Le rocce piene di amianto pronte per costruire case

VAL DI SUSA Sequestrate migliaia di tonnellate di materiale da scavo.

Le pietre, stoccate abusivamente in un'area a Salbertrand, prover­rebbero dagli scavi di una gal­leria sulla statale 24.

 

di Daniela Muretto da Cronacaqui del 20/11/10 – pag. 17

 

Susa. Una bomba ecologica nel cuore della val di Susa, un deposito incontrollato di rifiuti, costituiti da rocce da scavo contenenti amianto, per un quantitativo pari a circa 200mila tonnellate: è quello portato allo scoperto, noi giorni scorsi, da­gli uomini del Servizio tutela am­bientale della Provincia di Torino, in collaborazione con l'Arpa di Susa e il Corpo Forestale dello Stato.

 

Le rocce da scavo contenenti amianto erano abusivamente stoc­cate in un deposito gestito da una ditta di Salbertrand, in attesa di essere frantumato per la produzione di materiali inerti per l'edilizia, quindi con la possibile dispersione di fibre di amianto, con le immagi­nabili conseguenze. Parte dei mate­riale, è una delle ipotesi, sarebbe potuta finire anche nei cantieri di prossima apertura della Torino-Lione. L'area utilizzata per il deposito abusivo pari a circa 20mila metri quadrati è stata posta sotto seque­stro e l'amministratore delegato della ditta denunciato all'Autorità Giudiziaria. Attualmente sono in corso le indagini da parte degli organi competenti per accertare le corresponsabilità nella gestione del deposito, oltre alla origine delle rocce da scavo contenenti fibre di amianto. Le quali - fanno sapere gli inquirenti - presumibilmente provengono dallo scavo di una galleria sulla strada statale 24, realizzato nel 2006.

 

Ora, stante la conclamata pericolosità dell'amianto, si dovrà valutare ed attendere l'intervento degli enti competenti per la messa in sicurez­za del sito e l'eventuale bonifica.