Ambiente e salute

A che punto siamo?
(ultimo aggiornamento: 06-Ago-2017 )

In questa pagina presentiamo sia documenti e articoli di stampa sui rischi per l'ambiente e la salute connessi all'Alta Velocità ferroviaria (con un occhio di riguardo alla Torino-Lione), sia analisi e cronache sulla situazione complessiva "ambiente e salute":
- in Valle di Susa (2 capitoli, in particolare, su: inquinamento industriale e inquinamento da traffico su gomma)
- e nella cintura sud-ovest di Torino (rischi derivanti dal progettato inceneritore del Gerbido).

- Per gli aspetti particolari de
lla nuova linea ferroviaria Torino-Lione vedi: Torino-Lione.

- Per gli aspetti riguardanti le nuove infrastrutture di trasporto più in generale e relativi problemi economico-finanziari vedi: infrastrutture.

A che punto siamo... sui rischi per l’ambiente e la salute connessi all’Alta Velocità ferroviaria (in particolare la Torino-Lyon)

  • Inceneritori: la pandemia silenziosa di diossina e pcb (24/12/10)
    Un articolo del dottor Pietro Carideo, Specialista in Anestesia e rianimazione, e in Farmacologia dell'Isde (medici per l'ambiente) riassume con efficacia i gravissimi rischi per la salute connessi alle emissioni degli inceneritori.

  • Val di Susa. Le rocce piene di amianto pronte per costruire case (20/11/10)
    Sequestrato un quantitativo pari a circa 200mila tonnellate di materiale da scavo contenente amianto: proverrebbe dai lavori di una galleria sulla statale 24 ed era in attesa di essere frantumato per la produzione di materiali inerti per l'edilizia, con la prospettiva di un'amplissima e pericolosissima dispersione di fibre. Una bomba ecologica nel cuore della val di Susa, in un deposito gestito da una ditta di Salbertrand.

  • Preliminare LTF per la tratta internazionale: la sicura presenza di amianto e le poco rassicuranti tecniche previste per la gestione dello smarino (9/11/10)
    A Susa e Mompantero, nella zona di imbocco del tunnel di base, è accertata la presenza di formazioni rocciose amiantifere (volume stimato almeno 76.000 metri cubi), ma si presume di incontrarne anche all'imbocco della galleria dell'Orsiera: lo dice lo Studio d'Impatto Ambientale contenuto nel progetto preliminare LTF, che espone le tecniche di gestione del materiale scavato da utilizzare in questi casi. Viene descritta una serie di misure cautelative nell'estrazione (incapsulamenti, decontaminazioni) e di successivi trattamenti (fusione, ceramizzazione, vetrificazione) in una sequenza così delicata e complessa che risulta difficile credere si possa concretamente completare senza falle. Disgraziatamente per l'amianto non c'è una soglia tollerabile di presenza nell'aria: una sola fibra, se respirata, può causare il mortale mesotelioma dopo 30-40 anni. Chissa chi, tra i proponenti sfegatati, accetterebbe di andare a stabilirsi con la famiglia nei pressi di uno dei cantieri per la durata di decenni prevista... LEGGI L'ARTICOLO RIASSUNTIVO DI LUNA NUOVA

  • Dalle Osservazioni al progetto preliminare LTF per la tratta internazionale Torino-Lione (OTTOBRE 2010):
    IMPATTI SULLA SALUTE: 20 morti in più all'anno solo per le micropolveri, ma danni anche da inquinamento acustico, uranio, radon ed amianto.

  • SOLIDARIETA' AI CITTADINI DI TERZIGNO (20/10/10)
    COMUNICATO STAMPA DEI COMITATI NO-TAV

  • Ecco perché il TAV non è a favore dell'ambiente (10/09/10)
    Si intitola "Alta Velocità ferroviaria: le valutazioni fuorvianti e false soluzioni. Valutazione del ciclo di vita e analisi energetica" il lavoro di due docenti: Sergio Ulgiati, (dell'Università Parthenope di Napoli, Dipartimento di Scienze per l'Ambiente) e Riccardo Basosi (dell'Università di Siena, Dipartimento di Chimica, Centro per le Ricerche sui Sistemi Complessi). Propone un metodo di valutazione di tipo LCA (Life Cicle Assessment) che tenga in conto l'impatto delle fasi di costruzione delle opere anche per le linee ad Alta Velocità.

  • Guai infiniti per il passante ferroviario di Torino, ora afflitto da vari inquinanti (13/8/10)
    Non c'è solo il problema del passaggio di merci pericolose (descritto nei 3 paragrafi sottostanti); la nuova stazione sotterranea di Porta Susa si rivela un contenitore di particolato dei locomotori diesel, con idrocarburi policiclici aromatici che corrispondono a circa quattro volte quelli dell'inquinamento da traffico in superficie. Ne sono danneggiati i viaggiatori che sostano in banchina ed i ferrovieri che operano in sala movimento e sala controllo.
    Poco oltre, in direzione Milano, nel cantiere infinito del passante (oltre 20 anni e non se ne vede la fine!) emergono dagli scavi strani liquidi verdi: cromo esavalente o altri residui tossici accumulati nel terreno in una zona che in passato fu sede di grandi industrie pesanti?

  • Rfi: merci e passeggeri non transistino contemporaneamente nel passante ferroviario di Torino (22/3/10)
    L'ordine di servizio delle ferrovie è una prima risposta all'allarme-sicurezza sollevato dall'inchiesta della procura di Torino; però è parziale: tutela i passeggeri sui treni, ma non quelli presenti in banchina nelle stazioni sotterranee come Porta Susa. La sigla TMP stampigliata sui vagoni indicherà il trasporto di merci pericolose.

