CARTA DI INTENTI del Presidio Permanente "GIULIO
MACCACARO"
contro il raddoppio dell' inceneritore di Montale e
per la sua definitiva chiusura
contro l' incenerimento dei rifiuti e le discariche.
Per la strategia Rifiuti Zero 2020
PREMESSA
Non appena si è sparsa la notizia del
superamento dei limiti fissati per emissioni
di diossine e furani e della conseguente inevitabile
chiusura temporanea dell' inceneritore di Montale
a scopo cautelativo, la risposta spontanea della popolazione
locale, di comitati, collettivi ed associazioni è stata
quella di dar vita ad un PRESIDIO PERMANENTE di
vigilanza, di lotta e di proposta.
La scelta di dar vita ad un Presidio è stata
ampia e sentita in modo particolare a causa della
pesante situazione sanitaria venutasi a
creare - una situazione che si somma a inquinamenti
e danni sanitari verificatisi nei trenta
lunghi anni di funzionamento dell' inceneritore
- ed aggravata dall' irresponsabile comportamento
del Cis e dell' Arpat che hanno aspettato circa tre
mesi per rendere pubblica la notizia del superamento
dei limiti ( analisi 3 maggio, risultati 18 luglio).
Durante tutto questo tempo l' inceneritore ha
continuato a immettere nell' atmosfera e al suolo sostanze
dannose e cancerogene (diossine, furani, cadmio, mercurio,
polveri ultrasottili..), nonostante fosse stato
individuato anche un guasto al sistema di abbattimento
dei fumi ( 6 giugno).
Dopo anni di mobilitazioni, manifestazioni, ricorsi
legali, proposte alternative, messe in atto dagli
abitanti di tutta la piana che va da Serravalle Pistoiese
a Pontassieve, di lotte contro la dannosa
presenza dell' inceneritore di Montale (Pt), ora abbiamo dato
vita a questo PRESIDIO PERMANENTE.
E' noto che i limiti posti alle emissioni di diossine
e furani dagli inceneritori e da altri impianti
industriale dove c'è combustione, sono un compromesso
tra grandi imprese, corporazioni
energetiche e Organizzazione
Mondiale della Sanità, per permettere il funzionamento
di questi cicli produttivi pesantemente inquinanti
e nocivi.
Se, al contrario, le ragioni della salute e dell' ambiente
fossero messe al primo posto, tali impianti verrebbero
chiusi : non esiste infatti nessuna quantità di
diossine e furani, per quanto piccola, che sia tollerabile
dall' organismo umano.
Ogni dose è una overdose
e, attraverso i processi di bioaccumolo, è causa
di danni certi e irreversibili.
E' noto anche che gli inceneritori o termodistruttori
sono i maggiori "produttori" di diossine e furani (almeno
per quanto riguarda l' Italia).
Il Presidio Permanente è aperto dal 30
Luglio in via Tobagi davanti all' inceneritore gestito
dal CIS (comuni di Agliana, Montale, Quarrata ). Da
sabato 4 agosto abbiamo sistemato un' area più grande,
sempre in via Tobagi, ed ora il Presidio è un
luogo abitato, uno spazio di socializzazione, di incontro,
di riflessione.
Il Presidio Permanente è un luogo aperto. Chiunque
condivida la Carta di Intenti può aderirvi,
partecipare in modo attivo alle iniziative, far parte
dell' Assemblea Generale del Presidio permanente "Giulio
Maccacaro"
CARTA DI INTENTI
La Carta di Intenti è stata presentata sotto
forma di bozza nell' Assemblea Generale
del Presidio "Giulio Maccacaro" del 7
agosto 2007 ed è stata discussa e approvata,
con integrazioni, dall' Assemblea Generale tenutasi
al Presidio di via Tobagi mercoledì 29
agosto 2007.
L' assemblea del 29 ha deciso di lavorare alla
stesura di un Regolamento, contenente regole
per la gestione del presidio e per le relazioni interne
e con l' esterno. Alla stesura del Regolamento partecipano
tutte le persone e le realtà che aderiscono
alla Carta di Intenti.
1 - Il Presidio Permanente è l' ambito collettivo di
elaborazione, discussione, decisione in merito
alle iniziative da intraprendere contro le nocività e
i danni dell' inceneritore di Montale, per una
gestione alternativa dei rifiuti che non sia basata
sul binomio inceneritori/discariche.
L' Assemblea di tutte le realtà che fanno
parte del Presidio - a partire da quelle che
lo hanno promosso - e di tutte le donne e gli
uomini che condividono questa Carta di
Intenti, è l' unico momento decisionale.
2 - Il Presidio permanente si richiama all' azione
di lotta e di diffusione del sapere scientifico in difesa della
salute di lavoratori e abitanti, portata avanti
da Giulio Maccacaro e pertanto il Presidio di Montale
assume il nome di Presidio permanente Giulio
Maccacaro. Con queste motivazioni il Presidio Permanente intende
battersi contro ogni nocività - in particolare
nella piana Firenze, Prato, Pistoia - e contro la guerra.
3 - L' obiettivo prioritario del Presidio Giulio
Maccacaro di Montale è la NON RIAPERTURA E
LA DEFINITIVA CHIUSURA dell' inceneritore/termodistruttore
di Montale, il blocco dei lavori del primo ampliamento
dell' impianto; il blocco del progetto della terza
linea del forno inceneritore ( raddoppio).
Il Presidio permanente è contro la complessiva
filiera dell' incenerimento, in quanto dannosa per la
salute, per l' ambiente, costosa e distruttrice di
materia ed energia.
