Ma quale carbone pulito!
La centrale a carbone di
Torrevaldaliga Nord
- brucerà 3.900.000 ton.
all’anno di Carbone
- producendo 375.000
ton. all’anno di ceneri
- con un emissione di fumi pari a 8.400.000
m3 all’ora per 17 ore al giorno
e 6.500 ore l’anno
Tali emissioni contengono
- 5.850 ton. all’anno
d’ossidi d’azoto
- 3.900 ton. all’anno
d’ossidi di zolfo
- 780 ton. all’anno di particolarato
- Metalli pesanti (mercurio, arsenico,
vanadio, nichel, cromo, ammoniaca,
etc)
- Radionuclidi
- 67 sostanze ritenute cancerogene
e/o mutagene proprie della combustione del carbone,
di cui 55 interferiscono patologicamente
con lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso
e 24 sono dimostrate carcinogene
- 10.730.000 ton. all’anno di anidride
carbonica (CO2)
I dati epidemiologici, già oggi, parlano
di alte percentuali di tumore polmonare
pleurico e alla trachea, di malattie linfatiche
ed emopoietiche, di un aumento dell’incidenza
di insufficienza renale cronica e
di una crescita esponenziale di asma
bronchiale ed allergie.
Quantificando economicamente i danni alle persone
ed all’ambiente. ne risulta
l'amaro conto di €.200 milioni per
la mortalità, €.100 milioni per
le patologie meno gravi e circa €.600
milioni che il popolo italiano dovrà pagare
come multe per lo relativo sforamento del
protocollo di Kyoto.
Ma quale carbone pulito! È questa
la fabbrica della morte che vogliono imporre
alla Italia Centrale
FERMIAMOLA - Uniti
possiamo riuscirci
MANIFESTAZIONE
sabato 24 maggio ore 10,00
in Piazza G. Matteotti a Tarquinia(Vt)
Segreteria organizzativa: 328
7182629 - 329 7924124
noalcarbone@gmail.com
nocoketarquinia@yahoo.it
www.nocoketarquinia.splinder.com
Chiunque volesse aderire anche virtualmente può inviarci
un e mail di adesione. La forza è anche
nel sapere di non essere soli.
Per chi ha ancora voglia di leggere:
La
favola del" CARBONE PULITO ".
(Smascheramento di un bluff scientifico
e mediatico)
Dal 1999 (anno sfortunato in cui Enel Spa chiese
al Governo di “rottamare” la obsoleta
centrale di TVN ad olio combustibile per sostituirla
con un’altra a carbone) il mondo scientifico
italiano (universitario e imprenditoriale) ha fornito
avvilente spettacolo della propria inadeguatezza
intellettuale e della propria incompetenza tecnologica
riguardo alle metodiche impiantistiche da applicare
alle sfide dello sviluppo energetico sostenibile.
Gli scienziati delle varie discipline (chimici,
biologi, ecologisti, medici, ingegneri) si sono
accapigliati animosamente (alcuni di Essi NON per
spirito di verità ma per interessi di bottega)
a diffondere confusione sia nell’opinione
pubblica sia nelle Istituzioni pubbliche sia nel
mondo imprenditoriale.
L’unica entità plutocratica italiana
(orrenda chimera economico - politica, famelica
e cinica, nemica dell’articolo 43 e sorda
ai richiami etici dell’articolo 32 della
nostra Costituzione) a non essere scalfita
dalle diatribe scientifiche è l’ENEL,
tutt’ora ibrido “pubblico - privato” per
la quale gli appetiti economici prevalgono sul
bene comune. Impavidamente e protervamente Essa
gestisce i conflitti scientifici e i narcisismi
professorali universitari elargendo blandizie agli
ipotetici oppositori e riducendo al silenzio e
irridendo ai conati di dissenso dei sempre più rari difensori
della verità.
Il metodo aureo (sia nel senso letterale che metaforico),
usato per contrabbandare le verità pseudoscientifiche,
consiste in una capillare opera di disinformazione
sistematica, con campagne mediatiche costose e
sfrontate (convegni autoreferenziali, interviste
fumose a personaggi di basso profilo scientifico,
sponsorizzazioni ed elargizioni plateali
ammantate di umanitarismo a buon mercato, visite
guidate di acritiche scolaresche universitarie
invitate nella “casa madre” dell’oste
che mesce il suo buon vino, sopralluoghi di personalità istituzionali
straniere che fungono da apostoli e propagandisti
nel mondo della strabiliante tecnologia del
carbone pulito made in Italy).
A nulla sono valse le esplicite e reiterate asserzioni
di personalità super partes (il premio Nobel
Rubbia ha bollato come “improponibile” la
produzione di energia pulita da carbone sporco;
gli Istituti scientifici hanno dimostrato i rischi
connessi alla combustione di prodotti fossili;
gli Osservatori epidemiologici pubblici hanno diffuso
allarmanti statistiche di patologie da inquinanti;
l’OMS da decenni avverte i governanti
del mondo affinché evitino
l’installazione di maxipoli energetici
induttori di grave impatto ambientale).
Ora c’è un’ulteriore fonte
d’informazione, “libera” da condizionamenti
plutocratici e accessibile al popolo del Web, sulla
enciclopedia mediatica Wikipedia alla voce “carbone
pulito”. Ne riassumiamo i punti-chiave:
1° L’unica tecnica d’avanguardia
definibile come “pulita” è quella
che si sta sperimentando dal 2003 negli Stati Uniti (NON
qui a Civitavecchia!) e che si definisce “Ciclo
Combinato di Gassificazione Integrata del Carbone” (IGCC).
Tale processo avanzato di gassificazione del carbone
procurerà molti vantaggi perché sarà contemporaneamente
più efficiente e meno inquinante dell’attuale
processo di semplice combustione del carbone, chiamato
Combustione del Carbone Polverizzato (PCC) e previsto
nella costruenda centrale di TVN. Ne deriva che,
scientificamente parlando, soltanto il processo
in fieri (il GCC), una volta perfezionato e
attuato, potrà fregiarsi del titolo
di “impianto a carbone pulito ad impatto
ZERO!” La propaganda – ENEL è quindi un
condizionamento pseudoscientifico, purtroppo avallato
dal dissennato comportamento di Autorità Accademiche
poco libere e nient’affatto super partes….
Tanto che in Wikipedia si asserisce, senza
mezzi termini, che “in Italia, nell’area
di Civitavecchia, dal 2003 l’ENEL sta facendo
investimenti nelle tradizionali tecnologie a combustione
solida PCC e, quindi, NON a carbone pulito”!
2° “Gli impianti PCC, come quelli in
costruzione a Civitavecchia, rilasciano emissioni
nocive di metalli pesanti e nano polveri
al punto da causare un elevato tasso di mortalità nelle
popolazioni esposte fino a 300 km dal punto di
emissione dei gas”.
Se non faremo tesoro di queste informazioni scientifiche,
libere da condizionamenti economici e politici,
continueremo ad essere un popolo di poeti, santi,
martiri e… inquinatori, arrecando danni
all’ambiente, alla salute e all’economia della
nostra bella Italia “non donna di province ma
bordello”.
Il Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti
per la tutela della salute e dell’ambiente.
NO
COKE Tarquinia |