atto
secondo
Compra
anche tu un posto in prima fila a Venaus!
Il secondo atto di COMPRA UN POSTO IN PRIMA
FILA avrà luogo al PRESIDIO
NO TAV di VENAUS domenica 15 giugno 2008
Le sottoscrizioni dovranno pervenire entro il
18 Maggio 2008.
Verranno acquistati terreni situati nei comuni di Venaus
(i prati dell'aggressione nella notte del 6/12/05) ed
ancora Chiomonte.
Per scaricare il modulo
di adesione e info rimandiamo
a quanto già indicato per il precedente atto di
acquisto del 30 Marzo scorso.
LA CORDATA NOTAV
Domenica 30
Marzo 2008 a Chiomonte, in regione Colombera, si è materializzata
una cordata formata da donne, uomini, anziani, giovani,
residenti, villeggianti, cittadini di diverse provenienze
geografiche che hanno comprato in comproprietà al
foglio 6, particella 679 (ex) vigneto di are 12,51,
quasi un metro quadrato di terreno a testa.
1397 cittadini
hanno investito nel futuro di una valle alpina, la
valle di Susa, senza bisogno di banche, società per
azioni, multinazionali e finanziarie varie, organizzazioni
mafiose e politici compiacenti.
Hanno investito 15 euro
a testa senza fare promesse elettorali, con il solo
desiderio di evitare che altri
milioni di euro di denaro pubblico vengano rapinati
ai contribuenti italiani ed europei con la scusa di
costruire la nuova linea ferroviaria Torino-Lyon e
relativo tunnel di base. Sono
stati in coda a mettere la loro firma per evitare nuovi
disastri ambientali in una valle che è stata
violentata dal cemento e dalle infrastrutture.
Hanno
scritto i loro nomi, i loro indirizzi davanti a un
notaio, con le televisioni che riprendevano
la loro azione civile, e li hanno esposti su una tavola
alta quattro metri, alla luce del sole.
E hanno dato
appuntamento, sottoscrivendo nuove quote, per un nuovo
atto di acquisto, a breve termine, di nuovi terreni,
sempre in valle di Susa, dove potrebbero sorgere gli
eventuali cantieri della linea ad alta velocità,
dimostrando che in questo paese è ancora
possibile, attraverso la legalità, opporsi all’arroganza
del denaro e di chi pensa di decidere sulla testa dei
cittadini.
Non sarà la presenza dei nuovi
proprietari sui terreni, il giorno in cui si dovessero
insediare cantieri, che da sola fermerà la Torino-Lione;
ma questa forma di lotta contro la realizzazione dell'opera
dota i cittadini di ulteriori diritti e strumenti legali
per opporsi, aprendo l'accesso a pastoie burocratiche
altrimenti non utilizzabili. E' semplicemente un nuovo
granello di sabbia nei giganteschi ingranaggi della
mega-macchina del partito trasversale degli affari,
ma ha un significato forte, di opposizione legale e
nonviolenta, che rimanda alla perfezione lo spirito
del movimento NO-TAV. Non a caso viene guardata come
esempio dalle tante altre esperienze italiane di lotta
in difesa del territorio. Se ne sono dovuti accorgere
anche i media.
Domenica 30 Marzo, alla Maddalena di Chiomonte, migliaia
di persone provenienti da varie parti d'Italia si
sono ritrovate ed hanno sperimentato sentimenti di
rinascita, del ritrovarsi di affetti, di rinnovata
convinzione delle proprie ragioni. Molti hanno visto
per la prima volta le bellezze del luogo, i vigneti
dell'Avanà recuperati con anni di fatica e
contributi della UE (che alri, più recenti
contributi potrebbero ora distruggere); i boschi
di castagni, maestosi anche se ancora brulli, il
villaggio neolitico di importanza europea. Hanno
immaginato come l'uscita del tunnel di base in zona
cancellerebbe queste risorse naturali e storiche
dalla valle e si sono rafforzati nella convinzione
che la cementificazione non potrà mai portare
ad un futuro con una qualità della vita accettabile.
I convenuti hanno fatto festa, condividendo cibo e
bevande, musica e danze, ma non hanno dimenticato
di firmare un appello
ai sindaci che, in buona sostanza, dice:
non fatevi incastrare nella partecipazione ad ulteriori
organismi para-istituzionali (Comitato di Pilotaggiodella
Provincia di Torino) che col pretesto di stilare
un "piano strategico per il futuro della val
di Susa" mirano unicamente ad incassare un altro
vostro passo verso l'accettazione del TAV.
Comitato
NO-TAV Torino
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