NOTIZIARIO NO-TAV TORINO N. 5 (Novembre 2003)
Il presente notiziario raccoglie informazioni rese note a mezzo stampa o web, pubblicate a volte solo sulle pagine locali dei quotidiani, o apprese direttamente dai militanti dell’opposizione al TAV. (apri questo documento in formato pdf)
INIZIATIVE DELLE FORZE DI OPPOSIZIONE ALLE “GRANDI OPERE”
· Contro-Vertice di Verona sulle infrastrutture di trasporto
In occasione del vertice europeo dei ministri dei trasporti, il 18 ed il 24 Ottobre si sono svolti a Verona un convegno ed una manifestazione nazionali ad esso contrapposti. Hanno dato vita alle due iniziative i comitati, le associazioni e le forze politiche che si oppongono a quegli enormi sperperi di denaro pubblico dalle conseguenze ambientali e sociali devastanti che Lorsignori, a destra come a sinistra, chiamano “Grandi Opere”. L’efficace slogan che ha caratterizzato le due giornate “GRANDI OPERE=PICCOLE PENSIONI”, adatto a marcare la coincidenza in Italia con lo sciopero generale sulla previdenza, intendeva denunciare le odiose politiche che da un lato tagliano la spesa sociale e dall’altro prevedono di destinare le risorse così recuperate alla realizzazione di Alta Velocità, nuove autostrade, ponti assurdi. La denuncia non era rivolta soltanto al nostro attuale Governo, ma anche a quelli di vario colore degli altri Paesi d’Europa che, a meno di leggere sfumature, sostengono di fatto le stesse politiche ed infine alle istituzioni comunitarie, che praticano in grande la medesima logica.
Alla sezione Iniziative di movimento sono disponibili una breve cronaca, documenti e foto delle due giornate.
· Audizione alla Commissione UE per le petizioni
L’8 Settembre la Commissione UE per le petizioni ha ricevuto in audizione a Roma i comitati NO-TAV di Torino e Valle Susa.
La delegazione dei Comitati ha illustrato le ragioni di opposizione della maggioranza della popolazione interessata dalla tratta TAV Torino-Lione, consegnando ai commissari una nutrita documentazione in merito. Ulteriore materiale è stato spedito alla Commissione successivamente e non è escluso che possa svolgersi un ulteriore incontro tra le parti nel prossimo futuro.
E’ disponibile il comunicato stampa (pdf) sull’audizione.
· Sentenza della Corte Costituzionale contro la Legge-obiettivo
Recentemente è stata emessa dalla Consulta un’importante sentenza (la 303 del 1/10/2003) che limita, almeno in parte, lo strapotere assegnato al Governo in materia di installazioni strategiche di antenne per telecomunicazioni (Decreto-legge “Gasparri” n. 198 del 2002) ed infrastrutture logistiche (Legge “obiettivo” n. 443 del 21/12/2001). Vi si afferma che Regioni ed Enti Locali sono responsabili dell’uso del territorio e che pertanto, anche se spetta al governo scegliere le opere strategiche da realizzare, essi devono essere coinvolti nelle modalità di attuazione locale, nella progettazione e nei controlli.
Questo pronunciamento, ottenuto grazie ai ricorsi per incostituzionalità presentati da alcune Regioni (Emilia, Toscana, Marche, Umbria) e dalla Provincia autonoma di Trento, offre un po’ più di agibilità all’azione delle amministrazioni locali.
IL PUNTO SULLA TORINO-LIONE
Per fare chiarezza sullo stato della linea TAV Torino-Lione è indispensabile intervenire anche sul rumore di fondo creato dalle tante notizie di questo periodo, nel senso che occorre bonificare il campo dell’informazione di regime dal polverone sollevato ad arte dalle lobby politico-imprenditoriali degli affaristi attraverso i loro giornali e le loro televisioni (che sono poi la totalità dei mass-media di portata regionale e nazionale).
