CORTEO SABATO 10 MAGGIO A CIAMPINO PER LA
DIMINUZIONE DEI VOLI
L'Assemblea Permanente No-Fly invita tutta la popolazione
di Ciampino, delle frazioni di Marino e dei quartieri
di Roma interessati dall'aumento esponenziale del traffico
aereo a manifestare insieme sabato 10 maggio per chiedere
ancora una volta l'immediata e drastica riduzione dei
voli presso lo scalo G.B.Pastine.
Il concentramento è fissato per le ore
16.00 in piazza della Pace a Ciampino.
Dal 2001 ad oggi il numero di aerei che transitano
presso l'aeroporto è passato da 20.000 a quasi
70.000.
Non si è trattata di una sciagura o di qualcosa
di inevitabile: infatti i piani di AdR e delle compagnie
low-cost sono stati approvati dal protocollo d'intesa
firmato nel 2002 dalle amministrazioni comunali di
Ciampino, Marino e Roma congiuntamente all'ENAC.
Questo ha provocato e sta provocando gravi danni alla
salute di decine di migliaia di persone a causa del
devastante inquinamento prodotto dal kerosene di scarico
dei circa 200 velivoli che passano a bassa quota sulle
nostre teste. Nessuno si sta interessando migliaia
di bambini e di lavoratori che si trovano nelle numerose
scuole a poche decine di metri di distanza dalle traiettorie
di decollo e di atterraggio dei mastodontici aerei
che utilizzano lo scalo di Ciampino. Né di tutti
coloro i quali abitano in queste zone e sono costretti
a inalare micidiali polveri sottili e ossidi di azoto
in continuazione, giorno e notte, senza per altro poter
riposare a causa delle continue concessioni per i sorvoli
oltre le 23.00.
Sono passati oltre due anni da quando si sono avviati
i tavoli tecnici e, nel frattempo, gli aerei sono addirittura
aumentati. Come se non bastasse, a questa emergenza
creata a tavolino, gli stessi responsabili hanno deciso
di sommarne un'altra a Viterbo per rispondere alle
esigenze di profitto di diversi imprenditori.
Sul modello-Campania, prima decidono di devastare un
territorio e far subire i danni a decine di migliaia
di persone, dopo propongono una falsa soluzione al
problema ben sapendo che da Ciampino, visti gli investimenti
realizzati, nessuna compagnia e neanche l'AdR ha intenzione
di ridurre considerevolmente il traffico.
Con la scusa dell'assenza di monitoraggio ambientale,
acustico e di rischio di impatto si continua a mantenere
la situazione insostenibilmente inalterata.
La tanto sbandierata riduzione del 7% dei voli è del
tutto irrisoria, visto che gli stessi sono aumentati
di oltre il 200% e considerato che essa è legata
esclusivamente all'usura della pista, si prevede che
al termine dei lavori di ristrutturazione possa essere
dato il via libera per ulteriori nuove rotte.
Il decreto-Bianchi era un placebo sin dall'inizio,
come da noi più volte denunciato.
E' necessaria ed urgente la diminuzione drastica dei
voli almeno fino ai livelli del 2001, il divieto di
attività nello scalo dalle 23.00 alle 6.00,
il monitoraggio ambientale di tutto il territorio unitamente
alla definizione dell'impronta acustica, del rischio
d'impatto e della V.I.A.
Vogliamo inoltre sottolineare come per consentire a
milioni di turisti di viaggiare ad un euro più le
tasse, questo sistema si regga sistematicamente sullo
sfruttamento dei lavoratori dell'aeroporto e su quelli
delle stesse compagnie low-cost. Precarietà,
turni massacranti, stipendi minimi e finanziamenti
statali ai soggetti privati sono questioni che vanno
di pari passo con la lotta che stiamo portando avanti
ma di cui nessuno vuole discutere, magari per riproporre
lo stesso modello anche a Viterbo.
