[29-06-2020] Una domenica di lotta al Tav
Una giornata densa di iniziative, quella di ieri. Al mattino le Foumne No Tav si sono ritrovate ai cancelli del cantiere, presso la centrale di Chiomonte, dove hanno eseguito la performance internazionale "Un violador en tu camino" con parole adattate contro l'occupazione militare della valle. Alle 16 è partita poi un'escursione nei terreni di San Didero destinati al trasloco dell'autoporto della A32, con corteo lungo l'autostrada e sulla statale 25. Infine alle 18 si è svolta la quotidiana assemblea a Giaglione, cui è seguita la passeggiata in Clarea. |
[28-06-2020] Via da Susa la polizia
Nonostante venerdì 26 Telt abbia dichiarato conclusi i lavori di ampliamento del cantiere permane l'abnorme presenza di agenti in Val di Susa. Così ieri, sabato, si è replicata molto efficacemente a Susa la contestazione dei No Tav alle truppe intente a mangiare nel solito ristorante-pizzeria più che compiacente. Vedi il video ; leggi il post di notav.info |
[27-06-2020] I Giovani No Tav al presidio dei mulini
In questi giorni e notti i presidiani in Clarea sono in gran parte ragazze e ragazzi giovani e giovanissimi. In questo post sulla pagina facebook dei Giovani No Tav i protagonisti raccontano il loro vissuto dell'esperienza in corso. L'assedio della polizia, la difficoltà a far arrivare il cibo, le notti insonni, la resistenza passiva. E l'invito a tutti a partecipare |
[26-06-2020] Torino-Lione infinita: è anche Telt che tira tardi
L'opposizione dei No Tav riesce, da 30 anni, a bloccare la mala opera. Ma nel tempo anche la società promotrice, pur volendo strafare, finisce per incasinarsi e dilatare i tempi. Perdendo anche finanziamenti europei, come già successo per 400 milioni. Telt ammette di avanzare lentamente (0,23% al mese) e ne imputa la causa ai lacci e lacciuoli della burocrazia italiana, ma l'opera in realtà gode delle scorciatoie della Legge Obiettivo... Sono i progetti superficiali e contraddittori a richiedere continue varianti (a Chiomonte 6 in 6 anni). Ed è anche per questi tempi lunghi che la Torino-Lione risulta vecchia e climaticida. Prima verrà accantonata, meglio sarà per tutti (Leggi l'articolo di Luca Giunti, membro della Commissione tecnica dei Comuni) |
[26-06-2020] Flash mob a Susa contro la nuova , sfacciata militarizzazione della valle
In questi giorni di lavori di ampliamento del cantiere di Chiomonte sono giunti in Valsusa circa 1.400 agenti che operano stabilmente su 4 turni in Clarea. Le truppe alloggiano e consumano i pasti ad Avigliana e Susa: qui mercoledì 24 alcuni attivisti No Tav li hanno attesi all'uscita da un ristorante al grido di "Via le truppe dalla Valsusa" Il video |
[25-06-2020] Tav, megacantiere climaticida
Non tutto il traffico ferroviario è a basse emissioni, soprattutto quando si devono realizzare grandi tunnel con mega cantieri della durata di oltre un decennio, e qui parliamo di una doppia canna da 57 km. Questa preoccupazione è ora finalmente emersa nientemeno che dalla Corte dei Conti Europea. Torino-Lione: un'opera del tutto incompatibile con il Green Deal europeo. Leggi l'articolo di Luca Mercalli |
[24-06-2020] Cambio turno e rifornimenti al presidio No Tav nonostante i lacrimogeni nei boschi
Anche martedì 23, dopo l'assemblea di aggiornamento a Giaglione, ci si è incamminati verso i mulini della Clarea. Al cancello di sbarramento della strada si è fatta una sonora battitura, mentre gruppi di attivisti si inerpicavano su vari sentieri per raggiungere ugualmente il nuovo presidio. I lacrimogeni sparati nei boschi non hanno impedito a nuovi presidianti e viveri di raggiungere i mulini Leggi |
[23-06-2020] Assemblea a Giaglione e marcia verso i mulini
Alle 18 di ieri si è svolta ai giardini di Giaglione l'assemblea No Tav che ha poi dato vita alla marcia verso il nuovo presidio permanente dei mulini in Clarea. La strada era stata sbarrata dal solito cancello in ferro, motivato da un'ordinanza emessa in fretta e furia dal prefetto. Un gruppo ha allora percorso sentieri secondari riuscendo a portare acqua e cibo ai presidianti. Stasera nuovo appuntamento a Giaglione; si ipotizza un'assemblea popolare a Bussoleno venerdì 26. |
[22-06-2020] A Chiomonte partono nottetempo i lavori di ampliamento del cantiere Tav
Già venerdì 19 era stato monitorato l'arrivo di macchine, conteiner ed operai in cantiere. E' perciò stato allestito tra sabato e domenica il nuovo presidio permanente No Tav alle baite dei Mulini. Intanto in valle veniva osservato l'arrivo di decine di blindati di polizia e carabinierii. Questa notte le truppe hanno bloccato tutte le vie di accesso alla Clarea ed i presidianti dei Mulini hanno documentato i primi movimenti di ruspe all'interno. Serve una presenza maggiore di attivisti; al momento (ore 7) non ci sono stati contatti tra le parti. Leggi la cronaca di notav.info |