  • Il Ministro Matteoli risponde al procuratore Guariniello: effettivamente la nuova galleria Porta Susa-C.so Grosseto non è in regola (16/3/10)
    E' completamente sprovvista del piano di emergenza esterna. Il che significa che in caso di incidente si potrebbero verificare grossi problemi sia per l'organizzazione e l'arrivo dei soccorritori, sia per la gente in fuga. E non è l'unica tra l'altro: nessuna delle quattro gallerie ferroviarie che passano sotto Torino è dotata di questo particolare tipo di piano sicurezza. Il problema più serio è la carenza di un sistema di comunicazione tra l'esterno e l'interno delle gallerie. Una criticità che rischia di paralizzare completamente l'operato dei soccorritori.

  • Il procuratore Guariniello scrive al ministro Matteoli: a Torino manca il piano emergenza per le gallerie del passante ferroviario (11/3/10)
    Cosa accadrebbe in caso di incidente ferroviario sotto le viscere della città? Le gallerie rischierebbero di trasformarsi in trappole per topi, almeno secondo la procura.
    Ora come ora non ci sarebbe proprio modo di garantire un'evacuazione sicura, specialmente per le persone disabili o gli anziani.

  • Nuovo progettoTAV Torino-Lione: studio ambientale preliminare (5/3/10)
    Già oggi i n Val di Susa i torrenti sono stati privati del minimo deflusso d'acqua vitale per i pesci: una conseguenza di opere come l'autostrada e le centrali idroelettriche è la ben nota scomparsa delle trote [VEDI]

  • Seri rischi per i carri-cisterna nel passante ferroviario sotto Torino (10/1/10)
    Dopo Viareggio (32 morti nelle case nei pressi della stazione FS), accertati altri 50 casi di fuoriuscita di gas o di cisterne difettose. Il pm di Torino, Guariniello, indaga sulla sicurezza del trasporto di GPL sulla ferrovia, con particolare apprensione per lo scaricabarile tra i vari attori. A Torino è operativa gran parte del "passante" ed i treni, compresi i merci, viaggiano sotto i quartieri abitati ed attraversano stazioni sotterranee. Quali rischi per il personale in servizio e gli eventuali treni passeggeri che si incrociano?

  • Gallerie TAV del Mugello: problemi di sicurezza (15/12/09)
    I convogli in transito nelle viscere del Mugello e dell’Alto Mugello hanno iniziato domenica a incrociarsi in galleria a singola canna a velocità fra i 200 e i 300 km/h. Tra Vaglia e Bologna la galleria quasi ininterrotta è priva del tunnel parallelo di soccorso. I tunnel TAV sono accessibili solo dall’alto, tramite lunghe discenderie con pendenze significative (fin oltre il 13%), e fra l’una e l’altra distanze che superano in più casi anche i 4 km.
    [Vedi il Comunicato stampa di Idra]

  • Diminuisce l'inquinamento ambientale dell'acciaieria Beltrame (20/11/09)
    E' merito, forse, anche dell fatto che la fabbrica lavori solo al 40% in questo difficile periodo, ma migliorano i dati ambientali intorno alle acciaierie Beltrame di San Didero. Intanto va avanti anche il programma di monitoraggio delle aziende zootecniche nella zona: valutazione dei tempi di "depurazione" degli animali, valutazione di eventuali nuovi accumuli di diossina in animali "vergini" negli allevamenti.

  • Disastro del Mugello: anche gli assessori toscani paghino i danni (13/11/09)
    Disseccamento di 57 km di fiumi, impoverimento di altri 24 km di corsi d'acqua, prosciugamento o danneggiamento di 37 sorgenti, di una trentina di pozzi, di cinque acquedotti con centinaia di persone rimaste senz'acqua, aziende agricole finite a secco, terreni coltivati sprofondati all’improvviso, tratti di montagna rinsecchiti, boschi meno rigogliosi.
    Per la prima volta, amministratori locali sono chiamati a rispondere personalmente delle decisioni prese quando trattarono i tracciati e le compensazioni per il passaggio del Tav Bologna-Firenze. Secondo la requisitoria del Pm al processo che ha condannato le ditte esecutrici per i danni ambientali del Tav in Mugello [VEDI] è emerso che ministero dell'ambiente e Regione Toscana potevano e dovevano sapere prima quello che sarebbe successo. Tra le 52 persone cui la Corte dei Conti ha inviato un invito a difendersi dalla accusa di danno erariale per 741 milioni di euro ci sono Vannino Chiti, ex presidente della Regione, e il suo successore Claudio Martini, all'epoca assessore alla sanità.

  • Slittano ulteriormente i tempi di avvio dei cantieri per l'inceneritore del Gerbido di Torino (9/11/09)
    Più di un anno di ritardo nella partenza: è il risultato di una battaglia legale sull'esito della gara d'appalto, tra ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato. A complicare ulteriormente le cose, ora, è una seconda azione legale portata avanti da un gruppo di coltivatori diretti che si oppongono, da sempre, alla scelta del sito del Gerbido. La situazione di incertezza rischia di avere pesanti ripercussioni economiche sugli enti locali: le banche potrebbero ritirare i finanziamenti promessi. [VEDI]
    Slittano a tempi indefiniti, di conseguenza, anche le compensazioni che i vari Comuni della zona attendevano...

  • Gerard Depardieu: sto con gli Astérix della Valsusa, la Tav è rischiosa per la natura (6/11/09)
    L'attore esprime la sua solidarietà ai «tanti Astérix che resistono», come un giornalista di Le Monde definì qualche anno fa il popolo dei «No Tav», e una sincera preoccupazione di fronte alla prospettiva che il territorio del Valle di Susa, con le sue terre oggi coltivate e i suoi bei vigneti, venga stravolto dal passaggio del treno ad alta velocità. «La politica a volte è pericolosa, può trasformarsi in una tarantola che morde il territorio e lo avvelena».

