COMUNICATO STAMPA            Firenze, 23.6.’06

 

“Signor ministro, qui c’è una galleria che sta bucando l’erario!”

Idra scrive al nuovo governo (il precedente non aveva risposto): che cosa sta succedendo alla TAV in Mugello?

 

Un anno di lavori per demolire e ricostruire 300 metri di una galleria TAV che si è “ammalorata”, in Mugello, prima ancora di entrare in esercizio. Poi si scopre che l’intervento interesserà molto più di un km! A questo punto, quanto tempo ci vorrà per finire di realizzarlo?

 

Fioccano le versioni sull’entità dei lavori di demolizione della calotta e dell’arco rovescio, e intanto sorge legittima la domanda: reggono ancora le spiegazioni fornite? E’ plausibile che l’ammaloramento sia dipeso da quel singolo e circoscritto evento di “venuta d’acqua” in galleria il 25 aprile del ’99 a Scarperia?

Da fonti istituzionali si apprende che in quella galleria sono state realizzate anche “due camere” e “un allargo di altre nicchie”. Si tratta di aggiunte che servono forse alla sicurezza della linea mono-tubo, quando e se verrà mai attivata? Potranno surrogare quel tunnel parallelo di soccorso che manca per la lunghezza di ben 60 km? Sulla base di quali progetti vengono eseguiti questi lavori? Quando e dove sono stati depositati? Chi li ha approvati? Si tratta di una variante progettuale? A quali nuove esigenze risponde? Sono programmati interventi analoghi anche negli altri 60 km di gallerie della tratta sotterranea TAV Bologna-Firenze?

E ancora: è stata redatta una valutazione aggiornata dell’impatto ambientale, considerato che la prosecuzione degli scavi fa entrare in gioco parecchie decine di migliaia di tonnellate aggiuntive di smarino e di materiali da costruzione? A quali capitoli di spesa vengono imputati i costi? A quanto ammontano, avendo presenti anche le ripercussioni erariali del ritardo nella consegna dell’opera? Quale criterio viene seguito per tenere le “nuove opere” contabilmente distinte da quelle di demolizione e di rifacimento, che dovrebbero essere esclusivamente a carico del costruttore-progettista?

 

Tutte domande contenute in un esposto che Idra ha trasmesso il 13 marzo ai ministri Pietro Lunardi e Altero Matteoli. Nessuna risposta. Oggi l’associazione fiorentina torna a sottoporre la delicata materia ai ministri delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, dei Trasporti Alessandro Bianchi e dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

Chiede, “considerata la gravità delle problematiche evidenziate, in particolare per quanto riguarda il ruolo della/delle Commissione/i di Collaudo delle opere, e le vicende che hanno caratterizzato e caratterizzano, per quanto ad oggi ancora noto, il loro ruolo”, e “tenuto conto che diventa sempre più reale il rischio di una ennesima lievitazione dei costi, a fronte di una situazione di bilancio che, almeno per quanto reso noto dalle fonti governative, presenterebbe un disavanzo notevole”, notizie certe, aggiornate, documentate ed esaurienti in ordine ai quesiti a suo tempo sollevati e tuttora pendenti presso i singoli Ministeri.

 

A Idra – giova ricordare - non hanno risposto neppure le autorità regionali: qui è ormai prevalente un atteggiamento di autoreferenziale entusiasmo. Secondo le dichiarazioni del presidente Claudio Martini “gli scavi sono terminati” e il progetto di sottoattraversamento appenninico resta un modello operativo valido per efficienza e rispetto dell’ambiente e della sicurezza...

Un solo riscontro, in queste ultime settimane: la nota del Presidente del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio Ambientale Locale (OAL) istituito dalla Comunità Montana del Mugello, prof. Giuliano Rodolfi, che in data 9.5.’06 scrive: “Ho letto con molta attenzione l’esposto in oggetto, e ne condivido in gran parte le argomentazioni. Da qualche settimana l’OAL sta inoltrando alla Comunità Montana, ai Sindaci competenti per territorio, al Rappresentante della Regione Toscana nell’OAN [Osservatorio Ambientale Nazionale, ndr], nonché all’Ufficio ARPAT di Borgo San Lorenzo, numerose segnalazioni di situazioni di grave disagio per i cittadini residenti più o meno sulla verticale del tratto di galleria in rifacimento, che si sta vieppiù allungando.....; a sua consolazione, ma con molto rammarico, le dirò che neppure all’OAL sono pervenute risposte in merito”.

Un particolare curioso: Idra non è stata ammessa a visitare quel tratto di galleria, ma anche all’OAL non è andata meglio. Quando tempo fa il Consiglio Comunale di Borgo San Lorenzo fu ricevuto in galleria, all’OAL - suo “braccio tecnico” - l’invito non fu esteso!