De Magistris: “Europa perplessa sui fondi”

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 19/2/10 – pag.5

 

In Europa non sono tutte rose e fiori nei confronti della Torino-Lione. Ci sono dubbi sulla capacità dell'Italia di spendere i soldi ­eu­ropei nel modo giusto, senza che vadano a finire in tasche sbagliate, come troppo spesso accade per i fondi Ue alle Regio­ni. Luigi De Magistris è un magistrato famoso per le inchieste sulla criminalità organizzata nel Sud, ma oggi è anche parlamentare europeo, presidente della Commissione controllo bilancio.

 

Non è contrario al Tav ma ha già molte cose da dire sul mondo degli appalti che ruoterà intorno alla Torino-Lione. «Qualche settimana fa abbiamo svolto un'audizione della Commissione con l'ex commissario ai trasporti Tajani - ricorda - gli abbiamo contestato le stesse irregolarità che la Corte dei conti europea ha già rilevato: per le tratte della rete italiana ad alta velocità ci sono state diverse irregolarità nei pagamenti. Si sono dati soldi a chi non ne aveva diritto, anche per opere non finite. Anche la Corte dei conti italiana nel 2008 è già stata chiara su questo aspetto. Così come ha già puntato il dito sul come si è scelto di ripianare i debiti di Infrastrutture Spa: 13 miliardi di debiti spalmati nel debito pubblico che pesa su ogni cittadino».

 

Ma lei farà da sponda a Strasburgo al movimento No Tav? Che idea si è fatto di questa vicenda? «Io non sono tendenzialmente contrario a un treno ad alta capacità. Ma bisogna verificare rigorosamente l'impatto ambientale di un'opera come questa. E soprattutto bisogna verificare l'utilità dell’opera e confrontare seriamente costi e bene­fici. Qui sono tutti pronti a costruire quando ci sono ancora troppe incertezze su tutto, a partire da come la pagheremo. Io comunque sarò vicino ai cittadini che difendono davvero il proprio territorio, a quei cittadini che portano avanti una battaglia che rifiuta metodi che non siano improntati alle regole della convivenza civile».

 

E l'Europa come la pensa davvero? «La Banca europea degli investimenti ha forti perplessità sull'erogazione dei fondi».

 

Lei si è occupato di indagini sulle mafie. La mafia sarà interes­sata agli appalti per la Torino-Lione? «La criminalità organizzata è imprenditrice. E' evidente che si presenterà anche qui. Accadrà sicuramente. La vigilanza dovrà essere altissima».