  • Eclatante la cementificazione in provincia di Torino (28/3/09)
    È il risultato di una ricerca dell’Osservatorio sullo sfruttamento del suolo della Provincia di Torino. Nel periodo di tempo considerato - 1990-2006 - la superficie edificata del territorio provinciale è aumentata di 7.500 ettari: una fetta più o meno corrispondente all’estensione del comune di Torino. Il processo si è intensificato negli ultimi anni, nonostante il calo demografico. [vedi gli articoli di Stefano Caselli e di Luca Mercalli]

  • Ora anche i media ne parlano (22/3/09)
    Appennino, i torrenti inghiottiti dalla Tav

    La costruzione dell’alta velocità tra Bologna e Firenze cancella 100 chilometri di corsi d’acqua. Nelle valli senz’acqua spariscono anche piante e animali
    [VEDI l'Articolo]


  • Inceneritore, c’è lo stop del Consiglio di Stato
    da Luna Nuova del 13/3/09 – pag. 2
    Alla fine lo stop del Consiglio di Stato è arrivato, e per l'inceneritore potrebbe arrivare il temuto blocco dei cantieri (per ora si sta andando avanti con lo spianamento dei terreni, che fino allo scorso autunno erano occupati da orti abusivi e barac­che, e con la preparazione dei futuri allacciamenti alle reti elettrica, gas, acqua, etc.).
    Il supremo tribunale amministrativo ha infatti accolto il ricorso della cordata che era arrivata seconda nella gara d'appalto

  • Sentenza di primo grado nel processo per i danni del TAV al Mugello (4/3/09)
     I ventisette condannati sono colpevoli di illecito smaltimento dei rifiuti: le condanne vanno da tre mesi a 5 anni di reclusione e il risarcimento supera i 150 milioni di euro. Tra i condannati ci sono i vertici di Cavet, consorzio che ha avuto in appalto i lavori; tra i risarciti il ministero dell'Ambiente, la Regione e la Provincia toscane. 
    Il reato di furto aggravato di acque pubbliche stralciato alla Corte Costituzionale. [VEDI l'articolo]

  • S. Didero, rifiuti inquinanti nell’ex autoporto. Per il giudice “prescritti i termini del reato” (10/2/09)
    da Luna Nuova del 10/2/09
    – pag. 15
    I fatti, portati in Tribunale dal pubblico ministero Anna Maria Baldelli, risalgono all'ottobre 2004, quando la Guardia di finanza di Susa nel corso di indagini in località Baraccone di S.Didero trovò una vera e propria tomba di veleni. Fusti di oli sepolti sotto tre metri di terra oppure schiacciati da massi grandi quanto un'auto a S.Didero, mentre a S.Ambrogio c'era una discarica all'aperto con altri fusti abbandonati sul terreno e molti anche aperti, vicino ad un torrente

  • I sindaci avvertono: “Bel risultato, ma non abbasseremo la guardia”
    di Paola Meinardi da Luna Nuova del 25/1/08 – pag.3
    Anche se la relazione tecnica dell’Arpa sulle analisi dei fumi emessi dall’acciaieria Beltrame nel 2007 sembrano rassicuranti, la vigilanza resta alta. L’installazione di sistemi di abbattimento fumi, e la sottomissione al monitoraggio, hanno inciso sulle emissioni di diossine (rilevate a valori 10 volte inferiori a quelli prescritti dall’AIA provinciale ) e PCB (157 volte inferiori al limite AIA). Ma allora l'Autorizzazione della Provincia poteva essere più restrittiva ...?

  • L'inceneritore ci brucerà il futuro (29/1/08) - Cronaca del convegno "Inceneritore o salute?" Rivoli, 26/1/08
    di Luisa Fassino da Luna Nuova del 29/1/08 – pag. 9
    «Le generazioni future non ci perdoneranno mai quello che stiamo facendo». Con questo pensiero ambientalisti, medici, agricoltori e attivisti continuano a dire no alla costruzione dell'inceneritore del Gerbido, cercando di sensibilizzare il più possibile sui rischi che questo genere di impianti provocano sull'ambiente e sulla salute umana.

  • Inceneritori: pericoloso viverci accanto (15/1/08)
    di Luisa Fassino da Luna Nuova del 15/1/08 – pag.3
    Vivere in una zona nel raggio di azione di un inceneritore aumenta la probabilità di contrarre malattie più o meno gravi, a causa dell'immissione sistematica e continua nell'atmosfera di fumi e polveri fini, costituite da nanoparticelle di sostanze chimiche. Secondo l'associazione "Medici per l'ambiente", i primi a essere colpiti sono le persone più fragili, anziani, bambini e donne in gravidanza. Esistono, inoltre, collegamenti tra la chiusura di imprese agricole e impianti di incenerimento

  • Rischio radioattività alla Beltrame: passi avanti (30/11/07)
    Sulla delicata questione della radioattività, a due anni dall’incidente che ha visto fondere una piccola quantità di materiale radioattivo assieme ai rottami, la commissione in Prefettura (di cui fanno parte anche vigili del fuoco e Asl) ha definito le norme che si dovranno rispettare per la bonifica delle polveri. L'azienda, intanto, ha detto di aver liberato parte di un deposito destinato ai prodotti finiti dove sarà posizionato il macchinario necessario per separare la parte contaminata da quella inerte. Il cronoprogramma prevede che l'impianto sia montato e collaudato entro maggio o giugno del prossimo anno e altri otto mesi per fare il lavoro.
    Le acciaierie hanno però fatto ricorso al Tar contro la delibera comunale che boccia l’ampliamento di un capannone e del parcheggio (finché non saranno applicate tutte le migliori tecnologie disponibili e non sarà risolta la questione salute pubblica).

