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Torino-Lione

TAV: a che punto siamo?

gennaio-giugno 2023

In questa pagina presentiamo documenti e articoli riferiti in particolare alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione

Gli articoli e i documenti sono presentati in ordine cronologico (i più recenti per primi)

 

Per documenti relativi ad un altro periodo vedi:


 


 

 

 

 

[30-06-2023] Mario Virano è morto

Dalle contestazioni studentesche degli anni '60 al Pci, alle lobby politico-imprenditoriali delle infrastrutture: Amministratore delegato della Sitaf (A32), Consigliere Anas, Commissario governativo straordinario per il Tav Torino-Lione, Direttore generale di Telt. Al Tav ha dedicato gli ultimi 20 anni, durante i quali ha beneficiato di lautissimi stipendi; però è morto senza veder realizzata l'opera.


 

 

[30-06-2023] Bizzarra proposta della nuova Sindaca di Bussoleno

Antonella Zoggia, da poco eletta, scrive a Telt ed a tutte le istituzioni della catena che va dal Ministro Salvini fino ai suoi colleghi Sindaci di valle proponendo di rifare il progetto della stazione internazionale Tav spostandone la sede a Bussoleno. La sua logica è: ora che l'amministrazione è Si-Tav e durerà sicuramente 5 anni si può fare, e presenta solo vantaggi. Non sappiamo se prima di questo passo formale la Sindaca abbia avuto un via libera interlocutorio dai destinatari o se si renda conto di quali tempi, costi ed implicazioni richiederebbe una tale variazione dell'opera. Chissà, potrebbe essere una nuova forma di opposizione alla Torino-Lione...


 

 

 

[28-06-2023] Tre anni di sorveglianza speciale a Giorgio Rossetto!!

Ritiro di carta di identità, passaporto e patente, sostituiti da un libretto rosso, la "carta precettiva". E divieto di lasciare Bussoleno per 3 anni, obbligo di trascorrere le notti in casa, Non ha dunque avuto successo il lavoro del difensore che aveva sollevato il dubbio di legittimità del provvedimento presso la Corte costituzionale. Si deve perciò dedurre che la magistratura sia concorde a tutti i suoi livelli nel voler reprimere il dissenso politico-sociale con gli strumenti della lotta alla mafia?


 

 

[24-06-2023] Alla CIG la Francia non cambia posizione

Alla riunione dello scorso 22 Giugno in buona sostanza la Francia ha confermato quanto va dicendo da tempo: per la sua tratta nazionale Tav nei prossimi anni si limiterà ad adeguamenti delle linee esistenti (650 milioni, di cui si aspetta il 50% dalla UE); poi, se le condizioni (post guerra in Ucraina) lo richiederanno e soprattutto se la UE metterà 3 dei 6 miliardi necessari, negli anni 30 si potrà lavorare ad una nuova linea tra tunnel di base e Lione. Forse sono stati usati nuovi giri di parole per esprimere il solito concetto, fatto sta che la delegazione italiana lo vende ai media come un grande successo diplomatico di Foietta. Poveri noi.


 

 

[23-06-2023] Respinti alla frontiera francese in quanto No Tav

E' scritto nero su bianco sui fogli di via consegnati sabato scorso, dopo sei ore di attesa alla frontiera del Frejus, a 50 nostri connazionali:«Si ritiene che il soggetto costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, la sicurezza interna, la salute pubblica o le relazioni internazionali di uno o più Stati membri dell’Unione europea. Osservazioni: appartenenza No Tav» Un ulteriore salto di qualità nella progressiva e generalizzata criminalizzazione del dissenso e nella repressione a priori non di specifici reati, ma delle persone, tout-court. Leggi


 

[22.06-2023] Francia; durissima repressione degli attivisti ambientali

Martedì 20 Giugno sono stati arrestati in varie località della Francia 18 militanti del movimento ecologista Soulèvements de la terre e ieri è stato presentato un decreto governativo di scioglimento dell'organizzazione. I Soulèvements de la terre si battono contro le devastazioni ambientali e in difesa dell'acqua quale bene comune; è noto il loro protagonismo nelle manifestazioni contro i grandi bacini che (come a Sainte-Soline) in tempo di siccità requisiscono la risorsa vitale a beneficio esclusivo della grande agroindustria. La preservazione della natura e dell'acqua sono temi centrali anche nella lotta al Tav, al di qua e al di là delle Alpi, e per questo i Soulèvements ne fanno ovviamente parte. Davanti alla durissima repressione a cui sono oggi sottoposti, a loro va la solidarietà e la vicinanza dei No Tav francesi e del Movimento valsusino. Girerà un appello internazionale a sostegno dei Soulèvements de la terre: Ciò che ricresce ovunque non può essere dissolto!


