NO COKE Tarquinia
Vicino alle centrali si muore ancora senza
controlli
ARSENICO, CANCRO DELL’ALTO LAZIO
I comitati dei Medici dell’Alto Lazio non ne
possono più e dopo l’esposto presentato
un anno fa tornano in Procura per consegnare nuovi
documenti. Anche i No-Coke chiedono il rispetto
della salute degli operai e dei cittadini e vogliono
sapere perchè in questo territorio non sia rispettata
la legge
27 novembre- Sono stati presentati nuovi documenti
alla Procura della Repubblica di Civitavecchia ad integrazione
dell’Esposto presentato un anno fa da numerosi
comitati ed associazioni sull’obbligo dello screening
periodico per l’arsenicosi cronica in tutti coloro
che hanno lavorato, lavorano e lavoreranno vicino ad
impianti che bruciano carbone o olio combustibile;
indagine indispensabile per le alte emissioni di arsenico,
semi-metallo che viene veicolato dalle polveri di un
diametro decine/centinaia di volte il milionesimo del
metro. Il controllo della esposizione deve essere fatto,
secondo i dati scientifici più recenti, su frammenti
di unghie.
L’importanza del problema viene sottolineata
dai risultati di uno studio effettuato da ricercatori
della University of California, Berkeley, e la Pontificia
Universidad Católica de Chile di Santiago e
recentemente pubblicato sul Journal of the National
Cancer Institute, 6, 2007. Le conclusioni alle quali
sono giunti gli autori mettono in evidenza che il rischio
di avere un cancro al polmone o alla vescica dopo l’esposizione
cronica all’arsenico rimane per decenni.
Alla Procura è stata anche consegnata l’interrogazione
al Presidente del Consiglio dei Ministri del Senatore
Rossi, su questo tema, e Ia comunicazione della Commissione
Europea che conferma l’obbligo del controllo
e rimane in attesa dell’intervento degli
organi istituzionali interessati.
I No-Coke plaudono all’iniziativa dei medici, “dov’è finito,
tuonano in coro- l’obbligo di screening per l’arsenicosi
cronica in tutti coloro che lavorano vicino ad una
centrale ad olio combustibile o a carbone? E
cosa sta accadendo alla salute di noi cittadini? Perché non
viene fatta rispettare la legge?
NO
COKE Tarquinia
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