  • Pcb nella norma, il latte torna in commercio
    di Paola Meinardi da Luna Nuova del 30/11/07 – pag.4
    Il latte delle aziende agricole di San Didero e Bruzolo, bloccate a maggio dal dipartimento di igiene e sanità pubblica dell'Asl, è nuovamente vendibile. Gli ultimi campionamenti, effettuati a ottobre, sono risultati sotto il valore di soglia per la sommatoria di diossine e Pcb. Restano però molti dubbi.

  • Un grande naso controllerà l'A32
    di Marco Giavelli da Luna Nuova del 16/11/07 – pag 4
    La società di gestione dell'autostrada del Frejus, la Sitaf, pagherà all'ARPA un servizio di monitoraggio lungo l'A32 (con due mezzi mobili ed una stazione fissa) che misuri monossido di carbonio, biossido di azoto, benzene, particolato atmosferico (non solo i pm 10, ma anche i pm 2,5 e i pm 1) nonché gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici) presenti nell'aria. L'osservazione durerà per tutto il prossimo anno; poi un anno di tempo per l'elaborazione dei dati (!!); infine i risultati dovrebbero essere resi noti nei primi mesi del 2010. La Sitaf "spera di dimostrare" (a pagamento...) che l'inquinamento del territorio non dipende principalmente dall'autostrada.

  • Dal Presidio al Convegno "AIA" a Torino (30/10/07)

  • Di inceneritore si muore di Luisa Fassino da Luna Nuova del 12/10/07 – pag.42
    Non ha usato giri di parole, fin dal titolo, il seminario organizzato dal Coordinamento Regionale Ambientalista sabato scorso. Il comitato, che lavora per evitare la costruzione dell'impianto del Gerbido, ha organizzato l'incontro per spiegare i rischi e le conseguenze che gli impianti di incenerimento provocano sulle persone e sull'ambiente. Interventi di Marco Caldiroli, di Medicina democratica, dell'oncologa Rosanna Novara e di Patrizia Gentili, presidente dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Associazione Medici per l'Ambiente)

  • Beltrame-AIA: il Tar boccia anche il ricorso dei Comuni
    di Paola Meinardi da Luna Nuova del 25/9/07 – pag.2
    IL TAR ha rigettato, nella sentenza emessa la scorsa settimana, anche i ricorsi dei comuni di Bruzolo e San Didero contro l'Autorizzazione integrata ambientale emessa dalla Provincia nei confronti delle acciaierie Beltrame. Rigettati anche i ricorsi ad adiuvandum dei comuni di Villarfocchiardo e Borgone. Lo stesso Tar ha invece dichiarato inammissibile il ricorso della Coldiretti (sulla stessa Aia) "per carenza di interesse a ricorrere". I sindaci: "Continueremo la nostra battaglia".

  • Allarme su diossine ed endometriosi
    di Paola Meinardi da Luna Nuova del 18/9/07 – pag.15
    L'endometriosi è una malattia che colpisce le donne, anche in adolescenza, rendendo difficile la procreazione; nei casi più gravi è invalidante; dove esiste una cronica contaminazione ambientale da diossine e diossino-simili, come nell'area della media valle di Susa tra Bussoleno e Borgone, la percentuale di donne colpite cresce.
    Organizzata dalle Donne NO-TAV in movimento, su questo rischio per la salute femminile si è tenuta a San Didero una serata informativa con sindaca, medici, ricercatori e dirigenti Asl che hanno confermato, dati alla mano, la situazione critica in valle.

  • Acciaierie Beltrame: AIA, il Tar boccia il ricorso del Comitato Emissioni Zero
    di Paola Meinardi da Luna Nuova del 18/9/07 – pag.3
    Si sapeva che il giudizio del Tar si sarebbe basato solo sugli aspetti formali del provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale; su questo piano, la sentenza pubblicata a Settembre 2007 boccia il ricorso presentato a Dicembre dell'anno precedente dal Comitato Emissioni Zero, Legambiente e Pro Natura. I ricorrenti commentano: "è una sentenza politica, ma andiamo avanti", ed intanto valutano se sia meglio avviare cause civili collettive, oppure chiamare in causa il Consiglio di Stato o la UE; nel frattempo si attende anche l'esito dei ricorsi intentati parallelamente dai Comuni e dalla Coldiretti.

  • Inceneritori: moratoria (lettera dell'Ordine dei Medici dell'Emilia Romagna) - 10/9/07

  • Delibera del Comune di San Didero sul "caso Beltrame" (28/6/07)
    A fine Giugno 2007 il Comune di San Didero delibera di non concedere all'acciaieria Beltrame il permesso di ampliare capannoni e parcheggi: si invoca il principio di precauzione, viste le indagini mediche ed ambientali in corso, contro un ampliamento che potrebbe supportare un aumento della produzione che inquina il territorio minando la salute degli abitanti e le attività agro-pastorali.

  • Bruzolo, latte inquinato
    di Paola Meinardi da Luna nuova del 8/6/07 – pag. 17

