20 Febbraio 2002
Seminario del Torino Social Forum sul Piano Strategico
2000-2010 per Torino
Approfondimento:
Impatto sul territorio delle grandi infrastrutture di trasporto:
Il caso del TAV Torino-Lione
A cura del Gruppo di Lavoro "Agire Locale" |
Questo documento di approfondimento è suddiviso in due parti:
Le motivazioni geo-economiche e tecniche addotte a sostegno della realizzazione dell’Alta Velocità
Le ragioni della lotta contro il TAV Torino-Lione: modello socio-economico alternativo (globale e locale), difesa dell’ambiente, obiezioni tecniche
Scarica il documento in formato pdf (100K)
Links utili: www.lacaverna.it http://digilander.iol.it/notav www.ambientevalsusa.it
1 PERCHE’ VOGLIONO FARE L’ALTA VELOCITA`
Il nuovo collegamento ferroviario Torlno-Lione rappresenterà uno strumento di sviluppo per l'intera comunità europea. Cerniera tra il nord e il sud dell'intero continente, ma anche snodo tra la penisola iberica e I'Europa centrale, sarà una via di comunicazione di enorme importanza strategica, contribuirà alla crescita economica di alcune delle regioni più industrializzate della fascia sud-europea tra cui: Catalogna, Rhòne-Alpes, Piemonte e Lombardia.
Gli interventi per il potenziamento della linea attuale, consentiranno un aumento di capacità ma non potranno evitare alI’orizzonte del 2015 situazioni di congestione della circolazione, con conseguenze negative sulla qualità del servizio. Il progetto del nuovo collegamento transalpino costituisce una risposta adeguata alla crescente domanda di trasporto ferroviario.
La realizzazione della linea, e soprattutto del nuovo tunnel italo-francese, contribuirà a riequilibrare il trasporto delle merci a favore della rotaia. È un'esigenza che nasce dalla necessità di tutelare in maggior misura l'ambiente nelle aree in cui si è registrato un forte aumento del trasporto merci su gomma. Con l'integrazione tra le reti ferroviarie ad alta capacità italiana e francese, i viaggiatori saranno avvantaggiati da tempi di percorrenza molto competitivi nell'ambito europeo. Applicato ai valichi alpini, il concetto di autostrada ferroviaria potrà rappresentare un'alternativa ai percorsi stradali riducendo così i problemi di congestione ed ambientali. Il tunnel italo-francese è progettato per permettere questo servizio.
Per
favorire l'accesso a Torino
(dal Piano strategico 2000-2010 di Torino Internazionale)
L'obiettivo prevede di migliorare in modo significativo l'accessibilità
all'area torinese, in modo da aumentarne il vantaggio competitivo offerto
rispetto ad altre aree urbane europee. Il raggiungimento di questo obiettivo è
la base per lo sviluppo economico e sociale di Torino. Si tratta di una
condizione indispensabile per l'attuazione del Piano strategico nel suo
complesso e in particolare per le relazioni economiche internazionali, la
promozione di eventi di grande richiamo, la scelta di Torino per localizzarvi
enti e aziende di eccellenza, la creazione e valorizzazione di opportunità di
respiro internazionale. Si propongono numerose azioni riguardanti il
potenziamento del sistema aeroportuale, il potenziamento e l'integrazione della
rete di trasporto pubblico su ferro ai diversi livelli (internazionale,
nazionale, regionale, metropolitano), il miglioramento del sistema autostradale
e tangenziale. Lo sviluppo dell'aeroporto di Caselle e la realizzazione
dell'Alta Capacità ferroviaria Torino-Milano e Torino-Lione sono ritenute
scelte decisive da perseguire con determinazione. È necessario definire le
condizioni di partenariato operativo e gestionale per aumentare il ruolo
internazionale dell'aeroporto di Torino-Caselle mediante il rafforzamento e lo
sviluppo dei collegamenti nazionali e internazionali esistenti e l'apertura di
nuovi collegamenti per passeggeri e merci. Il funzionamento ad hub di Malpensa
2000 richiede che i collegamenti terrestri di Torino siano migliorati sia
avvalendosi delle infrastrutture attuali tra loro integrate e realizzando il
collegamento diretto tra l'autostrada A26 Voltri-Sempione e Malpensa, sia con
efficaci misure di carattere organizzativo. Per Torino è strategico diventare
il nodo centrale di transito su una linea Ovest-Est, con connessioni rapide
nelle due direzioni, anziché una diramazione di un sistema europeo Nord-Sud
incentrato sull'asse Zurigo-Milano-Roma. Da ciò deriva la necessità che Torino
agisca come sistema coeso di istituzioni Pubbliche, imprese private, forze
sociali e culturali affinché le scelte siano nella direzione indicata.
