Le
reti transeuropee di trasporto (TEN-T):
una storia di tentativi di programmazione e coordinamento da parte della UE
NB: negli anni successivi queste tematiche sono trattate prevalentemente sul sito del Presidio Europa No Tav
------------------------------------------------------------------------------------
Torino-Lyon: DOSSIER UE AGGIORNATO a Dicembre 2008
Il Dossier UE aggiornato viene illustrato ai sindaci (10/12/08)
Ci sono 4 varianti principali di tracciato: sbocco del tunnel di base e di quello "esplorativo", modifica alla galleria dell'Orsiera con eliminazione della finestra di Mattie, inserimento della stazione a Susa [VEDI DESCRIZIONE].
Ma il dossier UE, anche dopo l'aggiornamento operato da LTF che è valso la conferma dei finanziamenti europei, è rimasto qualitativamente invariato rispetto alla versione presentata da Di Pietro nel Luglio 2007: un fantoccio di progetto con tavole che sono bozzetti ad acquerello, una grande (voluta?) confusione sui costi, l'indicazione di tempi di cantierizzazione buttati là ad effetto.
Insomma, l'aggiornamento è servito essenzialmente ad inserire il "cappello politico" che dice: su questo c'è l'accordo (di Pra Catinat) con i sindaci.
La BEI prova ad agevolare i finanziamenti alle infrastrutture (9/5/08)
La questione è sempre quella finanziaria, in un quadro dove le vecchie certezze dei collegamenti Ten scricchiolano di fronte agli allargamenti dell'Unione e dei paesi (oggi 27) che premono ciascuno per avere una grande opera finanziata. La Bei prova ad offrire agli investitori privati un fondo di garanzia, dotato di risorse per un miliardo di euro; ne potranno usufruire i progetti infrastrutturali nel settore dei trasporti che presentino però chiare prospettive di redditività....
Vedi: TAV: i costi lievitano, i soldi mancano di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 9/5/08 – pag. 4
I FARAONICI PROGETTI DI TRASPORTO DELL’UNIONE EUROPEA (Aprile 2008)
di Rémy Prud’homme, Professore emerito Università di Paris XII.
Un recente, autorevole documento sulle criticità economiche e finanziarie delle infrastrutture TEN.
Estratto dal documento UE che propone il finanziamento alla Torino-Lione per
il periodo 2007-2013
Bruxelles, 21/11/07
Contiene, in premessa, un sintetico resoconto (in
italiano) dell'audizione del Commissario Barrot davanti al Parlamento Europeo
per i contenuti concernenti i principali progetti di interesse del nostro
Paese. Quindi riporta, dal documento ufficiale della Commissione Europea “Bozza
di proposta per una decisione sulla selezione di progetti per il programma
pluriennale 2007-2013”, un estratto (in inglese) riguardante i
criteri generali di scelta dei progetti e le ripartizioni di fondi proposte,
a cui segue l’intero capitolo dedicato al Progetto n.6 di cui
fa parte il TAV Torino-Lione.
Il nuovo progetto governativo per il TAV Torino-Lione
Estratto dal dossier di candidatura italiana ai finanziamenti per le reti
TEN, presentato dal ministro Di Pietro alla UE nel Luglio 2007.
Ponte di Messina: Ue apre procedura di infrazione, a rischio i finanziamenti
di red da L’Unità del 25/10/2005
Il Commisssario UE per l’ambiente dichiara che l'Italia “non ha
effettuato uno studio dell'impatto ambientale dell'opera che soddisfi i requisiti
della Commissione”. L’apertura del procedimento di infrazione
ha spinto i Verdi a chiedere la sospensione immediata di tutte le attività
contrattuali nell'interesse generale degli italiani: “senza il contratto
evitiamo che Impregilo lucri le penali nel caso l'opera non si faccia”.
Procedura
di infrazione UE contro l’Italia per le Valutazioni di Impatto Ambientale
(VIA)
Bruxelles, 18/10/2005
La procedura contesta il modo in cui l’Italia applica la direttiva comunitaria
sulle VIA in caso di infrastrutture strategiche di interesse nazionale (opere
della Legge Obiettivo con VIA solo sul progetto preliminare). La direttiva
impone che la VIA sia aggiornata in caso di modifiche al progetto che possano
cambiarne significativamente l’impatto rispetto alla versione iniziale
ed anche di consultare la popolazione prima di autorizzare la realizzazione.
Il documento riporta il seguito dell’iter giuridico previsto dal procedimento
di infrazione.
