Appello dal NO Dal Molin
Sabato 14 luglio 2007: Vicenza chiama.
Da più di un anno Vicenza è attraversata
da un movimento
popolare forte e radicato che si oppone alla costruzione
di
una nuova base militare presso l’aeroporto Dal
Molin.
Decine di migliaia di vicentini sono scesi in piazza,
assemblee ed iniziative partecipatissime si svolgono
settimanalmente in città, azioni vengono effettuate
contro
la costruzione della base.
Vicenza si è messa in cammino, ha costruito
relazioni con
chi lotta in Val di Susa contro la Tav, con il Patto
del
Mutuo Soccorso, con i comitati contro le servitù militari
dalla Sardegna ad Aviano e con tantissime altre realtà
italiane, europee e statunitensi.
Ci siamo incontrati a Vicenza in occasione delle
manifestazioni, così come in Val di Susa e a
Roma il 9 di
giugno.
Ora vi chiediamo di tornare a Vicenza, di essere insieme
alle cittadine e ai cittadini di Vicenza per bloccare
i
lavori di costruzione del più grande insediamento
di
guerra del sud-est Europa.
Vogliamo difendere insieme a voi i beni comuni, ed
allo
stesso tempo fare di questa nostra battaglia un bene
comune
prezioso per tutti.
Vogliamo innanzitutto ripercorrere le fasi che hanno
caratterizzato questi mesi di lotta:
- la prima fase che noi individuiamo è quella
del rifiuto
del progetto e del tentativo, attraverso la mobilitazione
popolare, di bloccarne l’approvazione da parte
del Governo locale e centrale.
- la seconda fase è quella “ribellione” al “non
mi
oppongo” del Governo Prodi comunicata dai telegiornali
serali del 16 Gennaio; la città è insorta
indignata e
non ha accettato questa imposizione. Le iniziative
si sono
susseguite fino alla grande manifestazione nazionale
del 17 febbraio che ha visto almeno 150 mila persone
sfilare pacificamente per le strade di Vicenza.
- la terza fase è quella della resistenza
ai lavori per
la realizzazione del progetto, caratterizzata da
azioni come
l’occupazione della Basilica Palladiana e il
taglio dei cavidotti per fibre ottiche posati nei
pressi del Dal Molin.
Dopo che il governo Prodi ha ufficializzato, attraverso
l’ambasciatore statunitense Spogli, il si alla
nuova base
Usa al Dal Molin, si è aperto al nostro interno
un
dibattito sulle forme della resistenza ai lavori e
sulle
prospettive future della nostra lotta.
Proponiamo, quindi, a tutte/i un incontro nazionale
a
Vicenza dove le donne e gli uomini del Presidio Permanente
proporranno il percorso di opposizione alla realizzazione
della nuova base Usa; un percorso che, per noi, deve
unire
locale e globale, perché vogliamo sì difendere
la nostra
terra, ma anche costruire un futuro senza basi di guerra.
Per adesioni: comunicazione@nodalmolin.it
Presidio
permanente NO Dal Molin - Vicenza
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