    Dopo quello della sandiderese di Costapietra, anche il latte di un allevamento bruzolese che sorge nei pressi delle acciaierie Beltrame ha superato i limiti di soglia per la sommatoria tra diossine e Pcb. Analogamente a ciò che è accaduto a fine maggio, un'altra famiglia di allevatori si vede cancellare di colpo l'unico sostentamento. L'ultimo incontro in Regione aveva messo in evidenza una mancanza di comunicazione tra i vari enti che si occupano della questione; l'assessorato regionale alla sanità dovrebbe concretizzare il suo ruolo di coordinatore.
  • Serre e Venaus, la stessa storia
    Comunicato del Comitato NO-TAV Torino -15 Maggio 2007
    Sabato 12 Maggio 2007, a Serre (SA) è accaduto ciò che a Venaus, in Valle Susa, successe la notte del 6 Dicembre 2005: a sorpresa ed a freddo la polizia ha aggredito e malmenato i cittadini inermi di un presidio riuniti a difendere il territorio, l’ambiente e la salute.
    Ieri c’era Berlusconi, oggi Prodi, ma ugualmente violento è stato il metodo adottato per imporre l’apertura di un cantiere a cui gli abitanti si oppongono: ruspe e manganelli. NON CI SONO GOVERNI AMICI.
    Il Partito Unico Trasversale del malaffare spinge, oggi come due anni fa ... (continua)
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    In Italia il business legato alla gestione dei rifiuti in questi anni si concentra sulla realizzazione degli INCENERITORI: politici, imprenditori e malavitosi spingono per costruirli coi soldi pubblici, al solito scopo di realizzare poi lauti profitti privati. Sull'imbroglio dei "termovalorizzatori" ed i danni ad ambiente e salute ospitiamo l'articolo Bruciare i rifiuti? Una pesssima idea (di Roberto Topino, medico e Rosanna Novara, biologa), tratto dal n. 3 - Marzo 2007 - della rivista dei Missionari della Consolata.

  • Pcb: nessuno sa valutare lo studio
    di Paola Meinardi da Luna Nuova del 20/4/07 – pag.3
    Asl e Arpa spiegano lo screening ai sindaci, ma non sanno cosa farne.
    Martedì sera, Asl e Arpa hanno illustrato agli amministratori valsusini lo "Studio epidemiologico di prevalenza di esposizione a Pcb e diossine nella popolazione residente della bassa valle di Susa" ovvero le risultanze delle analisi del sangue di 244 Valsusini. La riunione doveva chiarire il significato dei dati contenuti nello studio, ma non è stato così.

  • OMS: Gestione dei rifiuti e salute delle popolazioni (30/3/07)
    Il presente documento, in lingua inglese, è estratto dal rapporto “Popolazione, salute e gestione dei rifiuti: dati scientifici e scelte di indirizzo” scaturito da un convegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Sigla inglese WHO, World Health Organization) svolto a Roma nel Marzo 2007.

  • 28 Marzo 2007: a Torino presidio dei Valsusini davanti al TAR,
    in occasione dell'udienza in merito al ricorso contro l'Autorizzazione Integrata Ambientale concessa dalla Provincia (vedi capoverso sottostante). Una delegazione ha assistito al dibattimento nel Tribunale, redigendo poi un breve comunicato. La sentenza si dovrebbe avere nell'arco di 15 giorni.

  • Ma quanto inquina l'Autofrejus?
    di Marco Giavelli da Luna Nuova del 23/3/07
    L a SITAF (la Società dell'Autostrada del Frejus) propone alle 2 Comunità Montane della Valle di Susa un protocollo di intesa per un progetto di monitoraggio ambientale della qualità dell'aria lungo l'asse dell'A32 Torino-Bardonecchia (durata 12 mesi) che sarebbe affidato all'ARPA. L'obiettivo è quello di valutare l'impatto derivante dall'A32, elaborando delle fasce di isoconcentrazione lungo l'infrastruttura e determinando l'effetto dei principali inquinanti di origine veicolare sui centri abitati più prossimi all'autostrada stessa. Stante la vicenda dei carotaggi, al momento le riserve dei Valsusini riguardano in primis la correttezza del direttore dell'ARPA.

  • PCB nel sangue dei Valsusini
    di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 23/3/07
    E' trascorso un anno e mezzo dall'avvio della campagna di analisi del sangue volta a verificare/misurare nella popolazione (244 persone) la presenza di inquinanti già rilevati nei terreni, nel latte e nella carne delle mucche. Ora spuntano, con grandi cautele, i primi risultati. I PCB (PoliCloroBifenili, ne esistono 209 conosciuti - 15 dei quali simili alle diossine e per questo considerati come le loro terribili cugine-) nel sangue sono stati trovati: vuol dire che se ne continua l'assunzione; sono presenti in misura maggiore tra i residenti dei comuni dove sono stati trovati in maggiore quantità anche nel terreno e negli animali: i valori di chi abita a Bruzolo, San Didero, Villarfocchiardo, Borgone, Chianocco, San Giorio sono del 30 per cento superiori a chi abita a Susa, Mompantero, Venaus, Novalesa.

  • Dieci buone ragioni per non costruire l'inceneritore (del Gerbido) - a cura di Rivalta Sostenibile (20/2/07)

  • Ricorso al TAR contro l'AIA alla Beltrame (Comunicato di Emissioni zero-3/12/06)
    I Comuni di San Didero e Bruzolo, il Comitato Emissioni Zero, Legambiente Nazionale e ProNatura hanno presentato ricorso al TAR contro l'Autorizzazione Integrata Ambientale concessa dalla Provincia di Torino alle acciaierie Beltrame (in seguito sono intervenuti anche l'Associazione Coldiretti, e, ad adiuvandum, i Comuni di Borgone e Villarfocchiardo).
    E' stato chiesto l'annullamento dell'Autorizzazione, ma anche un provvedimento cautelare di sospensione della validità della stessa (dal momento che per la discussione nel merito occorrono alla giustizia amministrativa tempi mediamente lunghi).