(dal Piano
strategico 2000-2010 di Torino Internazionale)
Linea
Torino-Milano
Linea
Torino-Lione
L'attuale previsione di realizzare soluzioni provvisorie è inadeguata anche in relazione alle decisioni che Torino deve prendere in termini di scelta della stazione internazionale della Città (Alta Capacità). Alla scelta alternativa tra due localizzazioni potrebbe anche affiancarsi un'ipotesi di "sistema" tra due condizioni complementari di offerta: Porta Susa, legata all'offerta di centralità propria della città consolidata; Dora, legata all'offerta di nuova centralità da realizzare nell'ambito di Spina 3, in connessione diretta con l'aeroporto di Caselle. Per la tratta Torino-Milano, di cui si prevede l'apertura dei cantieri nel 2000 e la chiusura entro il 2005, le risorse economiche individuate e la leadership si dimostrano determinate, per ciò che riguarda la tratta Torino-Lione la situazione si presenta meno definita.
Soggetti
coinvolti
Collegamento
con l'obiettivo generale del Piano
Debolezze
e pericoli della non realizzazione
I ritardi nelle decisioni
penalizzerebbero Torino rispetto a Milano e Lione, con perdita di competitività
per il mancato inserimento dell'area piemontese in una dimensione europea.
Inoltre la realizzazione provvisoria o non adeguata delle nuove stazioni
vanificherebbe lo sviluppo delle opportunità legate all'integrazione tra
elevate condizioni di accessibilità e nuove condizioni di, centralità del
contesto urbano.
Ha la finalità di sostenere la realizzazione delle linee ad Alta velocità; è formato da banche, imprenditori, enti locali.
Gli
scopi e l’attività
I
soci
Assolombarda, Banca Cassa di Risparmio di Torino Spa,
Camera di Commercio di Brescia, Camera di Commercio di Trieste, Cassa di
Risparmio di Trieste Banca Spa, Comune di Brescia, Comune di Genova, Comune di
Milano, Comune di Torino, Comune di Trieste, Comune di Verona, Federlombarda,
Federpiemonte, Federveneto e Federindustria Friuli-Venezia-Giulia, Provincia di
Torino, Provincia di Trieste, San Paolo Imi Spa, Unione Camere di Commercio
della Lombardia, Unione Camere di Commercio del Piemonte, Unione Camere di
Commercio del Veneto, Unione Industriale dl Torino.
Gli intenti
dichiarati per la Torino-Lione
Si tratta indubbiamente di un
appuntamento importante, che giunge ben dieci anni dopo la prima manifestazione,
dei due governi, di un interesse per una nuova linea transalpina che,
avvicinando le due regioni, Piemonte e Rhone-Alpes, desse nel contempo un
contributo decisivo al problema della mobilità attraverso le Alpi e riempisse
un anello mancante nella nuova rete ferroviaria veloce europea.
L'opportunità del
quadruplicamento della linea storica poggia su ragioni ambientali, di traffico,
di sicurezza, di ammodernamento infrastrutturale, di internazionalizzazione
delle nostre regioni, di integrazione continentale. La : divulgazione dei
vantaggi della nuova lInea per le popolazioni alpine, per il Piemonte e per l'ltalia
è indispensabile per un progetto di queste dimensioni.
A questo fine è essenziale che
le popolazioni locali siano consultate e svolgano un ruolo attivo nel processo
decisionale. Le istituzioni centrali e regionali ed i progettisti devono
instaurare una proficua collaborazione con i rappresentanti delle istituzioni
alpine, così da allontanare la percezione di un'opera decisa senza il loro
coinvolgimento.
