Periodo di occupazione militare a Chiomonte: EFFETTI COLLATERALI



Per ripristinare la Via Francigena si è dovuta tracciare una variante [2/9/2011]
E’ stata ultimata nei giorni scorsi la sistemazione del nuovo tratto della Via Francigena tra Giaglione e Chiomonte: era infatti diventato impossibile il transito sul consueto percorso a causa della militarizzazione dell’area. Lo storico sentiero, che si snoda in modo piacevolissimo tra vigneti e boschi, passa infatti proprio nell’area attualmente recintata intorno alla Maddalena per poi salire, lungo la via dell’Avanà, verso Exilles. Molte sono le persone che lo frequentano, sportivi, turisti, a piedi, in mountain bike, a cavallo e che in questi mesi, giunti davanti al cancello della recinzione, sono stati fermati dalle Forze dell’Ordine ed hanno dovuto constatare l’impossibilità di poter proseguire su una strada peraltro segnata anche nella nuovissima cartina realizzata dalla Provincia proprio per far conoscere al meglio questo percorso.
La variante è chiaramente segnata dalle frecce bianche e gialle e dall’omino giallo e il primo tratto soprattutto è decisamente in salita, tra boschi e vigne di un tempo. E' purtroppo meno agevole e quindi utilizzabile essenzialmente a piedi: si imbocca svoltando a destra lungo la strada campestre che da Giaglione va verso Chiomonte e la Ramat.



La Via Francigena è interrotta a Chiomonte [26/7/2011]
La Via Frangigena? Interrotta, causa Tav. Passa infatti proprio dalla Maddalena il tracciato che dalla Francia giunge a Roma; in questo periodo, dallo sgombero del presidio della Maddalena, si interrompe bruscamente di fronte al check-point della centrale. Un particolare non a conoscenza dei numerosi pellegrini che approfittando della bella stagione intraprendono la Via.
Giovani viaggiatori venuti da Barcellona sulle loro mountain bike lo hanno scoperto arrivando alla recinzione del Clarea, sotto i piloni dell'autostrada, come da indicazioni del minuscolo pellegrino giallo dipinto pochi mesi fa nel corso della sistemazione del percorso.


Con un tratto di carreggiata dell'autostrada requisito a servizio della base militare si creano lunghe code [11/7/2011]
Domenica 10 Luglio primo forte impatto della galleria autostradale Ramat chiusa in direzione Torino proprio per il fortino Tav. La concomitanza del ritiro della Juventus a Bardonecchia e della giornata caldissima, ha riempito l'alta valle e al ritorno l'autostrada si è letteralmente bloccata.
Per tre ore, dalle 18,30 alle 21,30 un unico serpentone è rimasto fermo dalla Ramat a Salbertrand arrivando fino alla barriera di pedaggio.


I componenti la band dei Punkreas vittime di gas urticante ingiustificato nell'hotel che ospita anche i carabinieri [1/7/2011]
«Una  volta saliti in stanza, abbiamo semplicemente fatto quello che facciamo  sempre dopo i nostri concerti: ci siamo trovati a parlare di com’era  andata la serata. Alle 3.30, però, senza che vi sia stato nessun  preavviso o richiamo dalla direzione né dagli ospiti delle stanze  vicine, tre del gruppo che erano ancora in camera sentono dapprima  bussare con violenza alla porta e poi cominciano ad avvertire grosse  difficoltà respiratorie e bruciore intenso alla gola e agli occhi».
Era gas urticante. «Una cosa incredibile. Qualcuno da fuori pompava gas da sotto la soglia della porta. Ovviamente nessuno voleva uscire da lì  per paura di essere aggredito dai militari, ma l’aria era satura».


Muore investita da un blindato dei carabinieri diretto in Valsusa [30/6/2011]
Il mezzo blindato dei carabinieri, che si stava recando in Val di Susa per prestare servizio nell'ambito delle operazioni di sicurezza per il cantiere della Tav, avrebbe effettuato una inversione di marcia dopo aver fatto rifornimento ad un distributore dei benzina. La donna è morta sul colpo.
Si chiamava Anna Reccia e aveva 65 anni