Retorica del fare, tra corruzione politica e lobby imprenditoriali...
Come mai in Italia un chilometro di TAV costa 6 volte più che in Francia o Spagna?
Questo dossier raccoglie notizie e documenti che ben dipingono, nel tempo, il quadro degli intrecci perversi tra ciò che è diventato il mestiere dei politicanti in questi anni, l'imprenditoria più o meno sana ed il "ramo costruzioni" della malavita organizzata. Intrecci realizzati per spartirsi il denaro pubblico che l'affare più grande d'Italia (la rete ad "Alta Velocità") ha già messo e sta tuttora mettendo in circolo.
La raccolta è organizzata in due sezioni (a seguire in questa pagina): BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO e DOCUMENTI ED ARTICOLI in ordine cronologico
Elaborazione di Ivan Cicconi su dati di costo ufficiali - Aprile 2008
[vedi DOCUMENTO]
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:
DOCUMENTI ED ARTICOLI in ordine cronologico (i più recenti per ultimi):
Una
TAV per partito preso - di Giuseppe Berta e Bruno Manghi da il Mulino n.423, 1/2006
La politica deve riappropriarsi di una visione del futuro,
ma che si accompagni a un recupero del senso di responsabilità e della
capacità di rappresentanza. La via di fuga nella retorica delle grandi
opere è una distrazione che si può pagare con una perdita della presa
sui processi di cambiamento che sono in corso e che metteranno capo
a un futuro più praticabile e più prossimo prima di quanto non ci aspettiamo.
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Prodi
sacrifica Manghi sull'altare della TAV
di Maurizio Tropeano da La Stampa del 3/3/06
Lo stimato consigliere di Prodi doveva essere il n.3 della Lista Unitaria
alla Camera nel Collegio Piemonte 1. E' stato silurato, col plauso di
Bresso e Saitta, dopo aver reso pubbliche le proprie posizioni critiche
nei confronti della Torino-Lione sulla rivista de "Il Mulino".
"Che io sia stato vittima di epurazioni in puro stile Comintern
è probabile, ma chi ha agito in questo modo non creda di aver
risolto i problemi legati alla realizzazione del Tav"
[15/04/2012] Piemonte, infrastrutture, inciuci Nel 2007 la regione Piemonte crea la società SCR - Società di committenza per .... ehm... gestire meglio l'assegnazione di appalti di ogni tipo, dalla sanità alle infrastrutture. Una di quelle SpA a capitale interamente pubblico, ma di diritto privato (tecnicamente, non potrà mai essere contestato il reato di corrruzione); si riempie velocemente di dirigenti e collaboratori provenienti dal settore viabilità della Provincia di Torino. Bene: in poco più di 4 anni è finita nello scandalo "Sanitopoli" ed in varie inchieste per appalti "gonfiati" e turbative d'asta |
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[2/10/2012] Corruzione che vieni, corruzione che vai |
[16/10/12] Legge sulla corruzione: il silenzio dei media "Così com’è la legge sulla corruzione è inutile. Uno specchietto per le allodole da agitare davanti al naso dell’Unione Europea, che la chiede insistentemente. Un simulacro di onestà, da vendere ai cittadini come immacolato ardore di giustizia, da parte di una classe politica grandemente corrotta. Una vergogna, quando s’apprende che il Parlamento non la vuole licenziare questa benedetta legge, se non svuotandola completamente di senso. E non un sussulto, di fronte a questo spettacolo indegno, da parte del mondo dell’informazione." [da Narcomafie: leggi tutto] |
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[29-01-2013] Scenari italiani di democrazia da sempre a sovranità limitata (video) |
[11-05-2013] Prefetto indagato per fondi del Viminale spariti e investiti in Svizzera |
[15-05-2013] Ilva, arrestato presidente della provincia di Taranto |
[26-06-2013] Metrò di Torino: truffa milionaria |
[02-07-2013] Expo, a Milano il primo indagato: nel mirino l'appalto da 97 milioni |
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[11-07-2013] Muore Froio, per decenni l'incrocio tra partiti ed affari in Val di Susa. |
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[18-07-2013] I Letta, la fondazione "VeDrò" ed il Mose |
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[16-09-2013] TAV: arresti domiciliari per Lorenzetti, Pd, ora presidente Italferr, prima presidente dell'Umbria |