Questo compito di comunicazione
spetta -a nostro giudizio- non solo agli enti locali provinciali e regionali, ma
anche e soprattutto al governo e ciò in ragione della dimensione e
dell'importanza dell'opera. Un progetto trasportistico di rilevanza europea e di
cui il governo italiano in occasione degli annuali vertici italo-francesi
riconosce la portata essenziale per il nostro Paese, non può essere delegato
totalmente ad altri, anche in questa fase preparatoria. E’ il governo, in
altre parole, che deve spiegare i vantaggi dell’opera ed il suo bilancio
complessivamente positivo per il Paese, per il Piemonte e per le stesse Valli
Alpine. Nel contempo, dare le garanzie alle popolazioni locali che l’opera sarà
fatta bene, nel pieno rispetto del patrimonio paesaggistico delle Valli Alpine,
che ci saranno tutte le necessarie compensazioni, che verranno messi a punto gli
strumenti giuridici giusti per la gestione dell'opera, in modo da minimizzare
l'impatto della stessa sul territorio e rafforzarne al contrario le ricadute
positive.
Si tratta di garanzie
indispensabili per mostrare I'infondatezza di tanti pregiudizi che tuttora
sussistono attorno a questo progetto, la maggior parte dei quali è nata proprio
a seguito dell'incapacità di instaurare un dialogo proficuo con tutti i
soggetti coinvolti. “
Vantaggi
ambientali
Una drastica riduzione delle
emissioni di sostanze inquinanti. La nuova Torino-Lione eviterà I'emissione di
465 milioni di tonnellate/anno di biossido di carbonio.
Una più ridotta occupazione del
suolo: una linea ferroviaria ad alta capacità a doppio binario occupa il 25%
della superficie di un equivalente sistema autostradale, a parità di capacità
di traffico.
Un consistente risparmio
energetico: la modalità ferroviaria è caratterizzata da consumi energetici di
molto inferiori rispetto a quella stradale, in proporzione di 1 a 2,4.
Un più limitato inquinamento
acustico: il disturbo arrecato dal traffico ferroviario ed in particolare dai
treni moderni -con tutte le mitigazioni imposte dalle Leggi Europee- è
inferiore a quello stradale, sia per la diversa composizione spettrale del
rumore sia per la lunghezza degli intervalli di calma, ed anche inferiore a
quello delle linee ferroviarie storiche.
Una maggiore sicurezza. La
ferrovia ha tassi di mortalità inferiori rispetto alla strada, con 13 decessi
per miliardo di passeggeri/Km contro i 2 della Ferrovia.
Vantaggi
per il territorio
Verrà liberata la linea
tradizionale a favore del traffico pendolare e turistico e si potrà finalmente
realizzare un sistema di trasporto metropolitano con treni cadenzati; verrà
ridotto drasticamente il traffico dei veicoli industriali su strada, soprattutto
grazie all'autostrada ferroviaria, che prevede di caricare i camion su treni
navetta molto lontano dalle vali alpine, potrà essere favorito il riassetto
urbanistico di molti comuni, cosi come ottenuto già da molti comuni là dove
l'Alta Capacità si sta realizzando.
Incremento
della capacità di trasporto
Dei 38 milioni di tonnellate di
merci che attualmente attraversano il confine italo-francese, solo 9 milioni
viaggiano su ferro. Nel 2015 il traffico merci salirà a 60 milioni di
tonnellate e con la nuova linea Torino-Lione circa 40 milioni potranno
utilizzare la ferrovia: un contributo determinante alla riduzione
dell'inquinamento che il solo potenziamento della linea storica pur necessario
non potrà mai raggiungere.
Riduzione
dei tempi di percorrenza
Infine non sono trascurabili i
guadagni in termini di tempo di una linea che porterebbe da Torino a Lione in
meno di due ore, rispetto alle tre e mezza attuali.
La concorrenzialità del mezzo
ferroviario con l'aereo, già dimostrata altrove (il TGV spagnolo ha
detronizzato l'aereo sulla tratta Madrid-Siviglia e quello francese sulla linea
Parigi-Lione), può costituire un'importante componente del progetto.
Uno
strumento per l'occupazione
Alpetunnel propone
l'ottimizzazione del cantiere e del dopo-cantiere in termini di occupazione
locale, di riqualificazione professionale, di infrastrutture e di ricaduta
economica. L'aumento degli scambi di merci, servizi e persone generato dal nuovo
collegamento produrrà un effetto positivo di sviluppo socio-economico nei
territori attraversati. I soggetti economici delle regioni di confine Piemonte e
Rhone Alpes si sono mobilitati perchè il progetto si realizzi.