[17-06-2020] Villarodin Bourget: la galleria Tav sotto le case toglie l'acqua al paese
Un articolo su "Reporterre", il quotidiano francese dell'ecologia, racconta come a Villarodin Bourget gli scavi del cantiere Tav Tav Torino-Lione stiano alterando l'equilibrio idrogeologico, con rischio per le fonti potabili di approvvigionamento del villaggio. Storia che si ripete, tutt'altro che imprevedibile. |
[14-06-2020] E' in atto la mobilitazione del Movimento No Tav
In questo inizio di Giugno i No Tav hanno promosso le prime iniziative di mobilitazione "in presenza" dopo il lockdown. Nel rispetto delle regole anti-contagio si sono svolti: martedì 2 un'assemblea presso il presidio di San Didero; giovedì 11 un aperitivo delle Fumne No Tav a Bussoleno, davanti alla casa di Nicoletta e infine venerdì 12 un'apericena dei Giovani ai cancelli del cantiere di Chiomonte. |
[11-06-2020] Da 400 Scienziati un piano alternativo in 10 punti
E' un appello ai presidenti Conte e Mattarella incentrato su un'idea di fondo: la grande sfida futura è sviluppare quanto è più bello ed essenziale a una vita veramente sana, proteggendo il pianeta, i suoi ecosistemi, la sua biodiversità, che, nell’insieme, rappresentano il bene comune di tutta l’umanità . In pochi giorni ha raccolto 400 firme prestigiose. |
[09-06-2020] Il Presidio Europa No Tav propone un emendamento alla Legge europea sul Clima
Predicare bene e razzolare malissimo: se a parole la UE si dichiara tutta tesa a preservare il pianeta per le prossime generazioni, quando si tratta di decisioni operative favorisce il vecchio modello delle grandi opere fortemente climalteranti. La "Legge europea sul Clima" sarà discussa dal parlamento comunitario nei prossimi mesi ed il Presidio Europa No Tav ha già predisposto un emendamento in tema di infrastrutture: siano finanziate solo quelle che una valutazione indipendente riterrà ad impatto neutrale sul clima. Presentatori dell'emendamento saranno 11 eurodeputati appartenenti ai gruppi M5s, della Sinistra (GUE) e dei Verdi
(Greens/EFA). VEDI |
[07-06-2020] Tunnel Tav del Brennero: c'è del marcio anche in Austria
Gli appalti del Brenner Basis Tunnel sono finiti ora sottro inchiesta anche dal lato austriaco: reati che vanno dalla turbata libertà degli incanti, alla truffa, falsità materiale, dal peculato alla rivelazione del segreto d’ufficio. E mille giorni di ritardo, con extra-costi che in un solo lotto toccano i 229 milioni. Non manca neanche il conflitto di interessi per il principale indagato, Konrad Bergmeister, ma con lui ce ne sono altri 7 tra imprenditori e funzionari, tra cui il direttore della ripartizione Infrastrutture della Provincia di Bolzano, Valentino Pagani. Il magna-magna sul Tav non ha confini. |
[03-06-2020] Giravolta sul Tav della sindaca di Torino. Sull'altare della carriera politica?
Si sussurra che Chiara Appendino, M5s, figlia della borghesia confindustriale torinese e laureata all'Università privata Bocconi, stia per lanciarsi in politica: tra i Grillini, o forse... chissà. In un'intervista, alla domanda sul Tav ha risposto a braghe calate: "Abbiamo perso, è evidente. Il presidente Conte ha fatto tutto quello che poteva fare, ma è andata com’è andata". Ovvio che i No Tav non l'abbiano presa bene, neanche le sue compagne del M5s. Dalla Valle di Susa una storica militante della lotta all'opera inutile ed imposta, Bianca Riva, scrive a Chiara |
[01-06-2020] Le lobby succhiasoldi
Il nocciolo del pensiero è: troppo denaro ai poveri e non abbastanza alle imprese; più soldi a fondo perduto e prestiti agevolati alle aziende, meno sostegni al reddito. Questo, in sostanza, il giudizio che dà Confindustria dei decreti anti-crisi del Governo. E' più o meno quel che ha detto il neopresidente degli industriali Bonomi nell'intervista a Repubblica. Vedi |
[01-06-2020] Il Ministro del turismo resuscita il ponte-zombie
All'orgia di rilancio post-covid delle grandi opere non vuole mancare Dario Franceschini. Che ripesca dall'oltretomba l'idea del ponte di Messina ("i treni ad alta velocità dovranno pur attraversare lo Stretto"), dimenticando decenni di dimostrazioni dell'insensatezza dell'opera e soprattutto di lotte di opposizione delle popolazioni e dei comitati No Ponte. Come se il Coronavirus li avesse cancellati con un colpo di spugna. E' la strategia a 360 gradi di politici ed imprenditori che tentano di trasformare la tragedia in loro vantaggio economico. Leggi |
[23-05-2020] Lorsignori non cambiano mai