 

[21-06-2023] Sceneggiata italiana (replica)

Domani, giovedì 22 Giugno, si riunirà la Conferenza Intergovernativa e in quella sede la Francia dovrebbe comunicare ufficialmente le sue scelte definitive circa la propria tratta del Tav Torino-Lione. Ed allora la lobby italiana dell'opera inutile ha messo in scena una due giorni di spettacolo di illusionismo: "guardate quanto siamo avanti noi!" I teatri amici che hanno ospitato la rappresentazione, l'Osservatorio e l'Unione industriale, hanno visto il selezionato pubblico spellarsi le mani (ed i grandi giornali gongolare) davanti a promesse mirabolanti e solenni: gare di appalto per il tunnel in partenza a breve, 4.000 posti di lavoro a breve, talpe in arrivo a breve, primo treno a breve (nel 2033!) Tra il detto ed il non detto aleggiava: "vogliamo proprio vedere se la Francia ora vorrà fare la figuraccia di chi ritarderà o addirittura comprometterà questo radioso futuro"


 

[19-06-2023] Ripartono anche le manifestazioni No Ponte

Sabato 17, lo stesso giorno della mobilitazione No Tav a cavallo delle Alpi, si è svolta a Torre Faro (sponda messinese dello stretto) una manifestazione No Ponte, la prima di un nuovo ciclo. Nord e Sud ancora uniti nella lotta alle opere faraoniche assurde, così come accadeva per una decina d'anni fino al 2013, data del seppellimento del progetto di attraversamento Sicilia-Calabria. Ci volevano un Governo di destra ed un Ministro come Salvini per riesumare lo zombie che non sarà facile far stare in piedi. La manifestazione No Ponte è riuscita bene, nonostante 10 anni di pausa: 3.000 partecipanti, chiamati a sfilare dalla riattivata Rete di opposizione all'opera, affiancati da esponenti politici dei dem, di +Europa, dei Verdi e del M5s e poi c’erano la Cgil e i Cobas. Leggi e vedi


 

[18-06-2023] La giornata di ieri nelle valli Susa e Maurienne

La manifestazione No Tav franco-italiana in val Maurienne era stata vietata alla vigilia dalla prefettura della Savoia, ma gli organizzatori l'avevano ugualmente confermata. I 5 pullman dei partecipanti dall'Italia sono stati fermati alla frontiera del Frejus, con ritiro dei documenti di identità, restituiti solo dopo 6 ore ed accompagnati, per 50 attivisti, da un foglio di via dalla Francia. Intanto sul lato della val Maurienne, a La Chapelle, al corteo dei manifestanti veniva impedito dalla polizia di procedere: ne nascevano scontri proseguiti per ore, con lancio spropositato di lacrimogeni. Nel tardo pomeriggo i pullman italiani sono ridiscesi in Valsusa ed è stata attuata un'iniziativa di "assedio" al cantiere di San Didero. Qui i militari hanno bersagliato i manifestanti con lacrimogeni e volenti getti degli idranti. Leggi il comunicato congiunto No Tav franco-italiano


 

[13-06-2023] L'impatto del cantiere del nuovo autoporto sulla salute dei cittadini di Bruzolo e San Didero - componente polveri

I dati sui valori elevati delle polveri sottili rilevati dalle centraline di monitoraggio ambientale nei due Comuni limitrofi al cantiere sono stati presentati e commentati da tecnici e medici della nostra Commissione nella serata informativa dello scorso 8 Giugno. E' possibile misurare l'impatto dei lavori per l'autoporto sulla salute dei cittadini paragonandoli a quelli rilevati nell'anno precedente all'installazione del cantiere (cosa che invece non si riesce a fare a Chiomonte dove il monitoraggio ante-operam non fu fatto!!) Per il PM10, a Bruzolo si rilevano così superamenti della soglia di attenzione molto più frequenti di prima e senza paragone negli altri Comuni della zona, raggiungendo punte di 4-6 volte superiori ai valori di protezione della salute umana. A San Didero va pure peggio, con picchi, sia pure isolati, di 12 - 13 volte. I tecnici della Sitaf, ditta responsabile dei lavori, provano a chiamare in causa fattori "esterni", ma è un'evidente arrampicata sui vetri. Vedi


 

 

[07-06-2023] Dalla Francia giunge notizia dell'arresto di 15 attivisti ambientali con accuse molto pesanti

Si tratta di attivisti dei "Soulèvements de la Terre" e del movimento ambientalista radicale, fermati a seguito di indagini per un'azione condotta nel Dicembre 2022 contro il cementificio più inquinante di Francia. Anche qui l'operazione di polizia si inserisce in una chiara escalation repressiva che il governo sta portando avanti contro i movimenti sociali e ambientalisti, con una notevole accelerazione negli ultimi mesi. Il Movimento francese chiede sostegno da tutte le manifestazioni di difesa dell'ambiente, a partire da quelle già in programma quali la marcia del 17 Giugno prossimo in Maurienne Leggi