Chiede:
- la bonifica sanitaria e territoriale
della piana e dei suoli contaminati dalle emissioni
e dalle scorie dell' inceneritore durante gli
anni del suo esercizio;
- dati certi sulle emissioni, sui
controlli, sulla quantità e sulla qualità (
tipologie ) dei rifiuti inceneriti nel forno di Montale;
- la dis-assimilazione dei rifiuti
industriali da quelli urbani;
- le dimissioni di tutta la struttura
gestionale e operativa dell' impianto di Montale a
partire dal presidente del CIS Tibo e dell. Ing.
Perruccio;
- di far luce sulle inadempienze
dell' Arpat di Pistoia e di Firenze e su quelle dell'
ASL di Pistoia.
4 - Dal momento che c'è una relazione molto
stretta tra i rifiuti inceneriti a Montale e
la discarica del Cassero ( località Cantagrillo
nel comune di Serravalle P.se), intendiamo rafforzare
le iniziative contro i due impianti, anche per fare
chiarezza sui rischi e danni sanitari da essi
prodotti e sulla quantità di spazio (oltre
il 70% della discarica del Cassero riservata ai rifiuti
speciali provenienti da fuori Ato e da fuori Regione
Toscana).
5 - Le realtà che hanno promosso il Presidio
e molti degli abitanti hanno partecipato al recente
ciclo di lotte contro l' incenerimento dei rifiuti
urbani e industriali: da questa esperienza è cresciuta
la consapevolezza - che qui nuovamente ribadiamo -
della necessità di dire NO a tutto il ciclo
dell' incenerimento, a partire dalla reciprocità e
solidarietà con tutte le realtà e i
comitati della piana Firenze, Prato, Pistoia e con
tutte quelle situazioni della Toscana e delle altre
regioni italiane che si oppongono alla scelta dell'
incenerimento:
una scelta dannosa, costosissima e contraria al
risparmio di materia ed energia.
Il Presidio farà iniziative per impedire
sussidi e contributi all' incenerimento - ivi compresi
quelli per la combustione delle biomasse ( CIP 6, Certificati
Verdi).
Le nostre mobilitazioni hanno sempre detto un NO senza
se e senza ma alla scelta inceneritorista, dovunque
essa si localizzasse.
Abbiamo saputo elaborare e promuovere soluzioni
alternative basate in primo luogo sulla riduzione dei
rifiuti - vale a dire sulla urgenza di avviare modalità produttive
che risparmino materia ed energia e che non abbiano
effetti dannosi sulla salute di lavoratori e abitanti:
allungamento del ciclo di vita delle merci e produzioni
pulite - sul riutilizzo, sul riciclaggio, sul compostaggio
e sul trattamento a freddo di ciò che resta.
In questo quadro aderiamo alla strategia RIFIUTI ZERO
2020 e alla Rete nazionale RIFIUTI ZERO. Una strategia
a portata di mano, se si realizzano - cosa possibile,
facile, che non costa e favorisce l' occupazione -
raccolte differenziate spinte attraverso il sistema
porta a porta. Basta utilizzare i soldi - che sono
nostri - buttati nel raddoppio dell' inceneritore,
per il riutilizzo e il riciclaggio.
6 - La gestione dei rifiuti nel nostro
territorio - così come in gran parte del
paese - presenta molte inadempienze ed
illegalità. Oltre a permettere l'
emissione di sostanze tossiche, nocive e dannose, le
amministrazioni del comprensorio Montale/Agliana/Quarrata
e Pistoia non raggiungono la quota minima fissata dalle
leggi per la raccolta differenziata. Ci sono tutte
le ragioni perché la popolazione si autoriduca
la tariffa. In questa prospettiva intendiamo tenere
stretti legami con la Rete nazionale Rifiuti Zero che
sta lavorando, anche sul piano legale, alla predisposizione
di forme di autoriduzione/boicottaggio.
7 - Il Presidio "Giulio Maccacaro" lotta contro
tutte le nocività sul territorio. Contemporaneamente
chiede azioni efficaci e urgenti per tutelare la salute
delle lavoratrici e dei lavoratori dell' inceneritore
del CIS di Montale. Inoltre, mentre ribadiamo la richiesta di
chiusura definitiva dell' inceneritore di Montale,
lotteremo per la salvaguardia dell' occupazione degli
attuali lavoratori che possono essere utilmente impiegati
nel ciclo del riutilizzo/riciclaggio dei rifiuti; un
ciclo che come è noto crea posti di lavoro
e incrementa l' occupazione, sostituendo il lavoro
alle macchine (peraltro nocive).
8 - Il Presidio intende essere anche un
luogo di socializzazione (e lo è già diventato
in questo primo mese di esistenza). Per questo intendiamo
costruire momenti di incontro, di musica, cene, attività culturali,
letture di poesie e testi. Così come è nostro intendimento
fare opera di informazione nei confronti della popolazione
e di quanti passano dal presidio.
9 - La nostra lotta a difesa della salute,
del territorio e delle relazioni ecologiche ci porta
a porre al centro la difesa dei beni collettivi
fondamentali : acqua, energia, biodiversità,
suolo. Per questo motivo aderiamo alle mobilitazioni
che in Italia hanno questo medesimo obiettivo
(rifiuti, acqua, rigassificatori, elettrosmog, centrali
a carbone e ad olio combustibile) e intendiamo partecipare
al Patto di Mutuo Soccorso Nazionale. In questo quadro
intendiamo promuovere incontri con le altre realtà toscane,
con le realtà nazionali aderenti al patto di
Mutuo Soccorso e proponiamo alla Rete Nazionale Rifiuti
Zero di tenere al Presidio di Montale, la propria assemblea
già fissata per settembre ( in analogia
a quella tenuta a Serre). |