Imprenditori e Politici hanno un solo criterio-guida: soldi subito, a qualunque costo. E su questo si spalleggiano a vicenda incuranti di disastri futuri, economici e sociali, per ceti poveri e neo-poveri. Lo conferma ciò che succede in questi giorni di prima ripartenza dalla pandemia. Le imprese hanno ottenuto di riavviare celermente le produzioni, e pazienza se costa contagi tra i lavoratori. Chiedono denaro pubblico a fondo perduto e prestiti miliardari garantiti dallo Stato, trovando ampie disponibilità dei decisori. I partiti fanno a gara per deregolamentare i cantieri delle opere maggiori, dando pieni poteri ad una nuova pletora di Commissari straordinari. I lavoratori, i piccoli artigiani e commercianti che asapettano sussidi che non arrivano, falliscono, chiudono i negozi. E protestano, ma in presenza di regole e limiti stretti per manifestare in piazza la portata della loro disperazione. |
[19-05-2020] Saitta: S come sfrontatezza e sciacallaggio
Antonio Saitta, siciliano, ha fatto carriera politica a Torino (dalla DC alle varie forme intermedie, fino al Pd). Ha rappresentato per anni la mano dei partiti nel business autostradale. Poi nel 2014 Chiamparino lo chiama a fare l'assessore alla Sanità del Piemonte. E lì, per cinque anni, continua l'opera di smantellamento della sanità pubblica regionale avviato dai suoi predecessori. Così quando arriva, il Coronavirus trova praterie per dilagare. Oggi Saitta che fa? Sente sulla coscienza le migliaia di morti e le sofferenze dei malati? No, ci scrive su un libro, con prefazione del complice Chiamparino. Dove, recidivo tifoso del business, sostiene che la soluzione sarà costruire grandi strutture come il Parco della salute a Torino e la Città della salute a Novara. Bella faccia "di bronzo". Chi è l'editore del libro? Il calabrese Rubbettino |
[13-05-2020] La Commissione UE ha prorogato le sovvenzioni al Tav... di nascosto
La presidente della commissione Trasporti dell'Europarlamento, Karima Delli (del gruppo Verdi), accusa la Commissione UE di mancanza di trasparenza: non ha comunicato la decisione di prorogare le sovvenzioni al Tav Torino-Lione. La deputata Eleonora Evi del M5s rincara: "decisione sbagliata non solo sul piano politico e morale, ma anche su quello formale”. Vedi |
[10-05-2020] Tav To-Ly? Ormai anti-storica
Posto all'inizio dell'alta Valle di Susa Salbertrand è un bel borgo montano a fianco del quale, purtoppo, negli anni è cresciuto un corridoio infrastrutturale con aree intercluse diventate discariche di rifiuti pericolosi. Terre al confine con la Dora Riparia ed il Parco Naturale del Gran Bosco. Ecco le riflessioni di Luca Mercalli sul lavoro di bonifica del sito ed il successivo insediamento del cantiere industriale per il Tav |
[02-05-2020] Tagli alla sanità e letalità del Covid 19
E' chiaro che una causa di fondo delle tante morti per Covid 19 (ad oggi circa 28.000) in Italia sono i continui tagli operati negli anni al sistema sanitario pubblico, sia a livello nazionale, sia nelle regioni. Le sforbiciate in Piemonte sono state particolarmente gravi negli ultimi 20 anni. I tagli hanno nomi e cognomi: quelli dei capi di governo, dei presidenti di regione e dei rispettivi ministri ed assessori alla sanità: sono loro, intanto, i primi a dover avere sulla coscienza le vittime del Coronavirus. In un Paese degno partirebbero indagini sugli atti degli esecutivi, del parlamento e delle regioni per individuare coloro che nelle diverse sedi hanno approvato i provvedimenti di scempio della sanità pubblica: per imputare loro, in concorso, risarcimenti ai parenti dei deceduti e rimborsi dei danni erariali. |
[25-04-2020] Il Presidio Europa No Tav manda una lettera aperta ai vertici UE
Fermare le Grandi Opere Inutili e Imposte per aiutare le popolazioni nella crisi che accompagna e seguirà la Pandemia. Il Bilancio europeo 2021-2027 deve essere profondamente modificato. Nell’Unione Europea vi sono 112 milioni di poveri. Il finanziamento europeo della Torino Lione, un Crimine Climatico, e le spese militari dell’Unione europea devono essere cancellati |
[23-04-2020] Aumma aumma Ue
Riceviamo da Presidio Europa No Tav e pubblichiamo questa info dalla fonte del quotidiano francese Reporterre: Telt afferma (non troppo ufficialmente) di avere ottenuto dalla Ue la proroga delle sovvenzioni per la Torino-Lione fino al 31/12/2022. Interrogata più volte, però, la Commissione Trasporti della UE non conferma. Chi la racconta giusta? Leggi |
[19-04-2020] Gentile Presidente ...
Nella trentina di pagine di un agile libro intitolato Clima, lettera di un fisico alla politica Angelo Tartaglia mette a nudo in un'ottica scientifica le fondamentali storture del sistema economico--sociale pre-pandemia. Quelle che, se riproposte negli stessi termini, saranno in grado di portare il pianeta alla catastrofe climatica. Ecco come le conseguenze del Coronavirus ci stanno indicando che è fondamentale cambiare strada. Il libro è per il momento disponibile solo per lettori e-book: ACCEDI |
[18-04-2020] Cara Italia...