 

[03-06-2023] L'udienza a Gap del processo contro Emilio

L'altro ieri al tribunale di Gap, caratterizzato all'esterno da una vivace presenza No Tav italo-francese, si è tenuta la prevista udienza del processo ad Emilio Scalzo per violenza aggravata contro un gendarme in una manifestazione di sostegno ai migranti del 21 Maggio 2021. (leggi la cronaca dell'udienza). Nonostante l'efficace e documentatissima requisitoria del difensore che ha dimostrato come Emilio si fosse difeso da un'aggressione a freddo, alla fine il PM ha chiesto la condanna ad un anno di carcere e cinque di interdizione dalla Francia. La sentenza si avrà nella prossima udienza del 3 Agosto. Leggi un bel ritratto di Emilio nella traduzione dell'intervista a cura del Collettivo Mauvaise Troupe


 

 

[31-05-2023] La posizione francese sulla Torino-Lione: un approfondimento

Riprendiamo un testo che analizza a fondo la posizione della Francia in merito alla realizzazione - o meno - della sua tratta nazionale del Tav Torino-Lione, pubblicato l'altro ieri da Volerelaluna e dal Controsservatorio Valsusa. L'autore è Alberto Poggio, ingegnere e ricercatore universitario che si occupa di valutazioni ambientali e pianificazione territoriale di impianti e infrastrutture industriali ed energetiche ed è membro della Commissione Tecnica nominata dall’Unione Montana dei comuni della Valle di Susa per studiare l’evoluzione del progetto Tav. Leggi


 

[30-05-2023] No alla circonvallazione Tav/Tac di Trento

Lopera fa parte delle tratte di accesso sud al tunnel di base Tav del Brennero. Il progetto, voluto da Rfi e dal solito partito trasversale degli affari, ha scelto un tracciato pessimo sulla sinistra dell'Adige, che va ad impattare su terreni pesantemente inquinati. E' stato inserito tra le opere finanziate dal PNRR e per questo ha avuto un iter molto accelerato: la gara per la realizzazione dell'opera è stata vinta dal Consorzio Tridentum per 930 milioni (con, al solito, Salini Impregilo) ed i lavori dovrebbero partire in questi giorni. Tutti sanno che sarà impossibile rispettare le scadenze imposte dal PNRR (termine lavori a Giugno 2026) trattandosi di scavare 12 Km di gallerie e bonificare terreni da inquinanti ed ordigni bellici, e questo mette in forse quanto meno una parte dei finanziamenti europei. Senza contare che intanto i costi sono già lievitati ad 1 miliardo e 350 milioni: è molto probabile che, come sempre, i soldi si debbano prelevare dalle tasche dei cittadini. I No Tav trentini si mobilitano anche contro questa tratta della "grande opera" , insieme alla "Rete dei Cittadini" che ha già intentato ricorsi amministrativi. Per il 10 Giugno prossimo è in programma una grande manifestazione a Trento a cui è stato invitato anche il Movimento valsusino.


 

 

[20-05-2023] Scavo del tunnel Tav per il Terzo valico: amianto, talpe impantanate nelle rocce instabili e ritardi infiniti

Anche il supercommissario, l'asso pigliatutto Mauceri, è impotente davanti alla natura geologica della roccia "che non tiene" sotto l'Appennino tra Piemonte e Liguria. Con 27 Km da scavare, nel 2022 l'avanzamento è stato di 70 m. E c'è amianto, che non si sa dove smaltire: bisognerà scavare altre gallerie, non previste nel progetto, per sotterrarlo. I pesanti ritardi nei lavori si sommano a quelli dovuti agli arresti per corruzione e turbativa d'asta; per le opere a cielo aperto, intanto, ai bandi di gara non partecipa nessuno. Non si vede alcuna "luce in fondo al tunnel": a 10 anni dall'apertura dei cantieri non c'è una previsione seria per la data di conclusione. Vedi


 

[17-05-2023] I giornaloni alzano la palla e Foietta riprova un colpo che spiazzi i Francesi

Che la Francia non intenda realizzare la sua tratta nazionale Tav prima degli anni '40 è cosa nota almeno dal 2018; ne abbiamo riferito più volte anche su questo sito. Il COI d'oltralpe - Consiglio di Orientamento (per la realizzazione di) Infrastrutture - continua ad assegnare bassa priorità al Tav Torino-Lione, per scarsa utilità ed eccesso di costi, e propone al Governo francese di adoperare la rete già esistente verso Digione (non Lione) almeno fino a fine anni '30. Lo scorso giovedì sui grandi giornali amici della lobby pro-Tav compare, come fosse una sorpresa, la notizia che la Francia rinvia la sua tratta a dopo il 2043: i toni sono quelli della denuncia di un tradimento. Guarda caso, è la vigilia di un incontro a Lione tra i capi delegazione italiano e francese della Commissione Intergovernativa. Il "nostro" Foietta ha giusto in tempo l'"assist" per lamentarsi col partner per un ritardo così pesante; al rientro in patria dichiara ai soliti quotidiani di aver ottenuto l'impegno francese a trovare soluzioni da presentare già il prossimo 22 Giugno. La vera paura dei nostri lobbysti, lo ricordiamo, è che la UE possa ridurre i suoi finanziamenti all'opera


