello dovrebbe essere valutato contestualmente al (e non
separatamente dal) piano ambientale per la cantierizzazione della stazione e
del sottoattraversamento, considerata la prossimità fisica dello scavalco
rispetto all’imbocco nord dei due tunnel. Le conseguenze di tale prossimità
sugli impatti della movimentazione dei mezzi di cantiere, e sui fattori di
incremento di inquinamento acustico e chimico che dovrà sopportare la
popolazione, non possono essere ragionevolmente studiate e approvate in maniera
disgiunta.
Il grave deficit informativo e il
palese ritardo istituzionale che accompagnano l’attuazione strisciante del
progetto TAV a Firenze non aiutano certo i cittadini a comprendere quanto sta
avvenendo. Ma temiamo che non rappresentino un contesto positivo neppure ai
fini della sicurezza dei lavoratori.
Vi chiediamo quindi di intervenire
– ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e sinergicamente - affinché
siano ristabilite condizioni adeguate di trasparenza e di controllo.
In attesa di un cortese sollecito riscontro, porgiamo
distinti saluti.
Il presidente
Girolamo Dell’Olio