vai alla home page

Bookmark and Share

 

COMUNICATO DELL’OSSERVATORIO ANTIMAFIE DI MONZA E BRIANZA

 

http://brianzantimafia.blogspot.it/2014/03/fermare-i-cantieri-e-pensare-ai.html

 

GLI ARRESTI DEI VERTICI DI INFRASTRUTTURE LOMBARDE POSSONO FARE CHIAREZZA SULLA GESTIONE DISCREZIONALE DEGLI APPALTI PER LE GRANDI OPERE E PER EXPO DA PARTE DELLA CUPOLA DI POTERE CHE FA CAPO ALLA COMPAGNIA DELLE OPERE E ALLA LEGA DELLE COOPERATIVE CHE SONO SCESE A PATTI CON LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI DIVIDENDOSI IL MERCATO.

 

Speriamo che sia la volta buona che la Magistratura metta sotto la lente d'ingrandimento la questione degli appalti sulle grandi opere "inutili" e su Expo.

 

Da anni ci stiamo battendo contro questa modalità discrezionale di Infrastrutture Lombarde di affidare gli appalti.

 

Oggi il problema dei problemi è che dopo gli affidi inconfessabili ci sono imprese che continuano lavorare e lavorano indisturbate nei cantieri di Expo, TEM e Pedemontana.
Inoltre siamo di fronte allo scandalo dei mancati controlli a fronte dei protocolli di legalità che non sono altro che specchietti per le allodole. Il gruppo del Movimento 5 Stelle in regione Lombardia è da più di un anno che non riesce ad avere i verbali dei cosiddetti sopraluoghi nei vari cantieri.

 

Così, con un commissario di Expo che è anche amministratore delegato di se stesso (AD di Expo spa) e senza controlli, come detto il problema non sono le imprese che sono state escluse (circa venti) ma chi ancora oggi sta lavorando come Mantovani spa, CMC e Strabag nel cantiere di Pedemontana. Imprese che hanno avuto gli affidi delle commesse grazie a gare d'appalto truccate e personalizzate. Per questo abbiamo fatto denunce ed esposti perché siamo in grado di dimostrare quanto stiamo affermando. Ma nessuno, la stampa tutta, televisione radio e peggio la "politica" sino ad oggi hanno fatto finta di niente, ben sapendo che questi problemi sono li e ora presenti. Anche la stessa commissione parlamentare antimafia non ha saputo svolgere il suo ruolo primario di controllo e di verifica puntuale della situazione.

 

Per questo le imprese e i signori legati alle mafie dormono sonni tranquilli perché sanno che a quel banchetto imbandito dell'Expo c'è posto anche per loro. Il messaggio che stanno ricevendo è che con Expo si possono fare affari.

 

Per questo l'Osservatorio Antimafie di Monza e Brianza da anni ha lanciato l'allarme che le grandi opere come Brebemi, Teem, Pedemontana e Expo sono e saranno l'occasione per la PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI RICICLAGGIO DI DENARO SPORCO CHE LA NDRANGHETA FARÀ DELLA SUA STORIA CRIMINALE.

 

Per questo motivo Expo e grandi opere vanno fermati non solo perché sono opere inutili o impegni insopportabili in tempo di crisi (si spendono tra i 15 e 23 miliardi di euro per Expo e non si trovano i soldi per la cassa in deroga e per gli esodati) ma perché il segnale che bisogna dare alle mafie è che in Lombardia non c'è spazio per i loro affari.

21 Marzo 2014