Porto Tolle dice NO al carbone
e al rigassificatore
Adria (Rovigo), 18 ottobre 2007 |
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Nel giorno in
cui gli osservatori del CNR dalla stazione di monitoraggio
sul Monte Cimone rendono noto che l’intera
pianura padana è coperta e avvolta da una
nuvola di polveri estremamente nocive alla salute
e all’ambiente, analoga a quella che gravita
nei cieli di Cina e India, dello spessore di circa
500 metri, originata prevalentemente dalle industrie,
dal traffico e dalla combustione del carbone, l’Enel,
dall’alto di un altro Monte, Zemolo, viene
perorare la causa dell’”ambientalizzazione” a
carbone della centrale termoelettrica di
Porto Tolle .
Il presidente di Confindustria, presenziando alla
riunione della parte veneta della sua associazione
ha, di fatto, benedetto sia la riconversione a
carbone targata Enel che la costruzione di un rigassificatore
della portata di 8,3 miliardi di metri
cubi di gas da parte di Edison, Exxon Mobil e Qatar
Petroleum.
Il tutto avverrebbe all’interno di una delle
zone umide più belle e fragili d’Europa:
il Delta del Po.
Gli ambientalisti da tempo si oppongono asserendo
ai progetti che di fatto non hanno precedenti a
livello planetario in quanto la tecnologia che
consente il “carbone pulito”, così la
spaccia Enel, sarà pronta forse nel 2020,
dicono gli stessi industriali del settore.
I rigassificatori in mezzo all’acqua, come
sarebbe quello in questione, non sono mai stati
costruiti prima per l’elevata possibilità di
scoppio nell’eventualità di contatto
tra il gas liquido e l’acqua e lo
stesso governo USA ne ha vietato la costruzione
per ragioni di sicurezza.
Il Coordinamento dei comitati per la difesa dell’ambiente
della provincia di Rovigo assieme a rappresentanti
di Greenpeace, WWF, amministratori e cittadini
locali hanno dato vita ad una rumorosa e colorata
contestazione a Montezemolo e a quanti hanno
presenziato al convegno, compreso il governatore
veneto Galan e l’accomodante ex presidente
di Legambiente Ermete Realacci che Emma Marcegaglia
ha indicato come possibile sostituto dello scomodo
Pecoraro Scanio sulla poltrona di Ministro dell’Ambiente.
Il Coordinamento dei comitati per la difesa dell’ambiente
della provincia di Rovigo, Cona e Cavarzere
Coordinamento
dei comitati per la difesa dell'ambiente del Polesine
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