Le bugie di Di Pietro all'Unione Europea
(e le risposte dei NOTAV)
A
distanza di due anni dalla resistenza vittoriosa della
Val di Susa che aveva impedito l’installazione
dei cantieri per i sondaggi relativi alla nuova linea
ferroviaria Torino Lyon (detta comunemente TAV) il
Governo Prodi (ormai passato alla Storia) e il ministro
Di Pietro, hanno presentato all’Unione Europea
un progetto di tracciato per ottenere i finanziamenti
sulla tratta internazionale scrivendo un sacco di bugie
per truffare Bruxelles e presentando una situazione
in cui non vi sarebbe opposizione da parte della popolazione
(condizione richiesta dall’Europa per erogare
i finanziamenti).
L’U.E., a fine novembre '07, ha proposto uno
stanziamento di 671 milioni di euro spalmati su cinque
anni per gli studi della tratta internazionale che
questo Governo ha deciso di piazzare in destra Dora
con uscita del tunnel di base a Chiomonte anziché a
Venaus, infischiandosi degli stessi risultati emersi
nell’Osservatorio
Tecnico che dimostrano l’inutilità dell’opera.
Il popolo NO TAV, nei mesi di luglio e agosto 2007,
aveva raccolto oltre 32.000 firme di contrarietà a
qualunque ipotesi di nuovo tunnel, a qualunque ipotesi
di nuova linea Torino Lyon: quella in esercizio basta
e avanza! La gente delle nostre Valli ha ricordato
che non accetterà mai il ruolo poco piacevole
di “corridoio di traffico”.
Il dossier di candidatura presentato a Bruxelles
prevede un “…Cunicolo
esplorativo di Colombera che sostituisce quello originariamente
previsto a Venaus, ha una lunghezza di circa 8800 m
e una sezione scavata di 6 m di diametro con un tracciato
che segue l’asse del Tunnel di Base.” e
il cronoprogramma prevede tra l’altro che i
lavori del cunicolo esplorativo di Colombera (Chiomonte)
inizino a metà del 2008 e abbiano termine
alla fine del 2012.
Per
contrastare i sondaggi che dovrebbero essere avviati
sul versante italiano entro il prossimo l’autunno
il popolo NO TAV e i comitati NO TAV riuniti in assemblea
martedì 5 febbraio a Bussoleno hanno deciso
di inaugurare una nuova strategia di boicottaggio attivo
dell’avvio dei cantieri. I cittadini NO TAV acquisteranno
una quota dei terreni dove dovrebbero essere aperti
questi cantieri. Mille, cinquemila, diecimila proprietari
di terreni scelti a macchia di leopardo ove dovranno
avvenire gli espropri e le occupazioni temporanee:
un fiume di gente che per 15€ avrà il diritto
di trovarsi sul posto in qualunque momento e nonostante
qualunque forza di polizia o esercito presente sul
terreno. Un posto in prima fila!
Sarà una festa, sarà una manifestazione
in cui il popolo NOTAV farà ancora sentire la
sua voce; sarà anche la possibilità concreta
di esercitare il diritto legale di opposizione a qualunque
decreto di esproprio o di occupazione temporanea che,
stando alla legislazione attuale, dovrà essere
notificato ad ogni singolo proprietario. Sarà un
altro granello di sabbia che insieme agli altri è riuscito,
riesce, e riuscirà ad inceppare la grande macchina
divoratrice di denaro pubblico per gli interessi dei
signori del Tondino&Cemento, dei partiti politici
e della mafia.
Comitato NOTAV Torino |