COMUNICATO STAMPA
Firenze, 29.11.’06
TAV,
come prevedeva Idra: altre due gallerie
lesionate in Mugello nell’“opera modello” cara a Vannino Chiti, a Claudio
Martini e a Pietro Lunardi.
Come da copione Idra.
Le “lesioni del rivestimento del calcestruzzo” interessano
anche le gallerie di Morticine e Borgo Rinzelli, in Mugello. Adesso i km
ammalorati sono diventati due. “Su Morticine e Borgo Rinzelli i lavori sono in corso”: Lo ha
ammesso ieri Andrea Salemme, Direttore Generale della TAV, durante il
sopralluogo del presidente della Giunta regionale toscana Claudio Martini
preannunciato un mese fa.
Perché, viene da chiedersi, la cittadinanza (e Martini?)
deve venirlo a sapere solo adesso?
Aggiunge, Salemme: “Finiranno
entro la fine dell’anno. Complessivamente sono circa due km che hanno subito
queste lesioni per un comportamento del terreno diverso da quello che era stato
previsto in fase di progettazione e di realizzazione”. Vorrà il presidente
Martini verificare ciò che i tecnici della Regione, della Comunità Montana e
dell’Osservatorio Ambientale Locale avevano pronosticato e scritto – dati alla
mano - assai prima dell’inizio dei lavori? Qualcuno vorrà controllare se sono
ipotizzabili delle precise responsabilità?
Nei comunicati stampa della Regione sul sopralluogo svolto
ieri non c’è cenno alle demolizioni e ai rifacimenti. Né a quelli già noti né
agli ultimi arrivati. Silenzio sulle cause, sulle conseguenze, sui controlli,
sugli oneri, sui danni diurni e notturni alla salute dei cittadini, sulle
sospette violazioni dei diritti dei lavoratori.
“Diventa assolutamente
decisivo risolvere quanto prima il nodo del sottoattraversamento di Firenze
(...) altrimenti quest’opera resterà monca e sarà davvero uno scempio di denaro
e di paesaggio”, ha dichiarato ieri Martini.
Ma è forse colpendo anche Firenze che riusciremo a chiudere
la ferita aperta del Mugello? Che senso avrebbe aggiungere danno al danno? Prima di
far entrare anche la città patrimonio dell’UNESCO nel tunnel cieco dell’Alta Velocità modello TAV, sarà saggio piuttosto
dimostrare che in quei 78 km sotto l’Appennino (privi per 60 della galleria
parallela di soccorso!) i supertreni saranno davvero in grado di correre...
-------------------------------------------------------------------------------------------
Corsivo
ispirato dal comunicato stampa della Giunta Regionale
Toscana
dal titolo “Alta Velocità, Martini: ‘Ci vuole un
po’di patriottismo dolce’”
(fra virgolette le espressioni testuali del
Presidente)
Denunci il buco nero
prodotto nell’erario dalla TAV?
Disfattista!
Non vai fiero dei
disastri-ambientali-modello che il Tribunale di Firenze sta passando in
rassegna nel più grande procedimento penale del genere degli ultimi lustri?
Disfattista!
Vorresti evitare di “andare
avanti” nello scempio bucando anche Firenze?
Disfattista!
Questa TAV sarebbe forse una
Caporetto dell’ingegneria edile e finanziaria nazionale?
Neanche a parlarne! Un
vanto, piuttosto! Un monumento tecnico con “alto tasso di modernità”.
Vergognarsene?
Al contrario! “Non farebbe
male un po’ di patriottismo per un’opera come questa”.
Noi non lo sappiamo, ma di
cose così “gli altri Paesi andrebbero sicuramente fieri”...