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[09-10-2013] Forse solo ladri, forse anche assassini |
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[21-10-2014] Tunnel Tav uguale malaffare |
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[20-03-2015] Marcio istituzionale grandi opere: si dimette il ministro delle infrastrutture Lupi |
[25-03-2015] Grandi opere, mangiatoia di stato |
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[02-04-2015] La Legge Obiettivo genera crimine |
[09-05-2015] Tunnel che vai, mazzetta che trovi |
[13-05-2015] La corruzione resta impunita |
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[04-06-2015] Roma: mafia e corruzione sulla pelle di migranti e bisognosi |
[20-06-2015] Nuovo codice appalti: lo zampino di Esposito |
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[27-01-1016] Rapporto corruzione 2015: l'annuale classifica conferma la pessima reputazione del nostro Paese sul fronte delle tangenti |
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[24-04-2016] La Cassazione annulla le condanne per i cantieri Tav del Mugello |
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[27-10-2016] Io non parlo, io non vedo, io non sento |
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[16-03-2017] 2016: triplicati gli appalti irregolari rispetto all'anno precedente! |
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[31-05-2017] Malaffare transfrontaliero |
[02-06-2017] Materiali scadenti anche nel Terzo Valico? |
[12-06-2017] Lazzaro di nuovo condannato |
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[15-09-2017] Mose: le condanne per corruzione |
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[20-01-2018] Appalti fuori controllo. Anche per il terzo valico |
[08-05-2019] Tangentopoli non è mai morta: ecco la nuova mutazione del peggior virus italiano |
[16-03-2021] Trenta a giudizio per le mazzette del Tav Terzo Valico Corruzione, turbativa d'asta, gare d'appalto truccate... Non saltiamo più sulla sedia a sentire notizie del genere, e questo è un male: sono riusciti a farcela percepire come la normalità. A loro esclusivo vantaggio: tanto le inchieste di questo tipo durano anni e alla fine scattano le prescrizioni che lasciano tutti impuniti, salvo forse qualche pesce piccolo. Ma loro, gli squali, sono sempre gli stessi: gli Incalza, i Monorchio, le grandi imprese di costruzione che col tempo magari cambiano nome e parentele, ma continuano imperterriti col "sistema Tav". Ora arriverà la torta del Recovery Fund e gli appetiti si stanno già organizzando: semplificare le procedure, nessun controllo, "modello Genova", fare presto, grandi opere, Alta Velocità, Ponte sullo stretto (dai, se non ne approfittiamo stavolta!), |
[15-10-2021] La corruzione è diventata un meccanismo del tutto integrato nel sistema politico-imprenditoriale Avevamo un'ampia sezione apposita su questo sito. La corruzione un tempo destava scalpore, poi ci furono le grandi inchieste come "mani pulite", poi talmente tanti casi nelle piccole o grandi opere pubbliche che è subentrata l'assuefazione nella percezione collettiva del fenomeno; anche perché i colpevoli individuati se la cavano regolarmente con assoluzioni o prescrizioni. Così è diventata un meccanismo-base degli affari, pubblici e privati, indipendente dal colore politico di Governi ed istituzioni locali. Il libro "La corruzione come sistema", uscito a settembre scorso, dà conto di una ricerca su dinamiche ed attori svolta dai professori Donatella della Porta ed Alberto Vannucci (che abbiamo anche ospitato in Valsusa): dal consolidamento sistemico negli anni recenti alle prospettive di ulteriore espansione verso il ricco bottino del Recovery fund. |
