Nota del Comitato NO-TAV Torino:

La relazione tecnica dell’Arpa sulle analisi dei fumi emessi dall’acciaieria Beltrame nel 2007 sembrano rassicuranti.

L’installazione di sistemi di abbattimento fumi, e la sottomissione al monitoraggio, hanno inciso sulle emissioni di diossine (rilevate a valori 10 volte inferiori a quelli prescritti dall’AIA provinciale ) e PCB (157 volte inferiori al limite AIA).

 

I sindaci avvertono: “Bel risultato, ma non abbasseremo la guardia”

 

di Paola Meinardi da Luna Nuova del  25/1/08 – pag.3

 

«Sono valori più bassi anche di dieci volte rispetto a prima - com­menta il vicesindaco di San Didero, Giorgio Vair - I dati per i Pcb sono sempre stati bassi anche perché il limite è alto ma così non era per le diossine. La discriminante è stato l'avviamento del sistema a carboni attivi. Da settembre, infatti, è stato messo in funzione questo sistema. In parole povere le particelle di lignite vengono iniettate nella condotta di aspirazione fumi prima dei filtri. Queste particelle aderiscono alle particelle di diossina e Pcb, che vengono più facilmente agganciate dai filtri essendo più grosse. Perché i tecnici possano esprimersi e av­valorare questa tesi, avranno bisogno di più dati. Tutto va verificato e controllato però è un segnale dì miglioramento confortante e prendiamo atto dell 'impegno dell 'azienda.

 

Ma se si dimostra che questo risultato si può ottenere, allora la Pro­vincia può prescrivere limiti credibili nell'autorizzazione ambientale integrata. Per imporre limiti bassi all'azienda e non affidarli solo alla sua buona volontà. Visto che tocca alle istituzioni stabilire delle regole, facciamolo. L'assessore provinciale alla qualità dell'aria, Dorino Piras, ha dichiarato la sua disponibilità a fare questo approfondimento, anche se ha espresso qualche riserva perché pensa che le normative europee non permettano di essere così restrittivi. Cosa su cui non concordo».

 

Anche il sindaco di Bruzolo, Mario Richiero, è soddisfatto ma crede sia meglio procedere con i piedi di piombo: «Spero che si sia arrivati a questo risultato proprio grazie ali'installazione dell'impianto a carboni attivi ma non dobbiamo abbassare la guardia. E' necessario continuare con controlli regolari affinchè eventuali malfunzionamenti non creino problematiche. E vero che dobbiamo tutelare i posti di lavoro e sappiamo che un impianto industriale non potrà mai avere impatto zero sul territorio, ma in primo piano deve comunque esserci la salute delle persone».

 

Simile la reazione del comitato Emissionizero. «E' certamente un primo passo anche se la questione non si risolve, c'è l'accumulo di decenni dì emissioni - dice Paola Rande, membro del comitato – Se questi dati saranno confermati nel tempo, bisognerà fare pressione sulla Provincia per rimettere le mani sull'Aia, che come si è sempre detto non è un Vangelo. Bisogna migliorarla in base a questi risultati. E mi piacerebbe anche rivedere la sentenza del Tar. Questa comunque è la prova provata chela Provincia ha dato una licenza di inquinare come abbiamo sempre detto».

 

Soddisfatto il presidente della Comunità montana, Antonio Ferrentino: «II monitoraggio deve proseguire e per arrivare a conclusioni certe bisognerà aspettare i risultati di questo anno. Ma sembra proprio che grazie all’attenzione dimostrata dai comuni della valle di Susa si sia finalmente trovata una soluzione per fare convivere la Beltrame con il territorio. Non dimentichiamoci, però, che è ancora aperta la partita della aziende agricole che hanno avuto danni enormi a causa delle chiusure per Pcb. La Regione deve risolvere una volta per tutte e in modo soddisfacente il problema dei rimborsi».