Invitiamo tutti i singoli e le realtà del territorio
a manifestare sabato 10 maggio ed estendiamo l'invito
a tutti gli altri comitati in lotta contro le nocività che
si battono con lo stesso nostro obiettivo: quello di
salvaguardare la salute e l'ambiente, rivendicando
il diritto di riappropiarsi delle scelte che riguardano
i beni comuni necessariamente da sottrarre alle logiche
di profitto e di speculazione politica.
Il corteo è autorganizzato, come quello dello
scorso 13 ottobre, e non ci sarà spazio per
bandiere di nessun partito.
Ciampino, 29 aprile 2008
Per contatti, informazioni e adesioni: nofly@inventati.org
APPELLO PER L'IMMEDIATA
RIDUZIONE DEI VOLI E CONTRO TUTTE LE NOCIVITA'
L'Assemblea Permanente No-Fly di Ciampino invita tutta
la popolazione che da anni subisce i danni causati
dall'eccessivo numero di voli presso l'aeroporto G.B.
Pastine a partecipare ad un nuovo corteo autorganizzato
che attraverserà strade, piazze, scuole, parchi
e quartieri che quotidianamente subiscono una media
di 200 aerei in atteraggio e in decollo.
Il ritrovo per il corteo sarà alle 16.00 di
sabato 10 maggio in Piazza della Pace a Ciampino.
Dopo numerose assemblee, incontri pubblici con i medici,
una continua e costante opera di informazione su tutto
il territorio e visti i controproducenti risultati
della politica istituzionale che in questi anni di “lotta” per
la riduzione degli aerei è riuscita nell'ardua
impresa di farli ulteriormente aumentare, crediamo
sia di nuovo giunto il momento di farci sentire e di
renderci visibili in massa.
Non è possibile continuare a illudere la gente
con decreti basati sull'usura della pista, con il finto
spauracchio di una “class action”, né con
le targhe alterne il giovedì pomeriggio: la
situazione dell'inquinamento dovuta al kerosene e al
continuo rumore prodotto giorno e notte non può trovare
nessuno sbocco se non con la costruzione di un movimento
cittadino che obblighi i soggetti pubblici e privati
che hanno enormi interessi economici a Ciampino a ridurre
drasticamente il numero dei voli.
Siamo passati dai 20.000 aerei del 2001 agli attuali
70.000 circa senza che nessuno ci abbia consultato
e senza che venissero effettuate le obbligatorie valutazioni
di impatto ambientale, quella di rischio d'incidente
e la zonizzazione acustica. Tutto ciò è avvenuto
grazie alla collusione dei ministeri, dei governi,
delle amministrazioni regionali e locali con le aziende
private che gestiscono flussi di cassa di centinaia
di milioni di euro, primi fra tutti AdR e le compagnie-low
cost.
E' stato tutto pianificato a tavolino, come dimostra
il protocollo d'intesa firmato nel 2002, ma nessuno
ha ritenuto di dover fare i conti con le migliaia di
persone che vivono, lavorano e studiano a Ciampino,
Santa Maria delle Mole, Frattocchie e in numerosi quartieri
di Roma.
Il territorio è completamente abbandonato a
se stesso, in quanto l'unica centralina di monitoraggio
ambientale si trova a Ciampino mentre nelle altre zone
nonostante le promesse e gli obblighi di legge si continuano
a respirare 40 tonnellate di kerosene al giorno. Forse
proprio perché l'unica centralina è andata
quasi in tilt lo scorso anno rilevando ben 80 giorni
di sforamento dei limiti consentiti per le micidiali
polveri sottili (la soglia massima è di 35 giorni).
Non nascondiamo la fatica nel poter trovare come Assemblea
No Fly spazi dove poterci riunire liberamente e publicamente,
così come la quasi assoluta impossibilità di
realizzare incontri nelle numerose scuole: di fatto,
solo se ci si appoggia a qualche politico locale è possibile
informare i lavoratori delle scuole, gli alunni e le
loro famiglie. E' una vergogna che un problema che
riguarda tutti indistintamente possa essere trattato
solo con l'accordo tra i massimi dirigenti scolastici
e gli stessi politici responsabili della strumentalizzazione
dell'attuale situazione. In questi oltre due anni di
controinformazione e di lotta numerosi episodi di questo
tipo si sono verificati e riteniamo giusto denunciarli
pubblicamente.