La manodopera stimata per la
realizzazione del Tunnel di base (fattispecie di scavo prevalentemente con
esplosivo, con ipotesi di Genio Civile di 4,5 anni) è di 500 unità il primo
anno per salire progressivamente a
3000 unità il quarto anno e ridiscendere a 250 unità il sesto anno
È stato stimato in 4750 milioni
di ECU*, imposte escluse, alle condizioni economiche del gennaio 1998, di cui
315 milioni per il costo degli studi del progetto di massima.
2 COME VOGLIONO FARE LA LINEA TAV TORINO-LIONE
La CIG (Commissione Inter-Governativa) è composta dai rappresentanti dei governi italiano e francese. Compito della Commissione è la supervisione, per conto dei due stati, sugli studi preliminari della tratta internazionale del progetto Torino-Lione.
Le FS hanno affidato alla
società ltalferr gli studi relativi alla tratta italiana tra Bussoleno e
Torino. La SNCF, per conto di RFF (Rete Ferroviaria Francese) ha delegato
alla Mission Lyon Montmelian lo studio della tratta Lyon-Montmelian-St.Jean-de-
Maurienne.
Costituita il 24 novembre 1994, Alpetunnel GEIE effettua, con il sostegno dell'Unione europea, tutti gli studi tecnici, economici, giuridici e finanziari necessari alla definizione e alla messa a punto della sezione internazionale del nuovo collegamento transalpino Torino-Lione, e in particolare del tunnel di base italo-francese. Contribuisce alla definizione delle strutture di finanziamento, di costruzione e di gestione della tratta internazionale Torino- Montmelian, assicurando la coerenza globale del progetto.
Il comitato di coordinamento del piemonte , istituito nel 1998 tra gli enti coinvolti nella realizzazione del progetto, è coordinato dal Presidente della regione Piemonte e dal Prefetto di Torino.
Scheda
tecnica del tracciato di Alpetunnel
Il progetto dì base prevede un
tunnel da St. Jean a Venaus; I'attraversamento in viadotto della Vai Cenischia;
un nuovo tunnel sotto Mompantero, fino a Chianocco; una stazIone di smistamento,
la cosiddetta Bussoleno est, con un fascio di binari, forse otto, lungo tre
chilometri, per lo stazionamento; un tratto in viadotto e un nuovo tunnel
immediatamente prima di Borgone, sotto la frazione di Chiampano, più o meno,
con uscita nella zona di Caprie; infine I'attraversamento della valle in
viadotto in direzione dì Alpignano.
L'unica variante significativa prevista da Alpetunnel è il collocamento del fascio di binari di stazionamento tra l'attuale stazione di Bussoleno e Foresto, una corta galleria sotto Bussoleno, con uscita a valle di San Giorio, I'attraversamento della valle da San Giorio a san Didero in viadotto, e il seguito come nel progetto principale. E' stato detto che, poichè non è possibile seguire l'andamento del terreno -in pendenza eccessiva -la linea e, a maggior ragione, il fascio di binari di stazionamento, dovranno alzarsi rispetto al livello del suolo, formando una diga, larga circa 70, 80 metri, e sempre più rilevata, fino a raggiungere, nel punto di massima altezza qualcosa tra 20 e 30 metri. Come se tutto questo non bastasse, sono necessarie due duplici interconnessioni con la vecchia linea, una prima di Borgone e l'altra tra Chianocco e Bussoleno.
Un
passaggio nelle alpi
Gli
studi geologici
Priorita’
alla sicurezza
l progettisti hanno scelto la concezione "bitubo”.
principalmente per elevare il livello di sicurezza. Non esistono rischi di
collisione tra convogli che si incrociano. In caso di incidente, è coinvolta
una sola galleria, e l'altra è utilizzata come spazio di soccorso. Se
necessaria, l'evacuazione dei viaggiatori è possibile in modo sicuro grazie ad
una serie di accorgimenti per interventi rapidi: collegamento tra i due tubi,
accessi intermedi e una stazione sotterranea di servizio e soccorso situata a
metà del tunnel.
Stoccaggio
del marino
Non sarà sufficiente una sola
area per smaltire i 15 milioni di metri cubi di marino, estratti dal tunnel di
base e da quello di circonvallazione di Bussoleno. Sono già stati individuati
alcuni potenziali siti per lo stoccaggio, al fine di attutire l'impatto
ambientale e tutelare la qualità della vita degli abitanti delle zone
interessate.
Volume del marino estratto dal
tunnel di base e dal tunnel di Bussoleno = 15 Milioni di m3 (equivalente a 6
piramidi di Keope).
Obiettivo
ambiente