"Non possiamo permetterci di tornare al passato. Dobbiamo guardare avanti e preparare il nostro Ritorno al Futuro!" così si conclude la lettera che i Friday for Future, insieme a molti docenti e ricercatori, hanno indirizzato virtualmente al nostro Paese. La tesi è che dopo la pandemia bisognerà saper affrontare la ri-partenza economica con scelte ed investimenti che puntino a risolvere la crisi climatica: siamo già nel decennio cruciale, sarà l'ultima occasione. Leggi la lettera |
[16-04-2020] Turi è stato scarcerato
Turi Vaccaro è uscito ieri per fine pena anticipata dal carcere Pagliarelli di Palermo, dove era stato detenuto per 21 mesi. Il pacifista nonviolento, protagonista negli anni anche della lotta al Tav Torino-Lione, era stato condannato per danneggiamenti ad una antenna del sistema Muos in Sicilia. |
[10-04-2020] Niente dovrà essere come prima
L'8 Aprile l'INEA ha prorogato le sovvenzioni UE a Telt per la Torino-Lione fino a tutto il 2022. A Torino il presidente delle piccole imprese (Alberto Corrado) invoca lo spirito Si-Tav per chiedere di riaprire aziende e cantieri. I Signori dell'Europa, gli imprenditori, i politici tutta-immagine a loro servizio vogliono ripartire subito con le logiche di austerità dei tagli ai servizi sanitari, le precarietà ai limiti dello schiavismo, le ruberie ed il malaffare di prima. Starà ai cittadini organizzarsi a difesa dei beni fondamentali e lottare per affermare che niente dovrà essere come prima. |
[08-04-2020] Il Coronavirus è entrato nelle carceri
Le notizie, ieri, davano 37 contagiati tra i detenuti (due a Torino) e 158 tra gli agenti. A nessuno sfugge il possibile deflagrare dell'epidemia nei penitenziari, tutti sovraffollati, ed in assenza di adeguate misure di protezione e prevenzione nei rapporti con l'esterno. Se ne parla come di una "bomba ad orologeria" pronta ad esplodere. Le associazioni di difesa dei diritti dei carcerati, numerose personalità e lo stesso Papa non smettono di chiedere la liberazione di chi ha un residuo di pena breve per reati lievi, dei malati, dei bambini incolpevolmente ristretti in cella. Dalle Vallette di Torino arriva un'accorato appello dei semi-liberi, mentre anche dai No Tav parte una nota che chiede di agire senza indugi. |
[06-04-2020] I grandi imprenditori se ne fregano del Coronavirus: bisogna ripartire al più presto
Potrebbe sembrare che non capiscano la gravità della tragedia in corso, ma più prosaicamente considerano i loro profitti la massima priorità, indipendente dal numero dei morti lasciati sul terreno. Pensano che, dopo, tutto possa anzi debba tornare come prima. Il presidente di confindustria chiede un mare di soldi pubblici per le imprese, rapida ripartenza delle produzioni ed estreme semplificazioni. Tutto ciò ovviamente viene chiesto, a più voci, anche per i cantieri, specie per le grandi opere. Nel coro si ringalluzzisce perfino quella vecchia conoscenza di Ercole Incalza, pluri indagato, arrestato, prosciolto e prescritto per malaffare ultra-trentennale. Non demordono dal loro sempiterno principio: privatizzare i profitti e socializzare le perdite. Per arraffare ed intascare soldi pubblici, dei contribuenti, ogni occasione è buona. Anche una pandemia. Leggere per credere |
[31-03-2020] Stop finanziamenti UE al Tav: richiesta anche dai gruppi parlamentari dei Verdi e del M5s
Dal Parlamento europeo di Strasburgo partono altre due lettere che chiedono alla Commissione europea traporti di non prorogare le sovvenzioni a Telt nella situazione emergenziale di una pandemia che impone ben altre priorità di investimento. Ecco la lettera firmata da 4 Eurodeputati del M5s e quella inviata da 15 componenti del gruppo dei Verdi/ALE |
[30-03-2020] Stasera Nicoletta è stata scarcerata
In applicazione delle misure atte a contenere il rischio di contagio da Coronavirus, le sono stati comminati gli arresti domiciliari; ha però il massimo delle restrizioni, compreso il divieto di comunicare. Tramite Silvano, il marito, fa sapere che in carcere la situazione resta pesantissima, e che sono assolutamente necessari indulto e amnistia. |
[30-03-2020] Assurdo: il cantiere Mose va avanti durante l'epidemia di coronavirus
Sebbene non fosse compreso tra le attività indispensabili dell'elenco governativo, il Mose va avanti per decisione del prefetto di Venezia Zappalorto. I lavoratori rischiano il contagio nei tunnel sotterranei poco aerati, senza protezioni adeguate né lavandini per lavarsi. Tutto per un'opera inutile, che non funziona. Finita la pandemia dovremo batterci tutti per un nuovo modello che metta al centro il diritto alla vita, alla salute, al reddito ed all'ambiente sano. Dove non ci sia più spazio per sprechi e ruberie del partito trasversale degli affari. Leggi il comunicato dell'associazione Ambientevenezia |