 

[30-04-2023] Il fatto (la trattativa Stato-Mafia) non costituisce reato

Su questo sito, attento alle infiltrazioni mafiose nei cantieri di grandi opere e nel ceto politico ed imprenditoriale, abbiamo tenuto traccia di 12 anni di inchiesta e processi su quella trattativa tra cosche ed apparati statali che lambì l'ex ministro Mancino e perfino l'ex presidente Napolitano. In primo grado (2018) tra gli imputati istituzionali ci furono condanne a 12 anni per i vertici del Ros dei Carabinieri e l'ex senatore Fi Dell'Utri; poi in sede di appello (2021) ci fu il ribaltamento che li assolse tutti. Oggi arriva il pronunciamento definitivo della Cassazione: giuste le assoluzioni in quanto la trattativa ci fu, ma i rappresentanti dell’Arma non commisero reato, i mafiosi sì; però, grazie alla prescrizione nel frattempo intervenuta, se la cavano anche loro. Risultato: anche stavolta nessun condannato. Dunque per le istituzioni è stato lecito trattare, e per il futuro? Purtroppo una sentenza della Cassazione "fa giurisprudenza".


 

 

 

 

 

[27-04-2023] "Primavera di lotta" titola il n° 1 della Fanzine No Tav

E' uscito oggi il numero 1 del giornalino prodotto dai Comitati No Tav. Contiene aggiornamenti sulle iniziative del Movimento a San Didero, Caselette, Ferriera di Buttigliera Alta, Rivalta torinese e Borgata Mulini in Clarea.


 

 

 

[18-04-2023] Valsusa: analisi degli sprechi d'acqua a causa del Tav

La siccità in valle raggiunge livelli preoccupanti: lo testimonia Danilo Bar, sindaco di San Giorio, Comune con frazioni già rifornite da autobotti. Il Naturalista Luca Giunti analizza significato e peso del contemporaneo spreco d'acqua nel tunnel esplorativo in Clarea. E l'Ingegnere Alberto Poggio paventa il rischio che nuovi lavori possano depauperare le falde da cui si alimenta l'acquedotto di Torino. Leggi l'articolo del Fatto Quotidiano e le videotestimonianze


 

[16-04-2023] Esposto di Pro Natura per il rischio di disastro ambientale

In un suo comunicato Pro Natura Piemonte paventa il rischio di disastro ambientale connesso alla dispersione di acqua dagli scavi per il tunnel di base del Tav. Già oggi, in presenza di una eccezionale siccità, si osserva nella galleria geognostica di Chiomonte (di soli 7 kilometri) un cospicuo spreco idrico; il rapporto COWI 2006 sul progetto del tunnel internazionale (2 x 57 Km) stima una previsione totale di perdite fino a 125 milioni di metri cubi l'anno. Lo stesso rapporto indicava l'esigenza di studiare gli effetti di un tale impoverimento della risorsa per individuare le zone di maggior criticità e le misure da adottare. Studi che Telt non ha effettuato, e per questa inadempienza Pro Natura la addita quale potenziale responsabile del prevedibile disastro ambientale conseguente.


 

[15-04-2023] Il Relatore speciale Onu sui difensori ambientali visita i luoghi della lotta No Tav e ne incontra i protagonisti

Dopo aver partecipato giovedì sera a Torino al convegno "Proteggere la Madre Terra, difendere i diritti umani", ieri Il Relatore Onu Michel Forst accompagnato da esponenti di Amnesty International ha incontrato in Valsusa militanti del Movimento No Tav ed amministratori comunali. L'osservazione dei cantieri di San Didero e Chiomonte ha fatto da sfondo al racconto della lotta contro il Tav e per la preservazione dell'ambiente della valle. La storia della repressione subita in tanti anni dagli oppositori della grande opera ha particolarmente colpito i visitatori, che si dichiarano molto preoccupati per l’ondata di “criminalizzazione dei movimenti ambientalisti" in atto in Europa da parte dei Governi e della Magistratura.


