Campania
la discarica della democrazia
Confronto pubblico delle associazioni, dei comitati
e dei movimenti
sull’emergenza democratica ed ambientale della
nostra regione
per individuare una strategia condivisa di azione - sabato
29 marzo e sabato 5 - domenica 6 aprile
(vedi anche
l'invito e
la locandina )
Una nuova politica delle risorse territoriali per
una nuova democrazia
Appello per la costruzione di una assemblea
pubblica regionale
sulla crisi ambientale e democratica in Campania
L’emergenza rifiuti è specchio e causa
principale della profonda crisi ambientale e politica
della Campania.
Attraverso il traffico e lo smaltimento abusivo di
rifiuti tossici, cui è seguita la fallimentare
gestione privatistica
dei rifiuti ordinari, si è determinato l’avvelenamento
del suolo e delle acque e realizzata la progressiva
compenetrazione di interessi tra organizzazioni criminali,
classe politica, apparati istituzionali e gruppi
imprenditoriali, locali e nazionali. Questo sistema
politico-affaristico, utilizzando le logiche emergenziali,
ha
violato sistematicamente lo stato di diritto ed eluso
ogni forma di partecipazione e controllo dei cittadini
al
governo del territorio.
Le resistenze civili praticate in questi anni da
comitati, associazioni e movimenti hanno più volte denunciato
ragioni e responsabilità di questo processo,
contrastando ed ostacolando scelte perniciose; non
riescono però
ancora a divenire forza di scardinamento del blocco
sociale responsabile della catastrofe in corso e farsi
promotrici di un nuovo progetto di sviluppo per Napoli
e la Campania.
La mancanza a tutt’oggi di una legge sui reati
ambientali e di un serio piano di bonifiche e messa
in sicurezza
del territorio; le recenti ordinanze del dimissionario
governo Prodi, relative all’estensione dei contributi
CIP 6 ai
tre inceneritori campani ed alla possibilità di
bruciare le balle non a norma nel termodistruttore
di Acerra,
nonostante per quel luogo sia stato dichiarato dallo
stesso governo lo stato di emergenza ambientale; la
decisione
commissariale di affidare alla FIBE il completamento
dell’impianto acerrano; la gestione infine dei
siti di
discarica, con scelte del tutto inadeguate dal punto
di vista idrogeologico ed ambientale, conseguite tramite
occupazioni militari e cariche violente contro le popolazioni
che si opponevano a tali scelte, delineano la volontà
del Governo e di tutti i livelli dello Stato, sostenuti
dal complesso delle forze politiche e degli apparati
istituzionali, di arrivare ad una “soluzione
finale” del problema rifiuti che nulla conceda
all’azione dei
movimenti ed annichilisca la stessa dialettica democratica.
Riteniamo quindi urgente un confronto concreto e
produttivo tra le realtà di base, associazioni, comitati
e
comunità in lotta, per costruire un’azione
comune e condivisa; un confronto che sia ispirato alla
massima
apertura ed incentrato su poche e semplici discriminanti:
- autonomia da tutti i soggetti istituzionali,
critica del sistema dei partiti, ricerca di nuove
forme di
democrazia avanzata nel governo pubblico
- promozione di uno sviluppo territoriale socialmente
equo ed ambientalmente compatibile, teso al
recupero ambientale del territorio, alla difesa
dei beni comuni, al perseguimento della piena occupazione
- promozione di una gestione dei rifiuti alternativa
all’incenerimento ed ispirata all’opzione
rifiuti zero,
fondata sulla riduzione di prodotti destinati allo
scarto, il riutilizzo degli oggetti, il recupero
della materia
nei cicli produttivi umani e naturali
Invitiamo tutti i soggetti che nella nostra regione
s’impegnano per un diverso modello di governo
del territorio,
fondato sulla partecipazione popolare e la tutela delle
risorse locali, nonché le realtà di base
nazionali attive nella
difesa del territorio e dell’ambiente, ad incontrarsi
in due giornate di riflessione e confronto, sabato
29 marzo e
sabato 5 - domenica 6 aprile, con le seguenti finalità operative:
fare il punto della situazione, confrontare le
rispettive esperienze e strategie, verificare la possibilità di
un programma di azioni comune.
I principali temi di discussione verteranno su:
- quadro attuale e previsioni sulle politiche
istituzionali dei rifiuti a livello locale, nazionale,
europeo
- strategie attivabili dal basso per contrastare
la crisi della democrazia rappresentativa e dello
stato di
diritto nel governo del territorio (dalle azioni
politiche a quelle giuridiche)
- scelte tecniche ed organizzative necessarie
ad avviare immediatamente la transizione ad una
diversa gestione dei rifiuti e alla bonifica dei
territori inquinati
- definizione di modalità operative e strategie
comunicative condivise
La prima giornata sarà caratterizzata da una
discussione volta alla conoscenza ed al confronto delle
singole
esperienze mentre la seconda verterà sulla definizione
delle strategie e delle iniziative comuni.
Promuovono: Rete Campana Salute ed Ambiente, Comitato
Allarme Rifiuti Tossici, …
Per aderire alla costruzione dell’iniziativa
e dell’appello, contattare via mail i seguenti
indirizzi:
assisebagnoli@libero.it, info@allarmerifiutitossici.org, …
Rete
Campana Salute e Ambiente |