Presidio Permanente NO Dal Molin -
Comunicati stampa 9, 13, 15 Settembre 2007
COMUNICATO STAMPA
Vicenza, 9
settembre 2007
ASSEMBLEA
NAZIONALE DEL PATTO DI MUTUO SOCCORSO: NO DAL MOLIN,
A DICEMBRE UNA TRE GIORNI EUROPEA
Si è svolta in mattinata l'assemblea nazionale della realtà aderenti al Patto di Mutuo Soccorso; un incontro a cui hanno partecipato comitati provenienti da tutta Italia.
L'assemblea ha avuto decine di interventi durante i quali sono state esposte le lotte locali dei cittadini per la difesa dei beni comuni, ma si è anche
discusso delle prossime iniziative.
Per quel che riguarda Vicenza,
quel che emerge è che la mobilitazione per impedire la costruzione della nuova base Usa non si ferma, bensì si allarga con l'obiettivo di espandersi anche su scala europea. Sono tanti, infatti, i contatti nati in
questi mesi con movimenti cechi, polacchi, olandesi
ed inglesi che costruiscono partecipazione intorno
al ripudio della guerra ed al rifiuto delle basi di
guerra.
E' per questa ragione che il Presidio
Permanente vicentino ha proposto alle altre realtà una tre giorni di mobilitazione europea da tenersi il prossimo dicembre. Un momento di confronto, di azione e di manifestazione; è intorno a queste tre caratteristiche, infatti, che verrà caratterizzata la mobilitazione di inizio inverno: confronto e discussione sulle politiche di militarizzazione del territorio e sulle forme di difesa dei beni comuni; azione diretta, per dimostrare la capacità di impedire i lavori di realizzazione del progetto Dal Molin che, verosimilmente, a dicembre saranno già iniziati; manifestazione, perché l'obiettivo è quello di dimostrare ancora una volta quando grande è il
dissenso in merito alla costruzione della nuova base.
I primi tre giorni di Festival
hanno dimostrato quanto ampia è la rete di solidarietà tra i cittadini che si battono contro la costruzione della nuova base al Dal Molin: il Festival, infatti, nonostante le invettive di Hullweck e soci, è stato attraversato da migliaia di persone; l'assemblea nazionale del Patto ha sancito, ancora una volta, che la vicenda vicentina è irrimediabilmente nazionale e che tantissimi sono coloro che vogliono continuare a sostenere Vicenza nella sua mobilitazione. Il Governo Prodi è avvertito: se inizieranno i lavori per la realizzazione della nuova base, si troverà a
fare i conti con mobilitazioni e blocchi in ogni parte
d'Italia.
COMUNICATO STAMPA
Vicenza, 13 settembre 2007
BASE
USA VICENZA, CHIUSI SIMBOLICAMENTE INGRESSI ALLA
EDERLE
Più di mille i partecipanti all’iniziativa
Erano più di mille i manifestanti che questo
pomeriggio, a
partire dalle 14.00, hanno partecipato alle azioni
intorno
alla caserma Ederle di Vicenza, sede del comando della
173° Brigata Aerotrasportata statunitense.
Gli operai dell’Altrocomune – donne e uomini
del
Presidio Permanente – hanno chiuso gli ingressi
e le
uscite della struttura militare posando blocchi di
cemento e
fissandoli all’asfalto con malta a presa rapida.
Intorno
altri manifestanti hanno teso nastri arancione da cantiere
e
coperto le insegne della base con la scritta No War.
Il corteo, forte alla partenza di almeno 500 persone,
si è
via via ingrossato, soprattutto dopo l’ingresso
nel centro
abitato, superando di gran lunga i mille partecipanti.
L’iniziativa è parte della settimana
di mobilitazione
contro la costruzione della nuova base Usa a Vicenza;
quest’oggi il Presidio Permanente ha voluto evidenziare
che, in qualunque momento, è possibile rallentare
e
bloccare l’operatività di un avamposto
di guerra.
Tra gli interventi dal microfono, anche una donna
statunitense che ha invitato più volte i soldati
della
casema Ederle a non rendersi complici della distruzione
provocata dalla guerra e della devastazione del territorio
che potrebbe creare la realizzazione di una nuova
installazione militare.
Domani l’ultima iniziativa: l’Altrocomune
pianterà 150
alberi all’interno dell’aeroporto Dal Molin,
dove gli
statunitensi vorrebbero realizzare il proprio progetto.
COMUNICATO STAMPA
15 settembre 2007
BASE USA VICENZA, PIANTATI ALBERI AL DAL MOLIN
Decine di alberi sono stati piantati all'interno
dell'aeroporto Dal Molin di Vicenza dove gli Usa vorrebbero
costruire una nuova installazione militare.
Il corteo, come sempre rumoroso e colorato, ha raggiunto
intorno a mezzogiorno i cancelli del Dal Molin, ottenendo
la
possibilità di accedere alla struttura aeroportuale
dall'ingresso principale e piantare gli alberi.
La testa del corteo, a cui hanno partecipato più di
quattromila persone, era formata da donne e uomini
con in
mano alberi, zappe e vanghe; alcune persone, invece,
portavano le cesoie per tagliare le reti, nel caso
in cui
fosse stato impedito l'ingresso dal cancello. Tante
le
famiglie e i bambini che hanno suonato pentole e tamburi.
La settimana di mobilitazione contro la costruzione
della
nuova base Usa si è chiusa con l'ennesima vittoria
per
l'Altrocomune di Vicenza: gli unici lavori iniziati
all'interno del Dal Molin sono quelli per la costruzione
del
nuovo parco pubblico; quelli per l'installazione militare,
invece, non inizieranno mai: i vicentini sono determinati
ad
impedirlo.
Presidio Permanente, 15 settembre 2007
Presidio
permanente NO Dal Molin - Vicenza
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