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TRE GIORNI PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI NEL LAZIO, 14\15\16 marzo.
Prove di democrazia dal basso

I fatti di Napoli, il tentativo di criminalizzazione delle lotte territoriali, l’approvazione del piano territoriale provinciale (che prevede  l’inceneritore di Albano), la recentissima approvazione del piano regolatore di Roma (ultimo regalo di Veltroni ai costruttori) e la critica situazione politica che preannuncia una svolta autoritaria verso le battaglie territoriali ( così affermano i leaders del Pdl e del Pd), dimostrano come la questione della tutela dei beni comune sia centrale. In questo quadro, ci preoccupa il rischio di essere schiacciati e messi a tacere da questo clima di emergenza incentrato sulla paura “di finire come Napoli”. Le comunità resistenti vengono tacciate di  antisviluppismo, invertendo così  l’ordine delle responsabilità. Il vero responsabile dei disastri ambientali è chi ci governa, mentre le comunità sono l’unica garanzia di un progresso degno di questo nome.
Per questo come movimenti territoriali del Lazio ci siamo incontrati  al fine di rafforzare le nostra relazioni e costruire un percorso comune.
Gli obiettivi comuni non mancano.

  • E’ chiaro che le nostre battaglie, seppur legate a contesti territoriali, riguardano una questione comune. La speculazione, che spesso ha come protagonisti sempre gli stessi attori (Acea, Ama,  Sorgenia, Caltagirone ecc..). La totale assenza di partecipazione dei cittadini nelle scelte. La mancanza di progettazione e programmazione sulle politiche riguardanti i beni comuni (assenza del piano energetico regionale, dei rifiuti ecc…). Tale situazione  favorisce una logica speculativa ed esclude la "P"olitica dalle scelte considerando esclusivamente gli interessi dei poteri forti.
  • Non è facile costruire un salto di qualità nella relazione tra i movimenti  territoriali. E allora iniziamo dal “fare”: nei momenti di  mobilitazione e di azione dirette  il "fare rete"  risulta più praticabile. Come è avvenuto il 2 dicembre del 2006 dove 5 movimenti territoriali (Colleferro, Civitavecchia, Malagrotta, Aprilia e Ciampino) sono scesi in piazza contemporaneamente, denunciando con radicalità l'attacco che i cittadini subiscono quotidianamente (in tutti i luoghi) dai poteri forti , riappropriandosi del diritto alla vita, e rispedendo al mittente  le accuse di “nimbysmo”.
  • L’azione è il punto di partenza. Ma auspichiamo di andare oltre. Fare assieme comunicazione ( un sito, un bollettino comune ecc..), per dare la sensazione, sia ai politici che ai cittadini, che non si tratta solo di presidiare dei territori ma di scegliere un modello di sviluppo a misura dei cittadini.
  • E poi la formazione. Mettere assieme i saperi accumulati nelle lotte e nelle tradizioni territoriali. I nostri “SI” che i poteri forti mascherano da “NO”. Si all’efficienza energetica, Si all’energie rinnovabili, SI alla raccolta differenziata porta a porta, SI al trasporto su ferro, SI ad un’altra idea di città e di viabilità, SI alla ripubblicizzazione dell’Acqua.

Proponiamo di mettere in rete tutte le iniziative a tutela dei beni comuni che si svolgeranno il prossimo fine settimana.
Costruire una tre giorni di mobilitazione comune il 14, 15, 16 marzo in concomitanza con il primo corteo dei no-Inceneritore di Albano (il 15),  il compleanno dell’occupazione del presidio no-turbogas di Aprilia, l’iniziativa dei no-corridoio al parco di Decima e la partecipazione di altri movimenti (come i No-Fly di Ciampino) al corteo di Albano. In più il 16 marzo si terrà sempre ad Aprilia il corteo nazionale del forum dei movimenti dell’Acqua e vorremmo costruire un “ponte” tra gli eventi. Altri movimenti stanno ragionando su come dare un contributo.
Invitiamo, le altre realtà che si battono per i beni comuni e a difesa del territorio e dell’ambiente, a prendere in considerazione il progetto di generalizzare le giornate del 14\15\16 marzo e farne una tre giorni di mobilitazione comune in tutta la Regione, con la determinazione di opporci allo stupro dei nostri territori e con l’ambizione di dare vita ad una rete di solidarietà e di azione che possa essere uno strumento utile a tutti.
Tutto è utile: un volantinaggio, una megafonaggio, un graffito, un articolo di giornale, un assemblea.
Per tre giorni vogliamo affogare nella democrazia, perché siamo stufi delle bugie.

Rete cittadini contro la turbogas di Aprilia, Action-diritti in movimento, Coordinamento contro l’inceneritore di Albano, Assemblea permanente NO-Fly di Ciampino, Comitato No corridoio Roma-Latina, Asud


da Assemblea Permanente "NO FLY" - Ciampino (Roma)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 12-mar-08