[24-03-2020] Fermi i cantieri Tav
L'ultimo decreto governativo per l'emergenza Coronavirus (DPCM 22/03) ferma fabbriche e cantieri, anche quelli Tav per il Terzo Valico e la Torino-Lione. I fautori sono preoccupati e si consolano dichiarando che però le pratiche preparatorie delle gare di affidamento lavori vanno avanti con lo smart-working. La preoccupazione degli imprenditori, in questi giorni, riguarda i loro profitti, non certo i rischi di contagio dei lavoratori: hanno chiesto al governo (ottenendoli) ancora 3 giorni di operatività per le fabbriche. Una mostruosità da non dimenticare. I sindacati devono ricorrere allo sciopero per tutelare la salute di tutti. |
[20-03-2020] Niente sarà come prima: siano fermate le grandi opere inutili e imposte
Il direttore Generale di TELT, Mario Virano, di fronte all’emergenza Covid-19 afferma che sì, ci saranno dei rallentamenti nei cantieri della Torino-Lione, ma"l’opera nonostante tutto va avanti". I poteri politico-economico-imprenditoriali vogliono che dopo l'epidemia di coronavirus tutto torni come prima, che la salute ed il futuro del pianeta continuino ad essere vittime sacrificali dell'assurdo imperativo della crescita: già oggi parlano dei grandi cantieri. Se l'Europa avrà il coraggio di trarre insegnamenti dalla tragedia attuale dovrà invece fare scelte ben diverse. Leggi il comunicato stampa del Presidio Europa No Tav |
[19-03-2020] Luca ha fatto domanda di licenza straordinaria
L'articolo 124 del decreto legge "cura Italia", relativo ai detenuti semi-liberi, consente loro di presentare richiesta di un periodo di licenza straordinaria, fino al 30 Giugno prossimo. Luca Abbà ci informa di aver fatto domanda come tutti gli altri. |
[19-03-2020] Appello dal Movimento No Tav a Nicoletta
In applicazione dell'articolo 123 del decreto legge "cura Italia", Nicoletta potrebbe uscire dal carcere. Dal Movimento No Tav le inviamo l'appello a presentare istanza per usufruire di questa possibilità, onde evitare l'altissimo rischio di contagio da Coronavirus presente tra le mura del penitenziario. Abbiamo bisogno più che mai della tua forza e della tua intelligenza. Ecco la lettera che, quasi in risposta, ci manda Nico |
[18-03-2020] Comminati a Eddy 2 anni di sorveglianza speciale in assenza di reato e di processo
Militante corpo e anima di più lotte sociali, tra cui l'opposizione al Tav, oggi Eddy è condannata a 2 anni di regime pesantissimo non per uno specifico reato, ma perché il tribunale di Torino la considera "socialmente pericolosa". Come mai? Al pari di altri 4 ragazzi, tra il 2017 e il 2018 ha combattuto in Siria contro l'Isis, in difesa di Afrin a fianco delle milizie popolari curde del Rojava: tutti e 4 proposti per la sorveglianza speciale, che poi è stata data solo a lei. Col divieto di uscire di casa dalle 21 alle 7, privata di passaporto e patente, non potrà prendere parte a ritrovi con più di tre persone; con sé avrà un libretto in cui la polizia annoterà ogni controllo a cui sarà sottoposta. E' ciò che prevede il codice Rocco, di epoca fascista. Leggi |
[16-03-2020] Lettere dal carcere delle Vallette
Il tema è quello delle conseguenze del Coronavirus nel carcere torinese. Nicoletta ci racconta di restrizioni nei diritti, scarsissima prevenzione sanitaria, rincari speculativi al mercatino interno. Luca ci dice che ai semi-liberi come lui è stato ridotto il tempo fuori dal penitenziario, mentre aumentano i rischi di contagio per sovraffollamento e promiscuità. E racconta che in quella situazione viene fatta trapelare la possibilità di attenuazioni della misura carceraria, previo esame caso per caso del Tribunale di sorveglianza: ipotesi seria o solo il tentativo di allentare la tensione tra i detenuti dopo le rivolte che hanno fatto 14 morti? Intanto nel governo si balbetta di braccialetti elettronici da utilizzare nel caso di simili scarcerazioni. |
[11-03-2020] Il dopo-virus non sia il cemento
L'economia italiana, inevitabilmente, avrà una crisi indotta dall'emergenza virus, e sarà di entità paragonabile a quella mai risolta del 2008. E' facile presagire che senza cambiare il modello, ossia continuando a perseguire "la crescita" non se ne uscirà, come finora non se ne è usciti: ulteriori arricchimento dei ricchi e impoverimento dei poveri. Tutto ci dice che il nuovo orizzonte dell'Umanità dovrebbe invece essere la salvaguardia del pianeta dal rischio climatico: lo ripetono anche i "poteri" politico-economici, ma poi con la stessa faccia ripropongono l'arcaica ricetta del cemento. Lo hanno già ridetto in questi giorni: vanno aperti tutti i cantieri possibili, nominando commissari dai pieni poteri e senza troppi vincoli legislativi e procedurali. Opere utili o inutili, non importa. Siamo sempre lì (Leggi) |