  • E' uscito il Dossier di MEDICINA DEMOCRATICA su TAV, salute, ambiente (11/11/06).
    Vedi le informazioni sui contenuti della rivista e le modalità di acquisto.
    Ospitiamo anche, sul nostro sito, tre degli articoli preparati nel Gennaio 2006 per questo dossier:
    - Ambiente e salute in valle di Susa: lo scenario attuale di Paolo Mattone
    - Le criticità del progetto ferroviario AV Torino-Lyon dal punto di vista idrogeologico di Riccardo Pavia
    - Presenza di materiali pericolosi: uranio e radon di Massimo Zucchetti

  • Conferenza dei Servizi del 12/10/06: relazione dell'ASL 5 sui rischi ambientali
    La relazione igienico-sanitaria presentata dal Dr. Procopio nel corso della riunione del 12 Ottobre analizza l'attuale rapporto ambiente-salute umana in valle di Susa e valuta l'impatto che avrebbe la realizzazione della tratta internazionale del TAV Torino-Lione secondo il noto progetto LTF (sorgenti idriche, rischio amianto, rischio radon, impatto acustico....).

  • “Lavoro di gruppo” sulla Beltrame
    di Paola Meinardi da Luna Nuova del 25/8/06
    Per tentare di affrontare in modo condiviso il problema dell’inquinamento da diossine e PCB, in Val di Susa si è appena costituito un gruppo di lavoro, coordinato dal presidente della Comunità Montana, che riunisce amministratori, tecnici, operai delle acciaierie ed ambientalisti. Insieme cercheranno l’uscita dalla trappola: posti di lavoro contro salute degli abitanti; industria contro agricoltura. Le prime riunioni del gruppo si terranno tra fine Agosto ed inizio Settembre.

  • Sit-in NO-TAV davanti all’acciaieria
    di Claudio Rovere da Luna Nuova del 25/8/06
    Sabato 29 Luglio, per la prima volta, la protesta contro l’inquinamento della valle da diossina e PCB è stata portata davanti ai cancelli dell’acciaieria Beltrame. E’ stata la risposta “a caldo” all’Autorizzazione Integrata Ambientale concessa all’azienda una settimana prima dall’assessore provinciale Dorino Piras. All’iniziativa, promossa dal Comitato Emisssioni Zero e dai Comitati NO-TAV nel corso dell’assemblea popolare svoltasi al tradizionale campeggio estivo (quest’anno a Venaus), hanno partecipato anche associazioni ambientaliste ed alcuni amministratori, tra cui la sindaca di San Didero.

  • L’acciaieria Beltrame può lavorare!
    di Paola Meinardi da Luna Nuova del 25/7/06
    Cogliendo tutti di sorpresa, il 21 Luglio la Provincia di Torino rilascia all’acciaieria Beltrame l’Autorizzazione Integrata ambientale, che consente all’azienda di continuare le attività inquinanti (il limite di flusso di massa annuo che il provvedimento prescrive per la diossina equivale alla quantità di inquinante emessa da 20 mega-inceneritori di rifiuti). I cittadini riuniti nel Comitato Emissioni Zero ed i Sindaci dei Comuni colpiti dall’inquinamento si indignano ed esplorano l’ipotesi di un ricorso legale: l’assessore Piras aveva prospettato loro una Conferenza dei servizi come sede di dialogo sul problema, si dovevano attendere gli esiti, a breve, di uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità e di una perizia della magistratura … ed invece, inspiegabilmente, è arrivata la decisione burocratica. Sembra quasi una reazione stizzita dell’assessore alla diffida inviatagli il 27 Giugno da Emissioni Zero.

  • Effetti dell’attuale inquinamento ambientale in valle di Susa (in particolare sulla salute umana)
    A cura del Comitato NO-TAV Torino
    Il documento ricostruisce il quadro dei diversi effetti dell’inquinamento sulla salute, riportando i risultati di alcuni studi: dati sulla mortalità in valle, più elevata della media regionale; indagine sullo stato di contaminazione dei suoli da parte dei microinquinanti organici; considerazioni del coordinamento sanitario valsusino.

  • TAV e tutela della salute dei lavoratori
    Lettera del Dott. Roberto Topino, Specialista in Medicina del Lavoro CDPR - INAIL
    Si chiede ai progettisti del tunnel di base: quali misure sono previste a protezione dei lavoratori che sarebbero chiamati a scavare le gallerie in presenza di amianto, uranio, radon? Ed inoltre: come potranno sopportare l’effetto geotermico che induce temperature fino a 47 gradi? I problemi sono evidenziati anche nella perizia ordinata da Loyola De Palacio sul progetto LTF, ma al momento mancano le soluzioni.

  • Comunicato stampa dell'associazione IDRA sugli effetti dei cantieri TAV sulla salute (giugno '06)

  • Documento della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) contro gli inceneritori (Maggio '06)

  • San Didero, nasce il Comitato Emisssioni Zero
    di Chiara Vair da La Valsusa del 16/2/06
    Persone che vogliono capire, non vogliono rinunciare a coltivare la terra e all’allevamento, ma ancor di più non vogliono morire di tumore; presenti anche i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’acciaieria. L’obiettivo di Emissioni Zero è di rendere l’acciaieria compatibile con il territorio, la residenzialità e la salute pubblica.


  • L’amianto del Musiné sarà studiato dal CNR
    di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 14/2/06
    I siti dei sondaggi geognostici per il tracciato del Tav sotto il Musinè (la cui esecuzione sarebbe prevista tra Agosto e Novembre 2006) saranno indicati dal CNR: saranno il risultato di analisi preventive del suo Istituto di geologia ambientale e geoingegneria di Roma. Viene così superata la proposta RFI dei 15 punti di carotaggio avanzata in autunno alla Commissione Rivalta.
    Il CNR dovrà anche indicare come l’amianto andrà trattato.

  • Un dossier del Coord. Valdostano contro il ritorno dei TIR (pdf) analizza i dati sul trasporto delle merci attraverso le alpi, riassume le ragioni del NO al ritorno del traffico pesante nel tunnel del Monte Bianco e illustra le alternative al passaggio dei TIR

  • Studio dell'Università di Siena sull'efficienza complessiva del TAV (pdf).
    La TAV ha impatti ambientali paragonabili al trasporto individuale in auto e addirittura superiori al trasporto merci su gomma. Non migliora l’impatto dovuto alle emissioni, ed anzi peggiora la qualità ambientale con l’invasività delle sue infrastrutture.