[16-11-2021] Strano: prescritto il reato di corruzione a top manager della Regione Piemonte... L'ennesima conferma di meccanismi noti. In breve: la costruzione del grattacielo dell'ente a Torino, di durata infinita (invece di 3 anni ora siamo a 10 e non è terminata), ha contemplato i classici reati delle opere pubbliche, tra cui la corruzione che ha riguardato, fra gli altri, due dirigenti apicali della regione. Una è Maria Grazia Ferreri, moglie di Ezio Enrietti (datosi all'imprenditoria dopo un passato di politico socialista, presidente della regione dal '80 al '83). Titolare della Les, impresa entrata nella costruzione grazie ad una tipica e provvidenziale "variante" in corso d'opera, Enrietti aveva poi ceduto la guida a tal Carlo Savasta per mascherare il conflitto di interessi con la moglie funzionaria. Risultato: nel processo di appello viene condannato proprio il prestanome, mentre la Ferreri beneficia della prescrizione. La variante di progetto ad oggi è già costata, a tutti noi, altri 56 milioni di euro. E altri ce ne vorranno per portare a termine (forse) il grattacielo maledetto. Leggi |
[26-12-2021] Complici e colpevoli. Come il Nord ha aperto le porte alla 'ndrangheta 46 «locali» di 'ndrangheta finora scoperti al Nord, 5 consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose,169.870 imprese riconducibili a contesti di criminalità organizzata: i clan penetrano ovunque. Nelle nuove realtà in cui dettano legge, hanno goduto di una lunga e colpevole sottovalutazione da parte sia del mondo imprenditoriale sia di quello politico, che hanno troppo spesso aperto loro le porte finendo per giustificarne la condotta e diventarne consapevoli complici in nome del denaro e del potere. Il libro scritto da Nicola Gratteri e Antonio Nicaso |
[14-01-2022] Le Olimpiadi invernali 2006, un danno economico per tutti noi (ora altri 17 milioni) Era chiaro fin da prima: l'evento olimpico avrebbe lasciato debiti e rovine. Lo testimoniavano tutte le località delle precedenti edizioni. Eppure per i guadagni di una ristretta nicchia di privati e per gli inciuci di tutti i partiti si fecero ugualmente. Grande retorica sul nuovo turismo torinese, poi record italiano del debito pubblico cittadino e in montagna cattedrali nel deserto via via sempre più fatiscenti. La gente bada solo all'evento, allo spettacolo recitato dagli atleti, e non li collega poi al conseguente impoverimento dei servizi sanitari, scolastici e sociali. Si rischiò addirittura di riproporle per il 2026! Pericolo scampato, fortunatamente: la palla avvelenata l'hanno voluta Milano e Cortina. Ora siamo, dopo 16 anni, alle inchieste della Corte dei Conti per danno erariale, ed annessi sequestri cautelativi, che coinvolgono manager dello spettacolo e del business sportivo, ma anche Sindaci dell'epoca, consiglieri e funzionari pubblici |
[08-04-2024] La classica catena appalti-favori-voti: il "sistema Torino" del Pd che emerge dalle intercettazioni E' la Sitaf, concessionaria della A32, lo snodo che nell'inchiesta sulla presenza della 'ndrangheta nei cantieri coniuga l'infiltrazione mafiosa col clientelismo politico. Il burattinaio principale Salvatore Gallo, ex Psi passato al Pd, era stato dirigente Sitaf e da quella posizione aveva costruito il suo vasto potere clientelare dentro l'azienda e nel Comune di Torino (azionista Sitaf fino a 10 anni fa). Potere con cui controllava pacchetti di voti al partito. L'altro perno del malaffare era l'ex AD della Sitalfa, Roberto Fantini, che riusciva a manovrare l'assegnazione degli appalti. Oggi Gallo è indagato per peculato, estorsione e corruzione elettorale; Fantini per concorso esterno in associazione mafiosa, per aver favorito le 'ndrine di Brandizzo. E quest'ultimo soggetto, coi voti del Pd, era stato nominato dalla giunta regionale membro di Orecol, organismo chiamato a vigilare su legalità e appalti... |
[11-04-2024] Torino: affarismo elettorale e collusioni a sinistra nascono dall'innesto dei socialisti nel Pd La corrente di sinistra del Psi torinese aveva una componente calabrese con a capo Franco Froio, il protagonista nei primi anni '90 della costruzione dell'autostrada della Sitaf in Valsusa. Gestì le compensazioni ai Comuni e gli appalti di movimento terra ed asfaltatura, nonché assunzioni clientelari di politici caduti in disgrazia. In Sitaf lo raggiunse Salvatore Gallo (di cui abbiamo già detto), stessa corrente socialista calabrese, che proseguì nella medesima politica clientelare con i suoi risvolti elettorali. Questi Socialisti confluirono poi nel Pd, all'interno della corrente "fassiniana" dove generarono il protagonismo di altri attori dell'affarismo come ad esempio Mauro Laus. Ciò risulta da varie inchieste giudiziarie, fino a quella dei giorni nostri (denominata "Echidna") |