[10-03-2020] Carceri: l'indulto necessario
La paura per i rischi di contagio da Coronavirus e la rabbia per le limitazioni ai colloqui con i parenti stanno provocando rivolte in numerose carceri. Il sovraffollamento di detenuti è condizione oggettiva di enorme rischio per il propagarsi di un eventuale contagio. La misura attuabile a breve per prevenire una terribile epidemia è l'indulto per le pene inferiori a tre anni: farebbe uscire circa 23.000 detenuti. E inoltre liberare dalle sbarre anziani e malati gravi, e le 54 mamme con i 59 bambini insieme incarcerati. E' solo questione di volontà e responsabilità politica. Leggi i contributi di Livio Pepino e di Francesco Lo Piccolo) |
[09-03-2020] Lettera di Luca Abbà su virus e carcere
Da diversi giorni Luca, in quanto detenuto in semilibertà, viene sottoposto a controllo medico al momento del suo quotidiano ingresso serale in carcere. Ai semiliberi come lui viene ventilata la minaccia di non poter più uscire, per evitare che si trasformino in veicoli di importazione del virus. Nella sua lettera aperta Luca denuncia la condizione di sovraffollamento (60.000 detenuti in Italia per una capienza di 47.000) e chiede che l'attuale situazione venga risolta liberando chi già gode di benefici, chi è sopra una soglia di età definita “a rischio”, chi ha un residuo di pena sotto i due anni. |
[09-03-2020] Detenuti in carcere e coronavirus
Da alcune settimane l'epidemia di Covid-19 si estende con una progressione particolarmente veloce nelle regioni del nord Italia. Non c'è alcuna zona franca: anche un soldato di guardia al cantiere di Chiomonte è risultato affetto da Coronavirus. I decreti del governo impongono misure di limitazione dei contatti sociali sempre più restrittive, allo scopo di contenere il contagio. Ma un ambiente ad alto rischio, le carceri sovraffollate, viene trascurato. Mentre le associazioni che si occupano della condizione carceraria (Antigone, Nessuno tocchi Caino...) denunciano con forza il problema, Il nostro pensiero corre inevitabilmente a Nicoletta e Luca. |
[26-02-2020] La forza di Nicoletta
Dalle righe che ci scrive dalla prigione emerge ogni volta la sua statura morale, il "fare scuola" di dignità che viene percepito intorno a lei. Scortata da 4 guardie carcerarie ad una visita ospedaliera, rifiuta di nascondere le manette agli altri pazienti: un'infermiera la riconosce, si fa incontro e la abbraccia. Al rientro in cella è accolta dall'affetto delle detenute per "la professoressa" (vedi lettera autografa) |
[20-02-2020] Tav: le compensazioni come le trattative mafiose
Riceviamo da notav.info e pubblichiamo.
Si sa che i piccoli Comuni non hanno risorse per la cura del suolo e la prevenzione dei rischi per i cittadini. Così è anche in Valsusa. Ora la Regione Piemonte ripesca anni di loro richieste e convoca singolarmente i Sindaci per promettere alcuni finanziamenti, a patto che ... risultino compensazioni per il Tav ("attenuazioni dell'impatto sul territorio della nuova linea ferroviaria"). Un ricatto vergognoso. |
[18-02-2020] Tav: la catena degli appalti ti strozza
Si parla della scandalosa stazione alta velocità di Afragola. Una piccola impresa a carattere famigliare aveva ottenuto, come subfornitore della Afragola scarl (gruppo Nbi-Astaldi), l'incarico di installare le luci della stazione. Per poter accettare l'artigiano aveva dovuto chiedere un consistente finanziamento bancario; poi però il suo lavoro non è stato mai pagato, e la ditta ha dovuto chiudere per i debiti che non poteva onorare. Anche questa vicenda è ora nelle mani dei giudici di Napoli ed Aversa che indagano sulle tante nefandezze dell'opera e devono decidere se sequestrare la stazione. |
[09-02-2020] Giorgio ai domiciliari. Dove? Lo suggerisce la Digos
Se a Luca Abbà viene imposta la notte in carcere perché i suoi vicini di casa sono No Tav; a Giorgio Rossetto viene impedito di scontare i domiciliari a Bussoleno perché sotto casa sua c'è l'osteria frequentata da molti attivisti del Movimento. Così il Gup lo obbliga a traslocare nella casa dei genitori, a Piossasco. Per di più Giorgio e Mattia Marzuoli, scarcerati insieme il 10 Gennaio scorso, hanno gli arresti domiciliari gravati dal divieto assoluto di comunicare. Ecco la condizione di Giorgio commentata da Massimo Zucchetti |
[08-02-2020] Esposto in procura: chi ha scaricato amianto nel sito Telt di Salbertrand?