 

 

 

 

[07-04-2023] Ciao, Velio e Gabriele

Oggi, 7 Aprile, si sono svolti a Torino i funerali di Gabriele Del Carlo e Velio Coviello. Una valanga, sabato scorso, ha fermato le loro vite sullo Chateau des Dames, in Valtournenche. Erano due giovani impegnati a lottare per l'Ambiente, nel lavoro e nel tempo libero. Avevano 38 anni


 

 

 

[29-03-2023] In una prospettiva di grave siccità, una battaglia in difesa dell'acqua per tutti

Sabato 25 scorso si è svolta in Francia, a Sainte Soline, una grande manifestazione contro la costruzione di enormi bacini volti ad accaparrare la sempre più scarsa acqua a beneficio esclusivo della grande agroindustria. La manifestazione è stata durissimamente attaccata dalla polizia: gli scontri hanno provocato circa 200 feriti, tra cui alcuni molto gravi. Nell'ambito dei comuni obiettivi di difesa della terra e dell'acqua, alcuni No Tav erano presenti a Sainte Soline. Ecco i loro racconti e le loro riflessioni


 

 

 

[25-03-2023] No Tav anche in Messico

Nell'ambito dei rapporti internazionali tra movimenti di lotta in difesa dei territori, dell'acqua e dell'ambiente, hanno avuto luogo incontri incentrati sull'opposizione a devastanti nuove linee ad alta velocità. Tra queste figura anche un progetto messicano di attraversamento dello Yucatan e del Chiapas, denominato Tren Maya, pensato "in primis" a servizio del turismo di lusso. Opera classificata, manco a dirlo, "di interesse strategico nazionale". Leggi il comunicato della Brigada Campeche


 

[25-03-2023] Il ponte rimane un eterno annuncio. Perché in realtà non è fattibile

Il neo-ministro delle infrastrutture si è affrettato a ri-annunciarlo, e ripete giornalmente il mantra del mitico collegamento Calabria-Sicilia. Una suggestione immaginifica per nascondere la mancata volontà politica di affrontare i reali problemi del Sud Italia. Tradurre le varie ipotesi tecniche in progetto esecutivo finirebbe per dimostrare l'irrealizzabilità dell'opera. A ciò si aggiunge un incredibile groviglio di problemi legali, normativi, economici, tecnici e programmatici venutisi a creare negli anni passati intorno a studi ed affidamenti preliminari. Leggi l'analisi del professor Alberto Ziparo, docente dell'Università di Firenze, esperto di pianificazione ambientale e valutazione delle infrastrutture.


 

 

 

 

[20-03-2023] Nuovo strumento di informazione per la lotta No Tav

E' uscito il numero zero della fanzine No Tav intitolato "Devastazioni in valle", un giornale di 4 pagine che a cura dei Comitati della bassa valle raccoglie informazioni ed appuntamenti di lotta a San Didero, Caselette e Rivalta. "Anche se della grande opera non c'è ancora traccia, il consumo di suolo e la deturpazione del territorio vanno avanti!!" Ecco il giornale


 

 

 

 

[18-03-2023] Qualcosa di grave blocca la galleria di Chiomonte

In effetti nel 2016 lo scavo venne interrotto prima di raggiungere la dovuta profondità. La successiva realizzazione delle nicchie sui fianchi è iniziata nel 2018, doveva durare 15 mesi e oggi (dopo 5 anni) non è ancora terminata. In un suo comunicato stampa Pro Natura denuncia queste stranezze e ne ipotizza possibili cause


 

 

[16-03-2023] Sorveglianza speciale a Giorgio? L'avvocato ricorre alla Corte Costituzionale

La Procura torinese ripesca anche un episodio di 43 anni fa per motivare la sua richiesta di sottoporre Giorgio Rossetto, militante No Tav, a 4 anni di regime di sorveglianza speciale (revoca di patente e passaporto, ore notturne in casa, limitazioni al lavoro, nessuna riunione con altri...): restrizioni assolute della libertà (codice Rocco del 1931) applicate ai mafiosi. A Torino era già successo, nel 2020, a Eddy Marcucci. L'avvocato Lamacchia presenta ricorso alla Corte Costituzionale sull'eccessiva discrezionalità concessa al giudice nell'applicare estensivamente una norma così liberticida. Leggi


 

 

 

 

[09-03-2023] Da ieri manca una parte di recinzione alla cava di Caselette

La mattina dell'8 Marzo si è scoperto che la recinzione della cava di Cascina Grangetta era incompleta, e che sul conteiner di cantiere erano comparse delle scritte: "No Tav" e "a sarà düra". Stavolta il Movimento di opposizione alla grande opera non ha preso le distanze dall'accaduto


 

 

 

[09-03-2023] Procura di Torino: trascritte intercettazioni abusive

Nel processo a 28 militanti di Askatasuna e No Tav in corso a Torino la Procura ha consentito di trascrivere nei "brogliacci" della Digos anche le intercettazioni dei colloqui tra gli imputati ed i loro avvocati difensori. Cosa che è espressamente vietata. Gli avvocati in questione faranno istanza di cancellazione ed inoltre segnaleranno al Consiglio dell'ordine l'inammissibile violazione dei diritti della difesa. Vedi


