"I finanziamenti per l´Alta velocità a rischio tagli"

L´allarme della De Palacio sulla scure Ue 

 

di Paolo Griseri  da Repubblica del 23/2/06 – pag. I Cronaca di Torino


Fondi a rischio per la Torino-Lione. Lo dicono soddisfatti gli esponenti di Verdi e Rifondazione al Parlamento europeo.

Lo conferma, sia pure con altri accenti, la stessa coordinatrice del corridoio 5, Loyola De Palacio. “È vero - dice De Palacio - che l´Unione europea ha ridotto in modo significativo i fondi per le reti di trasporto. Ma penso che questa scelta non impedirà di finanziare l´opera”. L´allarme, comunque, è reale. Perché, come ammette De Palacio, “ora si tratterà di concentrare le risorse disponibili su alcune grandi opere a scapito di altre”. Rifare l´elenco delle priorità europee? “Non è una scelta che posso compiere io - dice la coordinatrice - ma la deve compiere la Commissione in accordo con gli stati membri”. Secondo De Palacio “la Torino-Lione è un´opera più matura delle altre e dunque merita di essere una di quelle su cui si concentrano i finanziamenti. Le altre, a mio parere, sono il Brennero e il piano per rendere omogenei i sistemi di segnalazione su tutte le reti ferroviarie del continente”. Ma la coordinatrice ammette sorridendo di non essere un giudice imparziale nella scelta. Aggiunge anche che “oggi la Torino-Lione potrebbe essere finanziata con 1,5 miliardi di euro”, mentre il tunnel di base tra Italia e Francia dovrebbe costare 6,7 miliardi. “In ogni caso - conclude De Palacio - i tempi di realizzazione sono tali da consentire ulteriori finanziamenti nel piano di spesa 2013-2019”.


Monica Frassoni, dei Verdi, e Vittorio Agnoletto di Rifondazione sostengono invece che “con questa disponibilità di spesa la Torino-Lione non si farà”. Perché il miliardo e mezzo di euro di cui parla De Palacio sarebbe pari a un quarto di tutto il fondo europeo disponibile e difficilmente gli altri stati non coinvolti nel corridoio accetteranno una scelta tanto sbilanciata a favore di Italia e Francia.


Vedi anche i comunicati stampa di Monica frassoni e Vittorio Agnoletto