Pro Natura Piemonte ha presentato ieri un esposto al tribunale di Torino in merito al deposito abusivo di rifiuti pericolosi per la salute che occupa l'area in cui Telt dovrebbe installare il cantiere industriale del Tav. Si chiede di indagare su chi, negli anni scorsi, abbia impunemente portato lì notevoli quantità di pietre amiantifere ed altri materiali tossici, sottraendosi poi all'obbligo di bonifica del sito nonostante una serie di sequestri e dissequestri. Se mai dovessero partire i lavori del Tav, nel luogo si verrebbe ad aggiungere lo smarino proveniente dallo scavo del tunnel, coi suoi potenziali rischi. Per non basare il futuribile cantiere su un terreno già molto inquinato, ora Telt si offre di accollarsi la bonifica, rimediando ai reati di privati con soldi pubblici: i nostri. Vedi |
[08-02-2020] Oppositori sociali in carcere: il caso di Turi Vaccaro, recluso al Pagliarelli di Palermo
Non solo Nicoletta. Anche Turi, altro noto attivista nonviolento, pacifista, ecologista, oppositore delle grandi opere e delle armi è incarcerato da un anno e mezzo. Turi è stato negli anni scorsi molto presente nelle manifestazioni No Tav in Val di Susa, sfidando coi suoi digiuni e con i suoi scioperi della parola l'apparato di militarizzazione del territorio. Turi è stato arrestato a Palermo per aver sabotato un'antenna del sistema Muos, rete di comunicazione di supporto alle guerre. La condizione che questo oppositore sociale vive nel Pagliarelli testimonia come il carcere continui ad essere in questi casi uno strumento di controllo sociale, di vessazione volta ad annichilire la persona. Contro questo lui sta continuando a lottare, col suo ennesimo sciopero della fame. Non possiamo restare indifferenti, le parole di solidarietà servono, ma non incidono abbastanza. |
[06-02-2020] Il Frecciarossa 1.000 viaggia già sulla ferrovia attuale della valle di Susa. Ma allora?
Il più moderno dei treni alta velocità va da Napoli a Bardonecchia in 7 ore e 25; lo fa due volte nei fine settimana, raccogliendo sciatori lungo la penisola e portandoli sulle piste della "Via lattea". Si aggiunge al TGV francese, che da moltissimi anni percorre quotidianamente con più corse gli stessi binari collegando Milano-Torino-Parigi. |
[02-02-2020] Si rifà il maxiprocesso di appello ai No Tav
Parte domani, 3 Febbraio, il rifacimento dell'appello per 34 No Tav, reso necessario dal fatto che la Cassazione ha annullato quello del 2016 smontandone l'impianto accusatorio (e in particolare il teorema del concorso morale). I fatti da riesaminare sono quelli del 27 Giugno e 3 Luglio 2011 alla Maddalena di Chiomonte |
[25-01-2020] I media ridanno fiato alle trombe: il Tav riparte!
Prima notizia il 22 Gennaio: dopo un anno di stop dell'Osservatorio Tav Torino-Lione, il governo designa a nuovo presidente dell'organismo, al posto di Paolo Foietta, il prefetto di Torino Claudio Palomba. Blindatissimo! Seconda notizia due giorni dopo: appaltati lavori di rifinitura della galleria geognostica di Chiomonte (scavo di nicchie laterali - 40 metri x 3 - di disimpegno per mezzi del futuribile cantiere del tunnel di base). Lavori con cui Telt prende tempo, non riuscendo ad espropriare terreni a Chiomonte né ad allestire la fabbrica conci a Salbertrand. Per di più ben due delle quattro imprese incaricate, ossia l'italiana Salini-Impregilo e la francese Vinci Constructions France, hanno storie recenti di guai giudiziari per appalti irregolari. Ottima scelta! |
[24-01-2020] L'esempio lampante di criminalizzazione dei No Tav
Sabato 11 Gennaio 2020: manifestazione NO Tav a Torino dal titolo "Liberta’ per Nicoletta, Giorgio, Mattia, Luca e per tutt* i/le no tav". Nonostante l'iniziativa sia annunciata alla vigilia come assolutamente pacifica, ecco che i media lanciano i soliti allarmi su presunti rischi di degenerazione violenta del corteo. Consueta ritualità, ma stavolta c'è anche una pezza d'appoggio autorevole: una nota della Segreteria di sicurezza della procura generale di Torino che paventa l'assalto dei manifestanti al palazzo di giustizia e dà conseguenti disposizioni per l'allestimento di misure difensive in stile Fort Alamo. Attribuendo ai No Tav forti intenzioni criminose. Quel sabato, come si sa, tutto si è svolto più che serenamente. |
[17-01-2020] Consiglio di Stato: niente super-poteri a Telt negli espropri dei terreni per il Tav
Un recente pronunciamento del Consiglio di Stato, massimo organo giudiziario in materia di amministrazione, afferma che per espropriare un bene deve esserci il contraddittorio con tuttiI i proprietari, negando la richiesta fatta da Telt per una "procedura semplificata". Gli oltre mille compropietari No Tav di appezzamenti cruciali potranno dunque partecipare di persona al confronto con gli emissari di Telt che tenteranno la presa di possesso del terreno. E' il risultato perseguito dalle iniziative "Compra un posto in prima fila". Leggi le nuove istruzioni per chi ha effettuato l'acquisto collettivo No Tav dei terreni. |
[15-01-2020] Chi interrompe davvero il servizio sull'autostrada A32?
