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La notte dei fuochi


La notte si illumina della luce dell'Italia che resiste.
Nella "notte dei fuochi", il 10 Agosto, tanti falò hanno legato tante realtà, tante lotte e tanta voglia di stare insieme ed essere protagonisti. La luce dei falò ha colorato le speranze che governi di ogni colore cercano ogni giorno di spegnere. L'incanto e la quiete dei falò in risposta al fastidio ed al rumore del teatrino delle false emergenze, dei bollini rossi e neri degli esodi di agosto e degli scoop della politica-spettacolo gridata in tv: chi non si rassegna alla devastazione dei territori e delle coscienze ha risposto così, e intorno ad ogni falò la stessa determinazione e la stessa fiducia in un nuovo modo di praticare sul serio la democrazia partecipata.

Da Venaus alla Riviera del Brenta, da S.Pietro di Rosà a Carpineto Romano, da Firenze a Vicenza, da Bolzano al Mugello... tanti fuochi capaci di mettere da parte, per una notte almeno, la rabbia per le ingiustizie subite e per le minacce di nuove ingiustizie.
Una notte d'estate per far festa e per guardare con orgoglio a ciò che è nato ed è cresciuto nelle lotte e nei presidi: a quanta nuova socialità si è creata, a quanti nuovi incontri, a quante nuove capacità di dialogo e confronto tra generazioni diverse, a quante affinità svelate da storie ed esperienze lontane nello spazio e nel tempo, a quante diffidenze superate, a quante distanze annullate, a quante ragioni condivise.
Effetti collaterali delle lotte? Soltanto "vita da presidio"? Forse, ma pare piuttosto la premessa per guardare con fiducia ad un futuro sempre più nelle nostre mani.

 

Ultimo aggiornamento: Martedì, 14-ago-07