 

[04-03-2023] Solito film: impossibile identificare l'agente che ha manganellato a freddo l'avvocato Vitale

Era il 1° Maggio 2019 e come ormai succedeva da anni la polizia caricava la parte finale del corteo per impedirle l'accesso nella piazza dei comizi. Gianluca Vitale, avvocato del Legal Team, insieme ad altri tentava di fare interposizione tra il corteo e l'rruenza degli agenti. D'improvviso, mentre proteggeva un anziano caduto a terra, veniva colpito alla testa da una manganellata a freddo. Sporgeva denuncia, e le indagini venivano affidate ... alla Digos. Il risultato dopo 4 anni, come al solito, è oggi l'archiviazione del caso. Quattro anni in cui la polizia, più che indagare sulla polizia, ha indagato sulla vittima: perché era in piazza? Con quali intenzioni? Il video delle cariche


 

 

[02-03-2023] Il Movimento No Tav sui fatti di ieri a Caselette

Nella mattinata di ieri i giornali riportavano la notizia di un falso allarme davanti al Municipio di Caselette, dove era stata collocata una pentola a pressione con la scritta No Tav. Zona isolata, scuole chiuse, e infine la scoperta: era una innocua bufala. Diretta a ledere l'immagine del Movimento contro il treno, più che a fare scalpore o danno. Ma la lotta contro la cava di Caselette prosegue con i metodi usuali dei No Tav: volantinaggi, serate informative, incontri con esperti di impatto ambientale. Il Movimento pubblica questo comunicato stampa sui fatti


 

 

 

[02-03-2023] Umberto esce dai domiciliari

Dopo 11 mesi di arresti domiciliari la giudice ha accolto la richiesta di liberazione di Umberto, che viene rilasciato con obbligo di firma giornaliera.


 

 

 

[27-02-2023] Settimana No Tav a Vicenza

E' iniziata ieri a Vicenza, e terminerà il prossimo Sabato 4 Marzo, la settimana del digiuno di testimonianza No Tav promosso dall'Assemblea Cittadina contro il progetto A. V. di attraversamento della città. Un gazebo in centro propone ogni giorno momenti di informazione e riflessione sull'opera e sui suoi impatti ambientali e sanitari, accanto a musica e giochi per i bambini. Venerdì 3 mattina l'iniziativa si intreccerà con lo sciopero climatico globale indetto da Fridays for Future. Ecco il programma


 

[22-02-2023] I Sindaci si oppongono al conferimento dei detriti di San Didero a Caselette

Una nota firmata congiuntamente dai primi cittadini di Caselette, Almese ed Avigliana (confinanti con l'area della cava di Cascina Grangetta) manifesta la loro contrarietà al futuro riempimento dello scavo in corso con 30.000 mc di terriccio e detriti provenienti dalle attività del cantiere per il nuovo autoporto di San Didero. Motivano la loro opposizione considerando che si tratterebbe di snaturamento di un suolo agricolo e di un fattore di pericolo per la salute dei cittadini della zona: un tassello preliminare alla maggiore devastazione ambientale connaturata al Tav, opera a cui ribadiscono la loro contrarietà. Pur se di recente la responsabilità dell'autorizzazione è passata in capo alla Regione, il Comune di Caselette si attiva in proprio per controllare periodicamente la natura dei detriti in arrivo alla cava: lo fa con una delibera di Giunta del 20 Febbraio.


 

[20-02-2023] Oggi polvere da terreno naturale. Domani?

Nella nuova cava "Cascina Grangetta" di Caselette sono in corso i lavori di coltivazione per estrarre sabbia e ghiaia autorizzati (ma ad altre ditte, non le attuali) con una delibera del Comune nel 2009 ma mai partiti fino ad ora che "serve un buco" in zona, da riempire coi detriti del cantiere autoporto di San Didero. La passeggiata informativa dello scorso Sabato 18 ha confermato come il semplice calpestio, in condizioni di siccità, sia in grado di sollevare e diffondere polveri fini. I camion (calcolati 35.000 in due anni tra svuotamento e riempimento) moltiplicano per cento il fenomeno di produzione e dispersione di polveri, come documentano le foto scattate dagli attivisti No Tav. Polveri che oggi sono da terreno naturale, ma che in futuro, in fase di ritombamento con inerti provenienti da San Didero, potrebbero contenere gli elementi tossici accumulati in decenni di ricadute dell'acciaieria e dallo scarico abusivo di rifiuti pericolosi. Vedi la video-intervista a Luca Mercalli sul danno naturalistico della cava


 

[15-02-2023] Esposti di Pro Natura su nuovo autoporto e cava di Caselette

A firma del Presidente Mario Cavargna, nei giorni scorsi Pro Natura Piemonte ha presentato un esposto alla Corte dei Conti ed una segnalazione alla Soprintendenza metropolitana a beni archeologici, belle arti e paesaggio. L'esposto è relativo alla cessione di Telt a Sitaf della nuova struttura di autoporto senza mettere in conto gli 81 milioni per la sua realizzazione, cosa che si traduce in un danno economico per le casse della Regione Piemonte (vedi il comunicato). La segnalazione alla Soprintendenza verte invece sulla concessione della cava di Caselette, che non rispetterebbe i vincoli ambientali e paesaggistici del Tenimento dell'abbazia di Sant’Antonio di Ranverso.