I manifestanti No Tav (tra cui Nicoletta) furono accusati di interruzione di pubblico servizio per pochi minuti di presenza sulla A32 nel lontano 2012. Per contro da circa 9 anni e per quattro volte al giorno si verifica che colonne di militari e polizia occupano corsie dell'autostrada, scortati da "safety car" della Sitaf, diretti al cantiere di Chiomonte, impedendo in tal modo la libera circolazione agli utenti paganti. Ecco il racconto dell'esperienza quotidiana di chi si imbatte nel "tappo istituzionale" |
[15-01-2020] Sindaci e pubblici amministratori di vari comuni della Valsusa stanno con Nicoletta
Dalla manifestazione torinese di sabato 11 Gennaio arriva a Nicoletta Dosio anche un messaggio di vicinanza e solidarietà da parte di vari sindaci, assessori e consiglieri comunali della Valle. "Non solo intendiamo ribadire la contrarietà a questa grande opera inutile, ma vogliamo esprimere preoccupazione per le pene gravose contro i cittadini che hanno il coraggio di dissentire dalle decisioni prese dall’alto e fatte ricadere sulle popolazioni senza condivisione" (Leggi) |
[11-01-2020] Scarcerati Giorgio e Mattia
Ieri sera, vigilia della manifestazione No Tav contro la repressione giudiziaria a Torino, il tribunale del riesame ha disposto la scarcerazione per i due attivisti arrestati il 18 dicembre scorso. Evidentemente non ha retto il teorema dell'accusa in merito alla manifestazione No Tav del Luglio scorso. Giorgio e Mattia tornano però agli arresti domiciliari che stavano scontando per altre vicende, legate alle proteste contro il "G7 del lavoro" che si svolse nel settembre 2017 a Venaria Reale (TO). |
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Sabato 11 Gennaio 2020 a Torino
MANIFESTAZIONE: LIBERTA’ PER NICOLETTA, GIORGIO, MATTIA, LUCA E PER TUTT* I/LE NO TAV
piazza Statuto ore 13,30
Liberare tutti e tutte vuol dire lottare ancora
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[08-01-2020] Tav: conflitto di interessi per elisabeth Borne, ministra francese dei trasporti
Fonte dell'informazione è la rivista settimanale d'oltralpe Marianne: Borne, ha “omesso” di dichiarare la sua attività nel consiglio di amministrazione dell’Institut pour la gestion déléguée (IGD), la principale lobby francese di costruttori, tra il 2015 e 2016. Il fatto è che nel c.d.a dell''IGD siede anche Hubert du Mesnil, che dal 2013 ricopre anche un’altra importante funzione: è il presidente del c.d.a. di TELT, la società incaricata di costruire il TAV! Leggi tutto. vedi anche l'articolo di Marianne (in francese) |
[08-01-2020] La giustizia prende la mira
O forse, nel caso di numerosi attivisti No Tav, sarebbe meglio dire "prende di mira". Scrive l'avv. Vitale del Legal Team sulla pena di un anno a Nicoletta: il problema è che perseguire una determinata condotta è spesso frutto di una scelta di politica giudiziaria, frutto di attività interpretativa non sempre e non solo tecnica: si noti che per i reati per i quali la Dosio è stata condannata la legge prevede una pena minima di quindici giorni. Il gesto di Nicoletta, di accettare la carcerazione, continua a suscitare scalpore ed ammirazione a vari livelli. Continuano infatti a fioccare, giorno dopo giorno, articoli e messaggi di indignazione e solidarietà. Ecco la lettera aperta che le hanno indirizzato gli ex colleghi docenti del liceo Norberto Rosa di Susa e Bussoleno. |
[02-01-2020] L'assurdità di una sentenza. Reggeva uno striscione: un anno di carcere
Le motivazioni che la Cassazione adduce per condannare definitivamente Nicoletta Dosio, così come altri 11 militanti No Tav, ha dell'assurdo: anche se non si è resa autrice di episodi di violenza o di minacce, Nicoletta Dosio deve essere considerata colpevole per "l'apporto materiale e morale alla manifestazione" e per la "condivisione del progetto" Conferma, in sostanza, le tesi della corte d'appello torinese sui 12 imputati: avevano "scandito slogan, retto striscioni, distribuito volantini"; in particolare Nicoletta "resse lo striscione -Oggi paga Monti-" Per l'azione in questione (far transitare gratuitamente, per alcuni minuti, i veicoli al casello della A32) il danno denunciato dall'autostrada fu di 700 euro circa.
Scrive Patrizia Cecconi su pressenza.com: detto senza ironia, la professoressa Dosio è realmente pericolosa e quindi uno Stato debole, davanti al pensiero sovversivo di chi vuole proteggere – ma davvero – l’ambiente, non può che ricorrere all’arresto |
[01-01-2020] Nicoletta scrive dal carcere
Sto bene, sono contenta della scelta che ho fatto perché è il risultato di una causa giusta e bella, la lotta NoTav che è anche la lotta per un modello di società diverso e nasce dalla consapevolezza che quello presente non è l’unico dei mondi possibili. Sento la solidarietà collettiva e provo di persona cosa sia una famiglia di lotta. L’appoggio e l’affetto che mi avete dimostrato quando sono stata arrestata, e le manifestazioni la cui eco mi è arrivata da lontano, confermano che la scelta è giusta e che potrò portarla fino in fondo con gioia. Parlo di voi alle altre detenute e ripeto che la solidarietà data a me è per tutte le donne e gli uomini che queste mura insensate rinchiudono. In questo stesso carcere ci sono anche altri cari compagni, Giorgio, Mattia e Luca che sento più che mai vicini ed abbraccio. Un abbraccio ed un bacio a tutte e tutti voi. Siamo dalla parte giusta. Avanti NoTav!
Dalla fiaccolata di Bussoleno le foto di Luca Perino e di Diego Fulcheri |
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