BASE USA VICENZA
INCIDENTE OLEODOTTO: DISASTRO
MILITARE
«Un vero disastro ambientale»,
l’ha
definito l’assessore provinciale alle risorse
idriche; dimenticandosi di specificare chequesto disastro – la
fuoriuscita di una quantità enorme di cherosene
dall’oleodotto Nato – è stato prodotto
da un’installazionemilitare.
Due fiumi gravemente inquinati, il terreno di ricarica
della falda acquifera più grande del nord Italia
imbevuto di cherosene, fauna e vegetazione minacciati
dalla chiazza inquinante rilasciata dall’oleodotto
che porta il carburante per gli aerei militari da Camp
Darby ad Aviano. Ma non dicevano che le installazioni
militari sono sicure e non danneggiano il territorio?
Più di qualcuno deve delle spiegazioni ai cittadini;
a partire dal commissario Costa, che ha lasciato Vicenza
per le sue “vacanze elettorali” ribadendo
che le installazioni militari Usa non hanno alcun impatto
sul territorio. E ora, cosa ha da dire il primo sponsor
della nuova base Usa al Dal Molin? E tutti coloro che
hanno sempre sbeffeggiato le paure e le preoccupazioni
dei vicentini?
Nessuno venga più a portarci rassicurazioni:
le installazioni militari sono pericolose per l’ambiente
e la salute pubblica. Se verrà realizzata, lo
sarà anche la base statunitense al Dal Molin,
situata proprio sopra la nostra falda acquifera e nei
pressi di una zona naturale protetta; cosa potrebbe
avvenire se, in un giorno disgraziato, dovesse verificarsi
un incidente all’interno della nuova base o della
Ederle?
Siamo esterrefatti che la notizia sia stata diffusa
soltanto dodici ore dopo l’incidente e non sia
stata mobilitata la Protezione Civile; come è avvenuto
per l’approvazione della nuova base Usa al Dal
Molin, si è agito nella più totale oscurità.
Ora più che mai è chiara la pericolosità delle
installazioni militari: Vicenza libera dalle basi Usa.
Presidio Permanente, Vicenza, 11 marzo 2008
Presidio
permanente NO Dal Molin - Vicenza
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