  • Diossine: gli operai della Beltrame contro i sindaci
    Di Christian Benna da Repubblica del 12/7/2005
    Le giunte comunali di Bruzolo e San Didero emettono un’ordinanza che impone all’acciaieria Beltrame di sospendere le colate indiziate di emissioni altamente nocive in atmosfera; gli operai scendono in sciopero e manifestano davanti ai due municipi. La Fiom: “Perché non aspettare fine Luglio quando l’azienda chiuderà un mese per lavori di adeguamento?”; i Comuni: “si tratta di un atto dovuto, dopo la pubblicazione dei dati da parte dell’ASL e dell’ARPA”. Il solito Esposito, capogruppo DS in Provincia, anche in questo caso se la prende con i sindaci: “C’è un livello di irresponsabilità che mi spaventa”.


  • Valpreda e Castagneri: “SOS diossine”
    Di Paola Meinardi da Luna Nuova del 8/7/2005
    Lunedì 4 Luglio 2005, ad un anno dalla prima denuncia pubblica del grave inquinamento da diossina e PCB e dopo mesi di rinvii, finalmente si è avuto un momento pubblico di informazione sull’argomento. Nella palestra del centro polivalente di Bruzolo si sono riunite 500 persone; l’obiettivo dei sindaci della zona era di mettere di fronte ai cittadini preoccupati le autorità competenti. Sono intervenuti gli assessori regionali Valpreda (sanità), De Ruggiero (ambiente) e Taricco (agricoltura), l’assessore provinciale Piras (risorse idriche, qualità dell'aria e inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico), il dirigente della ASL 5 Castagneri ed i vertici ell’ARPA. Si sono registrati ancora molti imbarazzi nell’addebitare l’inquinamento alle acciaierie Beltrame, ma almeno i responsabili sanitari sono stati netti nell’affermare la preminenza della salute pubblica sui pur gravi rischi per l’occupazione e per l’economia agricola e zootecnica.