 

 

[09-02-2023] Altra condanna abnorme del Tribunale di Torino

Francesca Lucchetto (Cecca per gli amici) è una No Tav ed appartiene al centro Sociale torinese Askatasuna: due caratteristiche sempre molto significative per Digos e Magistratura di Torino. La sua vicenda parte nel 2013 dall'accusa di aver appeso impropriamente uno striscione contro le violenze della Polizia e da lì approda ad una condanna a circa un anno. Oggi, trascorso quasi un decennio, la giudice di sorveglianza decide di farle scontare quella pena in carcere! Per non lasciare Cecca da sola, scriviamole in tanti: Francesca Lucchetto, c/o Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, via M.A: Aglietta 35 - 10151 Torino


 

 

[08-02-2023] I Sindaci non trovano una posizione comune su Tav e compensazioni

Mentre l'amministrazione di Mompantero continua a non accettare la convenzione con la Regione, Sabato 28 Gennaio l'Unione montana ha riunito i Sindaci per tentare di trovare una linea unitaria davanti alle lusinghe dei soldi delle "compensazioni" Tav. La discussione non ha portato al risultato sperato dal Presidente Banchieri, riproponendo un forte travaglio sul tema e posizioni inconciliabili. Si va dai Comuni apertamente favorevoli all'opera a quelli decisamente contrari; in mezzo quelli che estrosamente pensano di poter conciliare il No al Tav col Si alle compensazioni. Con un ruolo del Pd e del Presidente dell'Unione che spingono per aumentare il numero di questi ultimi cerchiobottisti. Ecco una lettera sull'argomento pubblicata dal periodico di valle Luna Nuova


 

[08-02-2023] Si, la cava Grangetta di Caselette ospiterà detriti del nuovo autoporto di S. Didero

Lo conferma la risposta scritta del Sindaco all'interrogazione presentata dal gruppo consiliare di minoranza. Pur se non informato ufficialmente, il Comune sa che 30.000 metri cubi di detriti con cui sarà poi riempita la cava (appena ultimato l'attuale prelievo di ghiaia) proverranno dai lavori nel cantiere di San Didero. Posto che la situazione attuale è figlia di un gioco di concessioni regionali del 2020-2021 e di uno strano scambio di ditte concessionarie, rimane ingiustificabile il silenzio fin qui mantenuto sulla vicenda dal Sindaco Pd di Caselette (che è pure Presidente dell'Unione montana). Anche perché è noto che i terreni di San Didero sono pesantemente inquinati, nonostante la burocrazia delle concessioni preveda che il riempimento della cava debba avvenire con inerti "puliti". La preoccupazione è forte.


 

[04-02-2023] Caselette: una nuova cava a servizio del Tav?

A fine Gennaio sono comparse delle ruspe in un prato lungo la statale 24 al confine tra Avigliana, Almese e Caselette (Comune in cui formalmente il terreno ricade). L'attività di sbancamento è inattesa ed allora i lavori vengono documentati con foto, anche perché l'area fa parte della Zona naturale di salvaguardia della Dora Riparia istituita con apposita legge regionale e del Tenimento dell'abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, sottoposto a vincolo ambientale dalla legge nazionale. Appare in ogni caso uno scempio naturalistico, come scrive Luca Mercalli, ma si sospetta fortemente che l'apertura di cava sia collegata ai lavori per il nuovo autoporto a San Didero. Sono state avviate interrogazioni al Comune ed alla Regione.


 

 

 

[29-01-2023] 2021: schierati 266.000 militari contro i No Tav

Non sono dati ufficiali, ma stime della Digos azzardate da un funzionario sentito come teste nel processo per associazione a delinquere in corso a Torino nei confronti di 28 attivisti No Tav e dei centri Askatasuna e Neruda. Secondo questa libera ricostruzione, contestata dai difensori, tra il 2011 ed oggi sarebbero stati impiegati mediamente ogni anno l'equivalente di 180.000 - 200.000 militari con costi che supererebbero gli 8 milioni di euro. La cronaca dell'udienza in un post di notav.info che ri-pubblichiamo qui


 

 

 

[23-01-2023] Matteo, non regge il ponte di Messina e richiede troppo denaro (pubblico)