UE,
la legge obiettivo a rischio bocciatura. Bruxelles invia all'Italia il
parere motivato per violazione delle direttive
Di GIORGIO SANTILLI – Il Sole 24 ore 19/9/2004
Secondo e ultimo avvertimento prima del deferimento alla Corte di giustizia.
La commissione UE ha inviato al Governo italiano, a fine luglio, un parere
motivato (finora rimasto riservato) per violazione delle direttive europee:
la legge obiettivo non rispetta la direttiva 85/337 in quanto non prevede,
in caso di sensibili differenze tra progetto preliminare e progetto definitivo,
l’obbligo di aggiornare e integrare la Valutazione di Impatto Ambientale.
Il rischio che la procedura d'infrazione Ue si abbatta sulle “infrastrutture
strategiche” con un pesante allungamento dei tempi diventa realistico:
tutte le opere della <legge obiettivo> dovrebbero infatti essere nuovamente
sottoposte a un procedimento di VIA.
Dall'Europa
un Ponte per Silvio
Di Alberto D'Argenzio - il Manifesto 22/4/2004
Col Ponte sullo Stretto di Messina, opera emblematica, è stata approvata dal Parlamento europeo nell’ultima seduta a 15 Paesi l’intera lista dei 30 progetti, quattro dei quali riguardano l’Italia (il testo sulle grandi opere è stato bloccato, blindato, per non correre il rischio che un emendamento potesse rinviare tutto alla prossima legislatura). Il ministro Lunardi parla di «azione storica», «E' una vittoria di Pirro» ribattono invece Alfonso Pecoraro Scanio e Monica Frassoni dei Verdi, che hanno infatti ottenuto l'inserimento dell'obbligo di valutazione di impatto ambientale per tutte le opere. La battaglia non è finita. In primo luogo perché l'intero piano della Rete di trasporti transeuropea è finanziariamente debole. (vedi anche Un altro inciucio europeo)
UE:
procedura di infrazione contro l’Italia per il TAV
Strasburgo, 31/3/2004 - Comunicato stampa del Gruppo Verdi all’europarlamento
La Commissione
europea ha deciso, nella sua riunione del 30 marzo 2004, di avviare la procedura
in questione, che scaturisce da una denuncia datata 2001 per violazione degli
articoli 43 (libertà di stabilimento dei cittadini e delle imprese)
e 49 (libertà di prestazione dei servizi) del trattato CE: il senso
del provvedimento è che gli appalti devono essere sottoposti a gare
(non a trattativa privata) aperte alla partecipazione di imprese dei vari
Paesi europei. Nel seguito della vicenda, il 22/4/2004, Bruxelles invia a
Lunardi una lettera di sospensione dei contributi europei per alcune tratte
TAV (vedi: Terzo Valico sul binario
morto)
Nelle note del comunicato compaiono il testo dei due articoli contestati e
la descrizione dell’iter procedurale dell’infrazione.
Testo
integrale del Rapporto Van Miert (documento di 75 pagine, in lingua Inglese,
sul sito della UE) (pdf 226KB)
30/06/2003 - High Level Group on the Trans-european Transport Network
– Report
Scheda
sui risultati del gruppo di lavoro Van Miert (pdf 235KB)
30/06/2003 - Memo della Commissione europea- direzione generale dell’Energia
e dei Trasporti
La scheda presenta in sintesi gli intendimenti del gruppo di lavoro, i criteri
di selezione utilizzati per individuare le opere prioritarie, i quattro elenchi
scaturiti come risultato, le proposte di sostegno finanziario da parte UE.
Il Libro bianco sui Trasporti dell’Unione
Europea (Redatto a Settembre 2001)
Capitolo estratto da: La posizione del WWF Italia sui trasporti nell’arco
alpino
Vengono descritti in sintesi, a cura del WWF, i criteri e le valutazioni che
sono alla base del Libro Bianco della Commissione europea sul futuro della
politica dei trasporti, la cui stesura risale al Settembre 2001.
Guida verde alle TEN (La politica europea
sulle infrastrutture di trasporto dal 1994 al 2004) (pdf 207KB)
Dagli atti della Conferenza Reti transeuropee di trasporto e cambiamenti
climatici (Milano 8/12/2003)
Il Documento, redatto a cura del Gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo, inizialmente
riassume l’intera storia delle TEN-T per poi soffermarsi a valutare
il rapporto Van Miert del 2003 e la successiva proposta di Quick Start List
mediante una scheda sulle 29 opere che la compongono; viene infine descritto
il quadro finanziario in cui si collocano i sostegni economici UE (10%-20%)
alla realizzazione delle infrastrutture. Interessanti le considerazioni finali;
utili le tabelle allegate