  • Valle di Susa: la diossina è entrata nella catena alimentare.
    La diossina è arrivata nel latte di 5 allevamenti della zona vicina alle acciaierie, dove l’ARPA ne ha accertata la presenza.
    Se il ritrovamento dei veleni nell’aria e nei terreni, un anno fa, aveva costretto le istituzioni di tutela ambientale di Provincia e Regione ad intervenire, ora il problema diventa di competenza dell’autorità sanitaria del Piemonte che, al momento, ha bloccato la vendita del latte.
    I sindaci sono in oggettiva difficoltà: da un lato c’è il dovere primario di tutelare il bene della salute pubblica, dall’altro ci sono i seri danni agli incolpevoli allevatori che rischiano di mettere in crisi definitiva un’attività economica storica per la valle, dall’altro ancora c’è il problema dei posti di lavoro nelle acciaierie, uno degli ultimi insediamenti industriali in loco.
    I 100 medici di base della valle, riuniti nel coordinamento sanitario, sono preoccupati; ogni giorno svolgono opera di informazione dei cittadini allarmati e intanto chiedono si svolga presto una campagna di esami del sangue su campioni di popolazione per accertare se la diossina sia già arrivata anche nell’uomo.
  • Tumori: la val Susa è sopra la media
    Di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 18/2/2005
    Il primo studio epidemiologico dell’Arpa rivela che in valle di Susa il cancro ha già colpito duro, molto più che nel resto della Regione, confermando con dati statistici l’alta incidenza già constatata da troppi cittadini per esperienza familiare diretta.
    L’indagine si è svolta sulle banche dati delle malattie ed ha riguardato i 14 comuni che si trovano nel raggio di 10Km intorno alle acciaierie Beltrame; le conclusioni di questa prima fase sono interlocutorie: si muore di più per cancro e non si può escludere che la causa siano le acciaierie, ma potrebbe anche esserci dell’altro (e gli amministratori locali pensano in primo luogo al contributo di inquinamento dato dal forte traffico di TIR). Emerge l’esigenza di integrare questo studio e di incrociarne i dati con quelli di altre indagini.
  • I terreni della Val di Susa sono già pesantemente inquinati.
    Dopo 2 anni di rilevamenti, finalmente l'ARPA ha inviato ai Comuni dati che rivelano un inquinamento vastissimo (da Susa ad Avigliana) dei terreni da diossine e PCB, che in alcuni punti arriva a 47-56 volte il limite di Legge. La fonte sospettata sono le acciaierie Beltrame, localizzate a S.Didero, ossia a circa metà della valle. Gli amministratori locali sono di fronte ad un problema enorme, che riguarda la salute dei cittadini, l'occupazione, le attività agricole e zootecniche e di rispettive trasformazioni (gli inquinanti sono cancerogeni e teratogeni ed entrano nella catena alimentare; hanno tempi di dimezzamento, nei terreni, di varie decine di anni...)
    In presenza di questo disastro ambientale acquista ancora maggiore drammaticità l'ipotesi, legata alla progettata realizzazione del TAV Torino-Lyon, di estrarre migliaia di metri cubi di rocce amiantifere ed uranifere in valle.
    Vedere: L’assemblea di denuncia dei Comitati NO-TAV (24/7/04) e gli articoli di Luna Nuova sui dati dell’ARPA (24/9/04)
  • Sauze d’Oulx, amianto nel cantiere
    Di Massimiliano Borgia, da Luna Nuova del 13/7/04
    Il Procuratore di Torino Guariniello ha aperto un'inchiesta sulla presenza delle fibre di asbesto nel cantiere di Sauze d'Oulx, dove si costruisce l'impianto di free-style per le Olimpiadi invernali di Torino 2006; qui l’ARPA ha rilevato valori pari anche a 16 volte i limiti di legge. Intanto uno studio epidemiologico ha evidenziato che le morti per mesotelioma in alta valle Susa sono state negli ultimi anni ben 12, uno dei dati più alti del Piemonte.
  • Manifesto dei medici di base della Val di Susa
    Con un atto di grande rilevanza circa 100 medici operanti nella Valle hanno firmato un documento che evidenzia i rischi per la salute cui sarebbero sottoposti gli abitanti in caso di realizzazione delle gallerie per la linea TAV progettata da RFI, stante la presenza accertata di amianto ed uranio nelle rocce.
  • Tra SUV e TAV ci perdiamo il SOL
    Riflessioni sul rapace uso del suolo e dell’energia e le conseguenze irreversibili sul clima e sul territorio
    Di Luca Mercalli, dalla redazione di Nimbus, 8/6/2004 (sito della Società Meteorologica Italiana)
    I SUV (Sport Utility Vehicles, quelle specie di enormi, lussuosissimi fuoristrada), come il TAV sono esempi di scellerato consumismo del territorio, così come lo sono gli “assalti al suolo” portati alle aree agricole di pregio intorno a grandi città per costruire sempre nuovi centri commerciali. E il suolo è basilare per la vita, primo ed ultimo anello della catena alimentare.
    Il merito di questo documento è di inquadrare insieme questi vari aspetti, evidenziando la logica del "modello di sviluppo" che li sottende tutti ed indicando l’esigenza, vitale per il pianeta, di affermare una logica alternativa.
    Vedi, sul sito di Nimbus, l’intero documento e in particolare il capitolo sul TAV (Linee ferroviarie ad Alta Velocità: un inutile atto di arroganza tecnologica)
  • TAV in Toscana, processo al via
    Di Sara Menafra (da il manifesto del 24/02/2004)
    Centinaia di residenti si costituiscono parte civile per i danni al Mugello. 8 miliardi di euro è il danno che hanno subito cittadini e territorio. La galleria dell'Alta velocità ha desertificato 60 chilometri quadrati.
  • Le fibre del TAV sono pericolose
    Di Patrizio Romano, da La Stampa del 7/02/04
    Sulla base della documentazione di progetto di RFI il dottor Edoardo Gays, oncologo dell’ospedale San Luigi di Orbassano (Torino), compone un dossier sui rischi che deriverebbero alla popolazione di tutta l’area torinese dall’escavazione delle gallerie del TAV nella zona della ben nota vena amiantifera Balangero-San Gillio.
    "Se oggi le morti per mesotelioma (tumore causato dall’amianto, ndr) in Piemonte sono 5 all’anno ogni 200 mila abitanti -conclude- nella migliore delle ipotesi, con questa esposizione, saranno 500".
  • Raffiche a cento l’ora
    Di Luca Mercalli, da La Repubblica del 9/02/04
    Domenica 8 Febbraio 2004 è stata una giornata di vento deciso, che soffiava dalla ValSusa verso la pianura torinese, come accade in media 40 volte l’anno. Il fumo di un’incendio boschivo, divampato nella zona in cui verrebbe scavata una delle gallerie della Torino-Lione è rapidamente arrivato fin sopra Torino, mostrando efficacemente quale sarebbe per oltre 10 anni il percorso delle pagliuzze di amianto estratte. (vedi anche Osservazioni della Società Meteorologica Italiana nella sezione: Documenti di approfondimento)
Sul problema "amianto" proponiamo anche un approfondimento di uno Specialista in Medicina del Lavoro dell’ INAIL. L'esistenza di mesoteliomi in persone non esposte professionalmente conferma che anche esposizioni a basse concentrazioni di asbesto possono essere pericolose; non esiste una "soglia" di sicurezza: ogni esposizione produce un rischio di cancro
  • Certificata dall’Università di Siena la presenza di amianto (Gennaio 2003) (pdf)
    Già nel primo progetto preliminare elaborato da RFI per la tratta italiana della linea ad Alta Velocità-Alta Capacità Torino-Lione è contenuta, nella SEZIONE IV (Geologia, Idrogeologia, Geotecnica) della documentazione, una Relazione sulle ricerche di Amianto nella Bassa Val di Susa, prodotta dal Centro di Geotecnologie dell’Università di Siena.
    Il presente documento è estratto dalla Relazione in modo da riportare in forma breve i risultati salienti della ricerca; è stato redatto da Legambiente Valsusa.

  • Mugello: 63 imputati rinviati a giudizio.
    La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per 63 imputati per i gravi danni causati a 24 corsi d'acqua in relazione ai lavori per la linea TAV. Tra gli imputati vi sono 16 tecnici di Cavet e numerosi titolari di imprese legate ai lavori TAV.

  • "Bucare l'Ambin è come svuotare una vasca"
    Allarme ambientale: a rischio le falde acquifere che alimentano numerosi paesi

    Ad Ottobre 2003 un fax del ministro Lunardi annuncia ai sindaci di Venaus, Susa, Giaglione, Mompantero, Chiomonte, Meana ed alle due Comunità montane della Val di Susa il prossimo avvio, presso Venaus, dei lavori di scavo della galleria di prospezione per il tunnel di base della tratta internazionale dell'Alta Velocità ferroviaria.
    Secondo Marziano Di Maio, speleologo del CAI, scavare la galleria di esplorazione orizzontale (6 metri di diametro per una profondità di 7 chilometri) senza svolgere prima approfondite indagini preventive potrebbe essere un grosso azzardo: per la composizione geologica della montagna, per la probabile presenza di uranio nel materiale estratto, per il rischio di prosciugamento delle falde idriche superficiali in un'area vastissima.