Due modelli a confronto
Tra
gli ultimi documenti inseriti vogliamo evidenziarne due: il primo è
soltanto un articolo pubblicato su un quotidiano, il secondo un semplice comunicato
stampa che fa riferimento a quell'articolo. Entrambi non parlano, se non marginalmente,
della linea TAV Torino-Lione, eppure sono istruttivi... Due diversi atteggiamenti,
due pratiche opposte, due modelli alternativi: il primo, molto diffuso oggi
nella cosiddetta dialettica politica, consiste nel negare l'evidenza, distorcere
i fatti, proporre assiomi, rivendicare con orgoglio il diritto a eludere le
regole; il secondo consiste nello sforzo di ricostruire semplicemente la verità,
portando dati a supporto e esigendo il rispetto della democrazia. Due modelli
molto presenti nelle vicende di oggi della Val Susa.
Poniamo questi due
modelli a confronto, usando come pretesto le dichiarazioni di un politico
(Vannino Chiti) che sull'onda dell'entusiasmo per le grandi opere (in generale)
e l'alta velocità (in particolare) fa un po' di confusione nel rievocare
le vicende del Mugello. Tocca a un'associazione di volontariato (Idra) mettere
i puntini sulle "i".
Dal Mugello e dalle dichiarazioni dell'ex presidente della Regione Toscana,
il pensiero corre veloce alla Val Susa e alla Presidente della Regione Piemonte.
E le lodi a Prodi per il suo impegno nelle grandi opere ci ricorda che le
prossime elezioni sono ormai alle porte. A proposito: cosa dice il programma
dell'Unione sulle grandi opere?
Certo che qualche domanda occorre porsela leggendo l'elogio dell'attenzione
prestata al Mugello sull'impatto ambientale e il biasimo per i metodi usati
dall'attuale governo con la militarizzazione in Valle Susa. La ricetta proposta
è semplice: conteggiare il 20% della spesa in compensazioni per convincere
i sindaci riottosi e per rimuovere gli ostacoli. E noi che credevamo che la
salute non si vende e pensavamo che la democrazia fosse un'altra cosa... (L'articolo
e il comunicato stampa)