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Salviamo il Pincio!
Riprendiamoci la città!

La terrazza del Pincio appartiene al mondo: salviamola dallo scempio degli speculatori

Con la luce del sole o con quella della luna, nella festa di una domenica d'estate, o nel silenzio di una notte di autunno, il Pincio e Villa Borghese sono luoghi bellissimi, unici al mondo. La loro bellezza e importanza nasce proprio dall'essere estranee alla vita produttiva della città: una terrazza e un giardino fantastici, al centro di una delle metropoli più antiche del pianeta, testimonianze preziose di un'armonia possibile, che oggi dobbiamo riconquistare, fra città e natura; ma la loro "marginalità" non deve lasciare indifesi questi luoghi di fronte agli appetiti dei padroni della metropoli, l'industria del cemento e dell'automobile, che a Roma più che altrove condizionano lo sviluppo urbano, e dei loro amici politici. Oggi il Pincio rischia di venir trasformato in un posto un po' più squallido e anonimo: i viali che scendono su Piazza del Popolo diventeranno le rampe di accesso di un parcheggio sotterraneo a sette piani, e sulla terrazza ottocentesca si apriranno accessi pedonali, griglie di sicurezza, bocche per l'uscita dei gas di scarico: una ulteriore espansione dei non luoghi (la parola che descrive gli spazi urbani sottratti alla vita) in questo mondo impazzito. Dobbiamo aspettare che asfaltino il Tevere per farne un'autostrada (come proponeva un politico-ciarlatano in un film di Verdone), o che impiantino un centro commerciale nel Colosseo, per cominciare a ribellarci?

Ma a quale scopo vogliono un parcheggio sotto il Pincio? NON PER FORNIRE PIU' POSTI AUTO A TUTTI. A trecento metri dal Pincio, il parcheggio sotterraneo di Villa Borghese è in gran parte inutilizzato; i posti auto saranno riservati a chi ha i soldi per pagare l'acquisto o la sosta, aumentando così la trasformazione del centro storico in luogo di privilegio.

NON PER RIDURRE IL TRAFFICO PRIVATO.
Gli urbanisti, e l'esperienza di tutti, affermano il contrario: se aumenta la disponibilità di posti (soprattutto se il parcheggio non è di scambio fra auto e trasporto pubblico, come quelli presso le stazioni, ma di stazionamento), aumenta l'uso dell'auto privata, e con esso anche la fame di posti auto.

NON PER MIGLIORARE LA MOBILITA' E LA QUALITA' DELLA VITA.
Le enormi somme che si spenderebbero per lo scempio andrebbero invece destinate a migliorare e favorire l'uso dei trasporti pubblici, della bici, il car-sharing (il parco-auto condiviso). Misure che tutti, a parole, indicano come necessarie per far fronte all'inquinamento, al cambiamento del clima e alla crisi energetica.

IL PARCHEGGIO' SERVIRA' SOLO AGLI AFFARI DELL'INDUSTRIA DEL CEMENTO E DELL'AUTOMOBILE.
Ogni metro quadro nel centro di Roma vale molti soldi, e siccome lo spazio in superficie è poco, si cerca di costruire sotto terra. Si utilizza la fame di posti auto per farci accettare progetti assurdi, che in realtà hanno il solo scopo di ricavare nuova proprietà immobiliare; questi sono sostenuti da un'industria che ancora punta su settori obsoleti come cemento, automobili e petrolio, e da un potere politico sempre più lontano dagli interessi delle persone.

È IN GIOCO LA SCELTA FRA UN MODELLO DI SVILUPPO SUICIDA, FONDATO SULLA CRESCITA QUANTITATIVA INFINITA DI PRODUZIONE E CONSUMI, E UN CAMBIAMENTO DI DIREZIONE, VERSO UNA SOCIETA' APERTA, EQUA E SOSTENIBILE

Nel 2008 cadranno quattro secoli esatti dalla nascita di Villa Borghese. Non sappiamo se sarà anche l'anno in cui riusciranno a imporne lo scempio, che finora non ha incontrato opposizione da nessun partito, e solo da pochi intellettuali e politici (fra gli altri: Asor Rosa, Craveri, De Lucia, Ferrari Bravo, Grillo, Insolera, Labbucci, Osio, Pratesi, Ravaioli, Rossi Doria), e associazioni (soprattutto Italia Nostra). Dipenderà da quanta partecipazione riuscirà a crearsi su questo tema.
Quel che è sicuro è che sarà l'anno in cui alcune persone cominceranno, anche a Roma, a cercare alternative a un modello di sviluppo che produce degrado, guerre e autodistruzione, e inizieranno a collegarsi fra loro e (attraverso la rete del Patto di mutuo soccorso, www.pattomutuosoccorso.org) a tutte le comunità che già lottano per riprendersi il futuro: dal Messico alla Cina, dalla Val di Susa alla Val di Noto, da Vicenza a Serre, a Civitavecchia, Aprilia, Malagrotta, Ciampino, Tor Tre Teste, Decima, Pigneto...; da Critical Mass ai mercati contadini e biologici, dai movimenti per la qualità dell'abitare a quelli delle donne per un nuovo patto di convivenza, dalle iniziative di educazione ambientale alla solidarietà internazionalista.

Nel 2008 cadranno anche quattro decadi dal 1968, quando a Ovest e a Est, a Nord e a Sud del pianeta, si cominciò a cercare "un altro mondo possibile"; con l'idea di costruire un percorso nuovo anche grazie alla memoria del passato, vorremmo provare a collegare, anche con nuove iniziative di raccordo, eventi che avverranno a Roma il prossimo maggio, a cominciare dalla Critical Mass annuale e dalla fiera terra/Terra-Critical Wine. Non è che l'inizio!

COSA POSSIAMO FARE?
A tutti chiediamo di venire alla terrazza del Pincio una volta al mese, a ogni luna piena, dalle 18: per cominciare a incontrarci, a organizzarci per informare tutti e preparare gli eventi di maggio, a ripensare insieme la città, a festeggiare la Terra, a testimoniare con la nostra presenza il nostro schieramento, in questa battaglia, dalla parte della comunità e della natura, contro il partito delle ruspe e dei motori; e anche per cominciare a conoscere meglio Roma e la Villa, dal punto di vista naturalistico, artistico-culturale e storico, con l'aiuto dell'associazione Amici degli alberi.

A chi è già impegnato in altre battaglie, proponiamo di collegarci insieme in una rete anche cittadina, utilizzando anche un appuntamento mensile continuato e policentrico come quello delle lune piene (che da qualche mese a Roma è stato chiamato "Festa della Terra") per far crescere il collegamento e il mutuo soccorso per la salvezza del pianeta e per la qualità della vita di tutti. Chiediamo inoltre di aderire a questo appello e di farlo circolare il più possibile.

ALTRI APPUNTAMENTI:
Festa della Luna, ogni luna piena (21/2, 21/3…) Terrazza del Pincio dalle 16.
Volantinaggio e visita storico-artistico-culturale.

VENERDI’ 15 Febbraio 2008 prima RIUNIONE CITTADINA PER IL PINCIO
h17, via Tuscolana 9 (metro Re di Roma)
c/o Unicobas tel. 06.7026630
(per una successiva riunione si potrà naturalmente concordare un’altra sede)


Laboratorio comunicazione e culture del Libero Ateneo della Decrescita e delle culture del nuovo secolo (Roma e dintorni)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 6-feb-08