· La realtà
In concreto la situazione è la seguente:
Ø Per la tratta nazionale (Settimo-Bussoleno) le Ferrovie (RFI) hanno ritirato il progetto per evitare la bocciatura da parte della commissione VIA del Ministero dell’ambiente, di fronte alle innumerevoli richieste di modifica raccolte dalla Regione Piemonte. La ITALFERR lavora attualmente al rifacimento del progetto, che richiederà un iter complessivo di 6--12 mesi.
Per saperne di più vedi l'articolo: "TAV, le ferrovie ritirano il progetto" (pdf)
Il nodo principale da sciogliere è sempre l’attraversamento dell’area di Torino: il ramo sotto corso Marche verso l’interporto di Orbassano, richiesto dagli Enti Locali, ha un costo elevatissimo, tale da far saltare i pur faraonici preventivi precedenti.
Ø Il progetto preliminare della tratta internazionale (S. Didero-tunnel di base) ha invece ottenuto il parere favorevole, pur con molte prescrizioni, del Ministero dell’ambiente e potrebbe essere approvato dal CIPE a fine Novembre, cosa che aprirebbe la strada agli adempimenti per la stesura del progetto definitivo.
Per non perdere tempo, Lunardi ha subito annunciato via fax ai Comuni interessati il prossimo avvio del cantiere per scavare il tunnel di esplorazione geognostica a Venaus (un buco di 6 metri di diametro che avanzerebbe nella montagna dell’Ambin per ben 7 Km), in assenza di sondaggi preventivi nonostante i gravi rischi idrogeologici che si paventano. [Vedere i 2 articoli disponibili nella sezione: "I cantieri dell'alta velocità/Sondaggi preliminari per la Torino-Lione"]
Intorno al 20 ottobre la Regione Piemonte ha deliberato che in futuro questo cunicolo esplorativo possa essere usato come galleria di servizio parallela al tunnel di base vero e proprio: contro questa decisione la Comunità Montana Bassa Valle di Susa ha predisposto un ricorso al TAR.
· La fiction [1] a puntate, in programma da Ottobre a Dicembre
Si vuole far credere all’opinione pubblica che la realizzazione della Torino-Lione sia imminente, che niente e nessuno potrà fermare “il progresso dell’Europa”. La commedia messa in scena a questo scopo dai media mira ad essere avvincente, a generare una certa dose di suspence (L’opera è fuori dalla lista prioritaria. La lista non esiste. No, esiste, ma è solo una bozza. L’opera è dentro!!!!) e, almeno in alcune puntate, è bene che riservi qualche colpo di scena:
Ø L’8 Ottobre La Stampa, Repubblica ed il TG3 Piemonte affermano, riferendo sui lavori della Commissione Inter-Governativa (CIG) riunita a Torino, che il progetto della tratta nazionale (appena ritirato) è già pronto ed è stato illustrato dall’assessore regionale Casoni …!
Ø Il giorno successivo La Stampa pubblica addirittura una foto della galleria di sondaggio per l’Alta Velocità: in realtà ritrae un tunnel di una tratta appenninica del TAV.
Non basta l’assenza di serietà professionale a spiegare questi falsi clamorosi: è vera malafede; è disinformazione scientemente orchestrata.
Ø L’11 Novembre, per una delle puntate più recenti, viene allestito un saggio di moderno intrattenimento dentro un contenitore che dovrebbe essere informativo: per attestare che l’infrastruttura è definitivamente considerata al giusto (elevatissimo) livello di priorità si organizza un teatrino (talk-show?) nel corso del TG3 Piemonte delle 19,30. Lo squallido siparietto con l’ingegner Sergio Pininfarina in studio vede il giornalista Orlando Perera interpretare di fatto la parte della commissaria UE signora De Palacio (ne cita continuamente opinioni e dichiarazioni) mentre Pininfarina interpreta se stesso, che fra le tante cariche funge da presidente della CIG; duettano per vari minuti sui meriti dell’ingegnere e l’inestimabile valore economico, sociale ed ambientale del TAV in Valle di Susa. INDIGERIBILE.
