Movimento Serre per la Vita
dal Presidio Antidiscarica H24 di Valle
della Masseria di Serre –SA-
ECCO
PERCHE’ NON SI PUO’ RIMANERE
IN SILENZIO…
La vicenda dei rifiuti in Campania e in particolare
la decisione di individuare nel nostro Comune una megadiscarica,
ha assunto, sin dall’inizio, dei risvolti paradossali.
Molto spesso sono le Istituzioni, anche in modo arrogante,
ad “interpretare la Legge”, invece
di farla rispettare secondo principi chiari
e validi per tutti.
In principio c’era stato detto che la scelta
di allocare una megadiscarica nel nostro territorio
dipendeva unicamente dalla “sventura” di
avere una cava d’argilla che rispondeva pienamente
a “requisiti d’idoneità tecnica”.
La Comunità di Serre, come non mai, ha risposto
unita contro questo disegno scellerato. Trasformare
Valle della Masseria in una megadiscarica voleva dire
pregiudicare per sempre lo sviluppo economico e il
patrimonio ambientale del nostro territorio. L’Amministrazione
comunale per prima, con impegno e decisione, ha capeggiato
la protesta dell’intera Comunità in
difesa di queste legittime aspettative. Eravamo tutti
convinti di essere vittime di un sopruso, ci sentivamo “figli
di un Dio minore”, sacrificati all’altare
della politica perché più deboli (elettoralmente),
il capro espiatorio della incapacità e dell’inefficienza
di altri.
Ad un certo punto, come in una sorta di “sindrome
di Stoccolma”, ci siamo convinti che dovevamo
pagare solo noi, che il diritto di legittima difesa,
fino a quel punto esercitato egregiamente, come sancito
dalla sentenza del Giudice Valitutti, non doveva più essere
esercitato. Che Serre doveva dare, fino ad offrire
su un piatto d’argento il posto più pregiato
che abbiamo dal punto di vista naturalistico: IL
BOSCO DI MACCHIA SOPRANA.
E questo nel più assordante silenzio, senza
che i cittadini fossero autenticamente informati sulla
gravità che tale scelta potesse avere, in termini
di danno alla salute e all’ambiente. In nessun
posto al mondo si penserebbe di allestire una megadiscarica
in un bosco di querce a ridosso di un’Oasi naturalistica
(150 metri) e in prossimità del
fiume Sele (800 mt). La volontà di indicare
Macchia Soprana come alternativa, ha significato lo
stesso sopruso perpetrato da “altri”,
che “a
tavolino”, avevano scelto Valle della Masseria.
Il NO a Valle della Masseria è motivato dagli
stessi argomenti che ci portano a dire
NO A MACCHIA SOPRANA!
A tutto ciò si aggiunge:
- Il taglio di circa
6 ettari di bosco di alto pregio, in un eccellente
stato vegetativo (altro che “arbusti di scarso
valore” o “querce cresciute male”),
che mai più ricrescerà;
- Il transito dei
camion della spazzatura davanti a molte abitazioni,
con grave rischio igienico-sanitario per persone
ed animali (perdita di percolato);
- L’adeguamento
della viabilità, con ulteriore taglio di alberi
e rischi per la sicurezza stradale in zone a vocazione
rurale;
- Il notevole costo
economico dell’”opera” che sottrae
risorse utilizzabili per bonificare altre discariche,
come Pagliarone e Macchia Soprana;
- L’inadeguatezza
del sito dal punto di vista geologico e morfologico
(sull’argilla non crescono boschi rigogliosi!);
- Le indagini tecniche
sono state approssimative e le valutazioni di impatto
ambientale inesistenti, a danno della sicurezza dell’impianto
che si andrà a realizzare;
- La disponibilità enorme
del sito. I boschi di Macchia Soprana e Macchia Sottana
si estendono per circa 100 ettari. Se lo hanno violato
più volte, non si vede perché non
potranno farlo in futuro.
Alla stupidità umana
non c’è mai fine!
TUTTE QUESTE CONDIZIONI LASCIANO FACILMENTE
PREVEDERE NELL’IMMEDIATO FUTURO UN DISASTRO
AMBIENTALE!
Per tutte queste ragioni, la domanda sorge legittima:
se abbiamo difeso Valle della Masseria, rivendicando
il diritto sacrosanto alla salute e all’integrità dell’ambiente,
perche’ non dobbiamo farlo anche per Macchia
Soprana?
Siamo fermamente convinti che il nostro territorio
non è idoneo ad ospitare da nessuna parte una
discarica di grandi dimensioni (non solo in una cava
dimessa, in prossimità dell’Oasi, ma neppure
in un’area boschiva protetta).
Facciamo appello affinché l’Amministrazione
comunale voglia portare avanti la battaglia giudiziaria
anche per Macchia Soprana.
IL DIRITTO ALLA SALUTE È UNICO
ED UGUALE PER L’INTERO TERRITORIO E PER TUTTI
I CITTADINI DELLA NOSTRA COMUNITÀ.
Movimento "Serre
per la vita" |