Anche perché mentre le massime cariche comunali
vanno in televisione o sui giornali, le stesse approvano
devastanti piani urbanisitici che cementificano aree
verdi e zone già densamente popolate.
Altro che ambientalismo, tutela delle risorse e valorizzazione
del territorio.
La strumentalizzazione della vicenda-aeroporto consente
loro di farsi pubblicità positiva, per altro
senza raggiungere alcun risultato concreto, e di continuare
con le dissennate politiche di sfruttamento del territorio
speculando sui bisogni primari della gente come ad
esempio quello della casa.
Vogliamo nuovamente evidenziare che l'aeroporto di
Viterbo, sostenuto da tutte le amministrazioni locali,
dalla regione, dal Ministero dei Trasporti e dal silenzio
di quello dell'Ambiente costituirà un grave
pericolo per la popolazione della Tuscia e per il suo
splendido circondario ricco di storia, arte e tesori
naturali.
Nessun aereo si sposterà da Ciampino, come dichiarato
ad esempio dalla Ryanair, ma verrà di fatto
creato un nuovo eco-mostro aeroportuale che divorerà energia
e acqua in gran quantità producendo migliaia
di tonnellate di inquinanti e di rifiuti da smaltire
chissà come e chissà dove.
Ma il problema dell'aeroporto è direttamente
legato anche a quello del lavoro: come è possibile
infatti far viaggiare milioni di passeggeri all'anno
facendogli pagare un euro più le tasse?
La risposta è nella precarietà e nello
sfruttamento di chi lavora al G.B.Pastine e in quello
di tutti i dipendenti delle compagnie di trasporto
aereo, spesso “ostaggi” di agenzie interinali
internazionali come documentato da numerose inchieste
uscite sui quotidiani. Inoltre, le stesse aziende di
volo percepiscono milioni di euro di incentivi pubblici
ogni anno: in pratica, è la nostra collettività che
le finanzia e riceve in cambio 200 voli al giorno sulla
propria testa.
Ma non siamo gli unici a subire danni di questo genere
e con queste dinamiche.
In questi anni abbiamo partecipato alle numerose vertenze
territoriali che si stanno sviluppando in tutto il
Paese: dalla Tav in Val di Susa, all'inceneritore di
Albano, all'aeroporto di Siena, passando per la Turbogas
di Aprilia perché riteniamo giusto e doveroso
opporsi agli scempi ambientali e allo sperpero di denaro
pubblico che li accompagna in ogni posto e non solo
qui a Ciampino. Grazie anche alla collaborazione e
allo scambio di esperienze con numerose altre realtà simili
alla nostra sta crescendo in tutto lo stivale la consapevolezza
che solo unendo ciascun percorso a quello del “vicino” ci
si possa seriamente riprendere la possibilità di
incidere nelle scelte che riguardano i cosiddetti “beni
comuni”, cioè la gestione delle risorse
come il territorio, l'acqua, l'aria e i trasporti che
non possono essere affidate a nessun soggetto, politico
o economico, che ne voglia trarre un profitto a scapito
degli interessi collettivi.
Invitiamo le realtà autorganizzate, le associazioni,
i comitati, le altre struture organizzate, le singole
persone ad aderire e a partecipare al corteo del 10
maggio con la prospettiva rafforzare il nostro comune
percorso e la nostra necessaria lotta per la tutela
dell'ambiente in cui viviamo che dobbiamo assolutamente
sottrarre ad ogni logica speculativa.
E' il momento di scendere di nuovo in piazza e di dare
una dimostrazione di partecipazione e di interesse
che rivendichi il nostro diritto ad una qualità della
vita migliore e non subordinata agli interessi di chi
inquina le nostre esistenze.
Assemblea
Permanente "NO FLY" - Ciampino (Roma) |