Periodo di occupazione militare a Chiomonte: LIMITAZIONI ALLE LIBERTA' PERSONALI; DANNI E BLOCCO DI ATTIVITA' ECONOMICHE
Le attività economiche/turistiche danneggiate o impedite dalla chiusura militare della Maddalena di Chiomonte
[10/02/2012] Gli europarlamentari: "C'è solo un fortino militare" I 4 parlamentari UE in visita alla valle hanno constatato che a Maddalena di Chiomonte non c'è traccia di cantiere operativo; è visibile solo l'occupazione militare di una ridotta zona , poderosamente recintata e fortificata. Questo è ciò che riferiranno a Strasburgo alle commissioni di cui fanno parte (trasporti, petizioni, libertà democratiche). Gli incontri richiesti ai presidenti di Regione e Provincia ed al sindaco di Torino sono stati loro negati. |
Dai e dai, il Prefetto rinnova l'ordinanza [16/01/2012] Giustificato dalla Questura che teme ancora atti contro le recinzioni, il Prefetto reitera la chiusura di via dell'Avanà perché, dice, dovrà essere utilizzata un domani che ci fosse davvero il cantiere. I proprietari di terreni possono accedervi, ma solo uno alla volta. E' stato chiesto al sindaco di Chiomonte di emettere un'ordinanza simile, ma intanto questa rimane in vigore fino al 31 Marzo |
Dal 1° Gennaio vige la legge che dichiara sito di interesse strategico solo l'area di cantiere; allora gli amministratori della Comunità montana hanno chiesto di poter accedere al piazzale, ricevendo dalla polizia un diniego di cui non ha saputo motivare il fondamento legale. Vedi il Comunicato stampa. |
QUI GIACE L'INTERESSE STRATEGICO DELL'ITALIA [1/1/2012] Dal primo Gennaio 2012 è in vigore l'articolo di legge che dichiara il cantiere della Maddalena di Chiomonte "area di interesse strategico nazionale" |
Il prefetto chiude anche la strada da Giaglione Iniziativa di Parlamentari Europei contro la militarizzazione in Val di Susa |
Vinificazione comunitaria "Ansema" (insieme): la pigiatura dietro il filo spinato [4/10/2011] Quando la Comunità montana bassa valle aveva pensato di mettere insieme i piccoli viticoltori per dare corpo ad un vino che rappresentasse il territorio, fornendo supporto tecnico e logistico ad un hobby che rischiava di scomparire, certo non si immaginava di metterli di fronte ad un'esperienza, che per molti, quest'anno si è rivelata traumatica. |
E' un Pinot nero il primo vino a libertà vigilata . |
Vedi la DELIBERA DELLA GIUNTA DELLA CMVSS (il testo comprende, in premessa, la significativa genesi delle attività economiche danneggiate) |
Prorogata l'ordinanza di occupazione militare [2/8/2011] Il prefetto di Torino ha reiterato la sua ordinanza appena contestata al TAR del Piemonte. Rimane requisita la medesima area militarizzata fino al 30 Settembre; rimane, contrariamente a notizie di stampa, anche il blocco di via dell'Avanà che segrega vigne ed aziende oltre all'area archeologica. Sui relativi danni patrimoniali ed economici ecco due nuove lettere: dai comitati al presidente della Provincia e dalle ass. ambientaliste ad istituzioni ed enti a tutela dei beni culturali |
Vedi il comunicato stampa ed il testo del ricorso |
Il consorzio vini d.o.c. Valsusa scrive alla UE: "Situazione insostenibile" [26/7/2011] «Così non si può andare avanti per molto tempo ancora e soprattutto pensare ad una vendemmia in una zona sempre più militarizzata non è assolutamente fattibile e alcune aziende rischiano seriamente il collasso». «L'area della Maddalena di Chiomonte è il più importante comprensorio vitivinicolo della valle; in essa è attualmente concentrata la maggior superficie rivendicata a doc Valsusa ed in essa operano in quanto possessori o affittuari di vigneti circa i due terzi dei soci del Consorzio». Sono le rimostranze espresse a Chiomonte durante la presentazione del vino “Ansema”(Insieme) prodotto dai piccoli vignaioli valsusini, da Almese a Chiomonte, messi in rete dalla Comunità montana. Una progressione esponenziale quella del vino comunitario, che dai soli tre produttori del 2008, anno del debutto,è passata ai 15 del 2010, che hanno conferito nei locali della cascina Maddalena ben 11 tonnellate di uve, quasi il doppio dell'anno precedente, vinificate dalla cooperativa Clarea, che gestisce l'impianto al centro ormai da un mese del fortino. |
Si va a coltivare l'orto con la scorta dei carabinieri [8/7/2011] Se è vero che la prima vittima di ogni guerra, anche e soprattutto adesso che i conflitti si combattono molto sul fronte mediatico, è la verità, non tanto meglio è invece andata proprio a quell'orto circondato dai ruderi di un mulino, da castagni secolari e, da una decina di giorni a questa parte, da centinaia di poliziotti, carabinieri e finanzieri in assetto antisommossa. |
La cooperativa vinicola Clarea costretta a lasciare la Maddalena [8/7/2011] Già in occasione dello sgombero il 27 Giugno grandi quantità di fumi sprigionati dagli ordigni CS sono ricaduti sulle vigne della zona ed inoltre hanno invaso per ore i locali della cantina sociale della Cooperativa vinicola Clarea. Danni analoghi si sono riprodotti anche nella giornata del 3 Luglio. Rimane difficile la situazione dei viticoltori di Chiomonte. La maggior parte delle vigne è rinchiusa nella zona rossa, guardata a vista da centinaia di poliziotti e l'accesso ai terreni è sempre sottoposto ad accurati controlli di documenti e mezzi. «Sul lungo periodo è una situazione che non possiamo certamente reggere - lamenta l'amministratore Andrea Turio, che lavora queste vigne da ormai 11 anni - ...con la cantina e il punto vendita all'interno del "fortino " della Maddalena il nostro problema principale adesso è la commercializzazione dei nostri vini». L'assessore all'agricoltura della Comunità montana, in una lettera al prefetto, scrive: «desideriamo comunque segnalare la situazione di estremo disagio delle aziende agricole che, proprio in un periodo stagionale importante e delicato per le cure colturali da dedicare ai vigneti, rischiano di compromettere l'intero raccolto dell'anno». |
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