Di sicuro Salvini non conta su investitori privati: la criticità dell'opera, qualunque sia la soluzione tentata, comporta investimenti troppo ingenti e troppo alti sono i rischi di un futuribile flop economico. La principale motivazione del ponte è che consentirebbe il prolungamento in Sicilia della AV Salerno-Reggio, già condannata però all'insuccesso di esercizio dalle proiezioni di traffico plausibili. Resta un tema di ricerca di consenso elettorale... Vedi


 

 

 

[23-01-2023] Logge e cosche, una lunga storia

L'indagine aperta con la cattura del boss della Mafia, Matteo Messina Denaro, rivela l'appartenenza alla Massoneria di molti dei personaggi coinvolti. È una lunga storia, quella dei rapporti tra cosche e logge, che inizia con lo sbarco in Sicilia degli Alleati. Vale per Cosa Nostra, ma pure per la 'Ndrangheta. E' una rete molto articolata, con propaggini fino in Venezuela. Leggi


 

[22-01-2023] Ciao, Fulvio

Un altro grave lutto per il Movimento No Tav: ieri sera Fulvio Tapparo è stato investito ed ucciso da un auto mentre attraversava la provinciale davanti al Presidio di Venaus. Era uno dei militanti più familiari, in Italia ed all'estero, a chiunque fosse passato per Venaus: dal 2015 si era affiancato a Biagio come residente permanente al presidio. Era anche uno degli animatori del Nucleo Pintoni Attivi. La sua esperienza ed il suo lavoro sono stati determinanti nel permettere i tanti eventi a Venaus, così come nell'allestimento delle varie edizioni del Festival dell'Alta Felicità. Quando in Clarea gli agenti chiedevano continuamente i documenti, lui si era fatto stampare la carta di identità sulla maglietta. Ciao, compagno simpatico dal carattere un po' fumino. Un abbraccio al figlio. Il commovente saluto di Nicoletta


 

 

[20-01-2023] Ciao, Nino

La scorsa notte ci ha lasciati, dopo mesi di malattia, Nino (Giovanni) Casciaro di Rivoli. Compagno generoso e di profonda umanità. Nino è sempre stato impegnato su tanti fronti, da Assopace a R.E.T.E. ad associazioni di solidarietà. Presente da tempo nel movimento No Tav, dal Presidio di Rivoli (2010) alle notti in Clarea, fino all'impegno nei Fornelli in lotta. Sempre al fianco della compagna della vita, sua moglie Tina. Una grande perdita per tutti coloro che lo hanno conosciuto davvero, a partire dai suoi studenti che un prof così non se lo scordano. Un abbraccio a Tina ed Enrico.


 

[20-01-2023] Francia: i No Tav chiedono la decadenza della Dichiarazione di Pubblica Utilità del tunnel di base

Dal sito del Presidio Europa No Tav ci giunge la notizia: Deputati ed Associazioni ambientaliste scrivono alla Prima ministra Élisabeth Borne chiedendole di “dichiarare nullo il decreto pubblicato nel Journal Officiel del 20 dicembre 2007 che dichiarava di pubblico interesse e urgenti i lavori necessari per la realizzazione del collegamento ferroviario Lione-Torino tra Saint-Jean-de-Maurienne e la frontiera italo-francese". E' ormai acclarato che nei 15 anni trascorsi non si sono per nulla avverate le previsioni che avrebbero giustificato una nuova linea, mentre i pochi lavori preliminari realizzati hanno evidenziato un impatto ambientale molto maggiore di quello ipotizzato Leggi


 

 

[14-01-2023] Le mani sui fondi PNRR: il Tav Salerno-Reggio si vuole prendere 30 miliardi

Il riferimento progettuale di fattibilità è quello già sostenuto dal Governo Draghi: una costosissima linea AV su una tratta priva di domanda di traffico, 434 Km con larga prevalenza di tratti in galleria. Attraverso la riserva naturale della Piana del Sele ed il Parco del Pollino. Fermate intermedie Atena Lucana e Montalto Uffugo (??) L'alternativa molto più economica era quella di potenziare ed ammodernare la linea tirrenica esistente che tra l'altro collega le località turistiche, ma si sa che davanti al PNRR serve un progetto faraonico: l'importante è arraffare il più possibile e il più in fretta possibile. Così i costi, oggi, sono quasi triplicati.


 

 

 

[07-01-2023] Mose di Venezia: per funzionamento e manutenzione servono 650 milioni in 11 anni

Il Mose è costato 6 miliardi ed ancora non è ultimato e collaudato, ma vanno già a gara d'appalto l'esercizio e manutenzione dei primi 11 anni. La proposta Fincantieri di partenariato pubblico-privato, approvata da una commissione ad-hoc, concretizza i costi in 57 milioni all'anno. La cifra così elevata è in buona parte figlia dell'assurdità di tenere sempre le paratie mobili in acqua, folle scelta alla base di questa contestata opera, formidabile greppia di tangenti.