LA QUICK START LIST: UN “AUMMA-AUMMA” BIPARTISAN PER SPILLARE PIU’ SOLDI ALLA UE
Il problema, dietro l’angolo, è sempre il solito: i soldi per queste infrastrutture faraoniche non si trovano; ma intanto agli affaristi mirano a racimolare il massimo possibile dai finanziamenti pubblici europei. Per le infrastrutture strategiche l’asta iniziale UE batteva il 10%dell’importo delle opere, poi per quelle prioritarie (lista Van Miert) ha battuto il 20%; ora per quelle comprese nella Quick Start List batterà (forse) il 30%: basta che siano trans-frontaliere (e per il TAV Torino-Lione ci siamo!) e pronte a partire (vai con lo spettacolo degli illusionisti!!!)
In poche parole: Prodi e Berlusconi, i due grandi avversari che non si sorridono mai davanti alle telecamere, su questo affare per gli amici italiani si sono messi come per incanto d’accordo. Nei panni di Capo del governo italiano, Silvio ha scritto al Presidente della Commissione UE, Romano, una lettera per spiegare l’importanza del TAV verso la Francia, con tanto di “appoggio esterno” di Raffarin che, in cambio, in futuro vanterà verso Berlusconi il credito di un favore di pari portata; Prodi ha svolto diligentemente il ruolo di chi ha capito al volo le argomentazioni e l’opera è rientrata nella Quick Start List. E …VOILA’.
Non si placa, frattanto, il lavorìo dei cervelli che cercano disperatamente un modo per coinvolgere privati imprenditori e risparmiatori nel finanziamento: il presidente della Infrastrutture spa, Monorchio, ha recentemente annunciato l’intenzione di emettere Obbligazioni per l’Alta Velocità da parte della medesima società.
AVVIO DEL FERROUTAGE (TIR SU TRENO) SULLA FERROVIA STORICA DELLA VALLE DI SUSA
Il 4 Novembre è stato avviato sulla ferrovia storica Torino-Modane un servizio di trasporto delle merci attraverso le Alpi noto come “ferroutage” e denominato commercialmente AFA (Autostrada Ferroviaria Alpina): consiste nel caricare i TIR su appositi carri ferroviari ribassati per far loro percorrere in treno la tratta di 175 Km tra lo scalo di Orbassano (TO) e quello francese di Aiton (nei pressi di Chambery). Per ora sono interessate solo le autocisterne, in attesa di adeguare le gallerie alla sagoma più ingombrante degli altri TIR. Grazie agli speciali sistemi di caricamento in diagonale, i tempi totali di trasferimento stimati sono: 30—40 minuti per caricare; 3 ore il trasferimento; 5 minuti per scaricare.
Il servizio costa 290 euro a Camion (contro un costo totale di 275 dell’ autostrada). Fino al 2006 ci saranno solo 4 convogli al giorno per direzione di marcia; dal 2007 si dovrebbe salire a 20—30 con un potenziale di riduzione dei TIR circolanti su strade e autostrada della Val Susa pari al 30% (300.000 camion in meno all’anno su un totale di 900.000).
Per approfondire, vedi il documento "Ferroutage", nella sezione "Il trasporto delle merci attraverso le alpi"
CANTIERI DELLA TRATTA TAV TORINO—NOVARA
Si amplia il raggio di azione dei cantieri TAV tra Settimo e Novara e si fa sempre più pesante l’impatto sulla vita dei cittadini che abitano i paesi lungo la linea in costruzione. La fase di abbattimento dei cavalcavia sull’autostrada A4, in particolare, genera il riversamento di un traffico soffocante sulle strade circostanti, dove tutti sono costretti a lunghi tragitti anche solo per spostarsi tra due Comuni confinanti.
Crescono il disagio quotidiano e la rabbia; la gente prova ad organizzare la protesta; alcuni comitati iniziano a discutere l’argomento ed a muoversi; anche i DS di Brandizzo hanno promosso una petizione popolare contro la condizione di prigionieri dei cantieri del TAV.
[1] Dal dizionario Garzanti inglese-italiano: novellistica, invenzione, finzione.