NO Dal Molin
COMUNICATO STAMPA
INCONTRO NAZIONALE
14 LUGLIO: «RESISTEREMO
UN MINUTO IN PIU'»
Trentacinque gradi all'ombra; centinaia
di persone
presenti; cinque ore di dibattito; trentanove interventi,
delegazioni da tutta Italia, dall'estero e due veterani
dell'esercito statunitense: sono questi i numeri
dell'incontro nazionale tenutosi ieri al Presidio
Permanente No Dal Molin di Vicenza. Un'incontro che
ha
visto, ancora una volta, decine di realtà provenienti
da
tutta Italia al fianco dei tanti vicentini che vogliono
continuare a battersi contro la costruzione di una
nuova
installazione militare nel proprio territorio.
«Con i vicentini non c'è soltanto solidarietà,
c'è piena condivisione», hanno sottolineato
i
rappresentanti del movimento No Tav valsusino; ed è questo
lo spirito che ieri ha legato le tante persone giunte
al
Presidio. Nonostante le tante differenze - anagrafiche,
geografiche, politiche - un unico obiettivo lega tra
loro
realtà vicentine e non: la determinazione nel
voler
fermare la realizzazione di un nuovo strumento di guerra
che
porterà morte e distruzione all'estero e comprometterà
irrimediabilmente il territorio ed i beni comuni della
città berica.
Ed è da questa condivisione che nasce la volontà di
costruire, collettivamente, una settimana di lotta
il
prossimo settembre, dall'otto al quindici; in quei
giorni
a Vicenza saranno allestiti dei campeggi per ospitare
quanti
vorranno sostenere le iniziative della comunità locale;
e
in quei giorni verranno costruite mobilitazioni ed
iniziative volte ad impedire l'inizio dei lavori.
«Ma se il lavori dovessero iniziare prima - ha
sottolineato Francesco Pavin del Presidio - noi saremo
pronti a mobilitarci per ostacolarli ed interromperli.
Alle
tante realtà italiane che ci sostengono - ha
proseguito
- chiediamo di sostenerci immediatamente, costruendo
iniziative nei propri territori, blocchi della viabilità,
momenti di solidarietà». Un appello a
cui i tanti
presenti venuti da tutta Italia non si sono sottratti: «la
vostra lotta è la nostra lotta», hanno
sottolineato in
tanti.
Un'incontro, quello del 14 luglio, che ha rafforzato
il
vasto movimento che si batte contro la costruzione
della
nuova base Usa; un movimento che ha saputo unire il
rifiuto
della guerra alla difesa della terra, e che è sempre
più
determinato nel non accettare le imposizioni di un
Governo
- quello italiano - che si è riempito per mesi
la
bocca con concetti come riduzione delle servitù militari
e
partecipazione delle comunità locali, ma che
in queste
settimane ha dimostrato di aver preso strade completamente
diverse.
«Nessuna firma ci ferma», recitava lo striscione
esposto
un mese fa, quando l'ambasciatore statunitense Spogli
annunciava la firma di Prodi in calce alla concessione
dell'aeroporto Dal Molin agli Usa. Ieri i vicentini
hanno
avuto la conferma di non essere soli; il Dal Molin è
ancora una questione nazionale, e la vicenda è
tutt'altro che chiusa.
Presidio Permanente, Vicenza, 15 luglio 2007
Presidio
permanente NO Dal Molin - Vicenza |