Comunicato del Comitato NO-TAV Torino

15 Maggio 2007

 

Serre e Venaus, la stessa storia

 

 

Sabato 12 Maggio 2007, a Serre (SA) è accaduto ciò che a Venaus, in Valle Susa, successe la notte del 6 Dicembre 2005: a sorpresa ed a freddo la polizia ha aggredito e malmenato i cittadini inermi di un presidio riuniti a difendere il territorio, l’ambiente e la salute.

 

Ieri c’era Berlusconi, oggi Prodi, ma ugualmente violento è stato il metodo adottato per imporre l’apertura di un cantiere a cui gli abitanti si oppongono: ruspe e manganelli. NON CI SONO GOVERNI AMICI.

 

Il Partito Unico Trasversale del malaffare spinge oggi come due anni fa, e poco cambia se invece dei profitti dalla costruzione di un’opera come il TAV si tratta di ricavare i facili guadagni dalla gestione dei rifiuti.

In Campania la camorra ed i troppi politici collusi non intendono realmente superare un’eterna emergenza che serve invece benissimo a giustificare azioni fuori dalle regole democratiche e dalle procedure ordinarie.

 

A Serre come a Venaus ci sono anziani, donne, uomini e bambini che vogliono semplicemente salvaguardare i sacrifici delle generazioni passate e preservare una buona qualità della vita per sé, i figli ed i nipoti; sono impegnati a difendere un futuro possibile, la natura come risorsa, una prospettiva di economia locale a misura d’uomo: per questo è ovvio che tra loro ci siano i Sindaci, qui come là. Questa comunanza di sentimenti e di intenti si sente, è palpabile; è stata alla base della partecipazione di persone da tutta Italia alla riconquista dei prati di Venaus, alla manifestazione di febbraio a Vicenza, a quella di Marzo a Bassano come ad altre ancora degli scorsi mesi; così, in questi giorni, per Serre fa scattare ovunque la solidarietà attiva di cittadini, comitati, associazioni.

 

Oggi la rete di contatti ha funzionato anche più tempestivamente, grazie all’azione che il Patto di Mutuo Soccorso ha iniziato a svolgere negli ultimi mesi: a poche ore dai gravissimi fatti della Campania si realizzavano iniziative di protesta e solidarietà in diversi luoghi del Paese: se a Vicenza i NO-DAL MOLIN attuavano un presidio davanti alla Prefettura; in Valle Susa i NO-TAV rallentavano la circolazione ferroviaria…

 

Sabato sera il telegiornale mostra le ruspe bloccate da un’ordinanza comunale di sequestro dei cantieri per irregolarità ed i cittadini di Serre che sono sempre lì, a presidiare: una notizia parzialmente positiva, anche se nessuno si fa illusioni.

 

L’attenzione dei Comitati di difesa dei territori in Tutta Italia non si attenuerà e l’impegno del patto di Mutuo Soccorso resterà sicuramente alto.

 

Da parte loro i NO-TAV della Val Susa, della Val Sangone, di Torino e cintura sono impegnati ad intraprendere tutte le azioni che si renderanno necessarie, ad un livello via via commisurato all’evolversi degli eventi a Serre.

 

Sabato 19 Maggio la manifestazione “PER LA SALUTE, CONTRO LE NOCIVITA’, VERSO RIFIUTI ZERO”, già da tempo programmata a Napoli, vedrà sicuramente una partecipazione molto maggiore di quella che fino a ieri era prevedibile: dalla provincia di Torino i NO-TAV si preparano a dare ancora una volta un contributo significativo.

 

NON CI FAREMO RUBARE IL FUTURO. DA NESSUNO.